CHIMICA ORGANICA….IN PILLOLE PREMESSE: Nel trascrivere i composti, sono state adottate delle abbreviazioni per rendere più fluida la lettura ed evitare le ripetizioni. Pertanto, ecco alcuni chiarimenti: D: Definizione F: Formula I: Desinenza IUPAC PF: Proprietà Fisiche PC: Proprietà Chimiche PROPRIETA’ GENERALI 1. Sono formati da pochi elementi: C, H, O, N, P, S, Alogeni (VII Gruppo) 2. Formano catene più o meno lunghe (a volte lunghissime) aperte (lineari o ramificate) o cicliche (chiuse) 3. I legami sono covalenti: a. semplici σ (come negli alcani ibridazione sp3: tetraedro) b. doppi (σ+π) (come negli alcheni ibridazione sp2: triangolo con α=120°) c. tripli (σ+2π) (come negli alchini ibridazione sp: forma planare con α=180°) 4. I composti presentano il fenomeno della ISOMERIA: due composti si dicono isomeri quando hanno la stessa composizione ma diversa struttura e proprietà fisiche/chimiche. Es.: C2H6O (Alcol etilico) C2H6O (Etere di metilico) H H H H H I I I I - C I H - C - O - H H - C I I H - O - C I H IDROCARBURI (H, C) Si distinguono in idrocarburi (sempre composti oleosi) ALIFATICI a. A catena aperta b. Alcani Alcheni Alchini Dieni A catena chiusa Cicloalcani Cicloalcheni Cicloalchini Ciclodieni AROMATICI H - H a. Un solo anello Benzene e i derivati b. Due o più anelli condensati (es.: naftalina: 2 anelli; antracene: 3 anelli) ALCANI D: Idrocarburi alifatici saturi, cioè formati solo da legami semplici. F: CnH2n+2 (gli H sono il doppio dei C+ 2) ; I: -ano Es.: CH4: Metano C2H6: Etano C3H8: Propano C4H10: Butano Dal 5° in poi si usa la desinenza greca IUPAC. N.B. La radice dei primi quattro è la stessa di quella usata per altri composti che hanno lo stesso numero di C. PF: 1. I primi quattro sono gassosi 2. Dal 5° al 15° sono liquidi 3. Oltre il 15° sono solidi Aumentano progressivamente il PM, la δ, il punto di ebollizione Sono apolari Sono poco reattivi Danno due reazioni: PC: SOSTITUZIONE (di 1 o più H) CH4+CL2 CH3Cl+HCl PIROLISI (CRACKING) C16H34 2C8H18 NOMENCLATURA DI IDROCARBURI A CATENA RAMIFICATA 1. Si contano i C della catena principale 2. Si guarda la posizione dei rami laterali (radicali alchilici), cioè a quale carbonio della catena principale sono legati CH3 - CH CH3 Si identificano i radicali alchilici: -CH3 METIL; -C2H5 ETIL; ISOPROPIL 4. Prima scrivere il numero del carbonio con il radicale corrispondente di quel numero H3C - CH I - CH2 - CH I - CH3 C2H5 CH3 ALCHENI D: idrocarburi alifatici insaturi per la presenza di un doppio legame. F: CnH2n; I: -ene H2C=CH2 Etene (I), Etilene (C) C3H6: Propene Dal Butene in poi gli alcheni presentano isomeri di posizione. Occorre quindi indicare con un numero la posizione del doppio legame Es.: H2C=CH-CH2-CH3 1 Butene H3C-CH=CH-CH3 2 Butene Il 2 Butene, con doppio legame in posizione centrale, presenta due isomeri di tipo cis-trans. Siccome il doppio legame non può ruotare, i due gruppi alchilici legati al carbonio del doppio legame possono stare dallo stesso lato (cis) oppure in lati opposti (trans). H H CH3 CH3 C C II II C C H CH3 H CH3 PF: Stesse degli alcani. A causa del doppio legame sono più densi. PC: Danno due reazioni: ADDIZIONE: si apre il doppio legame e si possono addizionare due atomi (soprattutto alogeni) Es.: H2C=CH2+H2 H3C-CH3 (Etano) H2C=CH2+H-OH H3C-CH2OH (Alcol etilico-Etanolo) POLIMERIZZAZIONE: i monomeri si legano fino a formare lunghi polimeri Es.: Tante molecole di etilene danno il polietilene (così come tante molecole di vinile danno il PVC) H2C=CHCl (Vinile o cloro etene PVC –Policloro vinile) Alcheni +Alogeni DERIVATI ALOGENATI (ALOGENURI) ALCHINI D: Idrocarburi alifatici insaturi con triplo legame. F: CnH2n-2; I: -ino HC=CH: Etino (o ACETILENE) C5H8: Pentino Stessa isomeria degli alcheni, quindi dal Butino in poi si indica la posizione del triplo legame PF: Stesse degli alcani. A causa del triplo legame sono ancora più densi PC: Stesse degli alcheni, quindi danno ADDIZIONE Es.: C2H2+H2 C2H4 (Etene) Etino+H2 Gli alchini a basso PM legano metalli alcalini dando sali organici esplosivi detti acetiluri Es.: HC=CNa (Acetiluro di sodio)(un H è sostituito con un metallo) DIENI D: Idrocarburi alifatici insaturi con due doppi legami F: CnH2n-2; I: -diene In base alla reciproca posizione dei due doppi legami i dieni si dividono in: Cumulati: i due doppi legami sono successivi Es.: H2C=C=CH2 (Propadiene) Coniugati: I due doppi legami sono intercalati da un legame semplice Es.: H2C=CH-CH=CH2 (1, 3-Butadiene perché i doppi legami sono in posizione 1 e 3) Isolati: i due doppi legami sono intercalati da più legami semplici Es.: H2C=CH-CH2-CH=CH2 (1, 4-Pentadiene) PF: a causa del doppio legame hanno proprietà simili agli alchini con lo stesso numero di carboni. PC: Stesse degli alcheni: ADDIZIONE: in unione con un alogeno POLIMERIZZAZIONE: Gli scienziati hanno polimerizzato il 1, 3-Butadiene e formato la Buna (gomma industriale). Good Year ha sottoposto la buna a vulcanizzazione (cioè a zolfo e calore) che ha aumentato la resistenza dei pneumatici. Es.: H2C=C-CH=CH2 Idrocarburi CICLOALIFATICI La formula generale ha due idrogeni in meno rispetto a quelli a catena aperta La nomenclatura è identica a quelli a catena aperta, preceduta da cicloLa struttura porta alla formazione di figure geometriche H H H H C H C C H C C H H H H H C - C II I H C - C H C H H C = C H H PF & PC: sono identiche a quelli a catena aperta Idrocarburi AROMATICI Con un solo anello, sono costituiti dal benzene e dai suoi derivati BENZENE: C6H6 Nel 1865 un chimico svizzero, Kekulè, sapendo la formula del benzene, ne disegnò la struttura esagonale, in cui immaginò la presenza di tre doppi legami alternati. Tuttavia, non dava reazione di addizione, ma solo reazioni di sostituzione. Pensò dunque ad una struttura costituita da due isomeri di risonanza. H H H I I C C I H C H C C H C C H C C C H H C C I I H H H Derivati del Benzene Ottenuti per sostituzione di uno o più idrogeni. 1. Reazione di un solo sostituente 2. Reazione di due sostituenti: due metili sono chiamati xileni, e sono di tre tipi a seconda della posizione dei metili 3. Reazione di tre o più sostituenti: indicare con un numero, partendo dal vertice e andando in senso orario, la posizione e il tipo di sostituente nel benzene. 4. Due o più anelli condensati ALCOLI (R-OH) I: -olo. D: Sono composti monovalenti, con un solo gruppo –OH. R indica una catena carboniosa più o meno lunga. In base al numero di carboni legati al carbonio che lega il gruppo –OH funzionale, si distinguono in primari, secondari, terziari. Es.: CH3OH: Metanolo(I); Alcol metilico. PRIMARIO CH3CH2OH: Etanolo; Alcol etilico H - 1 Propanolo H H H I I I C I - C I H OH H H H I C I - I C I H - 2 Propanolo I - C I H H H - - OH C I - H H Butanolo, Terbutanolo CH3 I CH3 - C I - OH CH3 PF: Grazie al gruppo –OH sono polari e solubili in acqua Fra loro formano legami a idrogeno hanno punti di ebollizione alti rispetto agli idrocarburi con lo stesso numero di carboni PC: Danno tre tipi di reazioni chimiche in base al comportamento del gruppo –OH Comportamento ACIDO: 1. ALCOLATI: Alcol+Base Es.: CH3CH2OH+NaOH 2. ETERE: CH3OH+CH3OH Alcolato CH3CONa Alcolato di Sodio H3COCH3+H2O Etere di metilico Comportamento BASICO: 1. ALOGENATI DERIVATI: CH3CH2OH+HCl CH3CH2Cl+H2O Cloro Etano 2. ESTERE: Alcol+acido carbossilico Estere+H2O Reazione di OSSIDAZIONE (Ossidare= togliere H2): 1. Alcol Primario Aldeide Es.: CH3OH HCHO Aldeide formica; Metanale 2. Alcol Secondario Chetone Es.: H3C - CH - CH3 H3C - C I II OH O - CH3 Per preparare gli alcoli si usano diverse tecnologie: La fermentazione di frutta dei saccaromiceti. In tal caso il glucosio si trasforma in alcol etilico (es.: distillazione delle vinacce e del vino stesso). La massima concentrazione dell’alcol etilico è del 95%. L’alcol assoluto si ottiene trattando l’alcol puro con il cloruro di calcio (99%). Idratare gli alcheni oppure ridurre aldeidi e chetoni. Fra gli alcoli, il metanolo è tossico e non può essere troppo concentrato, in quanto attacca il fegato e può condurre alla cecità (30 ml sono sufficienti). Ci sono anche alcoli bivalenti: Dioli Es.: Glicoletilenico CH2OH I Etan diolo CH2OH (Anticongelante per radiatori) Ci sono anche alcoli trivalenti: Trioli Es.: CH2OH I CH2OH I CH2OH Propantriolo Glicerina/Glicerolo Reagendo con l’acido nitrico (3 molecole) da’ la Nitroglicerina Reagendo con 3 acidi grassi (acidi carbossilici a catena lunga) da’ i Trigliceridi: tripla esterificazione con liberazione di molecole di H2O ALCOLI AROMATICI Il Fenolo e i suoi derivati sono alcoli aromatici. Hanno una spiccata acidità Reagendo con gli idrossidi formano Fenati, sali organici (l’H è sostituito da un metallo alcalino) Es.: ALDEIDI D: Composti organici ossigenati H R - C O F: R-CHO I: -ale Es.: HCHO: Metanale/Aldeide Formica CH3CHO: Etanale/Aldeide Acetica Con 3 C: Propanale/ Aldeide Propionica Con 4 C: Butanale/ Aldeide Butirrica Composti polari con ponti a idrogeno Punti di ebollizione più alti rispetto agli idrocarburi con lo stesso numero di carboni I primi termini hanno un odore pungente; a seguire i composti con molti carboni hanno profumi di fiori Sono composti molto reattivi grazie alla presenza del gruppo CO: la reazione maggiore è quella di ossidazione (Ossidare= dare O2). Un’aldeide ossidata forma un acido carbossilico Per ottenere un aldeide si può ridurre un acido carbossilico ossidare un alcol primario. Vengono utilizzati intensamente in chimica industriale (acetali, ecc.) PF: PC: Es.: H CH3C OH CH3 - C O CHETONI D: Composti organici ossidati R C = O O R F: I: -one Es.: CH3 C = O CH3 a. Acetone b. Propanone c. Dimetilchetone (dato dal nome dei radicali ad esso legati più –chetone) CH3 C = O a. Butanone b. Metiletilchetone C2H5 PF: Sono composti polari con legami a idrogeno Sono meno solubili in acqua delle aldeidi I primi termini hanno un odore gradevole, mentre quelli più elevati sono rancidi Grazie al gruppo carbonile sono reattivi, anche se meno delle aldeidi Ossidando formano acidi carbossilici che vengono ottenuti dalla rottura del chetone stesso Il Butanone forma due molecole di acido Etanoico, oppure una molecola di acido Propanoico e una di acido Metanoico PC: ACIDI CARBOSSILICI OH R - C O F: R-COOH I: -oico Es.: HCOOH: Acido Metanoico/ Acido Formico Acido Etanoico/ Acido Acetico Acido Propanoico/ Acido Propionico Acido Butanoico/ Acido Butirrico Sono composti polari L’acido acetico è uno dei principali solventi Hanno punti di ebollizione alti PF: PC: Danno diverse reazioni: 1. Acidi carbossilici + Riduzione 2. Acidi carbossilici + Idrossidi Aldeidi Sali carbossilasi Es.: CH3-COOH + NaOH CH3-COONa + H2O 3. Acidi carbossilici + Base organici Es.: Acido Carbossilico + Alcol CH3-COOH + CH3CH2OH Esteri (Sali organici) Esterificazione Estere + H2O CH3COO-CH2-CH3 + H2O 4. Acidi carbossilici + NH3 Ammidi Es.: HCOOH + NH3 HCOO-NH2+H2O Esistono degli acidi carbossilici a catena lunga con un numero pari di carboni superiore a 10 che prendono il nome di acidi grassi [saturi (legami semplici: acido palmitico, stearico (cera)); insaturi (uno o più doppi legami: acido oleico, linoleico Ω3)]. Gli acidi saturi sono liquidi e derivano dagli animale; quelli insaturi si trovano negli oli vegetali; Ω3 si trova nel pesce azzurro. ACIDI BICARBOSSILICI D: Sono formati da due gruppo COOH e sono presenti in fiori e frutta, tali da produrre profumo COOH I COOH COOH I CH2 I COOH I CH2 I COOH CH2 I COOH Acido Ossalico Acido Malico Acido Succinico Sono bifunzionali, come gli ossiacidi organici OSSIACIDI ORGANICI D: Sono formati sia dal gruppo OH che dal gruppo COOH I: -ossipropionico Il più comune è l’acido Lattico Acido Alfalattico CH3 I CHOH I COOH α- lattico (perché i due gruppi funzionali sono vicini) Acido Betalattico CH2OH I CH2 I COOH β- lattico (perché i due gruppi funzionali sono lontani) In natura si trova l’acido α- lattico, presente in due forme: Prodotto dai latobacilli Nei muscoli dei vertebrati in caso di sforzo muscolare. In questo caso si formano isomeri ottici (detti anche stereoisomeri) perchè hanno le stesse PF e PC ad esclusione della diversa deviazione della luce polarizzata dal polarimetro: verso dx destrogiro; verso sx levogiro Sono antipodi ottici o Enantiomeri, cioè uno è immagine speculare dell’altro. CH3 CH3 I I H - C I - OH OH- C I - H COOH COOH Acido D(+) α-lattico Acido L(-) β-lattico Questo avviene quando c’è un carbonio asimmetrico (CENTRO CHIRALE), cioè quando lega 4 gruppi tutti diversi. Tale fenomeno è presente anche nei monosaccaridi (zuccheri). Infatti, il glucosio è destrosio (forma destrogiro del C6H12O6- 4 centri chirali) rispetto al fruttosio che è levosio (forma levogiro del C6H12O6) Alcuni composti vengono usati nelle bevande effervescenti, come l’acido tartarico. AMMINE R N -- H H D: Composti azotati con azoto che derivano dall’ NH3 (Ammoniaca) Ammine PRIMARIE: un solo idrogeno è sostituito da un radicale alchilico R N -- R H Ammine SECONDARIE: due idrogeni sono sostituiti da un radicale alchilico Ammine TERZIARIE: tre idrogeni sono sostituiti con un radicale alchilico R N -- R R CH3 I C2H5 I NH2 NH I CH3 N CH3 CH3 Metilammina CH3 Etil-Metil-ammina Trimetilammina Es.: PF: I primi 2/3 termini sono gassosi Fino al 12 sono liquidi, poi solidi Sono solubili in acqua e fra di loro, formando legami a idrogeno Sono ottime basi di Lewis Formano sali di ammonio organici Vengono usate per formare il nylon Sono tossici I sulfamidici sono derivati delle ammine PC: Gli ammidi sono acidi carbossilici con un gruppo amminico al posto di H Es.: CH3COOH-NH2 Esistono le diammine, con due gruppo NH2 che hanno dei nomi strani: Cadaverina, Putrascina. AMMINOACIDI F: R I H - C I - NH2 COOH PF: Quelli naturali sono 20, tutti levo-α: quindi, deviano la luce tutti a sx ; NH2 e COOH sono vicini Sono composti anfoteri cristallini Formano legami a polipeptidi, dando proteine