- Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche

CdL in Sociologia
Teorie sociologiche
classiche e contemporanee
Prof. Guido Giarelli
Dipartimento di Scienze della Salute
Università “Magna Græcia” - Catanzaro
2. I PRECURSORI
1.
2.
3.
La dottrina della società del socialismo:
dai socialisti utopici a Karl Marx
La sociologia positivista: Auguste Comte
La sociologia evoluzionista: Herbert
Spencer e il darwinismo sociale
LA DOTTRINA DELLA SOCIETÀ
DEL SOCIALISMO
DALLA QUESTIONE SOCIALE AI SOCIALISTI UTOPISTI
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

Henri de Saint Simon (1760-1825): coniuga socialismo e
positivismo, società come unità organica dotata di armonia
da sviluppare progressivamente, dalla società teologica
feudale alla società industriale governata da una politica
scientifica, nuova religione laica fondata sui valori del lavoro
Robert Owen (1771-1758): progetti di fabbriche-comunità in
Inghilterra, uomo interamente plasmabile ad opera dell’
educazione
Charles Fourier (1772-1832): teoria di una forma associativa
razionale libera da vincoli deformanti della famiglia e da
alienazioni prodotte da economia di scambio, aperta al libero
espandersi della natura umana
KARL MARX (1818-1883)
- filosofo, sociologo, economista,
organizzatore politico
- 2 periodi principali:
1) giovinezza (fino al 1848): L’ideologia
tedesca (1846), Manoscritti
economico-filosofici del 1844
(1932), Il Manifesto del partito
comunista (1848)
2) maturità: Per la critica dell’economia politica (1859) e
Il Capitale (vol.1 1868, vol.2 1885, vol.3 1894)
La concezione materialistica della storia
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Critica della sinistra hegeliana: “I filosofi hanno soltanto
diversamente interpretato il mondo, ma si tratta di
trasformarlo” (XI Tesi su Feuerbach)
Feuerbach ha opposto all’idealismo un materialismo che
attribuiva al mondo degli oggetti una realtà autonoma e
indipendente dall’uomo: per Marx il mondo oggettivo non è
estraneo all’uomo, “natura”, ma il prodotto storico dell’attività
soggettiva dell’uomo e del suo lavoro (Ideologia tedesca)
l’essenza umana non è qualcosa di astratto immanente
all’individuo, ma l’insieme dei rapporti sociali, che sono
essenzialmente rapporti di produzione
la coscienza e le idee direttamente intrecciati e condizionati
dalle attività materiali (ideologia nega questo
condizionamento), da un determinato grado di sviluppo delle
forze produttive e delle relazioni che vi corrispondono
L’alienazione
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Nella filosofia hegeliana il ricongiungimento di soggetto e
oggetto e il superamento dell’alienazione nel processo dialettico
è soltanto un problema filosofico della coscienza
per Marx l’uomo si realizza nel lavoro, opponendosi al mondo
esterno e riconducendolo a sé: l’alienazione si verifica quando il
lavoratore non ha la possibilità di realizzarsi nel lavoro essendo
costretto a vendere ad altri la propria attività (= umanità) e si
ritrova davanti al prodotto del suo lavoro come ad un oggetto
estraneo, proprietà altrui (doppia estraneazione)
distinzione fra oggettivazione come trasformazione del mondo
oggettivo da parte del soggetto e l’estraneazione quando
l’attività produttiva ed il suo oggetto rimangono estranei
l’alienazione del lavoro crea ed è l’effetto della proprietà
privata: la critica filosofica non basta, occorre trasformare lo
stato di cose esistente, la divisione fra proprietà e lavoro e la
riduzione dell’operaio a merce (Manoscritti economico-filosofici)
Lotta di classe e mutamento sociale
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“La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotte di
classi” (Manifesto del partito comunista): la storia umana come
lotta fra le classi sociali (liberi-schiavi, patrizi-plebei, feudatariservi della gleba, corporazioni-garzoni, borghesi-proletari)
due sole classi determinate in ogni società dal rapporto con i
mezzi di produzione: proprietari e produttori
a differenza delle classi dominanti precedenti che erano
fondamentalmente conservatrici, la borghesia è costretta a
rivoluzionare continuamente i modi di produzione sotto la
spinta della concorrenza: ma restando costanti i rapporti di
produzione si crea una contraddizione per cui all’aumento
progressivo della ricchezza prodotta corrisponde
l’immiserimento crescente dei produttori
con il passaggio dalla “classe in sé” alla “classe per sé” il
proletariato può prendere coscienza di questa contraddizione e
trasformare la società in senso rivoluzionario
Struttura-sovrastruttura e modi di produzione
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I rapporti di produzione corrispondono ad un determinato grado
di sviluppo delle forze produttive e costituiscono la struttura
economica di una società, la base reale su cui si eleva la
sovrastruttura giuridico-politica e alla quale corrispondono le
forme della coscienza sociale (Per la critica dell’economia
politica, Prefazione, 1859)
“Non è la coscienza degli uomini a determinare il loro essere,
ma, al contrario, il loro essere sociale a determinare la loro
coscienza” (ibid.)
4 modi di produzione : asiatico (dispotismo statale), antico
(schiavitù), feudale (servitù della gleba) e borghese-moderno
(salariato)
il modo di produzione socialista come associazione dei liberi
produttori
Plusvalore e feticismo della merce
Teoria del plusvalore composta da tre parti (Il Capitale, libro I):
1. teoria del valore-lavoro: il valore di qualsiasi merce è
proporzionale alla quantità di lavoro sociale medio in essa
contenuto (dal valore d’uso al valore di scambio)
2. teoria del salario: il salario versato dal capitalista al lavoratore
equivale al lavoro necessario a produrre le merci per la sua
sopravvivenza (salario di sussistenza)
3. teoria del plusvalore: il tempo di lavoro necessario a produrre
il salario di sussistenza è inferiore alla durata effettiva del suo
lavoro (pluslavoro), che crea così un plusvalore
 tasso di sfruttamento: rapporto fra il plusvalore ed il capitale
variabile (salario)
 sulla base del valore di scambio, qualsiasi oggetto o attività
umana è riducibile al suo equivalente in denaro, producendo
una mercificazione degli oggetti e dei rapporti umani
 la mercificazione trasforma le merci in entità autonome,
feticci, indipendenti dal lavoro umano (feticismo della merce)

CRITICHE ALLA CONCEZIONE MARXIANA
Accusa di determinismo economicistico: in Marx convivono 2
concezioni, una di tipo storicistico (hegeliana) ed una di tipo
deterministico (positivistica)
 la rivoluzione è il risultato del determinismo necessario della
struttura economica (dialettica forze di produzione-rapporti di
produzione) o dell’azione volontaria della classe-per-sé?
 la teoria dicotomica delle classi sociali è sostenibile
storicamente? O ha sottovalutato il peso delle classi medie?
 manca del tutto in Marx una teoria dello Stato, il cui ruolo è
fortemente sottovalutato (influenza del liberalismo?)
 la sua teoria delle rivoluzioni è risultata storicamente non
confermata dalle rivoluzioni realizzate (socialismi reali)
 il passaggio dalle società classiste alla società senza classi, dal
regno della necessità al regno della libertà è davvero
umanamente possibile?

ILLUMINISMO
LIBERALISMO
IDEALISMO
MARX
LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA
NELL’ETÀ DELLA RESTAURAZIONE
Dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche
il clima politico-culturale europeo dell’età della
Restaurazione cambia notevolmente
 volontà di rivalutare la tradizione bersaglio dei filosofi
illuministi: costumi, religioni, culture considerati di
nuovo essenziali per ogni società
 ridimensionamento delle illusioni e possibilità offerte
dalla ragione dopo l’esperienza del Terrore (1793-94)
in favore dei sentimenti (Romanticismo) e della
scienza (positivismo)
 rivalutazione del principio di autorità considerato come
indispensabile per la guida delle società umane

AUGUSTE COMTE (1798-1857)
Frequenta Ecole Polytechnique
 Segretario di Saint Simon (1817-1824)
 3 tappe di sviluppo del suo pensiero:
1820-1826: Opuscules de philosophie
sociale e altri nei quali interpreta
momento storico europeo alla luce
della contrapposizione società
teologica-militare vs scientificaindustriale
1830-1842: Corso di filosofia positiva
legge dei 3 stadi e classificazione delle
scienze
1851-1854: Sistema di politica positiva o

Trattato di sociologia che istituisce la
religione dell’umanità
La legge dei tre stadi


1.
2.
3.
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

Idea progresso attraverso stadi necessari già presente in
Turgot e Saint-Simon
In Comte diviene progresso dello spirito umano:
stadio teologico o fittizio: feticista, politeista e monoteista
stadio metafisico o astratto: intermedio e ibrido, realtà
spiegata in base a principi astratti soggettivi (Illuminismo)
stadio scientifico o positivo: osservazione empirica realtà
(fatti) e individuazione delle leggi scientifiche
collegata a classificazione delle scienze: prima emergono
scienze esatte (astronomia, matematica, fisica e chimica), poi
biologia e infine politica e sociologia (per gradi complessità)
da scienze analitiche a sintetiche e olistiche: concezione
sociologica unità storica della specie umana (determinismo)
scienza della storia totale che non ammette libertà di
coscienza (una “fatalità modificabile”, Aron, 1965)
La società industriale
Convinzione che società industriale europea diverrà universale
per superiore efficienza organizzazione scientifica del lavoro
 conflitto operari/capitalisti e crisi economiche secondari
 libera concorrenza un fenomeno patologico (metafisica):
economia politica non può essere isolata dal resto della società
 organizzatore politecnico (Aron) antiliberale e antisocialista,
difende concentrazione proprietà privata e conciliazione degli
interessi contrapposti (rifiuto nazionalizzazione)
 concepisce proprietà privata come funzione sociale: carattere
secondario gerarchie economico-sociali rispetto a gerarchie
morali fondate sul merito (Hobbes e Kant)
 teorico della società industriale: guerre anacronistiche e rifiuto
colonialismo, primato economia e industriali e scienziati

La sociologia scienza dell’umanità
Storia dell’umanità come divenire positivo della mente
 Comte attribuisce a Montesquieu il determinismo dei fenomeni
storici e sociali (“Le leggi sono i rapporti necessari che derivano
dalla natura delle cose”), un’interpretazione semplificata
 riprende da Condorcet l’idea di progresso e di fasi necessarie
 fenomeni sociali soggetti a rigoroso determinismo come
inevitabile sviluppo delle società umane determinato dal
progresso dello spirito umano oggetto sociologia
 una visione della storia interamente unificata che procede
ineluttabilmente verso stadio finale positivo spirito
(intelligenza)e società umane (provvidenzialismo Bossuet)
 scopo ricondurre varietà società umane nello spazio e nel
tempo ad un’unica serie storica (disegno unico della storia)
 variazioni storiche spiegate in base a 3 fattori: razza, clima e
azione politica (limitata, critica riformatori sociali e rivoluzionari)

Statica e dinamica sociale
Dalla “fisica sociale” alla “socio-logia” composta di statica e
dinamica sociale fondate su dottrina positivista
 statica sociale come studio del consenso sociale: analisi
anatomica struttura organismo sociale e degli elementi che
determinano il consenso (studio dell’ordine universale)
 dinamica sociale come descrizione tappe necessarie società
umane e individuazione leggi che governano divenire spirito
 dinamica subordinata alla statica: storia compresa a partire
dall’ordine (“Ordine e progresso”), il progresso è lo sviluppo
dell’ordine immutabile (provvidenzialismo)
 primato del tutto e delle leggi totalità (olismo) su individuo:
società umana non composta da individui ma da famiglia quale
unità fondamentale

Natura umana e ordine sociale
Concezione natura umana Comte (Sistema di politica positiva):
“quadro cerebrale”, localizzazione impulsi umani nel cervello
 natura umana composta da cuore (distinto in sentimento e
attività) e intelligenza; impulso all’azione sempre dal cuore
anche se controllato da intelligenza (critica razionalismo)
 uomo inizialmente è prevalentemente egoista, ma poi
progresso spirito favorisce sviluppo sentimenti altruistici
 su questa concezione natura umana Comte costruisce
concezione ordine sociale e storia dell’umanità come pieno
sviluppo natura umana
 una teoria struttura fondamentale società fondata su istituzioni
religiose per garantire consenso sociale necessario a unione
membri nella società: ordine sociale si fonda su religione come
dogma (intelligenza), culto (sentimenti) e regime (attività)

Natura umana e ordine sociale (2)
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Teoria della famiglia basata su modello monogamico
occidentale (poligamia considerata patologica)
relazioni interne istituzioni familiari paradigmatiche diversi tipi
relazioni sociali: egualitarie (fratelli e sorelle), venerazione (figli
vs genitori), bontà (genitori vs figli) e gerarchiche (marito vs
moglie)
proprietà privata proiezione attività nella società; linguaggio
proiezione dell’intelligenza: entrambi basati su legge
accumulazione (di beni/cultura), “L’umanità è composta più di
morti che di vivi”, “I morti governano sempre più i vivi”
divisione del lavoro basata su crescente differenziazione
(gerarchia) e cooperazione diverse funzioni (organicismo)
cooperazione ottenuta non solo con la forza ma anche con
potere spirituale (intelligenza e sentimento) per consenso
Dalla filosofia sociale alla
religione dell’umanità
Necessità società scientifico-positiva richiede nuova religione
positivista dell’umanità per tenere uniti individui nella società
(coesione sociale) sulla base di valori comuni (unità e
disciplina)
 religione per l’anima equivalente della salute per il corpo
 fondatore religione del “Grande Essere” (umanità essenziale)
 religione come risposta alla questione sociale: proletariato
legato alla società da unità morale (metafora cane domestico
rispetto schiavo-leone in gabbia)
 intuizione di Comte: nessuna società può esistere prescindendo
da consenso sociale minimo basato su valori comuni
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Critiche a Comte
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Il sociologo dell’unità umana presuppone una filosofia positiva
che ne costituisce il fondamento (Aron): insieme filosofo,
sociologo e tecnocrate (assecondare leggi sviluppo umano)
svalutazione economia e politica a favore della scienza
(tecnocrazia) e morale (religione positiva)
determinismo storico necessario riduce possibilità dell’azione
umana al “margine di modificabilità della fatalità” (Aron):
negando la libertà dell’uomo nella storia, riduce la storia a
natura
concezione dogmatica della scienza come fondata su verità
assolute: leggi come rapporti necessari tra fenomeni, “fatti”
dominanti e costanti
non essersi attenuto al metodo empirico propugnato
sovrapponendovi una grandiosa filosofia della storia umana
(Durkheim)
Critiche a Comte (2)
struttura gerarchica degli esseri che crede di scoprire è quella
della società francese del suo tempo (eurocentrismo)
 considerando ordine sociale come un ordine naturale, negare
possibilità uomo di porsi criticamente nei suoi confronti
(filosofia positiva = accettazione acritica status quo: Marcuse)
 visione della società come insieme armonico senza conflitti né
contraddizioni (organicismo) basato sul consenso
 visione ottimistica e idealizzate della società industriale positiva
come totalmente razionalizzata (“metafisica dell’antimetafisica”,
Ferrarotti, 1974)
 merito Comte aver colto importanza sociale ruolo scienza nella
società industriale, dominata dal calcolo scientifico,
tecnocratica, organizzata sempre più iperspecialisticamente: ma
visione ingenuamente ottimistica e metafisica della scienza
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ILLUMINISMO
COMTE
LIBERALISMO
IDEALISMO
MARX
HERBERT SPENCER (1820-1903)
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Ingegnere e poi direttore dell’Economist
Statica sociale (1850)
Principi di Psicologia (1853)
L’arte dell’educazione (1854)
Lo studio della sociologia (1873)
L’uomo contro lo stato (1884)
Principi di sociologia (1896)
influenze del positivismo francese (Comte e
Saint-Simon)
influenze evoluzionismo britannico (Darwin)
influenze liberalismo britannico: idea di
progresso e politica del laissez-faire
Spencer portavoce fedele dell’ideologia
dominante in questo periodo in GB
ORGANICISMO ED EVOLUZIONISMO
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Positivismo britannico si sviluppa in un clima molto diverso da
quello francese: un sistema politico di tipo liberale, un grado di
industrializzazione già elevato, un orientamento culturale della
classe dominante di tipo liberista riformista-gradualista
modello organicista di derivazione biologica particolarmente
adatto a pensare la società come un organismo, un insieme
integrato di parti, anche se di tipo discreto e non concreto
come nel corpo
concetto di evoluzione ripreso e sviluppato dai naturalisti
francesi Buffon (storia naturale) e Lamarck (dalle forme di vita
più elementari e meno perfette a quelle più complesse e
perfette)
in Darwin processo evolutivo come successo del più forte e
meglio adattivo nella lotta per la sopravvivenza
ORGANICISMO ED EVOLUZIONISMO (2)
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A differenza di Comte, che concepisce l’evoluzione in termine di
progresso delle idee, della conoscenza e dello spirito umano,
Spencer è interessato al mondo esterno, alle cose, ai
mutamenti evolutivi delle strutture e delle istituzioni sociali
la legge dell’evoluzione è universale, riguarda sia il mondo
inorganico che quello organico e “superorganico” (sociale)
evoluzione società umane si uniforma a leggi naturali , un caso
particolare di leggi universalmente applicabili
analogie esistenti fra evoluzione organica e sociale, unità
organiche e unità sociali: sviluppo evolutivo avviene per
mutamenti strutturali e funzionali nelle unità e nelle loro
dimensioni
2 processi separati o simultanei:
COMPLESSITÀ STRUTTURALE: INTEGRAZIONE
E DIFFERENZIAZIONE
Progressivo sviluppo delle dimensioni delle unità sociali a
causa di un aumento della popolazione
2. corrispondente crescita della complessità strutturale data dal
rapporto fra componenti: integrazione e differenziazione
 differenziazione procede da unità omogenee e indifferenziate
a unità eterogenee e differenziate
 dalla divisione fisiologica del lavoro negli organismi viventi in
biologia alla divisione del lavoro sociale
 differenziazione aumenta interdipendenza e quindi
l’integrazione funzionale fra le unità sociali (istituzioni)
 crescente interdipendenza fra diverse parti società complesse
e loro conseguente vulnerabilità rende necessario un sistema
regolativo che controlli le loro azioni e ne assicuri il
coordinamento (regolamentazione normativa/controllo sociale)
1.
2 CLASSIFICAZIONI DEI TIPI DI SOCIETÀ
I classificazione sulla base del grado di complessità evolutiva:
 semplici, composte, doppiamente/triplicemente composte sulla
base della presenza di capi (senza, accidentali, instabili, stabili)
e dei modi di insediamento (nomadi, semi-nomadi, stanziali)
II classificazione sulla base del grado di regolamentazione
normativa interna:
 società militari e società industriali
 questa II classificazione risulta incoerente con la prima in
quanto dicotomica e non per stadi evolutivi, ma basata sulla
relazioni che una società stabilisce con le altre società nel
proprio ambiente: tale relazione influenza la sua struttura
sociale interna ed il suo sistema normativo
 in presenza di relazioni pacifiche, un sistema normativo debole
e diffuso (cooperazione volontaria e autocontrollo); di relazioni
belliche, un sistema coercitivo e centralizzato (forza)
SOCIETÀ MILITARI E SOCIETÀ INDUSTRIALI
CARATTERE
Funzione o
attività
dominante
Principio di
coordinazione
sociale
Relazioni fra
Stato e individuo
Relazioni fra
Stato e altre
organizzazioni
SOCIETÀ MILITARE
Attività di gruppo
difensiva e offensiva
per la preservazione e
lo sviluppo
Cooperazione forzata,
ordinamento per
ordini imposti, attività
regolamentate per
prescrizioni e divieti
Individui esistono per
il bene dello Stato,
restrizioni libertà,
proprietà e mobilità
Tutte le organizzazioni
pubbliche, private
vietate
SOCIETÀ INDUSTRIALE
Pacifico scambio dei
servizi individuali
Cooperazione volontaria,
ordinamento per
contratti e principi di
giustizia, attività
regolamentate solo per
divieti
Stato esiste per il bene
degli individui, libertà e
poche restrizioni
proprietà e mobilità
Organizzazioni private
incoraggiate
Struttura dello
Stato
Centralizzata
Decentralizzata
Struttura della
stratificazione
sociale
Rigidità sociale,
occupazionale e
territoriale,
ereditarietà posizioni
Autonomia e autarchia
economica,
protezionismo
Classi aperte e
modificabili, mobilità
occupazionale e
territoriale
Assenza di autarchia,
scambi commerciali e
libero commercio
Patriottismo; coraggio,
rispetto, lealtà,
obbedienza, fiducia
nell’autorità, disciplina
Indipendenza, rispetto
per gli altri, resistenza
alla coercizione,
iniziativa individuale,
lealtà, gentilezza
Tipo di attività
economica
Caratteristiche
sociali e personali
valutate
positivamente
EVOLUZIONISMO LINEARE?
Mentre I classificazione sulla base del tipo di stadio evolutivo
più ottimistica e lineare, la II classificazione sulla base del tipo
di sistema regolativo meno ottimistica e lineare
 processo evolutivo meno ininterrotto e inesorabile di quanto
dapprima ritenesse, possibilità di regressione evolutiva nei
singoli casi particolari: “È del tutto possibile… molto probabile,
che il regresso sia stato frequente quanto il progresso”; “Il
progresso sociale non è lineare, ma divergente e ridivergente”
(Principi di sociologia)
 ciò dipende dall’ambiente naturale e sociale e dalle risposte che
una società sviluppa: fattori di stagnazione e di regressione
 non rigido sostenitore dello sviluppo lineare (Comte) ma di un
evoluzionismo più flessibile e multilineare

INDIVIDUALISMO VS ORGANICISMO
A differenza di Comte, organicista e anti-individualista coerente,
Spencer deve conciliare l’organicismo con il suo individualismo
liberale e utilitarista
 “le proprietà delle unità determinano le proprietà dell’
aggregato” (Lo studio della sociologia): la natura di una società
dipende dalla natura degli individui (prospettiva individualista)
 conciliazione con organicismo di matrice biologica in virtù delle
differenze fra il corpo con epidermide (un tutto concreto) e la
società con liguaggio (un tutto discreto)
 presenza del linguaggio consente relazioni stabili fra unità
discrete e coscienza non concentrata come nel corpo ma
diffusa, quindi benessere non sociale ma individuale
 “La società esiste per il vantaggio dei suoi membri, non i
membri per il vantaggio della società” (Principi di sociologia)

DAL LAISSEZ-FAIRE AL DARWINISMO SOCIALE
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Come Comte, Spencer ritiene che le leggi siano deterministiche
quanto quelle naturali: ma, diversamente da lui, non intende
usarle per meglio governare ma per ridurre la sfera di
governabilità
anziché i sociologi-sacerdoti del potere di Comte, i sociologi
liberisti paladini della non interferenza del potere nell’ordine
sociale come ordine naturale (solo difesa diritti e proprietà)
influenze extrascientifiche di matrice politica liberista su
concezione di Spencer: dottrina della “sopravvivenza del più
adatto”, che come Darwin deriva da Malthus, ispirata alla
filosofia del laissez-faire
rifiuto legge sui poveri e altre leggi assistenziali: evitare
ingerenze nel processo di selezione naturale che porta a
selezionare i soggetti più intelligenti
darwinismo sociale influente su primi sociologi USA (Sumner,
Giddins, Ward, Small) riflette clima dell’epoca
CRITICHE A SPENCER
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Problema del determinismo evoluzionistico, già presente in
Comte, si accentua in Spencer: la sua sociologia si fonda sulle
stesse leggi dell’universo, storia dell’uomo ridotta a storia
naturale, priva di autonomia dalla natura
sua tipologia delle società industriali vs militari finisce con il
rappresentare un’apologia del liberismo inglese, disconfermata
da due guerre mondiali
modello organicista trasferito in ambito sociologico porta a
considerare i conflitti come patologici, accentuando
univocamente la dimensione del consenso come fondamentale
per l’integrazione sociale
merito di aver sviluppato concetti e spiegazioni funzionalistiche
(struttura, processo, differenziazione, ecc.)
riconsciuto problema dell’oggettività nelle scienze sociali ed il
ruolo dei pregiudizi (politici, religiosi) nell’analisi sociologica
ILLUMINISMO
LIBERALISMO
IDEALISMO
COMTE
SPENCER
MARX