Glicemia - Benvenuti nel sito di Massimiliano Marini

Parametri vitali:
• Rilevazione della glicemia
• Valutazione aspetti della cute:
COLORITO
• Misurazione del dolore
MED/45 F Prendin , A Destrebecq
Rilevazione della glicemia
La glicemia è definita come la
concentrazione di glucosio nel sangue, il
cui valore normale a digiuno è
compreso tra 70 e 100 mg/dl.
Come si misura la glicemia
La misurazione della glicemia è
un’operazione semplice, per la quale
occorre solo una piccola goccia di
sangue capillare.
Il glucometro: cos’è e come si usa
Lo strumento utilizzato per controllare la glicemia è
chiamato glucometro (detto anche reflettometro),
permette di individuare con buona approssimazione, in
tempi brevi e in piena autonomia, il livello glicemico
presente nel sangue.
Per effettuare la misurazione occorre prima di tutto
prelevare una striscia reattiva dal contenitore e inserirla
nel glucometro.
Successivamente una piccola puntura su un polpastrello
fatta con appositi dispositivi pungidito permette di
prelevare una goccia di sangue capillare da porre
sull’estremità libera della striscia reattiva. Fatto ciò,
nell’arco di qualche secondo lo strumento restituisce sul
display il valore misurato
.
Schema di misurazione intensivo
Qualora vi sia indicazione a un autocontrollo
intensivo, occorrerà effettuare una misurazione al
mattino a digiuno, poi prima dei pasti ed anche circa
90-120 minuti dal momento in cui si è iniziato a
mangiare (glicemia post-prandiale)
In occasioni particolari, come malattie, stress,
significativa modificazione dell’attività fisica
consueta, modifiche alimentari significative,
assunzione di farmaci con effetto sulla glicemia, è
consigliabile aumentare la frequenza delle
misurazioni glicemiche.
Iperglicemia
Il valore di soglia di iperglicemia è di 126-140
milligrammi su decilitro di sangue a digiuno. Tra 110 e
125 milligrammi vi è una situazione da tenere sotto
controllo.
La condizione di iperglicemia è presente in caso di
pazienti affetti da diabete mellito, i quali devono
sottoporsi a terapie specifiche per mantenere la
concentrazione di glucosio circolante a livelli
accettabili.
Per quei valori compresi tra 110 e 125, se a digiuno, o
140 e 200 dopo un carico di glucosio, si parla di
alterata tolleranza glucidica (IFG o IGT), situazione,
quest'ultima, che in alcuni casi può rinormalizzarsi (ad
esempio nei casi di diabete gestazionale).
Iperglicemia
Alcuni farmaci aumentano il rischio di
iperglicemia, come i beta bloccanti, l'epinefrina,
diuretici tiazidici, corticosteroidi, niacina,
pentamidina, inibitori della proteasi, Lasparaginasi[2] e alcuni agenti neurolettici . La
somministrazione di stimolanti come le
anfetamine in genere causa iperglicemia subito
dopo l'assunzione, mentre somministrazioni
ripetute nel tempo portano frequentemente a
condizioni caratterizzate da ipoglicemia. Anche
alcuni dei più recenti antidepressivi a doppia
azione, come olanzapina e duloxetina, possono
causare grave iperglicemia.
Iperglicemia
Stress critici
Un'alta percentuale di pazienti che subiscono uno stress
acuto come un ictus o un infarto miocardico acuto possono
sviluppare l'iperglicemia, anche in assenza di una diagnosi che
riveli la presenza del diabete. Una quantità di glucosio nel
plasma superiore a 120 mg/dl, in assenza di diabete, è un
segno clinico di sepsi. E’ inoltre, un segni precoce di tumori
del pancreas.
Traumi fisici, interventi chirurgici e molti tipi di forte stress
fisico possono temporaneamente aumentare i livelli di
glucosio nel sangue.
Stress fisiologico È naturale avere iperglicemia quando si
hanno infezioni o infiammazioni. Infatti, in risposta a questi
tipi di stress, il corpo rilascia catecolamine, che, tra l'altro,
servono ad alzare i livelli di glucosio nel sangue
Ipoglicemia
Ricerche condotte su adulti sani
hanno dimostrato che la capacità
mentale cala in modo misurabile
quando la glicemia scende sotto i
65 mg/dl, e se il glucosio scende
ancora, sotto i 54 mg/dl si attivano
dei meccanismi ormonali di difesa
(adrenalina e glucagone).
Ipoglicemia
Come la maggior parte dei tessuti
animali, il metabolismo del cervello
dipende principalmente dal glucosio
come fonte di energia nella maggior
parte dei casi.
Alcuni tessuti, come i muscoli, il fegato,
i reni, l'intestino e perfino i globuli
bianchi, possono immagazzinare una
certa quantità di glicogeno come riserva
cui attingere se la glicemia scende
troppo
Cause di Ipoglicemia
Ipoglicemia moderata è la mancata assunzione di
nutrienti per un prolungato periodo di tempo (16-24
ore), tempo occorrente per esaurire le riserve di
glicogeno epatico.
Sovradosaggio di farmaci antidiabetici o di insulina,
oppure il non mangiare quando necessario dopo aver
preso questi medicinali.
Si parla inoltre di ipoglicemia funzionale quando la
causa è un problema del metabolismo, e di ipoglicemia
idiopatica quando invece non è possibile individuare
una causa fisiologica definita per il basso valore di
glicemia
Numerosi patologie possono crea ipoglicemia
Es. Ipoglicemia dovuta a cause ormonali (ad
esempio, ipotiroidismo)
Gastrite causata da Helicobacter pylori
Alcolismo
Medicinali associate con ipoglicemia Es.
Etanolo
Betabloccanti, come il propranololo
Salicilati
Cimetidina, ranitidina
Lidocaina
Litio
Cause di Ipoglicemia
Cause idiopatiche: Superallenamento
Ipoglicemia reattiva idiopatica o funzionale:
Ipoglicemia dopo una iniezione endovenosa di
glucosio
Improvvisa interruzione di nutrizione per via
parenterale o di glucosio per endovena
Sindrome da scarico dopo una gastrectomia
Aspetto della cute
Le informazioni utili che possono
essere dedotte dalla cute del
paziente, derivano da:
1. Il colore
2. La temperatura
3. Lo stato della cute
Valutazione aspetti della cute: COLORITO
La sede più adeguata per valutare il
colore della cute sono il letto ungueale,
l’interno delle guance e la mucosa del
sacco congiuntivale nell’adulto, mentre
nel bambino si preferisce osservare i
palmi delle mani e le piante dei piedi.
Il colorito in condizioni normali è
roseo, tuttavia si possono avere delle
condizioni per cui esso è alterato.
Colore della cute
Il colore della cute è uno
dei parametri che vengono
a essere rilevati nell'esame
primario. In particolare
possono essere sintomi di
condizioni anomale il
pallore della cute.
Valutazione aspetti della cute:
Cianotico: cioè bluastro. Può derivare da: compromissione dell’attività respiratoria o
cardiaca - esposizione al freddo o ad altri
fenomeni che inducono vasocostrizione
Eritematoso: rossastro. In genere dovuto a: eccitamento emotivo
- ipertensione esposizione al calore o ad altri fenomeni che
inducono vasodilatazione
Itterico: giallastro. Spesso è presente nei
neonati, senza gravi conseguenze. In genere
bisogna comunque considerare la presenza di
eventuali disfunzioni epatiche
Marezzato (a macchie): si osserva in alcuni casi
di shock.
PARAMETRI FUNZIONI VITALI
Colorito cutaneo e quadri patologici
Anomalie
Possibili cause
Arrossato
Ipertensione, alcool
Cianotico
Asfissia
Pallido
Ipotensione (shock, infarto…)
Cereo
Morte, ipossia istotossica*
* la quantità dell’ossigeno che raggiunge il tessuto è normale, ma le cellule di questo
sono incapaci di utilizzarlo perché un agente tossico, ad es. il cianuro, interferisce con
i congegni biochimici del metabolismo cellulare)
Lo stato della cute consiste invece in
tutte quelle caratteristiche che
possono essere osservate a occhio
nudo o al tatto, come il fatto che la
cute sia bagnata o al contrario
disidratata, fresca, calda ,oppure la
presenza della così detta “pelle
d’oca”.
La combinazione di queste
caratteristiche può essere indicativa
di alcune condizione.
Stato della pelle
•
Fresca e umida
•
Segno di shock o ansia
•
Fresca e bagnata
•
Dispersione del calore da parte del corpo
•
Fresca e asciutta
•
Esposizione al freddo
•
Calda e asciutta
•
Febbre elevata, esposizione al calore
•
Ipoglicemia, problemi ormonali:
menopausa/andropausa, ipofisi, tiroide
•
Reazione al freddo, malattie contagiose,
esposizione al freddo, dolore, paura.
•
Calda e umida
*
•
Pelle d’oca- accompagnata da
brividi, battito di denti, cianosi
labiale e pallore cutaneo