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L’espansione dell’Occidente
L’espansione dell’Occidente
Terminate le invasioni, nell’XI secolo l’Occidente torna ad espandersi a danno del mondo islamico.
Oltre al Medioriente (Crociate), il fenomeno interessa il Mediterraneo, l’Italia e la Spagna.
Protagonisti, insieme alle città marinare, sono i Normanni, ormai pienamente integrati nella
Christianitas.
I Normanni in Inghilterra
Guglielmo il Conquistatore, Duca di Normandia, sconfigge gli Anglosassoni ad Hastings (1066).
Vinte le resistenze, impose una classe dirigente normanna,
e controllò il territorio attraverso una rete di funzionari pubblici (“sceriffi”)
creando una monarchia accentrata.
Il Domesday Book
Nel 1085 Guglielmo ordinò la redazione del Domesday Book (Il “Libro del Giorno del Giudizio”),
registrazione di tutte le proprietà (terra, bestiame, ecc) inglesi.
Si tratta di una sorta di catasto che:
Evidenzia che il re è l’unico proprietario del suolo inglese
Consente di razionalizzare la tassazione
I Normanni in Italia
Nell’XI secolo il Sud Italia è diviso in:
Territori longobardi (Salerno, Capua, Benevento)
Domini bizantini (Puglia e Calabria)
Città libere (Napoli, Gaeta, Amalfi, Bari)
Sicilia musulmana.
La frammentazione politica alimentava continui conflitti in cui si inseriscono i Normanni come
mercenari (1002)
I primi domini
Nel 1029 Rainulfo Drengot, ottiene da Duca di Napoli la contea di Aversa.
Nel 1043 i fratelli Altavilla ricevono dal Duca di Salerno la contea di Melfi.
Nel 1059 Roberto il Guiscardo di Altavilla diviene Duca di Puglia e di Calabria, nonché “futuro Duca
di Sicilia”.
L’unificazione del Sud
La conquista della Sicilia fu opera del fratello Ruggero (1061-91).
Roberto ultimò la sottomissione del Sud (1060-75), tentando, senza successo, di espandersi a Est
dell’Adriatico.
Nel 1130 tutti i domini del Sud furono riuniti in un solo Regno di Sicilia, feudo papale, sotto Ruggero
II (1101-1154).
Inizia la “Reconquista”
I musulmani avevano lasciato ai cristiani il Nord della penisola iberica (regni di Leon, Castiglia, Navarra
e Aragona).
Dopo il 1064 inizia l’offensiva cristiana che porta all’occupazione di Toledo (1085).
In questo periodo vive il conte Rodriguez Diaz, che diventerà il Cid Campeador, eroe dell’epica
spagnola.
Le crociate
Origini delle crociate
Le crociate sono un fatto più giudicato che compreso.
Si tratta però di un fenomeno complesso che ha diverse radici:
Religiose e culturali (cultura del pellegrinaggio e teologia dell’azione armata)
Economico-sociali (espansione demografica e bisogno di terra)
Politico-militari (minaccia turca all’Impero d’Oriente).
Pellegrinaggio armato
Nell’XI secolo si diffonde l’idea che il combattente che rischia la vita nelle guerre in difesa dalla
cristianità abbia gli stessi meriti del pellegrino.
Alessandro II promette la remissione dei peccati in caso di morte a coloro che si recavano a combattere
in Spagna.
L’uso delle armi, in tali contesti, viene giustificato.
La “guerra giusta”
Si devono considerare con rigore le strette condizioni che giustificano una legittima difesa con la forza
militare. Tale decisione, per la sua gravità, è sottomessa a rigorose condizioni di legittimità morale.
Occorre contemporaneamente:
Che il danno causato dall'aggressore alla nazione o alla comunità delle nazioni sia durevole, grave e
certo.
Che tutti gli altri mezzi per porvi fine si siano rivelati impraticabili o inefficaci.
Che ci siano fondate condizioni di successo.
Che il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare. Nella
valutazione di questa condizione ha un grandissimo peso la potenza dei moderni mezzi di distruzione.
Cause economico-sociali
Il movimento crociato grande successo anche per le difficoltà economiche legate all’aumento
demografico:
i contadini erano mossi dal desiderio di trovare in Oriente la terra e lavoro;
i cadetti dell’aristocrazia, esclusi dalla successione, vi cercavano feudi;
le città marinare lucravano sui rifornimenti e speravano in colonie e privilegi commerciali.
L’invasione turca
Nel X secolo i Turchi selgiuchidi, di origine mongolica, provenienti dal Turchestan, si muovo verso
Occidente.
Convertiti all’Islam, all’inizio dell’ XI secolo conquistano Persia e Iraq.
Sottraggono poi Siria e Palestina (1071) ai sovrani Fatimidi di Egitto
e raggiungono l’Anatolia, territorio dell’Impero bizantino.
Il Concilio di Clermont
I Turchi non impedirono i pellegrinaggi in Terrasanta, anche se compirono distruzioni e violenze,
amplificate dal racconto dei testimoni.
Nel 1095 Urbano II, dopo aver ricevuto gli ambasciatori bizantini, pronuncia al Concilio di Clermont
l’invito alla nobiltà a difendere la cristianità dai Turchi.
L’esito dell’appello del papa
Molta gente umile si mise in marcia verso la Terrasanta (“Crociata dei pezzenti” guidata da Pietro
l’Eremita, 1096).
I veri crociati, si riunirono nel 1097 a Costantinopoli, provenendo da:
Normandia (Roberto, figlio di Guglielmo)
Francia meridionale (Raimondo di Tolosa)
Lorena (Goffredo di Buglione)
Sud Italia (Boemondo e Tancredi di Altavilla)
La prima crociata
I crociati penetrarono in Anatolia e in Siria (assedio di Antiochia) quindi conquistarono Gerusalemme
(1099).
I territori conquistati non furono restituiti ai Bizantini, ma divisi in vari principati, vassalli del Regno di
Gerusalmme.
Goffredo di Buglione divenne re (“Advocatus”) di Gerusalemme.
Gli stati crociati
La struttura feudale dei domini crociati non favorì la resistenza alla controffensiva islamica.
Tra XII e XIII secolo Siria e Palestina tornarono sotto il controllo musulmano (1291: Caduta di S.
Giovanni d’Acri).
Le successive sei crociate non riuscirono ad ottenere risultati significativi.
Seconda e Terza crociata
La seconda crociata (1147-49) fu promossa dopo la caduta di Edessa (1144), parteciparono: Luigi VII
di Francia e l’imperatore Corrado III di Svevia.
La terza (1189-92) fu causata dalla perdita di Gerusalemme (1187); parteciparono: l’Imperatore Federico
I, Filippo Augusto di Francia e Riccardo di Inghilterra.
Gli ordini cavallereschi
A difesa degli stati crociati e dei pellegrini si formarono gli ordini cavallereschi, i cui membri erano
religiosi impegnati ad usare le armi contro i nemici della fede.
Nel corso del XII secolo, sorsero:
Ospitalieri (poi Cavalieri di Malta)
Teutonici (poi trasferiti in Prussia ove fondarono uno stato)
Templari (sciolti dopo il 1307)
Il mistero dei Templari
Non esiste.
Esistono invece miti e leggende, di origine molto recente, alimentate:
dalla collocazione della sede dell’ordine, presso il tempio di Gerusalemme,
e dalle circostanze in cui i Templari furono eliminati, per volontà del re di Francia interessato a
impossessarsi delle loro ricchezze.
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