A Paolo Biggio premio "FAIR PLAY" da Panathlon Panathlon club Valdarno superiore Premio fair play 29 maggio 2009 A Paolo Biggio Insegnante di educazione fisica oltre che istruttore e formatore nazionale minibasket. È responsabile regionale e provinciale minibasket, è Presidente e fondatore dell’Associazione sportiva Movimento è vita, dove da tempo applica con successo la Dichiarazione del Panathlon sull’Etica nello sport. L’Associazione fondata da Biggio raccoglie operatori qualificati, che hanno unito le loro esperienze con servizi presenti sul territorio, nel settore del basket e del sociale per dare vita ad un nuovo modo di pensare lo sport. Movimento è vita è presente nelle scuole del Valdarno, anche nelle piccole frazioni, allo scopo di dare la possibilità anche a questi ragazzi di vivere il proprio rapporto con la pratica sportiva. Una particolare attenzione è rivolta anche ai ragazzi portatori di handicap La diversità nell’etica sportiva Da diversi anni ormai tutte le Federazioni sportive si stanno impegnando con progetti riguardanti l’etica sportiva, il fair play e la disabilità Paolo Biggio Il problema dal mio punto di vista deve essere risolto alla base dalle società sportive che portino avanti linee programmatiche ben precise. L’esempio che posso farvi è quello della mia Associazione sportiva che sin dal 1997, anno di fondazione,che segue un percorso in linea con la dichiarazione del Panathlon sull’etica nello sport giovanile. Questa è la dichiarazione delle nostre finalità, che consegnamo Ad ogni genitore all’atto dell’iscrizione del proprio bambino. Caro genitore, nel ringraziarti per averci scelto per far crescere sportivamente il tuo bambino, ti proponiamo la lettura di questo breve documento che aiuterà tutti noi a orientarci meglio nella grande sfida che ci attende: accompagnare i nostri figli lungo il cammino verso il futuro! Il Minibasket è per definizione un Gioco-sport educativo e come tale deve rispondere all’esigenza di una crescita psicologica, motoria e affettiva del bambino, nel rispetto della sua creatività e del naturale bisogno di integrazione e socializzazione. Per essere condiviso, il Minibasket necessita di regole che codifichino il comportamento dei nostri dirigenti, istruttori e atleti. Le nostre regole non limitano l’esuberanza ed il sano agonismo, ma sono una condizione per crescere meglio con serenità. Le regole pertanto, acquisiscono un significato pedagogico con una gradualità di metodi di insegnamento, motivate da un interesse primario, che non è la vittoria a tutti i costi o di tirare fuori campioni, ma quello di far crescere in maniera adeguata i bambini non trattandoli come oggetti o piccoli adulti. I nostri istruttori sono professionalmente qualificati, attenti e sensibili al significato di educazione allo Sport e sono in grado di utilizzare lo strumento regolamento all’interno di una metodologia condivisa e applicata con gradualità e competenza. Movimento è vita vuole sottolineare con fermezza la propria connotazione educativa, facendosi carico della formazione globale del bambino e del suo graduale incontro con le prime esperienze agonistiche.Vogliamo rispondere alle aspettative di tutti i bambini, alla loro voglia di amicizia e divertimento, all’interno di spazi educativi protetti, al necessario incontro con le regole e gli avversari ed il loro rispetto. Il Minibasket viene spesso tradotto in esasperato agonismo e ricerca ossessiva del risultato, come se per forza tutti i bambini debbano diventare dei campioni. Se non vi sentite di condividere il nostro pensiero, vi invitiamo ad iscrivere il vostro bambino in altri centri! La conoscenza e la condivisione delle Nostre finalità sono punti essenziali dai quali non si può prescindere se si ha a cuore lo sport e la sua funzione educativa. I TECNICI I tecnici devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Chi intraprende l'attività di tecnico, sia professionalmente che a livello volontario, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti. Il comportamento degli istruttori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione. I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra. Per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi: promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play; tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti; non premiare comportamenti sleali ne adottarli personalmente; non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio; garantire, anche attraverso un costante aggiornamento, che la propria qualifica sia adatta al ruolo assegnato; astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario; rispettare gli orientamenti tecnici e normativi della Società; presentarsi sempre in orario, indossare la tuta, trattenersi anche oltre l’orario prestabilito, coinvolgere, entusiasmare e partecipare; telefonare ed informarsi in caso di assenze prolungate; accogliere i nuovi iscritti con entusiasmo e cortesia, metterli a proprio agio preoccuparsi di rimettere a posto i palloni; non prendere iniziative personali ma avvertire sempre la Società; non lavorare esclusivamente per lo stipendio ma soprattutto per la passione; Il mancato rispetto di quanto scritto può comportare il decurtamento dello stipendio e, in casi estremi la risoluzione del rapporto di lavoro. letto, sottoscritto ed approvato L’istruttore___________________________firma_____________________ Partita 1° Torneo Minibasket fair play categoria scoiattoli 98-99 6 gennaio 2007 Palazzetto di Ponticino Abbiamo il piacere di invitarvi al primo torneo dedicato al fair play gioco leale riservato alla categoria scoiattoli 98-99 che avrà luogo nei giorni 6 gennaio 2007 presso il palazzetto di Ponticino. Obiettivo della manifestazione, oltre alla partecipazione alle gare, è la sensibilizzazione di tutti gli addetti ai lavori e gli interessati, sulle problematiche etiche e di comportamento da tenere durante le gare da parte del pubblico, degli istruttori e dei bambini affinché si possa arrivare ad assistere a situazioni non esasperate ma nello stesso tempo agonistiche nel segno della lealtà e del rispetto reciproco. Scheda attestazione comportamento squadra A Giorno Torneo Scheda attestazione comportamento squadra B Istruttore Si è proposto in modo positivo nei confronti di arbitri e avversari È rimasto insensibile all’evolversi della partita Ha evidenziato in modo plateale qualche decisione arbitrale Ha discusso con l’arbitro e l’istruttore avversario Ha tenuto un comportamento diseducativo 5 4 3 2 1 Bambini Hanno giocato sportivamente salutando alla fine gli avversari Solo alcuni hanno tenuto un comportamento ostile verso l’arbitro Tutta la squadra si è comportata male verso l’arbitro o avversari 3 2 1 Genitori Hanno partecipato al gioco applaudendo anche gli avversari Hanno contestato sporadicamente l’arbitraggio Hanno manifestato avversità per l’arbitraggio Hanno disturbato continuamente arbitro e avversari 4 3 2 1 Sanzioni Fallo tecnico Espulsioni -3 -5 Totale 5° Torneo Nazionale Movimento è vita Aprile 2008 Un’esperienza emozionante 6° Torneo Nazionale Movimento è vita Aprile 2009 Mi piaci quando taci e sei come assente, e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca. Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Siccome ogni cosa è piena della mia anima tu emergi dalle cose, piena dell’anima mia. Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima e assomigli alla parola malinconia. Mi piaci quando taci e sei come distante. sembri lamentarti, farfalla che tuba. E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge: lascia che io taccia col silenzio tuo. Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e stellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piaci quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa come se fossi morta. Poi basta una parola un sorriso. E sono felice, felice che non sia vero. Pablo Neruda http://www.movimentoevitabasket.it/chi.htm