Progetto FAIR “FAmiglie In Rete” Promozione di micro-gruppi locali di mutuo aiuto educativo e solidarietà familiare PREMESSE, OBIETTIVI e IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR PREMESSE PREMESSE Qual è la traiettoria della solidarietà interpersonale e interfamiliare? Progetto FAIR PREMESSE Progetto FAIR «Siamo di fronte ad evidenti sintomi di decadenza globale. … la crisi dell’essere con, dell’essere al mondo insieme. L’aspetto fondamentale è la solitudine che ognuno regala a se stesso. La comunità è fratturata sotto un martello che la sbriciola in componenti sempre più piccole fino alla riduzione al singolo individuo» (G. Dossetti) PREMESSE Progetto FAIR CRISI di attenzione all’altro Globalizzazione dell’indifferenza Papa Francesco (Luglio 2013 – Lampedusa) Riduzione della solidarietà inter-familiare Dal 1983 al 2003 il numero delle famiglie aiutate da persone non conviventi si è ridotto dal 23% al 17% (fonte: Istat 2010). PREMESSE Progetto FAIR CRISI RELAZIONALE DEL VOLONTARIATO Rapporti Biennali sul Volontariato in Italia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (IV rapporto, pubblicato il 20 settembre 2011) Organizzazioni sempre PIÙ PICCOLE (associazioni dei presidenti). Organizzazioni sempre PIÙ SCOLLEGATE (crisi delle reti, dei movimenti) Polverizzazione delle organizzazioni di volontariato. Il volontario è sempre più SOLITARIO PREMESSE Progetto FAIR La Polverizzazione del Volontariato si accompagna a: - Processo di SVOLONTARIZZAZIONE … si assiste ad un progressivo spostamento delle persone dall’impegno volontario alle professioni sociali -Processo di RESIDUALIZZAZIONE … le associazioni di volontariato ogni anno incontrano centinaia e centinaia di persone (giovani, adulti, famiglie, …) ma pochissime di queste accolgono l’invito ad un impegno stabile. <<Ad impegnarci concretamente siamo sempre gli stessi “quattro gatti”. E anche noi facciamo sempre più fatica a continuare>> PREMESSE Progetto FAIR UNITÀ e GRATUITÀ sono INTERDIPENDENTI PREMESSE Progetto FAIR La CRISI è crisi delle relazioni interpersonali ANALFABETISMO EMOTIVO-RELAZIONALE (Linee Pastorali CEI 2010-2020) PREMESSE Progetto FAIR È in crisi LA FIDUCIA … (Società fredda Bauman) … cosa diciamo ai nostri figli quando iniziano le prime uscite da soli? NU’ RA’ AURIENZ’ E’ SCUNUSCIUT’!!! STATT’ ACCORT’ !!! … società fredda e del sospetto (Z. Bauman) … società del rischio (U. Beck) … società a termine (R. Sennet) PREMESSE Progetto FAIR Fabbisogno di solidarietà familiare? Residenziale 7.500 minori in affidamento eterofamiliare 7.000 minori in affidamento intrafamiliare 15.000 minori in comunità residenziale ??? Anziani nelle case di riposo ??? Adulti disabili nelle case alloggio ……… PREMESSE Progetto FAIR Fabbisogno di solidarietà familiare? - oltre 440.000 minori e famiglie in carico ai servizi sociali (2011 - III Rapporto Coesione Sociale, INPS-ISTAT-Min.Lav.) - 720.000 mila minori vivono in famiglie in condizioni di povertà assoluta. (2011) - 10/15 % scolari sono portatori di B.E.S. - 2milioni di famiglie mono-genitoriali (2013) - 7,6 milioni di famiglie unipersonali (2013) - … … … un po’ tutti !!! Progetto FAIR OBIETTIVI OBIETTIVI “Famiglie in Rete” significa attivare strategie di fronteggiamento delle difficoltà educative e genitoriali riorganizzando le dinamiche inter-familiari in “chiave solidale e mutualistica” Progetto FAIR OBIETTIVI Progetto FAIR Obiettivo generale: Favorire il ruolo educativo delle famiglie, rafforzando le competenze genitoriali e relazionali attraverso percorsi di confronto e mutuo-aiuto locale. Obiettivi specifici: -Promuovere la nascita e il consolidamento di gruppi/reti locali di mutuo-aiuto educativo e solidarietà familiare -Individuazione, descrizione e diffusione di metodologie efficaci di promozione di capitale educativo-relazionale al Sud. OBIETTIVI FINE: Favorire il ruolo educativo TARGET: gruppi di famiglie con figli MODALITÀ (obiettivo strumentale): Promuovere mutuo-aiuto educativo e solidarietà familiare (Individuare, descrivere e diffondere metodologie efficaci) RICERCAZIONE Progetto FAIR Progetto FAIR IPOTESI di LAVORO IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR È la capacità di rispondere ai PROPRI BISOGNI in modo comunitario!!! (G. Cursi, prof. di Sociologia del Pontificio Ateneo Salesiano) È la capacità di favorire una rete di RECIPROCITÀ (di ricevere e dare aiuti, attenzioni, cura, amicizia, stima, affetto, fiducia, …) Dimensioni “fondanti” un gruppo di solidarietà familiare Progetto FAIR IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR Come lavorare allo sviluppo del “vertice” della CONDIVISONE ? Azione 5.b - Reticolare il sistema delle relazioni interpersonali interne al gruppo/rete IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR Come lavorare allo sviluppo del “vertice” della CONDIVISONE ? Azione 4 - Attività di formazione, supervisione e accompagnamento delle cd. “famiglie aggreganti” IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR Come lavorare allo sviluppo del “vertice” della CONDIVISONE ? Azione 5.a - Intensificare i meccanismi di empowerment educativo e di mutualità Es.: -Minicicli di confronto-condivisione sugli stili educativi -Mutuo aiuto pratico tra genitori (condivisione dei problemi) IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR Come lavorare allo sviluppo del “vertice” della CONDIVISONE ? Azione 6 - Sostegno ai gruppi tramite specifiche “attività gruppali” mirate (percorsi di animazione interna [momenti aggregativi, escursioni, laboratori creativi, …] (condivisione delle gioie) IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR Come lavorare allo sviluppo del “vertice” della CONDIVISONE ? Azione 5 - Accompagnamento, supervisione, consulenza-orientamento dei gruppi ANALISI/DIAGNOSI del grado di coesione interna al gruppo e orientamento programmatico IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Punto di START (intensa coesione spontanea, numero ridotto di membri, attività iniziali di modesta entità ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Sviluppo progressivo delle attività ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Sviluppo progressivo delle attività ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Sviluppo progressivo delle attività ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soluzione 1: Stop sviluppo attività Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soluzione 2: Empowerment relazionale del gruppo Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soluzione 2: Empowerment relazionale del gruppo Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soluzione 2: Empowerment relazionale del gruppo Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo ATTIVITÀ Densità operativa IPOTESI DI LAVORO Progetto FAIR COESIONE – Densità relazionale Soluzione 2: Empowerment relazionale del gruppo Soglia di “SFALDAMENTO” del Gruppo NUMEROSITÀ Frammentaz. Relazionale Progetto FAIR Proviamoci insieme !!! Progetto FAIR PIANO di LAVORO PIANO DI LAVORO Progetto FAIR Il progetto FAIR è pensato su un triennio di attività. Il primo anno ha funzione di start-up. Il taglio delle attività avrà prevalentemente carattere introduttivo e metodologico, vista anche la natura di "ricerca-azione" del percorso. PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): -MAPPATURA DEI GRUPPI della propria ZONA -INDIVIDUAZIONE DEI 4 GRUPPI DA COINVOLGERE - INDIVIDUAZIONE DEGLI PSICOPEDAGOGISTI LOCALI PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): -MAPPATURA DEI GRUPPI della propria ZONA Elenco e “fotografia” dei gruppi/reti di famiglie con figli, presenti nella regione (tra quelli aderenti al Forum delle Ass. Familiari) [da definire insieme lo “strumento” di rilevazione] PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): INDIVIDUAZIONE DEI 4 GRUPPI Individuazione in accordo con il Forum Regionale e verificando di persona l’effettiva disponibilità/adeguatezza del gruppo L'ampiezza dei territori (24 zone di 6 regioni) e l'esiguità dei fondi (33mila euro per tutto il primo anno di attività) rendono l'attività assai leggera e pertanto il raggiungimento effettivo dei risultati attesi richiede che i 24 gruppi da coinvolgere debbano essere individuati tra quelli già attivi sull'oggetto del progetto e cioè: aggregazione tra famiglie, condivisione e mutuo aiuto sugli stili educativi, solidarietà interfamiliare, apertura solidale delle famiglie. PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): INDIVIDUAZIONE DEI 4 GRUPPI Incontri introduttivi con i singoli gruppi locali ipotizzati: presentazione del progetto, verifica delle disponibilità, intro metodologica e operativa, definizione del programma di lavoro locale, individuazione di uno psicopedagogista (o figura analoga), … PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): Impegno dei gruppi locali -5 incontri interni (tra le famiglie del gruppo) di condivisione sugli stili educativi (moderati da uno psicopegagogista) - 3 incontri inter-gruppali di zona (partecipazione di responsabili e famiglie aggregator) (moderati dal coordinatore territoriale) - Attività di empowerment relazionale, in base alle proprie possibilità e specificità (passeggiate, gite, …) e di inclusione nel gruppo di famiglie in difficoltà (auto-organizzati dal gruppo) PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 1° passo (luglio-settembre): INDIVIDUAZIONE DEGLI PSICOPEDAGOGISTI LOCALI Disponibili/Capaci di realizzare un ciclo di 5 incontri di confronto-condivisione-formazione sugli stili educativi rivolto ai genitori con figli, membri del gruppo coinvolto (sulla base di un KIT comune proposto dal Coordinamento Metodologico, ed adattato in base alle esigenze locali) PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 2° passo (ottobre2014-maggio 2015): REALIZZAZIONE IN CIASCUN TERRITORIO DEGLI INCONTRI e DELLE ATTIVITÀ PREVISTE MONITORAGGIO QUALITATIVO, OPERATIVO, AMMINISTRATIVO DEL PROGETTO PIANO DI LAVORO Progetto FAIR 3° passo (maggio 2015): Pubblicazione report qualitativo-metodologico del progetto PIANO DI LAVORO Progetto FAIR Ruolo dei coordinatori territoriali (in sintesi): 100 ore, di cui 50 ore relative ai 5 incontri interregionali dei coordinatori (si svolgono in Campania) - 1 incontro start-up: giugno 2014 - 1 incontro verifica intermed.: sett.2014 - 1 incontro verifica intermed.: febb.2015 - 2 incontri verifica/report finale: mag.2015 PIANO DI LAVORO Progetto FAIR Ruolo dei coordinatori territoriali (in sintesi): 50 ore di attività locali, consistenti in: -20 ore di mappatura iniziale e incontri introduttivi con i singoli gruppi (nel periodo giugno-settembre) e di monitoraggio del percorso -30 ore per realizzare 3 incontri inter-gruppali (con RESPONSABILI E AGGREGATOR dei quattro gruppi, insieme) Progetto FAIR Buona Strada !!!