Le Crociate
Introduzione

Le crociate sono un insieme di conflitti armati tra il
mondo cristiano e quello islamico per il controllo della
Terra Santa, più precisamente sono delle campagne
militari avvenute tra il 1095 (appello di Urbano II a
Clermont) e il 1291 (caduta definitiva di S.Giovanni
d’Acri - Accon) per liberare i Luoghi in cui visse Gesù.

Per convenzione queste sono sette. In realtà queste sono
solo le principali
Cause

remote: secoli di sanguinosi assalti e tentativi di colonizzare
l’Occidente da parte del mondo islamico.

prossime:
a. impediti i pellegrinaggi da quando nel X sec. il dominio
dell’Egitto e della Palestina fu acquisito dalla dinastia arabopersiana dei Fatimidi, ma soprattutto da quando nel 1070/71
la Siria e la Palestina caddero nelle mani dei Turchi Selgiucidi.
I cristiani locali pativano oppressioni e vessazioni; i pellegrini
mettevano a rischio la vita.
b. Le insistenti richieste di aiuto dell’imperatore bizantino (1094):
l’Islam era oramai alle porte di Costantinopoli.
Estensione dell’Impero d’Oriente
nel 1096
Turchi
Selgiucidi

Si noti come l’Impero, in questo periodo, non abbia più alcun territorio in
Asia
I precedenti:

Una spedizione per la liberazione della Spagna, favorita
dal papa Alessandro II con una totale remissione delle
pene spirituali (1063-64).

Nel 1074, papa Gregorio VII aveva levato un appello per
la crociata per porre fine alle violenze e ai soprusi che i
pellegrini subivano in Terra Santa, ma a causa della “lotta
per le investiture” il progetto non si poté realizzare.
… terreno fertile

Il senso religioso risvegliato dalla riforma

e la coscienza ecclesiastica e il ruolo di guida che il papato ormai
rivestiva in Occidente, percepirono la situazione come un’onta.

A Bisanzio e in Occidente si prese sempre più seriamente in
considerazione il progetto di strappare ai Saraceni la Terra Santa,

Anche perché c’erano i felici e recenti risultati della conquista della
Sicilia (Normanni) e della stessa Spagna (1085 Toledo).

L’occasione sembrò potesse far superare la scissione tra le due
chiese avvenuta solo quarant’anni prima (1081-1118, al quale fu
allora tolta la scomunica).
LA PRIMA CROCIATA
(1096-1099)

L’imperatore bizantino Alessio I Comneno (1081-1118) nel 1094
aveva lanciato un appello al papa Urbano II poiché i Greci subivano
sempre più gravemente la minaccia dei Saraceni stanziati in Asia
Minore.

Urbano II lanciò l’appello prima al sinodo di Piacenza e poi al
sinodo di Clermont nel 1095.

concedeva un’indulgenza plenaria (= remissione completa di
tutte le pene non ancora espiate per i peccati confessati)

I beni sotto la protezione con una “tregua di Dio” di tre anni.

L’appello del papa fu portato di città in città da predicatori
incaricati (per es.il battagliero vescovo Ademaro di Puy) o
anche da altri predicatori spontanei (come Pietro d’Amiens).

La risposta fu entusiastica.

Migliaia di volontari si fecero applicare sulla spalla destra una
croce rossa, come segno della loro decisione.

Schiere ancora più folte di crociati si raccolsero nei mesi
seguenti per la parola di infiammati predicatori. Fra questi
posto di primo piano occupa Pietro d’Amiens (prima
pellegrino in Terra Santa, poi eremita e quindi predicatore).

I crociati che convennero per questo pellegrinaggio armato
erano quasi interamente Francesi e Normanni dell’Italia
Meridionale.

Capo il vescovo cavalleresco Ademaro di Puy.

Purtroppo i preparativi furono assolutamente insufficienti;
ci si accontentò di un minimo di organizzazione (dopo aver
fissato in generale il punto di ritrovo, il resto era lasciato ai
singoli).
Il gruppo di Pietro d’Amiens

La crociata vera e propria era stata preceduta fin dalla
primavera da orde secondarie di contadini e di cavalieri che
si erano segnalati lungo il Reno per crudeli carneficine di
Ebrei.

Durante la marcia attraverso l’Ungheria e la Bulgaria essi
furono in gran parte vittime della loro sfrenatezza. I superstiti
guidati da Pietro d’Amiens giunsero in Asia Minore ma nei
dintorni di Nicea furono sterminati quasi totalmente.
Dorileo
Ungheria
e Bulgaria
Nicea
Edessa
Antiochia
Partenze
La Prima crociata
Gerusalemme

Il corpo principale dell’esercito, invece, forte di circa 150.000
soldati giungeva a Costantinopoli.

Lì l’imperatore d’Oriente aveva esigito dai principi crociati la
prestazione del giuramento feudale (= ogni territorio conquistato
sarebbe dipeso direttamente dall’Imperatore di Costantinopoli).

Poi li faceva partire promettendo di raggiungerli lungo la strada.

Lungo l’attraversamento dell’Asia minore e della Siria
l’esercito crociato ingaggiò numerose battaglie,
imboscate. Nessun aiuto dall’esercito cristiano orientale,
anzi con sospetti di tradimenti.

Vittorie a Dorileo (1097) e ad Antiochia (1098).

Ad Edessa e ad Antiochia furono conquistate le città e
furono fondati i primi due principati occidentali affidati
il primo al conte Baldovino di Buglione, il secondo a
Boemondo di Taranto.
I primi due
Stati
Crociati
Contea di
Edessa
Principato di
Antiochia

Dopo strapazzi e pericoli indicibili, nei quali migliaia e
migliaia di soldati e cavalieri avevano perso la vita, l’esercito
crociato giungeva a Gerusalemme cingendola d’assedio.
Dopo 4 settimane e mezzo il 15 luglio 1099 la città fu
conquistata, ma compiendo un terribile eccidio.

Il dominio di Gerusalemme fu preso da Goffredo di Buglione
come Protettore del Santo Sepolcro.

Ad Antiochia e a Gerusalemme fu fondato un patriarcato
latino, dipendente dal papa, con numerosi vescovati da essi
dipendenti.
Il terzo e il quarto
stato crociato

Con l’aiuto di nuove schiere
armate sopraggiunte
dall’Europa e delle flotte di
Pisa e Genova, fu possibile,
rinsaldare gli acquisti e
aggiungere ai tre stati
crociati già costituiti un
quarto, cioè la contea di
Tripoli di Siria.
Contea di
Tripoli
Regno di
Gerusalemme
Risultati della Prima crociata

la conquista di Gerusalemme,

la costituzione di alcuni stati crociati,
ma queste non poterono essere acquisizioni durature…
…infatti

La situazione era sempre critica e precaria:

Ostilità dei Saraceni, ma anche dei bizantini.

Discordie, contese e gelosie quasi costanti fra i crociati.

Basso egoismo e incredibile lussuria presente tra i Franchi in misura
spaventevole.
In questo modo le conquiste politiche non potevano durare a lungo.

Già nel 1144 Edessa ricadeva nelle mani del Sultano. La caduta di
Edessa provocò in Occidente una grave delusione e costernazione.
LA SECONDA CROCIATA
(1147-1148)

Nel 1147 era già in corso la convocazione di una seconda
crociata per opera soprattutto di papa Eugenio III e di
S.Bernardo al quale ne era stata affidata la predicazione. La
sua oratoria infiammata, accompagnata da miracolose
guarigioni, conquistò alla crociata innumerevoli partecipanti.

I più eminenti sovrani d’Europa vi presero parte
accompagnati da nutrite schiere di nobili: il re di Francia
Luigi VII accompagnato dalla moglie Eleonora; il re di
Germania Corrado III; il giovane duca Federico (Barbarossa)
di Svevia.
Stesso
itinerario
Dopo
Costantinopoli:
Luigi VII
Partenze:
Parigi e
Ratisbona
Seconda Crociata
Dopo
Costantinopoli:
Corrado III

Ma i grandiosi progetti fallirono completamente, anche per
colpa dei Bizantini, che tenevano sempre un atteggiamento
molto ambiguo.

Gli eserciti dei Tedeschi e dei Francesi, una volta passata
Costantinopoli soggiacquero agli attacchi dei Turchi in Asia
Minore, oppure caddero vittime degli stenti e delle malattie.

Con l’apporto di guerrieri giunti in Siria via mare, nel 1148
gli eserciti intrapresero una spedizione contro Damasco, ma
senza risultato a causa della disunione dei crociati fra loro e
del tradimento degli abitanti della città di Gerusalemme.

Unico successo la conquista della città di Lisbona in
Portogallo: i crociati tedeschi e inglesi aiutarono re Alfonso I
alla sua conquista (ott.1147)

La triste conclusione della seconda crociata provocò una
cocente delusione in Occidente e fu motivo di aspre critiche
anche a S.Bernardo, che lui respinse richiamando
l’attenzione sulla condotta peccaminosa di tanti crociati.
…intanto

In tale situazione i Saraceni si sentirono incoraggiati a nuovi
assalti.

Il Regno di Gerusalemme, al cui governo si erano succeduti
sovrani giovani ed incapaci, riusciva ormai a resistere a
stento.

Un potente sultano ormai dominava in Egitto (conquistato
nel 1171), a Damasco (1174), in Mesopotamia (1183): Salah
al-Din Yusuf ibn Ayyub, detto Saladino.

Il Saladino che si era proposto come scopo della propria vita
la riconquista di Gerusalemme, nella battaglia di Hattin,
presso Tiberiade, il 4 luglio 1187 vinse il fiore della cavalleria
cristiana. Il re di Gerusalemme (Guido di Lusignano) fatto
prigioniero insieme a molti altri nobili.

Gerusalemme si arrese ai primi di ottobre del 1187.

In mano ai
cristiani
rimanevano
ormai solo
poche città
fortificate:
Tiro, Tripoli,
Antiochia.
LA TERZA CROCIATA
(1189-1191)

In diversi paesi d’Europa si fecero subito preparativi per una
nuova spedizione.

In Francia ed Inghilterra si istituì una apposita “decima contro
Saladino”.

Si allestì un’impresa gigantesca guidata dai tre più potenti
monarchi dell’Occidente: l’ormai ultrasessantacinquenne
imperatore Federico Barbarossa, Filippo Augusto re di
Francia, Riccardo Cuor di Leone re d’Inghilterra
Federico
Barbarossa
Riccardo
Cuor di
Leone
Terza Crociata
Filippo
Augusto

L’imperatore partì da Ratisbona con un esercito ottimamente
equipaggiato di circa 20.000 combattenti. Giunse in Asia
minore sostanzialmente in buone condizioni; vinse alle porte
di Iconio (maggio 1090), ma in quella regione subì gravi
perdite per gli assalti e per le privazioni.

La sorte si accanì contro l’esercito crociato quando lo stesso
imperatore che guidava la crociata nell’attraversare il
vorticoso fiume montano Salef, annegò (10 giugno 1190).
L’impresa dell’esercito tedesco minacciò di naufragare. Il
figlio, Federico di Svevia, raccolse le poche migliaia di uomini
rimasti e si unì al Re di Gerusalemme nell’assedio di Accon.

A questi si aggiunsero via mare i re Filippo II Augusto di
Francia e Riccardo I Cuor di Leone d’Inghilterra.

Gli sforzi congiunti dei crociati condussero nel luglio del
1191, dopo un assedio di quasi due anni e con immani
sacrifici in vite umane all’acquisizione di Accon (S.Giovanni
d’Acri).

La conquista della città e di Cipro (opera di Riccardo Cuor
di Leone) sono gli unici successi notevoli della terza
crociata.

Le discordie fra i re crociati e il Re di Gerusalemme e di Tiro
impedirono ulteriori imprese.

Alcuni dei re intrapresero la via del ritorno in Europa.

Riccardo rimase in Siria fino al 1192, ottenne qualche vittoria
sui Saraceni, ma non riuscì a realizzare la progettata spedizione
contro Gerusalemme.

Alla sua partenza
Riccardo stipulò un
trattato con il
Saladino con il quale
venivano concessi ai
cristiani il possesso
della striscia costiera
da Giaffa fino a
Tiro, libera
possibilità di
pellegrinare senza
armi a Gerusalemme
e un armistizio di tre
anni. Questi erano i
risultati di quella che
era stata la più
grande crociata.

Questa sarebbe stata l’ultima crociata
che avrebbe coinvolto l’intero
occidente o per lo meno gran parte di
esso.