Compagni di scuola
in giardino:
Classi 4e Primaria “MAZZINI”
Compagni di scuola
in giardino:
Classi 4e Primaria “MAZZINI”
L’ulivo nell ’arte
Dall ’oliva
L ‘ulivo nei testi
all ’olio
La raccolta
L’olio nella
delle olive
storia
L’olio nella
geografia
Dall’oliva all’olio
Le olive vengono portate al frantoio o oleificio.
Vengono pesate su una grande bilancia, poi rovesciate in un
contenitore a forma di imbuto.
Per mezzo di un nastro trasportatore, le olive
raggiungono prima il deramifogliatore, che le
separa dalle foglie e dai rametti, poi la lavatrice
che le lava.
AVANTI
Van Gogh ha
rappresentato le
donne che stanno
raccogliendo le olive
con la scala. I colori
sono morbidi, sfumati.
Il terreno sembra
proprio quello dei
campi in autunno.
Gli ulivi con i loro
tronchi tortuosi e il
colore argenteo delle
foglie sembrano veri.
Anche il colore del
cielo ci fa pensare
all'autunno perché non
è sereno, ma un po'
offuscato. La luce del
sole penetra appena
da dietro le nuvole.
Testo
narrativo
Testo
descrittivo
Poesia
Leggende
Testo
informativo
Proverbi
La canzone dell’ulivo
Non vuole,
per crescere, che aria, che sole,
che tempo, l'ulivo!
Nei massi le barbe, e nel cielo
le piccole foglie d'argento!
Tra i massi s'avvinghia e non cede,
se i massi non cedono, al vento.
Lì soffre, ma cresce...
G.Pascoli
L’ulivo
L’ ulivo è una pianta da frutto sempreverde che cresce soprattutto
in collina per la sua capacità di assorbire e trattenere l’acqua anche
in un terreno in forte pendenza. È una pianta molto longeva: in
condizioni climatiche favorevoli un ulivo può vivere anche mille anni.
Gli ulivi hanno varie forme: alcuni sono piccoli, altri sono molto grandi
con grossi tronchi cilindrici o contorti.
La corteccia, di colore grigio o grigio scuro, è percorsa da numerose
screpolature.
Le foglie sono lanceolate, di colore verde grigio alla pagina superiore,
argenteo alla pagina inferiore.
I suoi piccoli frutti, le olive, maturano in autunno. Esternamente
presentano una pellicola liscia e lucida di vari colori, dal verde al neroviolaceo, a seconda della maturazione. La polpa verdastra e oleosa e
contiene il legnoso nocciolo.
Le olive sono molto preziose perché dalla loro spremitura si ottiene l’olio,
condimento genuino e molto importante per la nostra alimentazione.
Il vento nell’ uliveto
Faccio un lungo giro nell’uliveto.
Soffia un forte vento, producendo un
fragore come di mare in tempesta;
sopra il mio capo, i rami si piegano,
gemendo e scricchiolando.
Tronchi gobbi e nocchieruti, alcuni
sono incavati, rosi come da un male
lungo e invincibile; rami che
sembrano gigantesche membra
irrigidite; e in alto le chiome, enormi
fiori sbocciati miracolosamente. Qua
e là i rami di diverse piante,
intrecciandosi, nascondono il cielo.
A tratti il vento si acquieta; ma non è
ancora dileguato il rombo, che una
nuova raffica investe l’uliveto; piega
le cime che da brune diventano
cenerine e scuote i tronchi: pare che
voglia svellere le piante.
Fortunato Seminara
LA BACCHIATURA
Piove a dirotto. Lo sguardo della nonna attraversa i rigagnoli lasciati dalla pioggia sul vetro
della finestra e si sofferma lontano, sul dolce pendio della collina ricoperta dagli ulivi, dove
un tempo …
... Le olive erano ormai tutte nere e gonfie, nel premerle
fuoriusciva il loro denso contenuto.
Gli ulivi, poveretti, imploravano di essere alleggeriti di
tanto peso; ogni tanto si sentiva il tonfo delle olive che
cadevano e ruzzolavano per il pendio.
Le raccoglitrici cercavano in terra e non lasciavano che una
sola oliva sfuggisse ai loro sguardi, aiutate dagli uomini che
salivano fin sui rami più alti delle piante. Le loro mani
sporche e appiccicose, emanavano un intenso odore di olio.
Soddisfatti del raccolto, con fatica, trasportavano i loro
secchi verso l’aia.
I vicini si apprestavano a scaricare nelle cassette quel mare nero. Con gioia, come in una
giornata di festa, gli uomini sistemavano tutto nel biroccio e le mucche trasportavano il
raccolto fino al frantoio. Intanto le donne, in cucina, spiluccavano gli acini più belli e si
apprestavano a cucinare le olive. L’aroma invitante si diffondeva per la stanza.
Gli uomini ritornavano con il loro bottino; le donne più anziane tagliavano il pane raffermo,
lo cospargevano d’olio con un pizzico di sale e così era pronta la merenda per i più piccoli.
Per tutti erano giorni di festa.
- Ma nonna, che stai dicendo? Cos’è il biroccio?!
La nonna comprende di aver dato voce a qualche ricordo e sorride malinconica.
Fammi povero di legno
che ti farò ricco d’olio.
Vigna piantata da me,
moro da mio padre,
olivo da mio nonno.
Agli ulivi un pazzo sopra
e un savio sotto.
Nell’insalata:
il sale del sapiente,
l’aceto di un avaro
e l’olio di uno sciupone.
Insalata ben salata,
poco aceto e ben oliata.
Pe’ San Silvestro
ogni oliva nel canestro.
La verità è come l’olio:
torna sempre a galla.
Mercante di vino, mercante poverino;
mercante d’olio, mercante d’oro.
Come nacque l’ulivo
Atena e Poseidone si
disputavano ferocemente il
possesso dell’Attica e Zeus
decise che l’avrebbe assegnata
a chi avesse fatto il regalo più
bello e più utile alla città.
Poseidone, scagliò il suo
tridente contro la roccia, fece
sgorgare acqua di mare
(un’altra fonte parla invece di
un cavallo) asserendo che con
quel gesto gli ateniesi
sarebbero stati i dominatori
invincibili del mare.
Atena, a sua volta, percosse la
Terra e nacque
immediatamente un albero
d’olivo. Era evidente che fra il
potere che avrebbe procurato
guerre e l’albero che avrebbe
dato frutti, quindi benessere e
pace, il dono di Atena era più
utile, quindi fu lei a vincere la
sfida.
Perché il tronco dell’ulivo
è contorto
Quando Gesù pregava fra gli ulivi,
questi erano alberi dritti e robusti!
Alberi amati dai falegnami che usavano
il loro legno per creare vari oggetti di
uso domestico.
Ma Gesù fu arrestato e processato.
Poi si sparse la voce che era stato
condannato alla cricifissione.
Dei soldati erano stati incaricati di
procurarsi il legno necessario per la
croce, cercavano un ulivo.
A questo sentire, questi alberi maestosi e
saggi, provarono così tanto dolore e
vergogna che si attorcigliarono su loro
stessi, come torturati da una forza
interiore.
Quando i soldati arrivarono nell'orto
degli ulivi, si resero conto con rabbia che
questi alberi erano inservibili!
Così cercarono un altro tipo di albero
per costruire la croce di Gesù!
Da allora la pianta dell'ulivo è contorta!
Ben pulite vengono rovesciate nella macina dove sono
schiacciate da tre grandi ruote di pietra girevoli.
Le ruote schiacciano polpa e nocciolo delle olive fino
a farle diventare una poltiglia che, a sua volta,
viene messa nella gramula, una pressa
che continua a lavorarla.
Poi questa “pappetta” va nella centrifuga: questa
separa l’olio dall’acqua e dalla pasta del nocciolo,
chiamata sansa.
AVANTI
L’olio che esce dalla centrifuga, di un bel colore verde,
giallo e denso, viene poi purificato passando attraverso
un filtro composto da fogli di cellulosa.
Dal filtro esce l’olio pronto per cucinare.