VIII sec. a.C Forte aumento demografico e grave crisi agraria solo in parte attenuata dall’emigrazione di massa, la Grande Colonizzazione SCHIAVITU' PER DEBITI Un’annata di cattivi raccolti costringeva i piccoli proprietari a indebitarsi con i grandi che si arricchivano sempre di più. Quindi i proprietari terrieri iniziarono a chiedere l’ABOLIZIONE DEI DEBITI e la RESTITUZIONE DELLE TERRE. Lo sviluppo del commercio e la diffusione della moneta favorirono l’ascesa sociale di marinai, mercanti e artigiani. VII sec. a.C Il nervo dell’esercito non fu più la cavalleria aristocratica ma la FALANGE degli OPLITI, armati di lancia e scudo. Questo armamento era alla portata di molti più uomini del demos. L’ORGANIZZAZIONE POLITICA AD ATENE Per placare il malcontento popolare i legislatori ebbero l’incarico di mettere per iscritto le leggi cittadine. Atene era dominata dagli aristocratici che agli inizi del VI sec. a.C provocò violenti contrasti, finchè nel 594 a.C fu eletto arconte Solone. Questo si limitò al potere dell’aristocrazia attribuendo cariche pubbliche basandosi sulla ricchezza terriera e non sulla nascita. Le riforme non spensero i contrasti tra demos e aristocrazia, fino a quando non presero il potere i tiranni. Quindi entrò in scena Pisistrato. PISISTRATO Con Pisistrato Atene si rafforzò sul piano politico-militare ed economico. La costituzione delle poleis era rimasta quella di Solone. CLISTENE Dopo il rovesciamento della tirannide Clistene propose di realizzare l’isonomia ovvero l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Per ottenere ciò ridusse i privilegi politici e ampliò i diritti dei cittadini più poveri. Per questo è considerato il fondatore della democrazia ad Atene. PRIMA RIFORMA DI CLISTENE Clistene riorganizzò in base al pricipio dell’isonomia la rappresentanza politica dei cittadini ateniesi. I demi furono classificati in tre tipi: -area urbana; -fascia costiera; -entroterra. Dopo essere stati classificati così vennero divisi in 10 tribù, in ciascuna c’erano: artigiani, marinai e contadini. Queste dieci avevano il compiti di fornire un numero uguale di opliti per l’esercito cittadino e inviare cinquanta rappresentanti ciascuna nella bulè. I cinquecento membri della bulè erano scelti per sorteggio. I dieci strateghi e i dieci arconti erano eletti dall’assemblea. L’OSTRACISMO Clistene introdusse anche il sistema dell’ostracismo, che consentiva di allontanare dalle città i personaggi troppo influenti, per impedire il ritorno della tirannide. Tra l’VIII e il VII secolo a.C Sparta, sottomessa la Messenia, trasformò gli abitanti in “servi dello stato”, iloti. Questi ultimi dovevano coltivare la terra per conto degli spartiati (guerrieri a tempo pieno, sottoposti fin dall’infanzia a una severissima preparazione militare). In una condizione diversa si trovavano i periéci, gli abitanti dei villaggi della Laconia attorno a Sparta, esclusi dai diritti politici ma liberi. LA COSTITUZIONE DI SPARTA La costituzione di Sparta è una costituzione molto antica che prevedeva un consiglio di anziani detto gherusìa, un’assemblea di tutti i cittadini che avevano superato i trent’anni, detta apéllea, cinque governatori dotati di potere giudiziario, gli éfori e due re che guidavano l’esercito. LE CITTA’ GRECHE Nonostante le profonde differenze di regime politico, le città greche erano parte di una civiltà unitaria. Infatti erano accomunati dalla lingua, dalle feste, dai giochi sportivi, dai santuari e dai culti religiosi. LE OLIMPIADI Particolare importanza ebbero le Olimpiadi, che si svolgevano ogni quattro anni presso il santuario di Zeus a Olimpia. Duravano cinque giorni, programmati nel seguente modo: 1° giorno: cerimonie religiose inaugurali; 2° giorno: gara di pentathlon, corse delle quadrighe e dei cavalli; 3° giorno: cerimonie in onore di Zeus e corse a piedi; 4° giorno: atletica pesante; 5° giorno: cerimonie conclusive e banchetti. La religione olimpica La religione olimpica era politeista e caratterizzata da un gran numero di divinità, simili agli uomini nei vizi e nelle virtù, ma immortali.