Varicella Aggiornamento Marzo 2014 Dott Carlo Corchia Già Primario Neonatologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Direttore ICBD – Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity; Centro Collaborativo OMS, Roma Varicella - raccomandazione • Assicurarsi che tutte le donne, specialmente quelle in età riproduttiva siano immuni nei confronti della varicella, utilizzando l’anamnesi vaccinale e personale, e il test immunologico se necessario • Proporre la vaccinazione a tutte le donne non immuni, raccomandando di rimandare di un mese il concepimento, anche se la vaccinazione in gravidanza non si associa a rischi per il futuro bambino Analisi della raccomandazione • Circa il 90-95% degli adulti è immune alla varicella • La varicella in gravidanza è pertanto un’evenienza poco comune (1-10 per 10.000 gravidanze) • L’infezione in gravidanza può tuttavia avere gravi conseguenze per la madre, l’embrione e il neonato • Esiste la possibilità di una efficace prevenzione primaria mediante vaccinazione per le donne non immuni Quali possono essere gli esiti della varicella in gravidanza? • Nella donna • polmonite (16%) con elevata mortalità materna (28%) • Nell’embrione • Embriopatia specifica (rischio 0,4% per infezione a 0-12 settimane e 2% per infezione a 13-20 settimane: cicatrici cutanee (61%), anomalie oculari (56%), anomalie degli arti (47%), atrofia corticale e ritardo mentale (40%), IUGR (22%) • Nel bambino • Zoster precoce nei primi anni di vita (per infezione oltre 20 settimane) • Varicella congenita per infezione materna nelle ultime settimane: da 2 gg prima a 5 gg dopo il parto varicella nel 17-30% dei casi, grave, con alto rischio di polmonite; Vaccinazione • Alle donne non immuni va consigliato di vaccinarsi • Il vaccino contiene il virus vivo attenuato ed ha un’alta efficacia (può prevenire fino al 98% dei casi di infezione) • La vaccinazione è controindicata in gravidanza • Dopo la vaccinazione si consiglia di attendere almeno un mese prima dell’inizio di una eventuale gravidanza • Se inavvertitamente il vaccino è stato somministrato nelle prime settimane di gravidanza, le donne vanno rassicurate, poiché in questi casi non sono stati riportati conseguenze per le madri e i bambini (Coonrod et al, 2008; Mandelbrot, 2012) È possibile la profilassi post-esposizione in gravidanza? • Le immunoglubuline anti varicella-zoster (VZVIG) riducono del 75% la probabilità di malattia materna e di complicanze • Possono anche ridurre il rischio di infezione fetale • Vanno somministrate entro 72-96 ore dall’esposizione • In caso di malattia nella madre i farmaci antivirali vanno somministrati soprattutto nell’ultimo periodo di gravidanza per proteggere la madre e per prevenire la malattia nel neonato. È controversa la loro efficacia nelle prime settimane di gravidanza per prevenire la sindrome da varicella • I farmaci antivirali sono anche stati presi in considerazione per la profilassi post-esposizione (Mandelbrot, 2012} Cosa fare nel post-partum per le donne suscettibili? • La vaccinazione post-partum è da raccomandare nelle donne suscettibili • Possono essere infettate dal loro bambino • Possono infettarsi in una successiva gravidanza • La prima dose di vaccino può essere somministrata subito dopo il parto e l’allattamento al seno non è controindicato Cosa prevede il calendario vaccinale? La vaccinazione anti-varicella per i ragazzi tra 11 e 18 anni anamnesticamente negativi e non precedentemente vaccinati, con due dosi da somministrarsi ad un mese di distanza l’una dall’altra Domande Carlo Corchia Già Primario Terapia Intensiva Neonatale Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Alessandra Lisi International Centre on Birth Defects and Prematurity WHO Collaborating Centre Roma [email protected]