DEPRESSIONE E ANZIANO Assunta Iavarone DEPRESSIONE E ANZIANO L’uomo è posto nella continuità della vita, nel suo divenire essere e morire. Gli anziani hanno superato gran parte di questo percorso, trovandosi di fronte alla perdita del proprio ruolo, delle relazioni socialmente importanti e l’accettazione del ruolo della vecchiaia. Non sempre i suoi sentimenti corrispondono a queste attribuzioni, spesso questo conduce all’insicurezza rispetto alla propria condizione psicofisica, all’insoddisfazione e all’isolamento. Nella vita della persona che invecchia la depressione è una patologia molto frequente, spesso non riconosciuta e combattuta, che comporta nei casi più gravi rischio di suicidio, morbilità e mortalità. CAUSE DI DEPRESSIONE NELL’ ANZIANO Oggi è comunemente accettato che la depressione nell’anziano è di origine multi fattoriale. Dicendo questo ci riferiamo ad un quadro depressivo che insorge per la prima volta dopo i 60/65 anni e non ad una recidiva di una sindrome depressiva apparsa in età giovanile LE PRINCIPALI CAUSE SONO: Perdita di ruolo in famiglia e nella società Mancanza di alternativa al lavoro Morte di familiari o amici Declino di vitalità Idea di non essere attraente Scarsi interessi culturali o sociali Inizio di autunno o di primavera Cambiamento di residenza Casa di riposo Malattie: cardiache – neurologiche – cancro – artrosi – deficienze nutrizionali Depressione da farmaci: antipertensivi – corticosteroidi- digitale – psicotropi Depressione da abuso alcolico SINTOMI PRINCIPALI DELLA DEPRESSIONE NELL’ANZIANO La depressione è una malattia che va compresa, riconosciuta e curata. Nell’anziano è una condizione patologica che può manifestarsi da sola o in concomitanza di altre malattie. Spesso la presenza di altre situazioni patologiche può mascherare un quadro depressivo e renderne difficile il riconoscimento I PRINCIPALI SINTOMI DELLA DEPRESSIONE NELL’ANZIANO SONO: • Umore moderatamente depresso • Visione pessimistica del futuro • Mancanza di interessi • Variazioni nell’appetito • Disturbi del sonno • Ansia ed agitazione immotivata • Presenza di sintomi somatici: Mancanza di energia Sentimenti di auto svalutazione Sensi di colpa Pensieri ricorrenti di morte DIAGNOSI L’elemento fondamentale per una corretta gestione della depressione in età geriatrica è caratterizzato da una diagnosi mirata e precoce che si ottiene attraverso un atteggiamento mentale aperto, disponibile e non rinunciatario. Spesso però la diagnosi può essere ostacolata in quanto la depressione nell’anziano viene giustificata come un evento normale legato alle vicissitudini della vita. La persona anziana tende a ridurre le proprie interazioni sociali, spesso pensa di essere troppo vecchia per curarsi o che il disturbo guarirà da solo. Gli strumenti diagnostici devono entrare nella pratica corrente della medicina di base, si tratta di strumenti di screening che si possono identificare in brevi questionari. Essi non rappresentano un’alternativa al colloquio con il paziente, il medico deve sapersi adattare alle esigenze del paziente, scegliendo in ogni caso il metodo valutativo più opportuno ed il linguaggio più appropriato. Anche la sola domanda “Lei si sente triste?” è in grado di riconoscere una percentuale di soggetti depressi. DEPRESSIONE E SUICIDIO Gli anziani depressi hanno un rischio suicidario quattro volte superiore ai giovani depressi. I sintomi più frequenti legati al suicidio sono: • • • • • Sensi di colpa e disperazione Rifiuto del cibo Insonnia persistente Tendenza alla somatizzazione Gesti di auto aggressività In tal caso è indispensabile attuare interventi di prevenzione che consistano in una prevenzione primaria: che viene esplicata attraverso interventi sociali atti a ridurre l’isolamento, come l’assistenza domiciliare. Prevenzione secondaria: che consiste nell’individuare gli anziani a rischio da sottoporre ad interventi idonei a ridurre l’attuazione degli intenti suicidari. DEPRESSIONE O DEMENZA? Il paziente depresso spesso lamenta di dimenticare tutto cioè di avere difficoltà di memoria, questa condizione va distinta dai disturbi simili che accusa invece chi ha un invecchiamento cerebrale precoce “o demenza”. Infatti nella depressione l’anziano presenta un disorientamento cognitivo sovrapponibile a quello che si sviluppa nelle sindromi demenziali Depressione Demenza L’insorgenza della sintomatologia è ben definita L’insorgenza della sintomatologia non è ben definita L’intervento medico è richiesto in tempi brevi. La richiesta di intervento medico è tardiva. I sintomi progrediscono rapidamente L’evoluzione è lenta e progressiva I familiari sono consapevoli del disturbo La famiglia è inconsapevole della malattia. Anamnesi positiva per malattie psichiatriche. Anamnesi negativa per malattie psichiatriche Passività di fronte ai deficit cognitivi Tentativi di superamento dei deficit Sentimenti di inadeguatezza con conseguente resa di fronte ad obbiettivi anche semplici Atteggiamento affettivamente incongruo in relazione ai sintomi Piena consapevolezza ed enfatizzazione Tendenza alla dissimulazione dei sintomi TRATTAMENTO DELLA DEPRESSIONE NELL’ANZIANO La depressione nella terza età è curabile nell’80/85% dei casi. Iniziare un trattamento quando la depressione ad esordio tardivo è nella fase emergente può impedire che essa si aggravi e si cronicizzi. Il farmaco ideale per l’anziano dovrebbe avere determinate caratteristiche quali: facilità di somministrazione, selettività d’azione, pochi effetti collaterali, scarsa tossicità in caso di sovradosaggio, azione efficace e rapida sui sintomi depressivi, scarsa interferenza sulla vigilanza e sulle funzioni cognitive. Una particolare attenzione si pone sugli eventuali effetti collaterali che un farmaco antidepressivo può avere in un paziente anziano. I principali effetti collaterali legati alla terapia antidepressiva possono essere così evidenziati: ipotensione ortostatica, sedazione, cardiotossicità ed effetti anticolinergici. Gli SSRI sono i farmaci di prima scelta nella depressione nell’anziano in quanto possono essere somministrati con un buon margine di sicurezza anche in presenza di altre patologie . Trattamento psicoterapeutico Il ruolo del trattamento psicoterapeutico nei disturbi dell’umore dell’età avanzata non è ben definito. Infatti nell’anziano è molto complesso indurre un cambiamento di personalità. Tuttavia si può agire con psicoterapie brevi che mirano a rafforzare le difese dell’io nei confronti degli eventi stressanti. Conclusioni Il notevole cambiamento del comportamento sociale ha fatto abbandonare il concetto della famiglia. La persona anziana oggi è socialmente emarginata la sua figura sociale è sminuita. Tutto ciò richiede una considerazione da parte nostra in quanto l’anziano può rappresentare sul piano umano e morale una risorsa che va utilizzata per il bene della collettività.