Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete FUNZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE Si dice variabile aleatoria discreta una quantità π che può assumere i valori π₯1 π₯2 π₯3 β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ π₯π al verificarsi degli eventi incompatibili e complementari πΈ1 πΈ2 πΈ3 β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ πΈπ le cui probabilità sono π1 π2 π3 β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ β¦ ππ ed è π ππ = 1. π=1 Gli eventi πΈ1 , πΈ2, β¦ πΈπ si dicono incompatibili se si escludono a vicenda; sono complementari se due di essi non possono verificarsi contemporaneamente e uno fra tutti certamente si verifica. 1 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete Per indicare che ad ogni valore assunto dalla variabile viene associato un valore di probabilità si scrive: π π = π₯π = ππ Si rappresenta poi la distribuzione in una tabella come la seguente: Allβinsieme dei valori di probabilità ππ associati a quelli π₯π assunti dalla variabile aleatoria si dà il nome di distribuzione di probabilità della variabile πΏ. Possiamo rappresentare la distribuzione di probabilità di una variabile casuale discreta con un diagramma cartesiano . 2 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete ESEMPIO Lanciamo ripetutamente una moneta finché non esce testa. Abbiamo a disposizione tre tentativi: πΈ1 : se esce testa al primo tentativo si vincono β¬ 10 πΈ2 : se esce testa al secondo tentativo si vincono β¬ 5 πΈ3 : se esce testa al terzo tentativo si vincono β¬ 2 πΈ4 : se non esce testa si perde β¬ 1 Indichiamo con π ciò che si vince o si perde poiché lβesito del gioco non è noto a priori: EVENTO πΏ PROBABILITÀ πΈ1 +10 1/2 πΈ2 +5 1/4 πΈ3 +2 1/8 πΈ4 -1 1/8 3 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete Quindi: πΏ ππ ππ ππ ππ π 1/2 1/4 1/8 1/8 4 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete LA FUNZIONE DI RIPARTIZIONE Sommando le probabilità π(π₯π ) dalla prima fino allβi-esima, si ottiene la probabilità che la variabile π assuma valori minori o uguali a π₯π . La funzione che si ottiene al variare di π da 1 a π si chiama funzione di ripartizione: π F π₯π = π π β€ π₯π = π1 + π2 + β― + ππ = ππ . π=1 5 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete Per poter definire la funzione in tutto π e non solo per i valori che la variabile π può assumere, diciamo che πΉ(π₯) vale: β’ 0 β’ π1 β’ π1 + π2 per π₯ < π₯1 per π₯1 β€ π₯ < π₯2 per π₯2 β€ π₯ < π₯3 ............... ............... β’ 1 per π₯ β₯ π₯π 6 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete ESEMPIO Lanciamo un dado regolare. La variabile aleatoria π è il numero che compare sulla faccia superiore. 1 La variabile può i valore 1, 2, 3, 4, 5, 6 e la probabilità di ciascuno di questi valori è 6. πΉ 0 =0 1 πΉ 1 = 6 1 1 1 πΉ 2 = + = 6 6 3 1 1 πΉ 3 = β3= 6 2 1 2 πΉ 4 = β4= 6 3 1 5 πΉ 5 = β5= 6 6 πΉ 6 =1 7 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Funzioni di probabilità discrete OSSERVAZIONI SULLA FUNZIONE DI RIPARTIZIONE ο§ πΉ(π₯) è definita su tutto lβinsieme reale, assume valori non decrescenti e si mantiene compresa fra 0 e 1 ( ππ = 1). ο§ Il suo grafico ha una forma a ββa gradiniββ in cui il salto fra un gradino e lβaltro rappresenta il valore di probabilità in quel punto. ο§ Valgono inoltre le seguenti relazioni: π π > π = 1 β πΉ(π) π π β₯π =1βπΉ π +π π π π <π β€π =πΉ π βπΉ π π π β€π β€π =πΉ π βπΉ π +π π π π <π <π =πΉ π βπΉ π βπ π π π β€π <π =πΉ π βπΉ π +π π βπ π dove le scritture del tipo π π < π β€ π rappresentano la probabilità che la variabile aleatoria π assuma valori appartenenti allβintervallo π, π , in questo caso aperto a sinistra e chiuso a destra. 8 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Valori di sintesi I VALORI DI SINTESI Sia π una variabile aleatoria discreta e sia π(π₯) la sua funzione di probabilità. Chiamiamo valore atteso di π o speranza matematica, e lo indichiamo con πΈ(π₯) oppure con π, la quantità π π = πΈ π₯ = π₯1 π1 + π₯2 π2 + β¦ + π₯π ππ = π₯π β ππ π=1 Poiché π1 + π2 + π3 + β¦ + ππ = 1, risulta che πΈ π₯ = π₯1 π1 + π₯2 π2 + β¦ + π₯π ππ π1 + π2 + β¦ + ππ cioè πΈ(π₯) è la media ponderata di tutti i valori che π può assumere in un numero molto grande di prove. Per questo motivo πΈ π₯ viene anche chiamato valor medio. 9 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Valori di sintesi Data una variabile aleatoria π e posto π = πΈ π₯ , si chiama varianza di πΏ, e si indica con il simbolo π(π) oppure π 2 (π), il valore atteso del quadrato della differenza fra la variabile π ed il suo valore atteso: π π π =πΈ πβπ 2 (π₯π β π)2 β ππ = π=1 Alla radice quadrata della varianza si dà il nome di scarto quadratico medio o deviazione standard, e si indica con il simbolo π π : π π = π(π) Si dimostra che la varianza può essere calcolata con la formula: π π = π₯12 π1 + π₯22 π2 + β― + π₯π2 ππ β [πΈ π ]2 . Se consideriamo la variabile aleatoria π 2 che assume valori π₯π2 con probabilità ππ , la formula diventa: π π = πΈ π 2 β [πΈ π ]2 10 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Valori di sintesi ESEMPIO Calcoliamo il valor medio e la varianza della variabile casuale π definita dalla tabella: πΏ π π π π 0,2 0,3 0,5 πΈ π = 1 β 0,2 + 2 β 0,3 + 3 β 0,5 = 2,3. 11 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità Valori di sintesi Per il calcolo della varianza costruiamo la tabella della variabile aleatoria π 2 : πΏπ π π π π 0,2 0,3 0,5 Quindi: πΈ π 2 = 1 β 0,2 + 4 β 0,3 + 9 β 0,5 = 5,9. π π = πΈ π2 β πΈ π 2 = 5,9 β 5,29 = 0,61. 12 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La binomiale PARTICOLARI DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ DISCRETE: LA BINOMIALE Chiamiamo esperimento di Bernoulli un esperimento aleatorio che può avere solo due possibili esiti; quello che interessa viene detto successo, lβaltro insuccesso. La probabilità π dellβevento successo, viene detta parametro dellβesperimento aleatorio. La variabile aleatoria π che conta il numero di successi nella ripetizione di π volte dellβesperimento viene detta binomiale. 13 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La binomiale Sia π una variabile aleatoria binomiale di parametro π. La probabilità che su π ripetizioni si verifichino π₯ successi è uguale a: π π π=π₯ = β π π₯ β π πβπ₯ con π₯ = 0,1,2, β¦ , π π₯ essendo π = 1 β π. Possiamo quindi scrivere la funzione distribuzione di probabilità nel seguente modo: π π₯ =π π=π₯ = π β π π₯ β π πβπ₯ π₯ 0 π₯ = 0,1,2, β¦ , π πππ‘πππ£π Essa prende il nome di distribuzione binomiale di ordine π e parametro π, o anche distribuzione di Bernoulli e viene indicata con π΅ π, π . Per questa distribuzione si ha che: πΈ π = ππ π π = πππ = ππ 1 β π 14 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La binomiale ESEMPIO La prova di ammissione ad un corso di storia dellβarte è composta da 10 domande a risposta multipla (4 possibili risposte di cui una sola esatta). Per essere ammessi al corso bisogna rispondere esattamente ad almeno 6 domande. Qual è la probabilità di ottenere la sufficienza rispondendo a caso? 1 La probabilità che sia stata scelta a caso la risosta esatta ad una domanda è 4. Il numero delle risposte esatte è una variabile π a distribuzione binomiale con 1 3 π = 10, π = 4, π = 1 β π = 4. Otteniamo la sufficienza se π = 6 o π = 7 o π = 8 o π = 9 o π = 10. 15 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La binomiale Lβevento è quindi unione di cinque eventi disgiunti e quindi la sua probabilità sarà ottenuta dalla somma di tali probabilità: 1 10 π6 = β 6 4 6 1 10 π7 = β 7 4 7 1 10 π8 = β 8 4 8 1 10 π9 = β 9 4 9 10 3 β 4 4 3 β 4 3 3 β 4 2 3 β 4 1 = 0,016222 β¦ = 0,003089 β¦ = 0,000386 β¦ = 0,000028 β¦ 0 1 3 10 π10 = β β = 0,0000009 β¦ 10 4 4 La probabilità di essere ammessi al corso rispondendo a caso alle domande è quindi: π6 + π7 + π8 + π9 +π10 = 0,019727706 β¦ ~2%. 16 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss DISTRIBUZIONI DI PROBABILITÀ CONTINUE: LA DISTRIBUZIONE DI GAUSS Una variabile aleatoria π è continua se può assumere tutti i valori che appartengono ad un certo intervallo π·, anche illimitato. In tal caso si parla di funzione densità di probabilità π(π₯) definita come segue: β’ è una funzione non negativa: π π₯ β₯ 0, βπ₯ β π β’ lβarea della parte di piano compresa tra la curva e lβasse delle ascisse è unitaria: +β π π₯ ππ₯ = 1 . ββ 17 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss Con queste condizioni, la probabilità che π assuma valori compresi tra π e π è: π π π < π β€ π = π π π₯ ππ₯ cioè la probabilità che π sia compresa tra π e π è uguale allβarea della parte di piano racchiusa dalla curva e dallβasse delle π₯ nellβintervallo di estremi π e π. 18 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss La funzione di ripartizione esprime la probabilità che π assuma valori minori o uguali a un certo π₯; essa ha quindi espressione: π₯ πΉ π₯ =π πβ€π₯ = π π‘ ππ‘ ββ Il valore atteso , la varianza e la deviazione standard si calcolano rispettivamente con le formule: valore atteso: ΞΌ = πΈ π = varianza: π2= π π = deviazione standard: Ο = +β π₯ ββ +β (π₯ ββ β π π₯ ππ₯ β π)2 β π π₯ ππ₯ π(π) 19 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss Una formula alternativa per il calcolo della varianza è: +β π₯ 2 β π π₯ ππ₯ β π2 π π = ββ cioè π π = πΈ π 2 β π2 . 20 La distribuzione di Gauss Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità ESEMPIO Consideriamo una variabile aleatoria π continua che assume tutti i valori dellβintervallo [0; 2] e sia 3 π π₯ = π₯ 2βπ₯ 4 la funzione densità di probabilità. Questβultima può essere scritta nel modo seguente: 3 π π₯ = 4π₯ 2 β π₯ 0 β€ π₯ β€ 2 0 πππ‘ππππππ‘π ο± Verifichiamo che si tratta di una funzione di densità: β’ nellβintervallo [0; 2] la funzione è positiva perché 3 π₯ 2 β π₯ β₯ 0 se 0 β€ π₯ β€ 2 4 β’ +β π ββ π₯ ππ₯ = 23 π₯ 0 4 2 β π₯ ππ₯ 3 2 =4 0 π₯ 2 β π₯ ππ₯ = 3 2 π₯ 4 β 2 π₯3 4 0 =1 21 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss 3 ο± Determiniamo la probabilità che sia 0 < π₯ < 2: 3 23 3 π 0<π₯< = 2 0 3 3 2 π₯ 3 2 π₯ 2 β π₯ ππ₯ = π₯ β 4 4 4 0 27 = 32 ο± Determiniamo infine πΈ π e π(π): 2 π=πΈ π = 0 2 π2 =π π = 0 3 2 π₯ 3 3π₯ 4 π₯ 2 β π₯ ππ₯ = β 4 2 16 2 =1 0 2 3π₯ 5 3 3 3 4 3π₯ 4 π₯ β π₯ ππ₯ β 1 = β 2 4 8 20 1 β1= 5 0 22 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss LA DISTRIBUZIONE NORMALE Fra tutte le funzioni densità di probabilità, quella normale è fra le più importanti perché approssima in modo soddisfacente tutte le situazioni in cui la maggior parte dei valori di π si concentra attorno ad uno particolare. La funzione densità di probabilità normale, detta anche gaussiana, ha espressione π π₯ = 1 π 2π π β1/2 π₯βπ 2 π dove π è la media della distribuzione e π la deviazione standard. 23 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss La gaussiana ha le seguenti caratteristiche: ο± è simmetrica rispetto alla retta π₯ = π 1 ο± assume valore massimo uguale a π 2π in corrispondenza di π₯ = π ο± ha due flessi nei punti di ascissa π β π e π + π ο± ha come asintoto orizzontale lβasse delle ascisse ο± lβarea sottesa dalla curva e delimitata dallβasse π₯ ha valore 1 ο± il valore atteso e la deviazione standard sono proprio i parametri π e π che compaiono nellβequazione. 24 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss La forma è più allungata o più schiacciata in dipendenza del valore di π. Fissato il valore di π, al crescere della deviazione standard la curva risulta più schiacciata. 25 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss La probabilità che la variabile aleatoria π normale assuma un valore appartenente ad un dato intervallo è uguale allβarea sottesa dalla curva della distribuzione in quellβintervallo. Si tratta quindi di calcolare il valore di un integrale definito, proprio o improprio: 26 Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità La distribuzione di Gauss Per il calcolo dei valori di probabilità ci si riconduce sempre alla normale standardizzata che ha media 0 e varianza 1 e che quindi ha funzione π uguale a π π§ = 1 β1/2π§ 2 π 2π dove π§ = π₯βπ π I valori della funzione di ripartizione standardizzata sono calcolati in apposite tabelle che consentono di determinare facilmente qualsiasi valore di probabilità. Inoltre, la maggior parte dei software di matematica è in grado di risolvere il problema mediante il calcolo approssimato di un integrale. 27