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TEORIA DELL'ALLENAMENTO
Prof. Attilio Lombardozzi
Università degli Studi di Roma “Foro Italico”
Comitato Scientifico Scuola dello Sport Lazio
L'ALLENAMENTO SPORTIVO
...è un processo pedagogico individuale che
attraverso la ripetizione sistematica di attività
tende a far raggiungere all'atleta le massime
prestazioni a lui possibili nelle competizioni.
CARATTERISTICHE FONDAMENTALI
DELL'ALLENAMENTO SPORTIVO
Processo individuale di formazione
Unità tra formazione e informazione
Tendenza ai carichi massimali
Tendenza alla scientificità:
rapporto tra osservazione soggettiva e scienza
AREE DI COMPETENZA
DELL'ALLENATORE SPORTIVO

Conoscenza della
materia

Competenza
pedagogica

Competenza psicologica

Competenze
metodologiche
PROFILO PROFESSIONEALE DI UN
ALLENATORE
Un allenatore deve essere in grado di esprimere le
seguenti capacità…….





COMPETENZA PEDAGOCICA (formazione della
personalità dell’individuo)
CAPACITA’ DI RELAZIONE E COMUNICAZIONE
CAPACITA’ DI ANALIZZARE I BISOGNI DEGLI
ALLIEVI
CAPACITA’ DI COSTRUIRE, REALIZZARE E
VERIFICARE (organizzare un allenamento)
CAPACITA’ DI PROPORSI COME RIFERIMENTO
EDUCATIVO
REQUISITI DI UN ALLENATORE


PERSONALITA’ : più difficile perché difficilmente
modificabile
PROFESSIONALITA’: un allenatore cerca sempre di
migliorare i propri atleti ma difficilmente cerca di migliorare
se stesso. Esiste una tecnica a tal fine chiamata MicroTeaching che consiste nel filmarsi (come accade per gli
atleti) e successivamente verificare quanto il
comportamento reale si avvicina a quello presunto.
La teoria dell'allenamento si basa su tutte le
enunciazioni che hanno per oggetto le regole
per agire in allenamento e in gara
Teoria generale dell'allenamento
regole di azione valide in ogni caso
Teoria speciale dell'allenamento
si riferisce a specifici campi di azione
Teoria dell'allenamento dello sport considerato
VARIABILITA' DELLE PRESTAZIONI
SPORTIVE



Prestazione massima dimostrabile in
gara
Prestazione relativa
Prestazioni significative come
presupposti per il raggiungimento delle
massime prestazioni nell'età ottimale.
RISULTATO SPORTIVO

Potenza del sistema organico motorio in
funzione delle specifiche richieste della
gara
Potenziale energetico dell'organismo


Capacità dell'atleta di utilizzarlo per
mezzo delle tecniche
TASSONOMIA DELLE ATTIVITA'
SPORTIVE
In funzione delle modalità della
misurazione
(criteri di valutazione)


In funzione del tipo di abilità motorie
(abilità motorie aperte o chiuse)

In funzione dei meccanismi energetici
attivati
CARATTERISTICHE INTRINSECHE
AL GIOCO

Movimenti aciclici e non stereotipati

Abilità motorie aperte

Concezione tattica del movimento

Significato delle tecniche

Elevato numero di errori

Gioco sportivo con attrezzi
CLASSIFICAZIONE DEI MOVIMENTI
Movimenti volontari
Movimenti involontari
MODELLO DELLE FASI DELL’AZIONE TATTICA
(F. MAHLO)
ACCETTORE
dell’EFFETTO
MEMORIA
PERCEZIONE e
ANALISI
della
SITUAZIONE
SOLUZIONE
MENTALE
del
PROBLEMA
RISULTATO
+
SOLUZIONE
MOTORIA del
PROBLEMA
CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT
SULLA BASE DEL SIGNIFICATO
DELLE TECNICHE

Sport di forza e velocita'

Sport di resistenza


Sport con significato qualitativo del
gesto tecnico
Sport di situazione
(Djatschkow)
CLASSIFICAZIONE DEGLI SPORT
SULLA BASE DELLA COSTANZA
DELLE TECNICHE



Sport in cui una sola tecnica determina
la prestazione
Sport in cui una molteplicità di tecniche
determinano la prestazione
Sport caratterizzati da grande
variabilità delle tecniche
(Harre)
ERRORI CARATTERISTICI DEL
GIOCO
Gli errori che si compiono durante lo
svolgimento del gioco si differenziano
per:
LIVELLO
ORIGINI
STRUTTURA DEI GIOCHI SPORTIVI
Ogni disciplina, qualunque sia la sua natura e il suo campo d’indagine,
si basa su alcuni principi capaci di consentirne un apprendimento
sicuro e sempre aperto a possibili sviluppi. L’insieme di tali principi
costituiscono la “struttura” della disciplina.
(J.Bruner)
CT
CC
P
CAPACITA' DI GIOCO

Aspetto psicomotorio
(tecnico-cognitivo)
Aspetto
energetico
(organico muscolare)

Aspetto
psicologico

Aspetto tattico
MODELLO DI PRESTAZIONE
Costituisce uno schema che illustra le
caratteristiche di una disciplina
sportiva.
Prospettiva psicomotoria
(caratteristiche delle tecniche)
Prospettiva psicologica
(carico psichico individuale)
Prospettiva energetica
(capacità organico- muscolari)
POSSIBILITA' DI PRESTAZIONE
Capacità cognitive
Stabilità emotiva
Capacità coordinative
Capacità condizionali
LE CAPACITA' MOTORIE
...presupposto per l'apprendimento,
l'utilizzazione e lo sviluppo delle abilità
motorie, sono:

Capacità coordinative

Capacità condizionali (organico muscolari)

Mobilità articolare e flessibilità.
EVOLUZIONE DELLE CAPACITA'
MOTORIE
CAPACITA' COORDINATIVE
Costituiscono capacità che consentono :

la direzione e il controllo dei movimenti

l'adattamento motorio

l'apprendimento motorio
IL COMPLESSO DELLE CAPACITA'
COORDINATIVE

Capacità di accoppiamento e
combinazione

Capacità di modificazione

Capacità di equilibrio

Capacità di orientamento

Capacità di ritmo

Capacità di reazione

Capacità di differenziazione
EVOLUZIONE DELLE CAPACITA'
COORDINATIVE

Da cosa dipendono

La metodologia

La fase sensibile
CAPACITÀ CONDIZIONALI
Sono costituite dai fattori energetici che
influenzano il livello di prestazione:
FORZA
RAPIDITA'
RESISTENZA
LA FORZA MUSCOLARE

E' la capacità che permette di vincere
una resistenza o di opporvisi con una
contrazione muscolare
EQUILIBRIO DEL POTENZIAMENTO
GENERALE



Lo sviluppo della forza avviene secondo
un'eterocromia che prevede:
lo sviluppo della forza degli arti inferiori
precede quella del tronco e degli arti
superiori
i muscoli estensori si sviluppano prima
dei flessori
CLASSIFICAZIONI DELLA FORZA
Forza massima
Forza rapida
Forza resistente
(Forza relativa)
LA FORZA
NELL'ORGANIZZAZIONE DEL
MOVIMENTO
(ATTIVITA' SENSO-MOTORIA)
FORZA ESATTA:
f. adattata (sport di situazione)
FORZA PROGRAMMATA:
f. fissa (ginnastica)
FORZA RIPETUTA:
f. rapida
f. resistente
MODALITA' DI ESPRESSIONE
DELLA FORZA
ACCORCIAMENTO
INVARIATA
– concentrica (attività motorie)
– isometrica (statica)
ALLUNGAMENTO
– eccentrica (pliometrica)
FORZA
Fattori limitanti:
Il diametro trasverso
La frequenza degli impulsi
Il livello di sincronizzazione delle U.M.
(dal 30-50% alla totalità di reclutamento delle U.M)
1^ Fase:Forza generale e Forza massima, 3-4
settimane
 Aspetti preventivi (tecnica)
 Aspetti preventivi (strutture passive)
 Sviluppo forza massima (strutture passive)
2^ Fase:Forza generale e Forza massima
F.G. > Metodo dei carichi ripetuti:
 serie a esaurimento (10 rip)
F.M > Metodo dei carichi massimali:
 serie a esaurimento (1-6 rip)
3^ FASE: Forza massima e forza esplosiva
F.M. > Come 2^ Fase
F.E. > Metodo dei carichi dinamici:
 serie di spinte esplosive con carichi leggeri
La 3^ Fase continua nel periodo agonistico
RAPIDITA'
E' la capacità di reagire ad un stimolo con la
massima
velocità possibile
PRESUPPOSTI DELLA RAPIDITA'
Abilità specifiche
Adattamento del sistema neuro muscolare
Forza veloce
Flessibilità
Volitività
Scorte di ATP e CP
RESISTENZA
E' la capacità di assolvere un carico
specifico per un tempo determinato
FLESSIBILITA' E MOBILITA'
ARTICOLARE:
Capacità di compiere movimenti ad ampia
escursione articolare
COMPONENTI DEL CARICO DI
LAVORO
Volume
Intensità
Durata
Densità
Teoria del Curricolo
- L’organismo umano si evolve secondo una
successione di tappe caratterizzate da eventi
peculiari:
Fasi Sensibili
- l’attività giovanile deve essere programmata ed
organizzata tenendo conto di questi stadi di
sviluppo
le forme di attività predisposte per i giovani non
devono costringere il giovane stesso ad adeguarsi al
gioco ma deve essere il gioco che va adattato al
giovane
Concezione Curriculare dell’allenamento sportivo:
Tappe fondamentali della
preparazione pluriennale
• 1^ Tappa: preparazione preliminare inizia a 6-7 anni
• 2^ Tappa: specializzazione sportiva iniziale 11-13 anni
• 3^ Tappa: allenamento approfondito dai 13-14 ai 16-17
• 4^ Tappa: raggiungimento di un elevato livello sportivo.
Dai 18 anni all’età ottimale
Filin
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
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