Euripide visto da Aristofane

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Euripide visto da Aristofane
-Chi era Aristofane?
-Cosa ci è rimasto?
-Euripide, bersaglio di Aristofane
-Le Rane
-Le Tesmoforiazuse
-Gli Acarnesi
-Aristofane spettatore
Chi era Aristofane?
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Aristofane (Ἀριστοφάνης)
( 450 a.C. circa – 385.C.)
Si sa che nacque nel demo attico di Cidatene.
Poche informazioni sulla vita di Aristofane si ricavano dalle sue
commedie.
Fu un commediografo greco antico
Esordì giovanissimo nel 427 con i Banchettanti.
Si sa che ebbe possedimenti nell'isola di Egina
Uno dei principali esponenti della Commedia antica:
l'Archaia, con Cratino ed Eupoli.
Cosa ci è rimasto
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Gli Acarnesi*  1° posto -Lenee 425 a.C.
I Cavalieri  424 a C.
Le Nuvole  423 a.C. (prima redazione)
Le Vespe  422 a. C.
La Pace  421 a. C.
Gli Uccelli  414 a. C.
Le Donne alle Tesmoforie (Tesmoforiazuse)*  411 a.C.
Lisistrata  411 acC.
Le Rane*  405 a.C.
Le Donne al parlamento (Ecclesiazuse)  391 a.C.
Pluto  388 a. C.
Euripide, bersaglio di Aristofane
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Tra i bersagli privilegiati della polemica letteraria di Aristofane
c’è Euripide, e tra tutte le tragedie torna in modo insistente su
una in particolare: Il Telefo, rappresentata nel 438 a.C. quando
Aristofane era ancora molto giovane.
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Aristofane critica severamente Euripide per il suo spropositato
utilizzo della soluzione drammatica del Deus ex machina, per
risolvere una situazione intricata o apparentemente senza via di
uscita.
Le Rane
• Le Rane (Βάτραχοι,) commedia teatrale di Aristofane
• in scena per la prima volta ad Atene – alle Leene del 405 a.C.
dove risultò vittoriosa.
• Fu replicata più volte per valore artistico e sociale.
• La commedia è una sfida tra Euripide ed Eschilo, con Dioniso
giudice
• Il risultato è una critica letteraria in chiave comica, dove
molte delle caratteristiche principali dei due autori sono
analizzate con attenzione.
• È tuttavia evidente la preferenza di Aristofane per Eschilo:
l’innovatore Euripide è senz’altro più bersagliato.
Le Rane
Dopo la morte di Sofocle ed Euripide, le Rane sono un vero
saggio di critica letteraria portato sulla scena comica, ossia
nell’unica forma in cui la polemica culturale poteva giungere ai
cittadini che nel teatro si confrontavano con il passato e con il
presente, nelle forme del mito (tragedia) e dell’ attualità
(commedia).
Aristofane dibatte la fine della tragedia,
ossia del genere al quale spettava
la PAIDEIA del cittadino nella polis
democratica, e con essa la fine della polis.
Le Tesmoforiazuse
• L’opera, come anche la Lisistrata e Le donne al
parlamento, si inserisce nel solco delle commedie di
Aristofane che hanno per protagoniste le donne. A
differenza delle altre due opere, però, Le donne
alle Tesmoforie sviluppa una trama basata sulla
parodia letteraria, in cui una serie di scene
parodiano (o semplicemente citano) numerose
tragedie di Euripide, in particolare l’Elena e le
perdute Andromeda e Telefo.
• Euripide ed Agatone, col loro intellettualismo, sono
qui i bersagli principali degli strali del
commediografo, che non sopportava la loro
pretesa di innovare la tragedia classica. Euripide è
peraltro un bersaglio consueto per Aristofane, che
lo prende di mira anche negli Acarnesi
• Aristofane certamente critica il grande poeta, ma
al tempo stesso non può non riconoscerne la
grandezza, rivelando così un rapporto di amoreodio.
• La vicenda si svolge durante le feste femminili in onore di
Demetra (le Tesmoforie, appunto);
• Euripide ha saputo che le donne vogliono ucciderlo per
come le ha sempre trattate. Chiede ad Agatone di recarsi
alla festa travestito da donna per sentire i piani delle donne.
Questo però rifiuta lasciando posto al
suocero di Euripide, che, alla fine viene
scoperto e smascherato.
• Verrà tratto in salvo dallo stesso Euripide
che riesce a calmare tutte le donne
presenti promettendo rispetto nei
loro confronti.
Gli Acarnesi
• Commedia scritta nel 425 a.C. durante la Guerra del
Peloponneso, famosa per le sue istanze pacifiste.
• La scena si svolge ad Atene ed è un'irriverente satira contro i
politici del tempo, con alcune battute contro il
tragediografo Euripide. Atene, da sei anni in guerra
contro Sparta, ha sottoposto ad embargo la vicina Megara. Il
conflitto si sta allargando a tutta la Grecia, provocando uno
sconvolgimento dei valori etico-religiosi e delle sicurezze
politiche acquisite. Diceopoli (Δικαιόπολις, letteralmente
“cittadino giusto”), è un contadino veterano, rappresentante
di quella parte di contadini immigrati ad Atene dalle
campagne dell‘Attica, a causa della guerra che distruggeva i
raccolti.
Gli Acarnesi
• Durante la commedia Aristofane sfrutta ogni occasione
possibile per prendere di mira le personalità più in vista di
Atene: Euripide, i Pritani e i generali. Cleone, l’uomo politico
più in vista del tempo, diviene il nemico principale
di Aristofane, ricevendo particolari critiche per il suo
atteggiamento guerrafondaio.
• La commedia ha un tono pacifista e molte delle battute
rivolte al pubblico nella parabasi, sono in realtà indirizzate
proprio all'uomo politico.
Aristofane spettatore
• Oltre che un poeta Aristofane è uno spettatore attento: ha
ben chiara la profonda relazione che si instaura tra l’ autore, i
suoi personaggi e il pubblico; conosce i commediografi e i
tragediografi contemporanei ma anche quelli precedenti, ha
consapevolezza dell’ importante funzione culturale e politica
che il teatro svolge e infine trova spazi per discutere tutti
questi aspetti all’ interno delle sue commedie.
Realizzato
da Tommaso Mocci
2012
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