SPETTROSCOPIO DI KIRCHOFF E BUNSEN

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SPETTROSCOPIO DI KIRCHOFF E BUNSEN
Anno di costruzione: 1859
Dimensioni: altezza supporto 19,0 cm, altezza totale 35,0 cm, lunghezza cannocchiale 29,5
cm, diametro lente 4,5 cm, lunghezza cannocchiale piccolo 12,5 cm. Supporto: un treppiede
che sostiene una piattaforma.
Descrizione visiva: questo strumento presenta la tipica struttura degli spettroscopi a un
solo prisma. E’ costituito da un collimatore, un cannocchiale, un piattino, una piattaforma e
due noni. Il collimatore è un tubo metallico fisso al cui interno sono disposte in maniera
opportuna lenti convergenti. Un cannocchiale si affaccia sul piattino dove si trova il reticolo o
il prisma. Sotto l'asta che sorregge il piattino si trova un goniometro con i due noni. Il
cannocchiale di dimensioni minori è simile al collimatore ma è libero di ruotare ed è provvisto
di oculare per l'individuazione del raggio deviato.
Funzionamento e utilizzo: la radiazione proveniente dal tubo emettitore incide una lente
convergente che collima il fascio. Questo viene fatto incidere su un prisma, che separa le
lunghezze d’onda costituenti la radiazione stessa. La visione dello spettro di emissione è
possibile perché dal cannocchiale di dimensioni minori si guarda un raggio di luce bianca che
illumina una scala graduata: in tal modo è possibile quantificare le lunghezze d’onda della
radiazione incidente nel tubo collimatore, permettendo l’osservazione dello spettro della
sostanza analizzata.
Un po’ di storia: questo strumento è stato costruito da Gustav Kirchhoff e Robert van
Bunsen. Esso si diffuse molto rapidamente nei laboratori e permise di raccogliere moltissime
informazioni sulla natura dei costituenti la materia, dato che ogni elemento chimico ha un
suo spettro caratteristico che è come un’impronta digitale o meglio ancora un “codice a
barre”. Si poterono catalogare gli spettri di tutte le sostanze note, aggiungere nel tempo
quelli delle sostanze di nuova sintesi e avere informazioni sulla composizione di campioni
incogniti.
ed ora… Queste apparecchiature, che possono essere anche accoppiate ad una catena
elettronica che permette la visualizzazione grafica dello spettro della sostanza, sono prodotte
dalle Officine Galileo.
Reference
http://www.alambicco.unito.it/A/Dic11/8_8_Spettroscopio_Kirchhoff_Bunsen.html
Politecnico Milano.
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