due piramidi - Scuole Maestre Pie

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Davide, Elettra, Eugenia, Marta
Classe 2^A
La doppia piramide per chi cresce
Alla base troviamo i carboidrati,
fonti di energia, essenziali poiché
ci permettono di compiere le
attività quotidiane.
Successivamente le vitamine
(funzione regolatrice) , poi i
grassi e le proteine, che hanno
funzione plastica. Molto
importante è praticare l’attività
fisica quotidiana.
In Italia, il 75 % delle persone
consuma carne rossa e solo il 35 % i
legumi. La piramide alimentare può
aiutarci ad adottare una corretta
alimentazione.
Italia e altri paesi a confronto …
In quasi tutti i paesi i legumi e il
pesce sono gli alimenti consumati da
una minore percentuale di
popolazione. Gli americani sono i
primi consumatori di carne (200
g/giorno pro capite) e gli svedesi di
latticini e latte (400 g/giorno pro
capite).
La frutta e gi ortaggi
sono gli alimenti con i
minori impatti
La carne bovina è
l’alimento che genera gli
impatti maggiori
Dieta composta prevalentemente da
frutta e verdura
=
impatto minore
rispetto a una dieta in cui viene
consumato un elevato quantitativo
di
carne.
Gli indicatori ambientali
Il “life cycle assestment” (l.c.a.)
permette di stimare gli impatti
ambientali lungo tutto il ciclo di
vita.
Esso prende in considerazione
tutte le fasi, a partire da quella
agricola per terminare con
quella della distribuzione o della
cottura.
Gli indicatori ambientali sono ….
.. emissione gas serra
… utilizzo di acqua
… impronta ecologica
È stata analizzata la spesa settimanale
di alcune famiglie in tutto il mondo e ne
sono stati stimati gli impatti ambientali
pro capite.
Questa è la classifica …
1° posto: Australia (136kg CO2 pro capite)
2°posto: Stati uniti (128 kg CO2 pro capite)
3° posto: Messico (126 kg CO2 pro capite)
4° posto: Italia (114 kg CO2 pro capite
La famiglia italiana acquista ogni settimana circa 53 kg di prodotti alimentari, di
cui il 28% sono prodotti ortofrutticoli, il 26% prodotti cerealicoli e il 46% di
genere animale.
5° posto: Francia (111kg CO2 pro capite)
6° posto: Giappone (106 kg CO2 pro capite)
7° posto: Turchia (103 kg CO2 pro capite)
8° posto: Inghilterra (86 kg CO2 pro capite)
Gli stili alimentari domestici
Da sempre l’ambiente deputato all’educazione
alimentare è stato la famiglia.
La presenza dei genitori durante il pasto serale è
legata al consumo più elevato da parte degli
adolescenti di frutta e verdura, così come
diminuisce la probabilità di saltare la colazione.
Gli stili alimentari domestici
I bambini possono essere influenzati più
facilmente ad adottare stili di vita equilibrati ma,
in diversi “trend” globali essi si abituano a
mangiare cibi pronti e snack e non rispettano più
gli orari di pranzi e cene.
Un elemento persuasivo può essere la pubblicità.
La pubblicità
Un ragazzo in Italia vede circa 32
mila spot sui generi alimentari.
I bambini che guardano più spesso
la televisione sono i più esposti
all’adozione di stili di vita
alimentari poco equilibrati.
Curiosità …
Junk food = cibo spazzatura (qualsiasi
cibo o bevanda ad alto contenuto
calorico ma di scarso valore
nutrizionale)
In molti stati vengono eliminati gli spot di
junk food dai propri canali televisivi o
vietati alla visione dei minori (Australia,
Svezia, Norvegia …)
Comunicazione sociale
• La comunicazione sociale usa la pubblicità
progresso per cambiare il comportamento
delle persone
• Ha un basso tasso di successo
• Nella comunicazione sociale il risultato da
ottenere è quello di non consumare certi
generi alimentari
Alcune associazioni
• Salute al piacere è la campagna di
educazione alimentare rivolta agli
studenti , con la quale le
associazioni intendono
approfondire temi legati a diabete e
obesità, fornendo consigli utili e
promuovendo uno stile di vita e
un'alimentazione piacevoli, salutari
e attenti all'ambiente.
Ristorazione collettiva
In Italia è presente il
slow food a mensa,
programma ideato per crescere i ragazzi e
abituare gli adulti a mangiare sano,
partendo proprio dall’ambito scolastico e
lavorativo.
Alcune raccomandazioni…
1. Avviare campagne e associazioni
spieghino i valori di una dieta sostenibile
che
2. Sostenere le grandi aziende alimentari,
promuovendo indicazioni per il packaging e per
la pubblicità
3. Aiutare le scuole e le mense aziendali a
organizzare una sana alimentazione
4. Studiare la sostenibilità della dieta su scala
globale
5. Utilizzare la grande distribuzione come via per
dare messaggi chiari di una sana alimentazione
(supermercati..)
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