intervento

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Identità di genere:
natura, cultura,
società
Progetto per le
PARI OPPORTUNITA’
Progetto Intercultura-Scuola G.Govi
in collaborazione con la Scuola
Infanzia Comunale Chighizola
LE DIFFERENZE DI GENERE
• Attività educativo-didattiche
• Incontro per genitori e insegnanti
Fulvia Caviglia
Insegnante/Psicologa
TERMINOLOGIA
• Identità di ruolo: insieme di sentimenti,
asserzioni e comportamenti che identificano la
persona come ragazzo o ragazza, o come uomo o
donna (Money,1955), spesso in accordo con il
genere ma non sempre.
• Identità di genere (Stoller, 1986):un sistema
complesso di credenze nei confronti di se stesso,
il senso della propria mascolinità o femminilità;
questo sistema di credenze non è legato al fatto
di essere maschio o femmina ma ha solo
connotazioni psicologiche, è uno stato soggettivo.
Prima della nascita…
Sesso cromosomico (genetico)sesso
ormonalesviluppo genitali maschili
o femminili (sesso fenotipico)
Intersessualità: discrepanza tra
sesso cromosomico, ormonale e
fenotipico (area biologica)
Dopo la nascita…
Dal momento della nascita, o prima se si
conosce già il sesso del bambino, inizia a
costruirsi nella relazione con il genitore
il sesso psicologico
Disturbo dell’identità di genere:
incongruenza tra sesso biologico e sesso
psicologico (area psicologica, causalità
multifattoriale e interattiva, spesso
traumatica e non educativa)
SESSO E GENERE
Il mito dell’identità sessuale
(Galimberti, 2009)
La divisione dell’umanità in
maschile/femminile consente la
riproduzione; dovrebbe essere
comune in tutte le società.
O no?
Studi transculturali
• Mead (1935): non esiste un modello
universale di compiti o comportamenti
secondo il sesso
• Società occidentale: relazione causale tra
sesso e genereogni variazione è
condannata e stigmatizzata
• Induismo: terzo sesso, né uomo, né
donnahijras – ruolo privilegiato nella
società (mitologia Indù: Shiva, caratt.mf)
Altri studi
• Indiani Pianure Americane – forte
divisione del lavoro in base al sesso: 3
incroci di genereuomini con ruoli
femminili-donne dal cuore virile-capi
donne
• Hua della Nuova Guinea: l’assegnazione
del genere può cambiare nel corso della
vita, è slegato dal corpo (dipende dal nu)
• Inuit dell’Artico – estrema
precarietàadattamento flessibile: talvolta
si decide di allevare un bambino come
membro del sesso opposto
Gli studi transculturali
insegnano che…
…Le categorie di genere (maschile e
femminile nella società occidentale)sono
classificazioni SOCIALI più che NATURALI.
I BAMBINI IMPARANO A “RIDEFINIRE” IL
PROPRIO CORPO IN MODI SOCIALMENTE
APPROPRIATI PRINCIPALMENTE
NEGOZIANDO COME GLI ALTRI LEGGONO
I LORO CORPI.
Pedagogia della differenza:
valorizzazione della differenza
e non minimizzazione
non significa promuovere un dover
essere secondo stereotipi o canoni
predefiniti
• GIOCO: contesto di osservazione
spontaneo e determinato
culturalmente (intreccio natura e
cultura)
Scenari di gioco e sviluppo
psicosessuale
• Gioco come espressione del mondo
interno
• Diversi studi osservano differenze nel
gioco:m-movimento e costruzione,
gioco sull’”esterno”; f-sedentarietà,
temi domestici, gioco nell’”interno”
DIFFERENZE NATURALI O INDOTTE?
Gli studi citati sono descrittivi, mancano dati
soggettivi familiaridifficili le interpretazioni
Teoria del social learning
(Miller e Dollar,Bandura)
“Un giovane ramo prende tutte le curve che
uno gli vuole dare” (proverbio cinese)
• Bandura: il bambino è malleabile, ma
esistono limiti biologici
• Bambino, comportamento e ambiente
interagiscono
• Imitazione: potente forza per la
socializzazione e l’apprendimento
• (rinforzo – modeling)
Studi sul gioco
• Frequente tipizzazione sessuale
riscontrata nella scelta di giochi di m
e f MA meno netta per le f
asimmetria che mette in crisi il
rinforzo di approvazione sociale in
conformità con gli stereotipi sociali
correnti
• Interazione tra influenze parentali,
culturali e tendenze individuali.
...
Fattori che influenzano le differenze nel
gioco (Carpenter, 1983):
• Rinforzo genitore o educatore
• Incoraggiamento > per le f a stare
accanto al genitore, > controllo
PERO’
f norme più flessibili rispetto alla scelta
del gioco (interviste Damon, 1977) e
scelte meno tipizzate sessualmente
(Lobel, Menashri, 1993 e altri).
Studio Bondioli e Savio (1994): differenze
nel gioco di finzione/età, sesso,programma
scuola
Non si rilevano differenze sessuali nelle
dimensioni considerate (vs altri studi:m
>fantasia, f >cooperazione)
FORSE
• Le differenze dipendono dalle proposte
scolastiche
• La socializzazione extra-domestica precoce
ha corretto in senso paritario l’influenza
familiare
• La famiglia oggi minimizza le differenze di
opportunità di crescita
Segregazione sessuale nel
gioco e nell’educazione
• Passato divisione di luoghi e giochi
• Oggi tendenza spontanea:compatibilità comportamentale?
• Deve essere incentivato?
(!attività specifiche favoriscono lo
sviluppo di competenze cognitive e
sociali specifiche!)
PROBLEMA COMPLESSO
Riflessioni conclusive
• Il comportamento spontaneo di f e m
sembra frutto di condizionamenti precoci
• I condizionamenti agiscono come
modellizzazione stereotipata del genere
• La stereotipizzazione è rifiutata
dall’ideologia delle PARI OPPORTUNITA’ e
dalla PEDAGOGIA DELLA DIFFERENZA
no alla svalorizzazione sociale
sì alla differenza come valore di libertà
COME
promuovere le pari opportunità ed
educare alla differenza?
• Non esistono ricette
• Il “non intervento” è solo apparente,
spesso agisce come rinforzo di
atteggiamenti considerati “naturali”
• È possibile incrementare maggiori
opportunità di gioco per m/f rinforzando la
scelta di attività per gruppi misti(Serbin e
altri, 1977)
• Importante è interrogarsi sempre sulle
scelte nella pratica educativa
BIBLIOGRAFIA
Bondioli A. (1996), Gioco e educazione,
Franco Angeli, Milano
Di Ceglie D. (2003), Straniero nel mio
corpo, Franco Angeli, Milano
Gianini Belotti E. (1973), Dalla parte delle
bambine, Feltrinelli, Milano
Heuves W. (1999), Some remarks about
non-traditional families and child
development (21°international Scientific
Colloquium-Anna Freud Centre)
Miller P. (1994), Teorie dello sviluppo
psicologico, Il Mulino, Bologna
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