La filosofia del vino

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Il vino rappresenta il simbolo della rinnovata
unione tra vita e pensiero, tra passione e ragione,
tra vizio e virtù, misura e dismisura, in quella che
vuole essere un'interpretazione della filosofia
proprio a partire dall’amata bevanda che
nell’accezione comune rappresenta forse il
contraltare dell’amore per il sapere.
Massimo Donà, Filosofia del vino.
L’atteggiamento della filosofia e della cultura in
generale nei confronti del vino è sempre stato
ambivalente: il frutto fermentato della vite è
considerato per un verso sacro, un vero e proprio
“dono di-vino”, che però può trasformarsi, se non
sapientemente amministrato, in una bevanda che
può portare l’essere umano ad un profondo
avvilimento.
Anche la grande civiltà babilonese conosceva la
bevanda che da l’ebbrezza; è così anche in
Giordania, Palestina ed Egitto, si sviluppò la
coltivazione della vite. Il vino era ritenuto la
bevanda delle feste all’insegna dell’euforia e
dell’evasione.
Dall’Egitto il percorso del vino giunse fino alla
civiltà greca, che dal Paese del Nilo trasse molte
delle sue divinità, tra cui, la più importante e
conosciuta rappresentante del binomio filosofia vino: Dionisio.
Dionisio
• Per il Dio il vino è simbolo di infusione di “energia
vitale” e da questo, secondo i miti, deriverebbe il
termine vite.
• In Grecia, con lo svilupparsi del culto di Dionisio,
il vino venne considerato “nettare degli dei” . La
bevanda è ritenuta portatrice di verità e da qui il
noto detto “in vino veritas”, poiché dalla sua forza
disinibitrice scaturisce la verità.
• Dionisio venne lodato perché considerato il
donatore della vite che placa gli affanni presso i
mortali.
I filosofi antichi ritenevano che l’assunzione
di un’adeguata quantità di vino desse la
possibilità all’uomo di una migliore visione
“dell’unità”, la quale, in condizioni psicofisiche normali, si sottrae alla potenza del
vedere. L’unità è infatti “indeterminata”.
Socrate
• sosteneva che gli uomini, se esagerano con il libarsi,
barcollano e vaneggiano.
• l’ebbrezza, non è un delirio che distrugge lo stato di
coscienza dell’uomo, ma, invece, una condizione
temporanea che consentiva al nostro essere più profondo
un’apertura più sincera verso gli altri. Le verità più
nascoste potevano dunque essere smascherate grazie agli
effetti del nettare di-vino.
• Il vino è dunque mezzo per portare alla luce la verità che
ama nascondersi
• Vino quale medicina prodigiosa per l’anima e per il corpo ma, anche,
un veleno, poiché nell’eccitazione e nel delirio provocati dalla bevanda
libata in eccesso ci si avvicina pericolosamente al limite, cioè alla follia.
• per una società sana il più importante ingrediente sia proprio il
banchettare e il bere il vino insieme.
• il vino va dosato con cura, assunto con responsabilità e saggezza.
• invitandoli a mescolarlo con l’acqua per stemperare la sua forza e
renderlo più leggero ed innocuo. Inoltre, entrambi i filosofi,
consigliavano di bere vino in grandi coppe, pratica che aiutava nel
mantenersi sobri ed ubriacarsi di meno
• solo un controllo misurato ed attento del piacere fa sì che l’uomo possa
esserne detentore e non schiavo
Vino nella religione
• Nell’Antico Testamento, in particolare nel libro della Genesi, si ricorda
Noè come colui che diede inizio alla viticoltura e che per primo
sperimentò su di sé, gli effetti del bere eccessivo. Anche in questo
contesto vi è un atteggiamento duplice nei confronti della bevanda: il
frutto della vite è un dono sacro ma, di contro, può portare anche del
male per l’uomo.
• Il primo miracolo, infatti, compiuto da Gesù, ha come protagonista il
vino (le nozze di Cana). La bevanda assume così un senso di vita e di
salvezza escludendo ogni negatività.
Il vino e la vite sono i simboli più forti della Cristianità, non solo per
l’identificazione del vino con il sangue di Cristo ma anche per le parole
che Gesù rivolse ai discepoli durante l’ultima cena: “… Io sono la vera
Vite e il padre mio è il vignaiolo…Io sono la Vite e voi i tralci…”
(Vangelo di S.Giovanni 15).
Il binomio si potrebbe dunque trasformare in un trinomio: “FilosofiaVino-Religione”.
Sitografia:
http://www.enotime.it/zoom/default_body.aspx?id=1677
Lavoro coordinato dal professor Fallacara,docente di filosofia
della classe 3Bl, L. da Vinci, Bisceglie
anno 2006-2007
Realizzato da Margherita Schiavone
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