Le Monarchie nazionali tra XII e XIII secolo

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L’Espansione dei
Normanni
 I Normanni, provenienti dalla
Scandinavia, smettono di
devastare la Francia e diventano
feudatari del re Carlo III il
Semplice (911).
 Dalla Normandia alcuni di loro si
recheranno in Italia meridionale
e con Roberto il Guiscardo,
iniziatore della dinastia degli
Altavilla, fonderanno il Regno di
Sicilia, sottraendolo agli Arabi
(1059).
 Nel 1066 il duca di Normandia
Guglielmo conquista
l’Inghilterra, sconfiggendo il re
sassone Aroldo ad Hastings.
L’espansione dei Plantageneti in Francia
 Enrico II, re d’Inghilterra e
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duca di Normandia,
assumerà il cognome di
Plantageneto (1154) e, in
seguito al matrimonio con
Eleonora d’Aquitania,
ingrandirà moltissimo i suoi
possedimenti in Francia.
Territori dei Capetingi
Feudatari dei Capetingi
Territori dei Plantageneti
Feudi ecclesiastici
Provenza
L’espansionismo di Filippo Augusto
 Nel 1180, quando diventa diventa
re Filippo II Capeto, il suo
feudatario più importante è il Re
d’Inghilterra e possiede territori
più estesi dei suoi.
 Filippo II Augusto sconfiggerà
Giovanni Plantageneto “Senza
Terra” nel 1214 a Bouvines e ridurrà
moltissimo i territori inglesi in
Francia.
 Egli conquisterà anche la
Provenza, dove si era diffusa
l’eresia catara, con la Crociata
contro gli Albigesi.
Il Regno di Francia alla morte di Filippo Augusto
 Alla morte di Filippo
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Augusto (1223), il successore
Luigi VIII (1223-1226) si
trovò a capo di un regno
notevolmente ingrandito,
anche se anni dopo i
Plantageneti estenderanno
di nuovo il loro dominio.
Territori dei Capetingi
Feudatari dei Capetingi
Territori dei Plantageneti
Feudi ecclesiastici
Giovanni Senza Terra
 In seguito alla sconfitta subita a
Bouvines il re inglese Giovanni
Plantageneto, poi detto
Giovanni Senza Terra (John
Lackland) perderà la
Normandia e gran parte dei
territori in Francia.
 Approfittando della debolezza
del re i feudatari inglesi (lord) si
ribellarono e ottennero la
concessione della Magna Charta
Libertatum.
La Magna Charta Libertatum
 Questo documento stabilisce i limiti
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in cui si esercita il potere del re.
Il re riconosce libertà perpetua alla
Chiesa d’Inghilterra.
Il re riconosce vari diritti ai conti,
baroni e vassalli (ma anche a tutti gli
uomini liberi del Regno) e li mette
per iscritto.
Si fissano norme sicure per i
processi.
Nel documento si definiscono le
tasse che debbono essere pagate .
La Carta stabilisce che le violazioni
da parte del re siano giudicate da
venticinque baroni, che potranno
rivalersi sui beni del re stesso.
La Reconquista iberica
 Dopo la fine dell’Impero carolingio nel
nord della penisola iberica alcuni regni
cristiani e la Contea di Barcellona
divennero indipendenti.
 I re di Castiglia, d’Aragona e di Portogallo
sottrassero territori al Califfato di
Cordova, governato prima dagli
Almoravidi e poi dagli Almohadi.
 Nel 1212, con la battaglia di Las Navas de
Tolosa, il domino musulmano si restrinse
alla sola Andalusia (Regno di Granada).
 Questi confini non cambieranno sino al
1492.
Innocenzo III e il papato nel XIII secolo
 Innocenzo III (papa dal 1198 al 1216) era
convinto della superiorità del papato sia
spirituale, sia politica.
 Egli accolse presso di sé Costanza
d’Altavilla in fuga dal Regno di Sicilia con
il figlio, il piccolo Federico di Svevia, di
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cui divenne il tutore
Incoronò Ottone IV come imperatore nel
1209
Egli considerò subordinati a sé tutti i re
d’Europa, i quali gli pagavano un tributo
Approvò la IV crociata, che poi si rivelò
un fallimento e uno scandalo
Nello scontro tra Francia e Inghilterra
prese le difese del re di Francia
Nel 1208 autorizzò il re di Francia Filippo
II Augusto a conquistare la Provenza con
la Crociata contro gli Albigesi
Nel 1214 riconobbe come imperatore
Federico II di Svevia
Federico II di Svevia (1194-1250)
 Divenne imperatore nel 1214 per volere
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del papa Innocenzo III
Essendo nato in Italia, fu soprattutto re
di Sicilia e lasciò la Germania al potere
dei feudatari
Fu un uomo molto colto, studiò varie
lingue, tra cui l’arabo, e si dedicò alla
poesia e al diritto
Diede al Regno di Sicilia delle leggi
scritte (Costituzioni Melfitane) e
sconfisse i baroni, accentrando il potere
Si considerò nominato da Dio e, dopo la
morte di Innocenzo III, si scontrò con il
papato e fu più volte scomunicato
Lottò contro i comuni guelfi con
l’appoggio di quelli ghibellini
La successione di Federico II
 Morto l’Imperatore nel 1250, sul Regno di
Sicilia regnò il figlio illegittimo Manfredi di
Svevia
 Manfredi fu sconfitto a Benevento nel 1266 dal
francese Carlo d’Angiò (Anjou), fratello del re
di Francia Luigi IX, inviato dal papa Clemente
IV, e morì in battaglia. Carlo divenne il nuovo
re
 In Germania regnò il figlio legittimo Corrado
IV, ma morì nel 1254
 Corrado V, detto Corradino, volle scendere in
Italia, ma fu sconfitto da Carlo d’Angiò e
decapitato nel 1268, all’età di 16 anni
 I siciliani si ribellarono contro i francesi di
Carlo d’Angiò nel 1282 e scelsero come loro re
Pietro III d’Aragona, genero di Manfredi
Stemma del Regno di Sicilia sotto gli Svevi
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