IL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO (DSA): QUALI DIFFICOLTA’
E QUALI PROBLEMI, COME AFFRONTARLI
E. Veneselli
U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile
Dipartimento di Neuroscienze, Oftalmologia e Genetica
Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo
Università di Genova
IRCCS G. Gaslini
DISTURBI ASPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze
scolastiche, da varie cause
DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
difficoltà di lettura, scrittura, calcolo
 2DS inferiori alla norma per età e QI
in soggetti con adeguata afferentazione culturale-educativa
sottesa da disfunzioni neuropsicologiche isolate o combinate
DISTURBI ASPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

Deficit sensoriali parziali, visivi o uditivi
Epilessia, specie se con scarso controllo delle crisi
e con terapia antiepilettica importante o incongrua
Disturbi di linguaggio

Disturbi psichiatrici



Malattie croniche, quali diabete grave, insufficienza
renale o epatica; anemie; tumori

Esiti di meningoencefaliti, traumi cranici, ecc

Problematiche intrafamiliari, abuso
Problematiche correlate a fattori psicosociali e
psicopedagogici

DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO
LEARNING DISABILITIES

Gruppo eterogeneo di disturbi, che si manifestano come
difficoltà significativa nell’acquisizione e nell’uso delle capacità
di percezione uditiva, di parlare, di leggere, scrivere, ragionare e
fare operazioni matematiche

Necessita di una discrepanza netta tra potenzialità e risultati,
cioè tra livello intellettivo - valutabile con QI - e i risultati
scolastici


Disfunzioni intrinseche all’individuo, presumibilmente dovute a
disfunzioni del sistema nervoso centrale
Possono manifestarsi in concomitanza con altre condizioni
disabilitanti (difficoltà sensoriali, mentali, sociali, emozionali) o
influenze ambientali (differenze culturali, pedagogiche carenti o
inappropriate), ma non è conseguenza diretta di tali condizioni o
influenze
HammiL, 1990
DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO
Prevalenza
2-5 % popolazione scolare
2-10% diff. lettura
(dati USA,2000)
2-8% diff. scrittura
1-6% diff. calcolo
Valori maggiori rispetto agli anni ‘90, per diagnosi
precoce, “overdiagnosis”, inclusione di casi lievi
variabili a seconda dei criteri adottati
M:F =
4-5:1
1:1
DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI APPRENDIMENTO:
sottotipi
Espressione orale
Espressione scritta
Comprensione uditiva
Capacità di base di lettura
Comprensione della lettura
Calcolo matematico
Ragionamento matematico
Per aree scolastiche
Dislessia - Disgrafia -Disortografia - Discalculia – F. miste
Manor e Shelev, 1996
Per grado lieve
grave
Shafir e Siegel, 1994
DISLESSIA

80% dei DSA

difetto del linguaggio di ordine costituzionale caratterizzato da
difficoltà a decodificare parole singole, usualmente correlata a
insufficiente processamento fonologico




non in rapporto con l’età e le altre abilità cognitive e scolastiche
non risultato di una disabilità generalizzata dello sviluppo
né di deficit sensoriale
manifestazioni variabili
sovente associata a disgrafia
DISLESSIA
Genetica
> 50% in rapporto ad influenze ereditarie
Tasso di ricorrenza 35-45% nelle famiglie a rischio
Rapporto nei loci nei cromosomi 2, 15, 16
Patogenesi
Disfunzione di un complesso “network” neurale,
deputato al processing visivo e linguistico,
all’attenzione e alla pianificazione
DIFETTO DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

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


Difficoltà in un insieme di procedimenti di “problemi solving”, atti
a conseguire uno scopo
formulare un piano di azione consequenziale
mantenere attenzione selettiva
memorizzare le informazioni significative per futuro uso
avere capacità creativa del pensiero
inibire o differire una risposta
controllare gli impulsi
Denckla e Reader, 1999
DIFETTO DI MEMORIA DI LAVORO
DEFICIT DI ATTENZIONE CON O SENZA
IPERATTIVITÀ E IMPULSIVITÀ
DECORSO E PROGNOSI
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
Difficoltà correlata a gravità, età di diagnosi e di avvio
del trattamento, QI, comorbilità, famiglia, motivazione
del bambino ad apprendere, supporto alla famiglia e
alla scuola
Evidenti con l’inizio della frequenza scolastica
con riaccensione in adolescenza per
- impegno differenziato
- necessità di riorganizzarsi per materie
- necessità di eseguire compiti multipli
- organizzarsi e programmarsi il tempo
- maggiore richiesta di attenzione
Rischio di sospensione dell’attività scolastica
Raggiungimento di livelli di istruzione vari
EVOLUZIONE
 recupero totale spontaneo o con trattamento in forme lievi
 recupero parziale, con miglioramento di abilità di
apprendimento, in persistenza di alcuni disturbi
 persistenza delle disabilità in età adulta in forma gravi,
talora familiari
SCREENING PRECOCE
Inquadramento diagnostico
neuropsicologica
disfunzioni
neuropsicologiche
fattori protettivi
anamnesi
esame obiettivo somatico
esame neurologico
valutazione psicodiagnostica
organizzazione emotivo relazionale
problematiche
coesistenti
problematiche
conseguenti
fattori di rischio
COMORBILITA’

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

Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività
Disturbo oppositivo-provocatorio
sovente secondario a frustrazione cronica,
esperienza di insuccesso
Disturbi d’ansia
fobie semplici, fobie sociali, attacchi di panico
Disturbi somatoformi
Disturbi dell’umore
rischio di abbandono scolastico, idee suicidarie
Disturbo del comportamento
Disturbo della condotta
Devianza sociale
DISTURBI DI APRENDIMENTO
ASPECIFICI
Trattamento
- generale
- neurologico
- oculistico
- otoiatrico
- psichiatrico
psicoterapeutico
- psicopedagogico
- sociale
SPECIFICI
Trattamento
- neuropsicologico
- psicopedagogico
TRATTAMENTO
specifici, terapeutici
Interventi
generali, di supporto
famiglia
counselling - training
scuola
Obiettivi definiti
Rivalutazioni periodiche e follow-up orientato anche al
lavoro
DISTURBI EMOZIONALI E COMPORTAMENTALI
- disturbi del comportamento
- bassa autostima
- depressione
COMPORTAMENTO DEI GENITORI
• sostegno reale alle difficoltà
• colpevolizzante il bambino
• iperprotettivo, negante
• minimizzante, trascurante
PROBLEMATICHE CONSEGUENTI NEL BAMBINO
Autostima compromessa
Senso di inadeguatezza
Vissuti depressivi,
palesi  comportamento inibito,
rinunciatario, sfiduciato
“mascherati”  comportamento
oppositivo, provocatorio, iperattivo
PROBLEMATICHE CONSEGUENTI NELL’ADOLESCENTE
Come ogni disturbo cronico, accentua
in generale
- problemi correlati all’età
- insicurezza, insoddisfazione di sé
- dubbi o incertezze per il proprio futuro
in specifico
- dubbi o incertezze per il futuro e l’iter scolastico
e per la professionalità in fieri
NEUROPSYCHOLOGICAL DSFUNCTIONS AND MENTAL DETERIORATION
IN CHILDOOD EPILEPSY WITH ACTIVATION DURING SLEEP
Some forms of childhood epilepsy, as
the epileptogenic encephalopathies,
present frequent seizures or continuous
electrical status epilepticus during sleep,
so that they lead to global or sectorial
cognitive functioning deterioration,
usually
together
with
behavioural
impairment.
Methods
Specific neuropsychological tests
Advanced EEG techniques
Targeted pharmacological protocol
If these conditions are recognized and
diagnosed promptly, it is possible to treat
them with adequate pharmacological and
neuropsychological
rehabilitation
therapies
SECONDARY PREVENTION
NEUROPROTECTION
Ist. G. Gaslini