Quaranta, ma non li dimostra di Peppino e Titina De Filippo con LUIGI DE FILIPPO regia di Luigi De Filippo aranta, ma no uaranta, ma non li dimostr Domenica 8 marzo 2009 n una stagione dove compare una selezione della migliore drammaturgia comica per eccellenza, italiana e straniera- non poteva mancare un saggio del teatro napoletano di tradizione, per di più interpretato da uno degli attori che ha saputo raccogliere nel migliore dei modi l’eredità della sua grande tradizione familiare e contemporaneamente ha assunto il compito di rivitalizzare questo patrimonio nazionale. È infatti Luigi De Filippo, figlio di Peppino, a portare in scena, in veste di regista e attore, questa commedia scritta dal padre con la sorella Titina che andò in scena per la prima volta nel 1933 impersonata proprio dagli stessi due fratelli e da Eduardo, riscuotendo un successo tale da portare all’attenzione nazionale l’opera teatrale dei De Filippo. “Quaranta, ma non li dimostra. (Storia di una donna importante) racconta la vicenda appassionata e coinvolgente di un padre alle prese con il compito di trovare marito alle quattro figlie e in particolare alla più anziana di loro Sesella – che ormai ha passato da tempo l’età da marito. La Sesella di De Filippo è una Cenerentola made in Naples che insegue il sogno del grande amore come fuga da una realtà fatta di regole e perbenismi. Imparerà sulla propria pelle che “i sogni son desideri”, non sempre realizzabili. Tuttavia è proprio lei la donna importante citata nel sottotitolo, importante perché si prende cura della sua famiglia facendo le veci della madre, accudendo con amore il padre e le sorelle, vestendo i panni dell’angelo del focolare e sacrificando per questo la sua personale realizzazione come donna e moglie. Non solo un teatro di comicità pulita e schietta quello dei De Filippo, anche perché il lieto fine non è mai scontato, ma soprattutto un teatro di sentimenti autentici e semplici, raccontati con immediatezza, garbata ironia, un teatro che non conosce tempo perché al centro della scena ci sono uomini e donne comuni per i quali è impossibile non provare una profonda empatia.