LE CROCIATE (XI-XIII sec) I Crociata (1097-1099): l’esercito si raccoglie a Lione e poi a Costantinopoli. Goffredo di Buglione è l’unico principe tedesco che risponde e viaggia coi suoi. L’esercito conta 60/300mila crociati. Nel 1097 confluiscono a Costantinopoli e occupano territori conquistati dai Turchi. 15 mesi di assedio ad Antiochia, che va poi difesa dal ritorno dei Turchi. Molti muoiono, molti si fermano costituendo i regni latini e solo circa 10.000 arrivano a conquistare Gerusalemme il 15/07/1099 ma G di Buglione per umiltà rinuncia al titolo di re (che invece avranno i suoi successori). Se si fosse coordinata la crociata con Bisanzio, magari si sarebbe ricomposto lo scisma del 1054… invece nella IV crociata ci sarà il terribile saccheggio della ortodossa Costantinopoli. II crociata – 1150: protagonista è San Bernardo che convince il re di Francia e l’imperatore a partecipare, ma visto l’esito fallimentare delle prime spedizioni, i sovrani abbandonano l’impresa. Lo smacco subito ebbe rilievo in tutto l’Occidente: non era detto che le gloriose imprese delle crociate andassero a buon fine, anzi, poiché appena 50 anni dopo la conquista di Gerusalemme si vedono le difficoltà della conquista dei luoghi santi. Gerusalemme resta isolata e priva di aiuto. III crociata (1189-1192). Saladino nel 1187 riconquista Gerusalemme che cade in mano turca dopo neppure un secolo dalla conquista cristiana del 1099. L’imperatore Federico Barbarossa, Filippo Augusto di Francia e Riccardo I “Cuor di Leone” di Inghilterra partono alla volta della Terra Santa. Il Barbarossa muore affogato nel fango di un fiume a causa della pesante armatura mentre è in viaggio verso Gerusalemme. I due sovrani inglese e francese non trovano una intesa tra loro e faticano. Recuperano San Giovanni d’Acri e Cipro, ma non Gerusalemme. IV crociata (1202-1204) - Nel 1192 muore Saladino, grande condottiero saraceno, e questo ridà sicurezza ai crociati che nel 1202-1204 si muovono per una IV crociata promossa da papa Innocenzo III. È quella del saccheggio di Costantinopoli: qui convergevano i diversi eserciti che, divisi tra loro, depredano la città, compiendo orrendi misfatti, violando le chiese ortodosse come se fossero templi pagani, accecati poi dalla fama di bottino. Soprattutto si tratta di veneziani che, sprovvisti di beni personali, saccheggiano la città con la scusa di procurarsi i beni necessari all’impresa… Questo lascerà grande amarezza nella cristianità intera, dividendo ancor più occidente e oriente. Nel 1212 avviene una pseudocrociata: quella dei “bambini”. Diversi regni d’Europa inviarono bambini e fanciulli, per lo più francesi, confidando che potessero giungere in Terra Santa. Le navi salpate da Marsiglia naufragano oppure giungono in Africa dove i fanciulli sono venduti come schiavi. Grande fallimento, certo, ma animato da un profondo spirito religioso che mai, neppure per gli orrori della IV crociata, è del tutto assente dalle crociate. V crociata: 1217-1221. Dopo fallimenti in Palestina, i crociati piegano in Egitto e conquistano Damietta (di nessun peso). È la crociata di San Francesco che nel 1219 cerca di convertire il Sultano. VI crociata: 1228-1229. È l’unica, dopo la prima, ad avere qualche successo benché effimero. Guidata da Federico II che col Sultano tratta per ottenere Gerusalemme, Nazareth e Betlemme, oltre a una tregua di 10 anni lasciando libero l’Egitto. Fino al 1244 Gerusalemme rimane in mano ai cristiani. L’Europa vede però Federico II come un traditore che aveva patteggiato col demonio. VII crociata: 1249-1254. Re Luigi IX di Francia nel 1248 si assume il compito di riconquistare Gerusalemme. Si impatanano in Egitto, ma Luigi IX viene fatto prigioniero e pagare un fortissimo riscatto, perdendo 4 anni di tempo e ottenendo nulla. VIII crociata: 1270. I Saraceni hanno avuto campo libero dopo la disfatta francese e riconquistano gli stati latini. Preso da scrupolo di coscienza per adempiere al voto fatto, Luigi IX riparte con l’esercito e sbarca a Tunisi, dove vengono decimati dal colera e il 25 agosto 1270 muore lo stesso Luigi IX. Morto il capo carismatico, i diversi signorotti si osteggiano e la madrepatria rinuncia a mandare rinforzi. Nel 1291 viene così occupata San Giovanni d’Acri e i cristiani perdono l’ultimo avamposto cristiano. Anche se nel ‘300 e ‘400 si parlerà ancora delle crociate, tuttavia è ormai venuto meno lo spirito religioso di fondo e non si riproporranno poi spedizioni militari di liberazione. Effetti delle crociate: 1. Unione tra Occidente e Oriente 2. Grande risveglio di fede, con accentuazione della appartenenza alla cristianità universale, nel momento in cui va affermandosi la civiltà comunale del basso Medioevo, soprattutto in Italia. La grandezza di Venezia nasce dalle crociate, che aprono le vie di esplorazione e commercio con l’oriente. 3. A livello culturale si guadagna tramite gli arabi il recupero di Aristotele che favorirà il culmine della Scolastica, oltre al contatto con matematici, scienziati e filosofi arabi. Conseguenze negative: 1. Il rischio delle degenerazioni per brama di guadagno e volontà di emanciparsi dalle maglie del sistema feudale 2. Contrapposizione tra chiesa occidentale e orientale. Il giudizio degli storici non è concorde sul fenomeno delle crociate. Lo spirito bellico era tipico dell’epoca, e aldilà di questo le crociate sono un fenomeno significativo per la Chiesa e la società. Oggi lo spirito violento non ci appartiene più, ma resta da valorizzare la profonda unità religiosa che animò il fenomeno. Dal pv militare ci sono stati molti insuccessi. E di fatto non hanno raggiunto la liberazione dei Luoghi Santi né tutelato i pellegrinaggi. Tuttavia per due secoli si moltiplicano i contatti tra occidente e oriente (cfr cartina stati latini), il commercio si dilata attorno al Mediterraneo (Venezia edifica un impero commerciale e diplomatico).