Il periodo positivista
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A partire dai primi decenni dell' '800 i progressi di scienza e
tecnica e l'affermarsi di una nuova classe (la borghesia
nascente) aprono la strada al nuovo pensiero dominante
Interpretazione della realtà, anche sociale, attraverso la
scienza e fiducia smisurata nel progresso infinito della
società
Per la prima volta la scienza soppianta la filosofia come
strumento di interpretazione della realtà umana: ad esempio
la biologia, la genetica, ecc. (es. Darwin)
A. Comte (1798-1857)
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Allievo di Saint-Simon se ne discosta e anche
nell'ambiente accademico ebbe parecchi problemi per
affermare le sue teorie
“Corso di filosofia positiva” e poi “Catechismo
positivista”: attraverso questi 2 titoli di sue opere si
vede il progressivo avvicinamento del pensiero
positivista a vera e propria religione (laica)
Con Comte inizia lo studio “scientifico” della realtà
sociale: del resto le varie scienze rappresentano tutte
un'unica capacità del sapere umano e quindi anche la
società poteva essere studiata con queste
La società
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Come il singolo individuo, la società cresce e si sviluppa
attraverso delle fasi: fanciullezza (età della fantasiaimmaginazione), adolescenza (ribelle-distruttiva), maturità
(ordine-stabilità attraverso il riequilibrio delle prime due)
FANCIULLEZZA: ci si interroga sui misteri della terra e dei
vari fenomeni; è una fase “teologica” e anche ingenua in cui
ci si affida ai miti, alle superstizioni, ecc. Principi sociopolitici fondativi: guerra, schiavitù, teocrazia e governo dei
militari
MATURITA': dalle spiegazioni mistiche e religiose si passa a
quelle laiche della filosofia, è una fase “metafisica”. La
società si caratterizza per l'affermazione progressiva
dell'individualismo e quindi egoismo, disordini sociali, ecc.
Lo stadio scientifico
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E' il periodo positivista: padri fondatori come
Bacone, Cartesio, Galileo, propongono di
non soffermarsi sulle cause “Prime”
dell'universo ma di basarsi solo sulle
esperienza e sull'esperimento
Non il “perchè” delle cose ma il “come”, non
l'origine delle cose o il destino ma le “leggi
che lo governano”
Capire le leggi che governano le società vuol
dire prevederne gli sviluppi e quindi poter
intervenire per il benessere collettivo: ci
Le varie scienze
- Comte come Aristotele stila una graduatoria tra le varie
scienze che segue di pari passo lo sviluppo individuato per la
società : 1) matematica (la più semplice e più “generale”tra
tutte e quindi base fondamentale per le altre) 2) astronomia,
fisica e chimica (si occupano dei corpi “bruti” e sono già allo
stadio positivo 3) sociologia: come la biologia si occupa di
corpi “complessi” , organizzati (società) ma non sono arrivati
allo stadio positivo perché si basano ancora su concetti
astratti
- il nuovo compito del filosofo è di riunificare tutte le scienze in
una sola che studia la società, come fenomeno più
complesso in assoluto: la sociologia
Compiti della sociologia
1) studiare la società per poter trovare il modo di renderla
pacifica, ordinata e produttiva
2) studiare l'ordine sociale: sociologia delle istituzioni,
sociologia economica, sociologia dell'ambiente. Studia come
si creano equilibri tra le varie parti, come si forma il
consenso, come si forma l'equilibrio
3) studiare la dinamica della società: lo studio del progresso
della società che passa sempre attraverso in suoi 3 stadi
4) grazie agli strumenti d'indagine della sociologia si potrà
riorganizzare la società: superarne i contrasti, suddividere i
compiti dei cittadini ad ognuno secondo le proprie capacità e
guidarla grazie ad un'èlite di scienziati-tecnici
5) ultimo scopo è la solidarietà sociale, il benessere collettivo, il
perfezionamento spirituale