PERCORSO DIAGNOSTICO,TERAPEUTICOASSISTENZIALE DEL PAZIENTE ANZIANO CON SCOMPENSO CARDIACO Maria PENCO Cattedra di Cardiologia Università Degli Studi di L’Aquila Struttura ed Organizzazione Funzionale della Cardiologia Organizzazione della Rete del Paziente Cronico Alberto Balbarini Manlio Cocozza Raffaele Griffo Enrico Orsini Antonio Vittorio Panno Maria Penco Coordinatori: Antonio Raviele M. Metra A. Di Lenarda Roberto Violini 100 80 U.S. Population >65 Years Annual Incidence of CHF 10/1,000 530.000 75.6 310.000 53.6 60 40 31.1 Millions 34.9 25.6 20 16.6 11.3 12.5 12.7 9.2 20.7 16.6 % of Total 0 60 70 80 1900s 90 00 Year 10 20 30 40 2000s Data from the U.S. Census Bureau SCOMPENSO CARDIACO U.S.A. Europa Italia Pazienti 5 milioni 10 milioni 600-800 mila Ospedalizzazioni 900 mila 2 milioni 130 mila SOPRAVVIVENZA NEI PAZIENTI CON SCOMPENSO CARDIACO TRIALS MONDO REALE 40 40 40 Mortalità (%) 35.4 30 20 30 30 20 14.5 10 10 10 0 0 SOLVD-T (1991) CIBIS (1999) Framingham EPICAL CONNECTICUT (1999) (1999) PAZIENTI NELLA PRATICA CLINICA ETA’ SESSO M:F FE (%) > 75 ANNI 4:1 < 35 % PAZIENTI ARRUOLATI NEI TRIALS CLINICI 50-70 ANNI 1:1 > 40 % IRC, DIABETE MELLITO, ANEMIE, BPCO, FA, ECC. - COMPLIANCE ALLA TERAPIA +/- ++ OTTIMIZZAZIONE DELLA TERAPIA +/- ++ CO-MORBIDITA’ EuroHeart Failure Survey II (EHFS II) Nieminen et al. Eur Heart J. 2006 EuroHeart Failure Survey II (EHFS II) Nieminen et al. Eur Heart J. 2006 Chronic heart failure Hunt, S. A. et al. Circulation 2005;112:e154-235e Il paziente cardiopatico cronico • Portatore di una patologia cardiovascolare – Sintomatica o meno – Destinata a persistere nel tempo – A rischio di: – Progressione – Riacutizzazione – Con necessità di presa in carico globale e continua da parte di un team medicoinfermieristico OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA CARDIACA • OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE OSPEDALIERA • OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE AMBULATORIALE • OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE DOMICILIARE GESTIONE OSPEDALIERA DELL’INSUFFICIENZA CARDIACA TEMISTOCLE TERAPIA ALLA DIMISSIONE 100 80 60 (%) 40 20 0 Medicina Cardiologia Di Lenarda et Al, Am Heart J 2003; 146:e12 P.O. San Salvatore – anno 2005 Dimissioni per insufficienza cardiaca (ICD9CM 428) 140 120 100 80 60 40 20 0 ca rd i ol og ia ge ri a tr ia m ed . O m ed . sp ed a lie ra U ni v. m ed . 1 U U ni v. 2 TI C lu n go pn de ge nz a eu m ol al tr i og ia Piano Sanitario Regione Marche 2007-2009 Scompenso cardiaco (S.C.) e ospedalizzazione nelle Marche: 1. 36% dei pazienti con scompenso ha avuto almeno un ricovero ospedaliero 2. tasso di ospedalizzazione 5,8 per 1000 ab. 3. incremento del 10% rispetto al 2002 4. degenza media dei ricoveri ordinari 12,2 giorni 5. ricoveri ripetuti: 30% degli ordinari 6. 15,3% pazienti presentano ricoveri ripetuti 7. Costo per ospedalizzazione 33,1 milioni € Fonte: analisi ARS Marche database amministrativi anno 2004 Obiettivi e Principi Generali • Organizzazione basata sui bisogni globali del paziente e su continuità assistenziale • Necessità d’integrazione tra – Diverse strutture ospedaliere – Ospedale e territorio • Multidisciplinarietà • Valore terapeutico della comunicazione Disease Managment Disease Management Improve Compliance è la risposta flessibile alla molteplicità dei “bisogni socio-sanitari” attraverso una offerta sanitaria che garantisca la centralità del paziente. Principi Fondanti: presa in carico globale continuità assistenziale approccio multi-disciplinare, multi-livello e multi-dimensionale Disease Managment Improve Compliance Programmi di Disease Managment (DMP): educazione del paziente monitoraggio attivo sintomatologia coordinamento delle cure Modelli Gestionali Improve Compliance VMD: Inquadramento iniziale come snodo critico Paziente “Robusto” Modello: “successful aging” Paziente “Anziano” Modello: Multidisciplinare (MMG, specialista, IP) Paziente “fragile” Modello: assistenza continuativa e cure palliative Di Lenarda A, Metra M. Organizzazione della rete del paziente cronico Multidisciplinarietà • • • • Insostituibile soprattutto nei pazienti anziani Sedi: ambulatori di follow-up del paziente Contenuti: percorsi diagnostico -assistenziali Figure coinvolte: • cardiologi • fisioterapisti, • nutrizionisti, • psicologi, • nefrologi, • diabetologi, etc… Valore terapeutico della comunicazione • Ambiti – – – • Medico – paziente Infermiere – paziente Specialita – medico di medicina generale Effetti – – ↑compliance Continuità assistenziale – trasferimento informazioni • Strumenti – Lettera di dimissione – referti ambulatoriali – Discussioni collegiali dei casi Continuità assistenziale nello scompenso cardiaco Stadio A Stadio B Stadio C Stadio D Ad alto rischio ma senza malattia strutturale o sintomi Cardiopatia strutturale ma senza sintomi o segni Cardiopatia strutturale ma con sintomi attuali o precedenti IC refrattaria necessitante di interventi specializzati Rete periferica territoriale MMG Ospedali / Ambulatori territoriali Cardiopatia strutturale Cardiologo / MMG Comparsa di sintomi cardiologie / cardiologie di riferimento Cardiologo / Team MD Sintomi refrattari a riposo Cardiologie di riferimento Cardiologo / Team MD Basato su ACC/AHA Guidelines, JACC 2001; 38:2092 Modelli Gestionali Un Modello Gestionale e diversi percorsi assistenziali nella cura dello SC Improve Compliance Organo di Controllo (ASL/Distretto) Struttura di Ricovero di Riferimento Con Ambulatorio SC integrato Malato con disfunzione asintomatica Diagnosi e Terapia Paziente Malato oligo asintomatico MMG Distretti Cardiologo ExO Esiti Malato anziano + comorbilita’ Richiesta di prestazioni diagnostico-terapeutiche Malato severo III-IV cl Cand. TC Home Care Service Di Lenarda A, Metra M. Organizzazione della rete del paziente cronico e il ruolo delle figure di supporto La compliance del paziente anziano Modelli Gestionali Ruoli delle Figure Professionali Complessità Care Manager Cardiologo Numero Care Manager MMG Improve Compliance Stadio D: sintomi refrattari /necessità di interventi speciali Stadio C: alterazioni strutturali cardiache/sintomi presenti o pregressi Stadio B: alterazioni strutturali cardiache/no sintomi Stadio A: alto rischio/no sintomi Di Lenarda A, Metra M. Organizzazione della rete del paziente cronico e il ruolo delle figure di supporto La compliance del paziente anziano Strutture di un Programma di Gestione Integrata Ospedale - Territorio 1) Ospedale (Pubblici e Privati accredidati) • Istituire un Ambulatorio dedicato alla cura dello SC • Identificare almeno un medico o una equipe di medici e infermieri dedicati alla cura dello SC • Creare le Linee Guida di gestione interne sia per quanto riguarda lo SC acuto (a partire quindi dai DEA/PS) sia per per quanto riguarda le modalita’ di ricovero (medicina,cardiologia,geriatria), dimissione etc. Personale e Strutture dedicate • Personale – Team di medici ed infermieri dedicati • Struttura: Unità per lo Scompenso Cardiaco (USC) – UO semplice / dipartimentale / interdipartimentale • Componenti – Unità intensiva o intermedia dedicata (*) – Ambulatori dedicati – Day-hospital (*) (*) A seconda della tipologia e grado di specializzazione della struttura ospedaliera Unità intensiva o semintensiva per lo SC (I) • Pazienti – Pazienti instabili ma non refrattari – SC de novo in fase di valutazione o con IC instabilizzata • Costituenti – Letti – Possibilità di controllo telemetrico ECG – Possibilità di monitoraggio emodinamico con apparecchiature mobili – Diagnostica tradizionale Unità intensiva o semintensiva per lo SC (II) • Differenze da UTIC – – • Non necessità di monitoraggio continuo Specificità dei problemi pazienti con SC Collocazione – – All’interno di UO Complessa per scompenso cardiaco UO Semplice in reparti cardiologici non sedi di trapianto Ambulatorio dedicato per lo SC (I) • Pazienti – Riferimento per pazienti con SC – Ambulatoriali – Ospedalizzati • Personale – Medico cardiologo + infermiere(i) dedicati – Collaborazioni con – altri medici specialisti (geriatri, internisti, nefrologi etc.) – Non medici (psicologi, nutrizionisti, riabilitatori) Ambulatorio dedicato per lo SC: finalità • Percorsi diagnostico-assistenziali intraospedalieri – PS, medicina interna, medicina d’urgenza, etc. • Attivazione day-hospital e/o day service – > efficienza procedure diagnostiche – Infusione di farmaci – Telemetria – Cardioversione FA – Cateterismo destro • Predisposizione di protocolli operativi con MMG • Educazione e prevenzione (con PI) • Formazione / aggiornamento / ricerca • Identificazione indicatori di struttura Strutture di un Programma di Gestione Integrata Ospedale - Territorio 2) Territorio • Favorire l’integrazione funzionale delle diverse professionalità con l’ASL (Distretti, …) • Promuovere lo sviluppo delle forme di medicina associativa • Promuovere una riqualificazione del personale infermieristico • Implementare i servizi territoriali di supporto (ADI/Dimissioni protette/ADIMED) Organizzazione strutture poliambulatoriali in ambito territoriale • Costituenti – MMG, cardiologi, infermiere • Finalità – Follow-up e prevenzione ospedalizzazione – Implementazione protocolli diagnostico- terapeutici – Coinvolgimento MMG in protocolli diagnosticoterapeutici – Supporto operatori sanitari – Identificazione indicatori di struttura – Implementazione ruolo infermiere specializzato – Promozione professionalità con rappresentanti istituzioni ospedaliere, etc. Indicatori di qualità dell’assistenza Vanno definiti e condivisi indicatori specifici per tipologia del paziente e patologia CV, base per il miglioramento continuo di qualita’ dell’assistenza. 1) Indicatori di Struttura • Disponibilità di PDT condivisi • Monitoraggio dell’assistenza • Presenza di ambulatorio specialistico • Sistema di comunicazione e trasferimento dati 2) Indicatori di Processo • Presenza di una valutazione di funzione sistolica e diastolica • Uso degli Ace-inibitori e Beta-Bloccanti • Disponibilita’ di materiale educativo e di formazione per MMg e per i pazienti • Valutazione multidisciplinare di I° livello in pazienti anziani 3) Indicatori di Esito • Ricoveri ripetuti e Mortalità • Stato di salute e soddisfazione dei pazienti Strumenti di Integrazione PRIMO LIVELLO SECONDO LIVELLO 1) Telefono/Fax/e-mail 1) Data-Base condivisi 2) Materiale educativo 2) Definizione di una comune 3) Algoritmici diagnostici e decisionali piattaforma informatica 3) Telemonitoraggio parametri vitali 4) Linee Guida 4) Teletrasmissione di segnali ECG 5) Fogli elettronici semplici 5) Disponibilita’ di una c.c. 6) Data-base condivisi informatizzata Progetto ICAROS Integrated care vs Conventional intervention in cArdiac failure patients: Randomized Open label Study (Managed Care Domiciliare del paziente cronico con scompenso cardiaco attraverso una gestione integrata tra il Centro Clinico e gli interventi in remoto basata su nuove tecnologie di comunicazione) OBIETTIVI: Confronto tra gestione integrata e convenzionale nell’ottenere • • • • • • Controllo terapeutico più efficace Migliore compliance del paziente Tempestiva interpretazione dei dati clinici Individuazione precoce eventi acuti Migliore gestione del paziente Riduzione del tasso di reospedalizzazione e di eventi POPOLAZIONE - criteri d’inclusione SCC con disfunzione sistolica (FE40%) Ospedalizzazione per recidiva di insufficienza cardiaca, in III-IV classe NYHA al momento del ricovero Alto rischio di re-ospedalizzazione a breve termine (12 mesi) ICAROS: schema dello studio Arruolamento dei pazienti Randomizzazione Gestione convenzionale Gestione integrata ICAROS Internet PAZIENTE GSM/GPRS Network Centro raccolta dati MEDICO Allarmi da palmare Alterato bilancio idrico Frequenza cardiaca >110 Valutare sintomi (dispnea, ortopnea) Frequenza cardiaca >90 Frequenza cardiaca <40 Diuresi < 500cc negli ultimi 2 gg Valutare la presenza di edemi Frequenza cardiaca < 50 Valutare presenza sintomi associati Pressione alta Mancanza informazioni ultime 24h Farmaci non assunti Pressione minima bassa Possibilità d’intervento Telefonata al paziente: • • Richiedere stato di salute soggettivo • • • • Suggerire visita presso il Centro Far ripetere misurazione di un parametro alterato Invio in PS Variazione della terapia farmacologica Tranquilizzare EVENTI AVVERSI 25 20 NON GRAVI 15 OSPEDALIZZA ZIONE DECESSO 10 5 0 GC (N.paz) GI Eventi avversi maggiori 33 GC GI 20 13 12 7 altr o SC C To t 5 Risultati preliminari - ospedalizzazioni Gestione convenzionale Gestione integrata Ospedalizzazione % 33 92% 12 33% Risultati preliminari - accessi in PS Codice Gestione convenzionale Gestione integrata Rosso Giallo Verde 12 8 0 0 0 15 CONCLUSIONI Gestione convenzionale Ospedalizzazioni Accessi in pronto soccorso Gestione integrata Ospedalizzazioni Accessi in pronto soccorso Migliore compliance alle terapie Maggiore aderenza alle cure previste dalle linee guida Stabilità del quadro clinico Riduzione degli accessi in PS Riduzione dei ricoveri Nessuna influenza sul quadro psicologico Adherence to guidelines is a predictor of outcome in chronic heart failure: the MAHLER Survey Time to CV Hospitalization P-value 0.0002 1.72 NYHA III 1.84 CHF Hospitalization <12 months <0.0001 1.44 Ischemic etiology 0.013 1.34 Atrial fibrillation 0.045 1.43 Diabetes mellitus 0.022 0.7 0.012 Hypertension 0.64 Adherence to guidelines 0.048 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 Hazard ratio (95% CI) Komajda et al., Eur Heart J 2005; 26:1653 Risk justed association between performance ACC/AHA hospital performance measures and clinical outcomes in hospitalized patients with HF: OPTIMIZE-HF 60-90 days mortality or rehospitalizations Discharge instructions Evaluation of LV function Smoking counseling Warfarin for AF ACEi/ARB prescription B-blockers prescription 60-90 days mortality Discharge instructions Evaluation of LV function Smoking counseling Warfarin for AF ACEi/ARB prescription B-blockers prescription 0 0.5 1 1.5 Hazard ratio (95% CI) Fonarow, G. C. et al. JAMA 2007;297:61-70. L’“integrazione” delle cure Medicina d’Urgenza Cardiologo Ospedale Centro Trapianti Coordinamento Paziente Cronico Infermiere Protocolli Geriatra condivisi Cardiologo Riabilitazione Territorio Cardiologica Lavoro in team Comunicazione Internista MMG Servizi Sociali Organismo di coordinamento rete assistenziale: Il Comitato di rete per la gestione delle patologie croniche • Organismo di coordinamento tra ospedale e territorio per la gestione delle patologie croniche • Costituenti – Dirigente azienda sanitaria e/o azienda ospedaliera – Rappresentanti – Cardiologo – MMG – Personale infermieristico – Pazienti – Associazioni non professionali e di volontariato Il Comitato di rete per la gestione delle patologie croniche: Finalità • Mezzi – • Creazione di un’efficiente rete informatica Finalità – Prevenzione ospedalizzazioni – Implementazione protocolli diagnostico- terapeutici – Definizione modalità di accesso ad ospedali, cure intermedie, assistenza domiciliare, servizi sociali – Definizione indicatori di struttura e di risultato (qualità vita, aderenza terapia, soddisfazione paziente…) – – Monitoraggio percorso assistenziale Promozione professionalità e comunicazione tra gli operatori coinvolti