Caso 1 La madre di Mario ed Andrea telefona al pediatra al mattino molto allarmata perchè ha saputo che un bambino che il giorno prima ha giocato con i suoi figli ha manifestato la varicella. La signora, che non ha avuto questa malattia, e da qualche mese viene sottoposta a cicli di chemioterapia post-intervento al seno, teme che i suoi bambini possano essere stati contagiati e possano a loro volta contagiarla. Cosa consigliereste alla signora? Caso 1 Di somministrare immediatamente l’aciclovir ai bambini Di vaccinare i bambini entro 48 ore Di rivolgersi al più presto al centro chirurgico che la segue per la chemioterapia nel caso uno dei bambini manifesti la malattia Di assumere l’aciclovir ai primi segni della malattia dei bambini Di sottoporsi immediatamente a vaccinazione Caso 1: risposta Di vaccinare i bambini entro 48 - 72 ore Prevenzione con Vaccino VVZ • La somministrazione entro 72 ore dall’esposizione previene la comparsa della malattia Malattie intercorrenti (Red Book) “Come per altri vaccini, quello per la varicella non deve essere somministrato a persone con malattie intercorrenti di entità moderata o grave, con o senza febbre”. Caso 2 Sofia, tre anni, ha le prime lesioni della varicella dalla sera prima. La madre chiede al pediatra cosa può fare per prevenire la comparsa della malattia nel fratellino Matteo di sei mesi. Cosa consigliereste alla signora? Caso 2 Di somministrare immediatamente l’aciclovir al bambino per ridurre la possibilità di ammalarsi di varicella. Di attendere la comparsa dei primi segni di malattia e cominciare immediatamente la somministrazione del farmaco Di non fare assolutamente nulla perché l’aciclovir non ha nessuna efficacia Di somministrare immediatamente l’aciclovir con lo scopo di limitare l’intensità dei sintomi Caso 2: risposta Di somministrare immediatamente l’aciclovir al bambino per ridurre la possibilità di ammalarsi di varicella Indicazioni all’uso dell’Aciclovir dopo esposizione di soggetto suscettibile • L’Aciclovir previene la malattia clinica anche nel periodo neonatale (20 mg/Kg/dose per 4 dosi/die per 5-7 giorni) • L’uso non è indicato dalla letteratura anglosassone • Nelle età diverse da quelle neonatali può essere indicato solo per: •Situazioni di immunocompromissione •Situazioni contingenti (esami, partenze programmate, ecc. Prevenzione con Aciclovir dopo esposizione di soggetto suscettibile • In caso di somministrazione precoce dopo l’esposizione previene la malattia ma non permette una immunizzazione attiva (necessità di vaccinare successivamente) • In caso di somministrazione tardiva non previene con certezza la comparsa della malattia Caso 3 La madre di Piero telefona al pediatra per sapere se può vaccinare il bambino per la varicella perché alla scuola materna che il bambino frequenta c’è una epidemia. Due mesi prima a Piero sono state somministrate delle Immunoglobuline. Cosa consigliereste alla signora? Caso 3 Di vaccinare immediatamente il bambino Di rimandare la vaccinazione sino a che non siano passati almeno tre mesi dalla somministrazione delle Immunoglobuline Di rimandare la vaccinazione sino a che non siano passati almeno sei mesi dalla somministrazione delle Immunoglobuline Caso 3: risposta Di rimandare la vaccinazione sino a che non siano passati almeno tre mesi dalla somministrazione delle Immunoglobuline Ig ed interferenza con la risposta immunitaria • Non si sa con certezza se le Ig possano interferire con la risposta immunitaria • E’ meglio comunque non somministrare il vaccino finchè non sono trascorsi 3-6 mesi dalla somministrazione di Immunoglobuline aspecifiche, VZIG (Immunoglobuline antivaricella-zoster), emoderivati (ad eccezione di GR lavati), trasfusioni di plasma • Non si devono somministrare IG nelle tre settimane successive alla vaccinazione Caso 4 La madre di Camilla, 10 anni, telefona al pediatra perché a scuola si sono verificati dei casi di varicella. Camilla è in trattamento con immunosoppressori e la madre vuole sapere se ci sono possibilità di prevenire la malattia. Cosa le consigliereste? Caso 4 Di somministrare entro 6 giorni immunoglobuline anti-varicellazoster (VZIG) Di somministrare Aciclovir associato a VZIG da subito Di somministrare entro 4 giorni immunoglobuline anti-varicellazoster (VZIG). Di somministrare Aciclovir associato a immunoglobuline antivaricella- zoster (VZIG) ai primi segni di malattia Di somministrare aciclovir da solo Caso 4: risposta Di somministrare entro 4 giorni immunoglobuline antivaricella- zoster (VZIG) (Red Book 2003), o Ig aspecifiche Indicazioni all’immunoprofilassi passiva dopo esposizione di soggetto suscettibile • Le VZIG (ma anche le Ig aspecifiche) possono prevenire la varicella o modificare favorevolmente la malattia se usate entro 5 giorni dal contagio (entro 3 in bambino immunocompromesso) • Dose: 1 fiala da 125 U ogni 10 Kg di peso • Dose massima 625 U (cinque fiale) • Non si sa quanto duri la protezione da VZIG • Se sono passate almeno 3 settimane dalla somministrazione e il bambino va incontro ad un’altra esposizione è necessario ripeterle (tempo di dimezzamento 20 giorni) Indicazioni all’immunoprofilassi passiva dopo esposizione di soggetto suscettibile • Data la difficoltà di reperire le VZIG possono essere sufficienti anche le Immunoglobuline aspecifiche perché contengono una sufficiente quantità di IG specifiche Soggetti da sottoporre a VZIG(o ad Ig aspecifiche) dopo esposizione al VVZ • Bambino suscettibile, immunocompromesso, senza storia di varicella • Donne in gravidanza, suscettibili • Neonato la cui madre ha presentato una varicella in un periodo compreso fra 5 giorni prima del parto e 48 ore dopo • Nato da parto prematuro ricoverato (>28 settimane) con madre con anamnesi negativa per varicella • Nato da parto prematuro ricoverato (<28 settimane o peso = o < a 1000 gr.)indipendentemente dall’anamnesi materna Esposizione significativa (Red Book) “I pareri differiscono sul tempo di contatto che deve indurre a somministrare le Immunoglobuline aspecifiche o VZIG. Si deve però trattare di un periodo di tempo non transitorio. Secondo alcuni esperti un tempo di 5 minuti o più è sufficiente, altri definiscono un contatto come stretto se dura almeno un’ora” Varicella casi didattici Vaccinazione, allergia, uso di farmaci, ecc. Associazione con altri vaccini Allergia, allergia ad eccipienti Uso di salicilati Caso 5 La madre di Carlo, 14 anni, telefona al pediatra per sapere se il ragazzo può essere vaccinato per la varicella anche se ha avuto un episodio di anafilassi da allergia alle proteine dell’uovo. Cosa consigliereste alla signora? Caso 5 Di vaccinare il ragazzo senza paura perché il vaccino non contiene proteine dell’uovo Di non vaccinarlo perché il vaccino contiene numerosi eccipienti alcuni dei quali potrebbero avere reazione crociata con le proteine dell’uovo Di vaccinare il ragazzo in ambiente protetto perché il pregresso episodio di anafilassi richiede una certa prudenza Caso 5: risposta Di vaccinare il ragazzo in ambiente protetto perché il il pregresso episodio di anafilassi richiede una certa prudenza Caso 6 Marta, 13 anni e mezzo, è stata vaccinata per la varicella da 20 giorni e dalla sera prima ha un forte torcicollo miogeno. Dato che l’ac. Acetilsalicilico le allevia il dolore in maniera importante la madre vuole sapere quante volte al giorno e per quanti giorni può somministrare il farmaco. Cosa le consigliereste? Caso 6 Di non utilizzare il farmaco per almeno sei settimane dopo la vaccinazione Di utilizzare il farmaco tre-quattro volte al giorno a stomaco pieno sino a risoluzione dei sintomi Di non utilizzare il farmaco per almeno quattro settimane dopo la vaccinazione Caso 6: risposta Di non utilizzare il farmaco per almeno sei settimane dopo la vaccinazione Uso di salicilati “La sindrome di Reye dopo la somministrazione di salicilati in un soggetti vaccinato contro la varicella non è mai stata dimostrata; tuttavia l’uso di salicilati va evitato per 6 settimane dopo l’uso del vaccino contro la varicella”.