I miti cretesi e Teseo

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Minosse giudica i dannati nell’inferno
di Dante Alighieri(illustrazione di
Gustave Doré)
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 In un’epoca molto remota mentre Europa , figlia di Fenice e di Telefassa
era intenta a giocare con le sue ancelle le apparve un torello bianco
come la neve che altri non era che Zeus. Questo, dopo averla fatta
montare sulla sua groppa, la portò a Creta dove si unì a lei e poco dopo
da questa unione nacquero Minosse, Radamanto e Sarpedone.
Europa lasciata da Zeus si sposo’ con Asterione, re di Creta e poichè le
loro nozze si rivelarono sterili, Asterione adottò i suoi tre figli
nominandoli suoi eredi legittimi. Alla morte del re, Minosse rivendicò
per se il trono di Creta dichiarando che ciò era il volere degli dei e per
garantirsi la riuscita di tale impresa , pregò Poseidone di fare uscire
qualcosa dalle acque del mare con la promessa di farne dono al dio
testimoniando così la volontà degli dei.
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 Poseidone accolse le preghiere di Minosse
e fece uscire dalle acque del mare un
magnifico esemplare di toro bianco che
fece si che Minosse diventasse il re
legittimo di Creta. Egli però, affascinato
dalla bellezza del toro, non ebbe il coraggio
di finirlo e fu così che sacrificò un altro toro.
Poseidone furioso per l’offesa subita ,
scatenò la sua ira con una tale crudeltà che
servì da monito per le future generazioni:
fece si che Pasifae, moglie di Minosse,
nutrisse una passione morbosa per il toro
bianco con cui voleva unirsi carnalmente e,
non sapendo come fare, confidò nell’aiuto
di Dedalo, il più famoso architetto ateniese
in esilio a Creta, che per lei costruì una
vacca di legno montata su quattro ruote
dove la donna poteva introdursi per poter
soddisfare il suo desiderio.
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Dalla loro unione nacque il Minotauro, una
creatura dal corpo di uomo e la testa di toro.
Poseidone volle far sì che Minosse e
chiunque altro ricordassero che non ci si
può ribellare al volere degli dei.
Minosse, quando vide la mostruosa creatura,
incaricò Dedalo di costruire un labirinto
complesso in cui rinchiudere il Minotauro ,
in modo che non avesse alcuna possibilità di
fuga. Dedalo, sperando di accattivarsi le
simpatie del sovrano, costruì il labirinto di
Cnosso.
La leggenda narra che al Minotauro
rinchiuso nel labirinto ogni anno venissero
sacrificati sette giovani e sette fanciulle
ateniesi , sconfitti dal re di Creta, per
saziare la sua fame di carne umana.
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 Icaro, era figlio di Dedalo e Naucrate, una delle schiave di
Minosse. Aveva fretta di volare in alto, per liberarsi dei pregiudizi
del passato e dare libero sfogo al suo infantilismo, senza tener
conto dei pericoli reali ai quali “il volo avrebbe potuto portarlo. Il
padre Dedalo era un ottimo fabbro, infatti Atena stessa l'aveva
introdotto a quell'arte. Uno dei suoi apprendisti, era suo nipote
Talo, figlio di Policasta, sorella di Dedalo. All’età di sedici anni
Talo aveva superato suo zio in abilità, inventando diversi attrezzi
tra cui la sega. Dedalo,essendo geloso perchè tutta la popolarità
andava a Talo, decise di ucciderlo spingendolo dal tetto del
tempio di Atena. Oltre ad essere invidioso Dedalo, sospettava che
suo nipote avesse avuto dei rapporti incestuosi con Policasta.
Dopo averlo spinto, Dedalo scese dal tempio e chiuse il corpo di
Talo in una sacca e ne seppellì i resti in un luogo deserto
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
A chiunque lo interrogasse rispondeva che
nel sacco c'era un serpente, ma camminando
non si rese conto che apparvero delle macchie
di sangue sulla sacca e il delitto fu scoperto Il
corpo di Talo fu sepolto laddove era stato
ucciso, mentre la sua anima volò in cielo sotto
forma di pernice. Policasta, quando apprese
la notizia, distrutta dal dolore, si impiccò e gli
Ateniesi eressero un santuario in suo onore
presso l'Acropoli. Dedalo fuggì prima di
essere condannato dall’Aeropago rifugiandosi
presso Cnosso , capitale di Creta, con il
consenso del re Minosse a cui aveva chiesto
asilo. Egli visse per molto tempo a Cnosso,
fino a quando re Minosse scoprì che aveva
aiutato Pasifae (sua figlia) ad accoppiarsi con
il toro bianco di Poseidone, così rinchiuse
Dedalo ed Icaro nel Labirinto. Pasifae li
liberò entrambi. Fuggire da Creta non fu
un'impresa molto facile, poichè Minosse
faceva sorvegliare tutte le navi e offrì inoltre
una ricca ricompensa a chi avesse catturato
Dedalo.
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Dedalo, che era molto astuto, costruì un paio
di ali per se ed un altro per Icaro.Dopo aver
usato della cera per saldare le ali alle spalle di
Icaro, commosso e con le lacrime agli occhi,
gli raccomandò di stare attento e di non volare
ne troppo in alto perchè il sole avrebbe potuto
sciogliere la cera, ne troppo in basso perchè le
ali si sarebbero inumidite con i vapori del
mare. Dedalo spiccò dunque il volo seguito da
Icaro , allontanandosi dall’isola, sotto gli
sguardi sbalorditi dei contadini, pescatori e
pastori che affascinati dal loro battito d’ali li
scambiarono per dei. Lasciatesi alla sinistra
Masso, Delo e Paro e Lebinto e Calimne alla
destra, Icaro disobbedì agli ordini del padre e
cominciò a volare verso il sole, inebriato dalla
velocità che le grandi ali davano al suo corpo.
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 Ad un tratto Dedalo guardò alle sue spalle e
non vide più suo figlio, ma soltanto delle
piume sparse che galleggiavano sulle onde
sotto di lui. Il calore del sole aveva sciolto la
cera e Icaro era precipitato in mare,
annegandovi. Dedalo volò a lungo sulla
superficie del mare nell’attesa che il cadavere
del figlio riemergesse. Lo raccolse e lo portò in
un'isola vicina, chiamata ora Icaria, dove lo
seppellì. Una pernice appollaiata su una
quercia lo osservò scavare la fossa mentre
squittiva di gioia: era l'anima di Talo, che
finalmente
era
stata
vendicata.
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Dedalo e Icaro è un gruppo scultoreo realizzato
da Antonio Canova,nel 1770. La scultura
marmorea (altezza 2,20 m) è ora conservata al
Museo Correr di Venezia.
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 Compiuto per due volte il sacrificio umano al Minotauro rinchiuso nel
labirinto appositamente costruito per lui da Dedalo, giunse a Creta
Teseo, figlio di Etra ed Egeo, sovrano di Atene, che finse di far parte del
gruppo dei sacrificandi per porre fine a tale crudeltà. L'impresa era
assai ardua vista la difficoltà ad uccidere il Minotauroe l’impossibilità
di uscire dal labirinto. Teseo chiese aiuto ad Arianna, figlia di Minosse
e sorellastra del Minotauro, dichiarandole al contempo il suo amore
che ricambiato dalla giovane, a sua volta innamoratasi perdutamente
di Teseo,chiese consiglio a Dedalo su come poter fuggire dal labirinto.
Egli gli suggerì di legare all'ingresso del labirinto un filo che avrebbe
spiegato lungo il suo percorso e che al ritorno gli avrebbe consentito
di ritrovare l’uscita.
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Quando arrivò il momento del sacrificio di
Teseo questi spiegò il filo lungo il tragitto
giungendo dinnanzi al mostro uccidendolo
e riuscendo, riavvolgendo il filo , ad uscire
dal labitrinto. Cessò così il crudele
sacrificio imposto da Minosse agli ateniesi
.e Teseo ed Arianna trovarono rifugio a
Nasso (allora Dia).La mattina seguente al
suo risveglio, Arianna si accorse che Teseo
l’aveva abbandonata, facendo ritorno in
patria ad Atene dove, avendo il padre Egeo
visto la vela nera spiegata (simbolo della
morte) sulla nave del figlio, si gettò nel
mare che oggi prende il suo nome.Teseo
divenne così re, governando con saggezza e
regalando al suo popolo pace e prosperità.
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Fine
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