I.S.I.S.S. CARLO ROSSELLI TEATRO LABORATORIO “F.A.R.C.E.L.A.” DEDALO ICARO OMAGGIO a CANOVA O M A G G I O a C A N O VA dalla visita al museo alla rappresentazione teatrale “...dedicato a chi vuole uscire dai propri labirinti” “...dedicato a chi non rinuncia al proprio sogno di volare ” 26 Maggio 2013 Ore 17.00 TEATRO ACCADEMICO Castelfranco Veneto Così Ovidio narra nelle Metamorfosi, VIII , 183-... : (...) “Possono precludermi il mare e la terra - disse - ma il cielo è certamente libero: andremo via per di là. Possieda pure Minosse tutto quanto desidera ma non sarà di sicuro padrone dell’aria ”Volse allora la mente ad arti fino all’ora sconosciute, e rinnovellò la natura; dispose infatti secondo un dato ordine delle penne, poi, con del filo, fermò le parti di mezzo, fissò quindi con la cera le estremità inferiori e le piegò incurvandole lievemente così da imitare i veri uccelli.” (...) Concludiamo il percorso iniziato lo scorso anno sul mito utilizzando ancora la lettuta che ne ha fatto Antonio Canova. Dopo il primo spettacolo “TESEO E IL MINOTAUTO”, ispirato all’opera Teseo sul Minotauto, prendiamo quest’anno in considerazione il capolavoro giovanile di Canova “DEDALO E ICARO”. Uniamo in scena la parte già rappresentata con questo nuovo capitolo a completare il nostro racconto in forma teatrale. Vedremo Teseo ripartire da Creta per tornare ad Atene, vedremo la rabbia di Minosse che decide di rinchiudere Dedalo e il figlio Icaro nel labirinto. Abbiamo avuto già modo di dire quale sia il valore del racconto mitologico e quanto siano spesso molteplici i significati del mito. Ci siamo sentiti liberi di dare un nostro sviluppo alla vicenda narrata e abbiamo privilegiato un aspetto comunque fondamentale della storia: quel grande sogno -desiderio dell’essere umano di volare. Dedalo e Icaro guardano gli uccelli e intuiscono che il cielo è la via migliore per uscire dal labirinto. Un desiderio che nel nostro caso è anche un rinnovato tentativo di scoprire altre modalità espressive e comunicative, altri linguaggi e suggestioni per scambiare “messaggi ed emozioni”. E come lo scorso anno insieme al racconto vogliamo mettere in scena il MUSEO citando come dei veri operatori museali l’opera di Canova. grafic design EMANUELE DI VINCENZO classe 3^A Liceo Ar tistico C.R OSSELLI con la super visione del Prof. R OTA