INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE La risoluzione dei problemi della geometria non è sempre stata possibile, anche se gli antichi si sono sempre impegnati ed affaticati a scrivere libri molto voluminosi. Le 4 figure sotto riportate sono necessarie per la costruzione e la risoluzione dei problemi della Geometria elementare. INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE Intorno al 300 a.c. Euclide inizia a formulare vari postulati, che prenderanno il nome di Geometria Euclidea. Questi postulati, ma soprattutto il 5°, sono stati ripresi da vari matematici (tra i quali Pappo e Apollonio) e da ulteriori studi sono nati altri tipi di geometria che negano il postulato in questione. Nel 5° postulato di Euclide è detto che data una retta e un punto ad essa esterna passa una ed una sola retta parallela; Nel postulato della Geometria Iperbolica è detto che dato un punto ed una retta passante per quel punto passano infinite rette parallele; Nel postulato della Geometria Sferica è detto che dato un punto e una retta passante per questo punto non passa nessuna retta ad essa parallela. INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE Il problema che espone Euclide consiste nel fatto che secondo lui si è verificato un errore nella traduzione sottostante operata dal testo di Pappo: “Dei luoghi a più di quattro linee che, non sono più linee note, ma semplicemente linee, gli antichi avrebbero immaginato una di cui avrebbero dimostrato l’utilità. Tale linea, pur non essendo la prima, si sarebbe tuttavia presentata facilmente.” In realtà Pappo dice esattamente il contrario, ovvero: “Delle linee di cui si parla precedentemente, nessuna era stata costruita e usata, neppure la prima.” INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE Dal problema di Pappo, Apollonio deduce che debba essere nota e tracciata la linea sulla quale tutti i punti debbono giacere. Quando il problema è posto per: • 3, 4, 5 linee, è sempre possibile trovare tutti i punti cercati mediante la Geometria elementare, tranne per il caso in cui le cinque linee siano tutte parallele fra loro; • 6, 7, 8, 9 linee, è sempre possibile trovare tutti i punti cercati mediante la Geometria dei solidi, ovvero mediante le sezioni coniche, tranne per il caso in cui le nove linee siano tutte parallele fra loro; INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE A Pappo è stato consegnato il seguente problema: “Date 2n rette trovare il luogo di un punto tale che il prodotto delle sue distanze a n di queste rette sia in un rapporto determinato con il prodotto delle sue distanze a n altre”. In seguito gli è stato chiesto di generalizzare tale problema: se invece di due rette se ne trattano tre, qual’è l’insieme dei punti tali che, il prodotto della loro distanza da due rette, stia al quadrato della distanza dalla terza retta in un rapporto dato? Quante siano le rette non importa, se da un punto si conducono a n rette date per posizione altre rette ad angoli dati, basti sapere il rapporto delle figure comprese tra le rette, che il punto si troverà su di una retta data per posizione. INTRODUZIONE PROBLEMA PRINCIPALE EUCLIDE CONCLUSIONE PAPPO APOLLONIO CONCLUSIONE CONCLUSIONE FINALE CONCLUSIONE Cartesio ci insegna come risolvere i problemi della geometria. Si può fare in modo che l’equazione della retta non arriva al quadratocubo e conseguentemente si può risolvere mediante una linea di un solo grado superiore alle sezioni coniche. APPROFONDIMENTI GEOMETRIA NON EUCLIDEA GEOMETRIA IPERBOLICA ED I MODELLI DI KLEIN GEOMETRIA ELLITTICA Un altro matematico che provò a sostituire il 5° postulato di Euclide con un suo assioma fu Nicolaj Lobacevskij, un matematico russo che visse intorno al 1500. L’assioma da egli formulato è il seguente: “per un punto passano due rette parallele a una retta data”. Qui di seguito è riportato il ragionamento che fece il matematico in questione: “Se tracciamo alcune rette uscenti dal punto P, alcune incontreranno la retta r, come le rette s e s', altre, come le rette n e n', invece non intersecano la retta data. Se l'angolo che la retta tracciata per P forma con PH è di poco diverso da un angolo retto, non siamo materialmente in grado di verificare se le rette si incontreranno veramente. Ciò equivale a dire che per P passano rette che intersecano la retta r, che chiameremo secanti, e rette che non intersecano r, che chiameremo non secanti. Le due rette p e p', giacenti in semipiani opposti rispetto a PH, vengono chiamate le parallele alla retta r passanti per P.” Nel 1829 viene confermata la geometria di Lobacevskij che viene definita “Geometria non Euclidea”. APPROFONDIMENTI GEOMETRIA NON EUCLIDEA GEOMETRIA IPERBOLICA ED I MODELLI DI KLEIN GEOMETRIA ELLITTICA & La geometria iperbolica è un ulteriore geometria che contraddice il 5° postulato di Euclide. La geometria in questione dice che: “per un punto passano due parallele ad una retta data”. Klein è quasi d’accordo con Euclide tranne quando quest’ultimo tratta delle rette parallele. Questi sono i tre assiomi di Klein: Il "piano" corrisponde ai punti interni alla circonferenza γ; P è il generico punto del piano; la corda AB, privata degli estremi, corrisponde a una "retta". La parte di "retta" RS è un "segmento"; PQ (Q escluso) è una "semiretta"; la "retta" AB suddivide il "piano" in due "semipiani". Per il punto P passano "rette" che intersecano la "retta" AB (per es. la "retta" azzurra in figura) e "rette" che non la intersecano (per es. quelle in verde). Le due "rette" in rosso, che separano le "rette" che intersecano AB da quelle che non intersecano, sono le parallele ad AB passanti per P. APPROFONDIMENTI GEOMETRIA NON EUCLIDEA GEOMETRIA IPERBOLICA ED I MODELLI DI KLEIN GEOMETRIA ELLITTICA Il matematico tedesco Riemann formulò un ennesimo assioma che nega la visone di Euclide. Il suo assioma dice che: “per un punto non passa alcuna parallela ad una retta data”. Questo è un tipo di geometria che si può costruire considerando la superficie sferica. Ovviamente in questo modello non esistono "rette" parallele poiché tutte le circonferenze massime si intersecano. Il triangolo ABC in figura è formato dalle "rette" a, b, c e giace sulla superficie sferica. Ci sono alcune differenze importanti tra la geometria Euclidea e quella Ellittica. Le differenze sono le seguenti: la somma degli angoli interni di un triangolo sferico è sempre maggiore di 1angolo piatto e minore di 3 angoli piatti; tutte le perpendicolari ad una "retta" passano per una stessa coppia di punti diametralmente opposti; le "rette" della geometria sferica hanno lunghezza 2πr , mentre quelle della geometria euclidea sono infinite; sulla superficie sferica non esistono triangoli simili, infatti se gli angoli sono congruenti necessariamente sono congruenti i lati opposti e quindi i triangoli.