Università degli Studi di Perugia A.A. 2015-2016 ECONOMIA INDUSTRIALE DISCRIMINAZIONE DI PREZZO Prof. Fabrizio Pompei ([email protected]) Dipartimento di Economia CONTENUTIDELLALEZIONE Introduzione Tipologie di discriminazione Prezzi non lineari Altre forme di autoselezione dei consumatori § Discriminazione di prezzo e intervento dell’Autorità Antitrust § § § § Introduzione Ø LaDiscriminazionediPrezzo(DP)sia=uapra?candoprezzidifferen? perdifferen?unitàvendutedellostessobene Ø Fissando prezzi diverso per uno stesso bene (es.: biglieI aerei, biglieIdelcinema,tariffeele=riche,telefoniche,ecc.)vieneviolatala leggedelprezzounicoperunostessobene,ipo?zzatadalmodellodi concorrenza perfe=a, ma anche dal modello di monopolio che abbiamoconsideratofinoadora Ø La DP consente di aumentare i profiI, appropriandosi di parte del surplusdelconsumatore Ø La DP si applica in funzione della quan0tà acquistata, delle cara5eris0chedell’acquirenteodicerteclausolecontra5uali 3 Introduzione:Merca?secondariediscriminazionediprezzo Ø Una efficace DP richiede la capacità di limitare la rivendita sui merca? secondarie/odiavereinvecemerca?segmenta? Ø Merca? secondari: possibilità di acquistare lo stesso bene a un prezzo inferioreperpoirivenderloaunprezzosuperiore(pra?cadell’arbitraggio) Ø Nellarealtàimerca?secondarisonorariperché: - gli eleva? cos? di transazione non rendono conveniente l’operazione di acquistareunbeneadunprezzobassoperrivenderloadunprezzopiùalto (esempiodel3x2,neiprodoIacquista?alsupermercato) -ipotenzialiacquiren?nonhannosufficien?informazionisulledifferenzedi prezzo -rivenditaillegaleofisicamenteimpossibile(es.servizi,illegalerivendere energiaele=ricaacquistataatariffapiùbassa;impossibilefarearbitraggio suiservizidiunparrucchiere) 4 EsempidiDiscriminazionediprezzo • Tariffeele=richediverseperclien?residen?enonresiden?,e/o perfasceorarie • TariffeAPEX(advancepurchaseexcursion,tariffevincolatesu volicona/rprefissata) • TariffeLastminute • Pricingtomarket(l’impresapra?caprezzidifferen?perlostesso beneindiversimerca?) • Cartaverde,offertesuviaggiinternazionaliperunder26 • Offerte3x2alsupermercato • BiglieIdellostadioridoIperdonneebambini • BiglieIdelcinemaridoIperstuden?eanziani • Prezzidiurnieno=urnidifferenzia?(otragiornilavora?vie weekend)perparcheggi,servizitelefonici,ecc. • Tariffetelefonicheconsca=oallarispostaetariffazionea secondieffeIvi • Tariffetelefonicheconsogliadiminu?diconversazione,sms, trafficointernet Variazionediprezzovs.discriminazionediprezzo Ø Nontu=eledifferenzediprezzosullostessobenesonoilrisultato diunadiscriminazionediprezzo Ø Un’automobileFCA(ex-FIAT)puòcostarepiùinAustraliaemenoin Italiaacausadeimaggioricos?ditrasportoedeidazidoganaliche laex-FIATdevesostenerepervendereall’estero Ø Laproduzionedienergiaele=ricaètradizionalmentemenocostosa nelNord-ovestdegliSta?Uni? - Perché in quell’area del paese si concentra la maggior parte dell’offertadienergia Una discriminazione di prezzo è tale se può essere gius?ficata non sulla base di una forte differenza di cos? (in par?colare di cos? marginali) discriminazionediprezzo 6 Le?pologiedidiscriminazionediprezzo La classificazione si basa sulle informazioni di cui dispongono le imprese sui comportamen?deiconsumatori 1) Si ha DP di 1° grado (o perfe=a) quando l’impresa pra?ca il prezzo massimo su ogni unità venduta ad ogni cliente per o=enere il massimo profi=o (estrae quindi il surplustotaledaogniconsumatore) Ø Esempio:venditediaereionavi,sifaprezzodiversoinbaseall’acquirente(nel2015 Alitaliahavenduto14Airbus320,disecondamano,aAirberlin,lacompagniatedesca controllataal29percentodaE?hadperunacifrasuperioreaquelladimercato) 2)SihaDPdi2°gradoquandol’impresanonèingradodiosservarelecara=eris?che individuali dei consumatori ma ha solo qualche informazione sulle loro preferenze, questo perme=e all’impresa di agire in modo tale da far auto-selezionare i consumatori Ø Esempio: tariffa aerea rido=a (Apex) ai clien? (turis?) che trascorrono il fine seImana nel luogo di des?nazione e non ai clien? (viaggiatori d’affari) che si fermanonelluogodides?nazionesoloneigiornilavora?vi 2.bis) Esistono comunque diversi modi di vedere la DP di 2° grado, ad esempio si definiscetaleanchel’applicazionediprezzichevarianoinbaseallaquan0tàacquistata, DPdi2°gradobasatasuiprezzinonlineari 7 4.Le?pologiedidiscriminazionediprezzo(2) 3) Si ha DP di 3° grado quando le cara=eris?che dei compratori sono osservabili -Infunzioneditalicara=eris?chel’impresafisseràprezzidiversi Ø Esempio: scon? speciali per studen? e professori universitari sull’acquistodisohware Ø Fissandounprezzodiversoperognigruppodiclien?laDPdi3°grado prevedeun’aIvitàdisegmentazionedelmercato Ø Una prima forma della segmentazione del mercato si basa sulla localizzazionegeograficaDPspaziale Ø Esempio: the Economist viene venduto a prezzi diversi nei vari paesi europei Ø Altraformadisegmentazionedelmercato?enecontodellecondizioni economiche dei consumatori (costo abbonamen? in funzione del redditoannualedelso=oscri=ore) 8 Discriminazione di 1° grado (perfetta) • Se il monopolista pratica un prezzo unico, caso classico ( p = p M e Q = q M ) • CS = B; PS = A è TS = A + B p pM CS=consumersurplus PS=producersurplus TS=Totalsurplus Domanda B A C c qM qD Q • Con discriminazione di prezzo perfetta Q9 = q D , CS = 0 e PS = A + B + C Discriminazionediprezzodi1°grado(2) Unmonopolistaapplicaaciascunaunitàdiprodo=ovendutail prezzomassimocheciascunconsumatoreèdispostoapagare. Vienequindiestra=ol’interosurplusdelconsumatoreso=o formadiprofiI Efficienzaalloca?va:quan?tàvenduta=quan?tàdi concorrenzaperfe=a CS=0!ètu=oilsurplusètrasferitoall’impresa(efficienza vs.equità) Pocofrequenteperchérichiedeinformazioneperfe=asulla disponibilitàapagaredegliindividui(es.venditadinavie aeroplani;consulenze) InrealtàilPS=(A+B+C)–D,doveDèilcostoper discriminareiprezzi SeD>B+CalmonopolistaNONconvienediscriminare SeD<B+Calmonopolistaconvienediscriminare 10 MaseC<D<(B+C)ladiscriminazioneNONaumentailTS Discriminazionediprezzodi2°grado Leimpresehannoinformazionisullepreferenzedei consumatori,manonsonoingradodiosservarle individualmente(autoselezionedeiconsumatori) Es.tariffeAPEX:offertesuvolichecomprendono ilsabatono=enelluogodides?nazioneè discriminazionetraviaggiperturismo(elas?cità piùalta)rispe=oaiviaggid’affari(NB:la cara=eris?canonèdire=amenteosservabileela discriminazionesibasasull’autoselezionedel consumatore) 11 Discriminazionediprezzodi2°grado(2) Prezzinonlineari Siparladidiscriminazionedi2°gradoanchequandoilprezzo dipendedallaquan?tàacquistata,manondall’iden?tàdei consumatori(es.3x2,tariffeconsoglie).Comunquesitra=a semprediautoselezionedelconsumatore Uncasopar?colaresonoiprezzinonlineari,comeletariffeindue par0: unapartefissa,f(canone) unapartevariabileinbaseallaquan?tàacquistata,p è ilprezzounitariodiminuisceall’aumentaredellaquan?tà acquistata:seilprezzototaleèf+p*q; ilprezzounitariosaràf/q+p 12 Es.tariffeconosenzacanone/sogliatraffico Discriminazionediprezzodi2°grado(3) Prezzo unico e tariffa in due parti: il caso dei consumatori uguali • Supponiamo che il monopolista stia praticando un prezzo unico ( p = p M e q = q M ) p pM B Domanda A c=MC=pc C c qM qD Q • Come può aumentare i profitti grazie 13all’introduzione di un canone fisso? Discriminazionediprezzodi2°grado(4) Tariffa in due parti: il caso dei consumatori uguali • Tariffa a due stadi f = CS ( p ) • Se p = p M ⇒ CS ( p M ) = B • Se p = c ⇒ CS ( c ) = A + B + C π ( p ) = ( p − c ) D ( p ) + f = ( p − c ) D ( p ) + CS ( p ) = W ( p ) ⇒ se il venditore può usare una tariffa a due stadi e tutti i consumatori hanno la stessa domanda, allora il prezzo (la parte variabile) che massimizza i profitti lordi è lo stesso che massimizza il benessere totale ⇒ la tariffa a due stadi ottimale deve prevedere p = c ⇒ la parte fissa f= CS(p), cioè è pari al totale del surplus del consumatore 14 Discriminazionediprezzodi2°grado(5) • ⇒ L’introduzione di una tariffa a due stadi: Senza tariffa Con tariffa Profitti A A+B+C Surplus totale A+B A+B+C Surplus lordo dei consumatori B A+B+C Surplus netto dei consumatori B Zero • quindi il produttore non fa profitto sulla parte variabile (perché p=c), ma il consumatore cede tutto il suo surplus pagandolo nella parte fissa f. ⇒ Come in discriminazione perfetta: efficienza allocativa, ma CS nullo (tradeoff tra efficienza allocativa e benessere dei consumatori) 15 Discriminazionediprezzodi2°grado(6) Consumatori eterogenei • Tipi di consumatori diversi (diversa intensità di uso del bene) – Tipo 1: bassa intensità – Tipo 2: alta intensità è CS1(p) < CS2(p) per ogni livello di p • Se il venditore potesse identificare separatamente i due tipi di consumatori è ! = ! per entrambi e f1 = CS1 ( p ), f 2 = CS2 ( p ) • Ma questo non potrebbe funzionare perché tutti sceglierebbero la tariffa più bassa Occorre quindi soddisfare 2 vincoli: - Vincolo di incentivazione: i consumatori di tipo 2 devono preferire la tariffa 2 alla 1 - Vincolo di partecipazione: ogni consumatore deve preferire acquistare piuttosto che non acquistare niente 16 Discriminazionediprezzodi2°grado(7) Consumatori eterogenei • Soluzione ottimale: – Tipo 1 (bassa intensità): f1 = CS1 ( p1 ); p1 > c (la soluzione non è efficiente) – Tipo 2 (alta intensità): p2 = c ; f1 < f 2 < CS2 ( p2 ) (il venditore non è in grado di assorbire l’intero surplus è il minor profitto per il venditore è la “rinuncia” necessaria per poter indurre i consumatori all’autoselezione) Quindi i consumatori della tariffa 2 pagano una parte fissa più alta dei consumatori a bassa intensità (f2>f1), ma comunque minore del loro surplus, quindi f2<CS2(p2); inoltre pagano una parte variabile più bassa dei consumatori a bassa intensità, perché p2=c. Pertanto sono incentivati a comprare tale tariffa. • NB: sono i consumatori a scegliere la tariffa Esempio: tariffe telefono fisso a canone 17 + chiamate verso i cellulari Discriminazionediprezzodi3°grado(GroupPricing) Leimpresesannochecertecara5eris0che osservabilideiconsumatorisonocorrelateconla lorodisponibilitàapagare(elas?citàdelladomanda) èl’impresapuòsegmentareilmercatofissando prezzidiversiagruppidiversi(selezionedei consumatorieffe=uatadalvenditore) Possibilisegmentazioni: ü Localizzazionegeografica(pricingtomarketo discriminazionespazialedeiprezzi) ü Età(es.scon?aglianziani) ü Occupazione(es.scon?aglistuden?) 18 Discriminazionediprezzodi3°grado(2) Massimizzazione dei profitti • Ipotesi: un monopolista vende lo stesso bene a 2 gruppi (es. donne e uomini o residenti in due paesi differenti) è 2 funzioni di domanda diverse, osservabili da parte dell’impresa • Funzione di profitto: π ( p1 , p2 ) = p1 D ( p1 ) + p2 D ( p2 ) − C ⎡⎣ D ( p1 ) + D ( p2 )⎤⎦ – La massimizzazione dei profitti richiede la determinazione simultanea di p1 e p2 ottimali (o equivalentemente di q1 e q2) è MR1 = MR2 = MC è ⎛ ⎛ p1 ⎛ 1⎞ 1⎞ 1⎞ ⎛ 1⎞ p1 ⎜ 1 − ⎟ = p2 ⎜ 1 − ⎟ = MC è = ⎜1 − ⎟ ⎜1 − ⎟ ε ε p2 ⎝ ε 2 ⎠ ⎝ ε1 ⎠ 1 ⎠ 2 ⎠ ⎝ ⎝ 19 Discriminazionediprezzodi3°grado(3) ESEMPIO NUMERICO !! > !! è !! < !! ⎛ ⎛ 1⎞ 1⎞ p1 ⎜ 1 − ⎟ = p2 ⎜ 1 − ⎟ = MC ⎝ ε1 ⎠ ⎝ ε2 ⎠ MC Elasticità alta !! Elasticità bassa !! p1 p2 5 10 2 ? ? ⎛ ⎛ 1⎞ 1⎞ p1 ⎜ 1 − ⎟ = p2 ⎜ 1 − ⎟ = MC ⎝ ε1 ⎠ ⎝ ε2 ⎠ 1 1 5,56 ∗ 1 − = 10 ∗ (1 − ) = 5 10 2 E’ chiaro che dove l’elasticità è più alta (!! = !") il prezzo deve essere più basso (p1=5,56) per poter massimizzare i profitti 20 Discriminazionediprezzodi3°grado(4) Implicazioni Permassimizzareilprofi=o,ilvenditoredevepra?careun prezzopiùbassonelmercatodovel’elas0citàdelladomanda èpiùalta Questopuòspiegareadesempio: u perchéilprezzodiesportazionediunprodo=opuò talvoltaesserepiùbassodelprezzosulmercato domes?co u prezzipiùbassiperchiha(presumibilmente)reddito piùbasso(elas?citàpiùalta),es.giovaniunder26, studen? 21 Altreformediautoselezionedei consumatori • ClassidiprodoI • Venditecollegate • Benidurevoli ClassidiprodoI Ø Offrendo un certo numero di combinazioni qualità-prezzo il venditoreselezionaiclien?inbaseallalorodisponibilitàapagare Ø Esempi: libri in edizione economica e di lusso; prima e seconda classeneitreni,ecc Ø UnaformaestremadiquestataIcasihaquandoilvenditore,per realizzareunaDP,riducelaqualitàdialcuniprodoIcheoffre Ø Esempio:letariffeareePexeApex Ø In questo caso i cos? di produzione sono iden?ci e la discriminazione di prezzo viene effe=uata al solo scopo di aumentareilnumerodeiclien? 23 Venditecollegate Ø IgrandiPublisherscien?ficicostringonolebibliotecheuniversitarie ad acquistare anche riviste (o libri) di scarsa rilevanza (e scarso impactFactor)perpoterabbonarsiallerivistemigliori Ø I distributori di macchine fotocopiatrici vendono “paccheI” che comprendono la macchina ed un servizio di manutenzione (o in alterna?val’autoeilserviziodimanutenzioneseparatamente) Ø Bundling puro: gli acquiren? hanno l’alterna?va tra acquistare l’interopacche=oononacquistarenulla(es.riviste) Ø Bundling misto: gli acquiren? hanno la possibilità di acquistare l’interopacche=oociascunadellesuecomponen?separatamente (es.fotocopiatrici) 24 Venditecollegate(2) Esempio venditadelprogrammaMicrosohOfficeèExcel,Word,PowerPoint,AccesseMail acquistabilituIinsiemeadunprezzonotevolmenteinferioreallasommadeiprezzi dellesingoleapplicazioni Disponibilità a pagare N. Utenti Word Excel Scrittore 40 50 0 Contabile 40 0 50 Generalista 20 30 30 • Vendita separata di Word e Excel a 50€ è Ricavi = 50 x 80*= 4000€ (*80 copie date da 40 Scrittore + 40 Contabile) • Vendita separata di Word e Excel a 30€ è Ricavi = 30 x 120** = 3600€ (**120 copie date da 60 Scrittore + Generalista e 60 Contabile + Generalista) • Vendita separata di Word e Excel a 50€ + pacchetto (W+E) a 60€ è Ricavi = 50 x 80 + 60 x 20 = 5200€ è Offrendo diverse versioni dello stesso prodotto, o diverse combinazioni di prodotti collegati, un’impresa può essere in grado di discriminare tra diversi tipi di consumatori. Benidurevoli Ø Crucialitàdel“quando”(oggi,fraqualchemese)nelladecisionediacquisto diunbenedurevole(auto,TV,computer,ecc.)ediscriminazionediprezzo Ø DP intertemporale: pra?cando oggi un prezzo diverso da quello futuro, l’impresavenderà: -oggiadunprezzoaltoaiconsumatoriconpiùaltadisponibilitàapagare -infuturoadunprezzopiùbassoaiconsumatoriconpiùbassadisponibilità apagarechenonavrannoancoraeffe=uatol’acquisto Ø Trappoladeibenidurevoli: -ilconsumatorerazionalecapiscecheèinteressedelvenditoreabbassarei prezzineiperiodisuccessivi -ilconsumatore,anchesehaunaelevatadisponibilitàapagare,preferisce acquistareaprezzibassidomani 26 12.Benidurevoli(2) Ø Quindi, la strategia della DP temporale è controproducente per diversi mo?vi: -levenditesonopiùdistribuiteneltempo -ilprezzomedioèmoltopiùbassorispe=oalcasoincuil’impresafissiil prezzodimonopolioneidueperiodi Ø LaDPtemporale(prezzidiversineidueperiodi)comportandoprofiItotali piùbassipotrebbescoraggiarel’impresaadapplicarla Ø Duestrategiepersfuggireallatrappoladeibenidurevoli: -impegnarsianonridurreilprezzoinfuturo(esempioChrysler) - non vendere il bene ma affi=arlo (esempio Xerox), passando da bene durevoleanondurevole 27 Lapoli?caUEperlaconcorrenza Ø Lapoli?caperlaconcorrenzaeraritenutaimportantefindall’inizio perprevenire: 1)laripar?zionedelmercatotramiteaccorditraimprese 2)accordiperlimitarelaproduzioneoilprogressotecnico 3) la dominanza del mercato per un certo prodo=o da parte di un’unicaimpresa: -èillegaleabusaredellaposizionedominanteericorrereariduzioni della produzione, discriminazione di prezzo, limitazione della concorrenzainunaltromercato Ø Laprincipaleobiezioneallepra?chemonopolis?chederivava,oltre dal ?more della perdita del benessere sociale, anche dalla convinzione che esse avrebbero ostacolato il processo di integrazione del mercato UE segmentandolo in tan? merca? nazionali 28 Lapoli?caUEperlaconcorrenza(2) Dominanzaart.82(testo) Ø Ogni abuso da parte di uno o più soggeI che detengono una posizionedominanteall’internodelmercatocomuneoinunaparte significa?va di esso è proibito e incompa?bile con il mercato comunequalorainfluenziicommercitraSta?Membri Ø Tralespecifichedell’abusoricordiamoinpar?colare: (a) imporre dire=amente o indire=amente prezzi di acquisto o di vendita sleali o altre condizioni commerciali sleali (discriminazione diprezzo,ecc.) (b) limitare o controllare la produzione, i merca? o il progresso tecnicoasvantaggiodeiconsumatori 29 IlcasoUBC(1) Ø ObieIvo della UE: non distorcere il commercio tra gli Sta? Membri dell’UE Ø United Brands Company (UBC): grande produ=ore di banane ver?calmenteintegrato: i)piantagionidibananenelleregioniequatoriali ii)trasportooceanico iii)re?distribu?veneimerca?finali Ø UBC pra?cava ai distributori locali in differen? Paesi Membri prezzi sostanzialmente differen?, anche se i cos? per rifornire i vari merca? eranosimili Ø Esempio: in Danimarca il prezzo delle banane era il doppio che in Irlanda 30 IlcasoUBC(2) Ø UBC si difendeva dicendo che doveva sostenere prezzi diversi in quanto esistevanocondizionidimercatodiversedaPaeseaPaese Ø UBCargomentòchesistavacomportandocomeunanormaleimpresache massimizzaiprofiIindis?n?merca?nazionali Ø La Corte di Gius?zia Europea (ECJ) acce=ò in linea di principio questa argomentazione Ø Macontestòilfa=ocheconidistributoriUBCavevacommessounabuso diposizionedominanteimponendoterminicommercialichedavanoaUBC stessa,anzichéaidistributori,granpartedeiprofiI Ø In pra?ca, la ECJ obie=ò che l’imposizione di un prezzo più alto in DanimarcaavrebbedovutoavvantaggiareoltreaUBCancheidistributori, mentre gran parte dei profiI di un prezzo più alto andavano a UBC e questodimostraval’abusodellaposizionedominante. 31 Discriminazionediprezzo,efficienzaalloca?vaebenesseresociale Ø La discriminazione di prezzo genera un dilemma tra raggiungimento dell’efficienza alloca0va e equa distribuzione del benessere sociale (equità) - AbbiamoinfaIvistochedaunlatointu=eleformedidiscriminazione diprezzoilmonopolistariesceadaumentareilbenesseresocialetotale - Questoèpossibileperchéimponequasisempreunprezzocheèparialla disponibilità a pagare del consumatore più marginale, quello dove la disponibilitàapagareèparialcostomarginaledelmonopolista - In questo modo si massimizza la quan?tà producibile ed il benessere totaleèmassimo. - Tu=aviailmonopolistasiappropriaquasisempre ditu=oilbenessere sociale,“espropriandolo”aiconsumatori - Una colleIvità che ha a cuore un’idea di gius?zia sociale fondata sull’equitànonpuòperme=erecheavvengaquesto 32 Nonsempreimpedireladiscriminazionediprezzopuògaran?re l’aumentodibenesseresociale Ø Uno degli obieQvi principali dell’Unione Europea è la promozione dell’integrazionedelmercato - Promuovere l’integrazione del mercato significa non pra?care nessuna forma didiscriminazionediprezzotraidiversiPaesieuropei - È un obieIvo poli?co non necessariamente compa?bile con quello del benesseresocialeeconomico - InfaI,seiPaesihannocondizionieconomichedifferen?(reddi?edisponibilità a pagare), l’impresa potrà pra?care prezzi più al? in alcuni Paesi e prezzi più bassiinaltriPaesi(differenziazionediprezzo) - Masenonèconsen?todifferenziareilprezzo,l’impresapotrebbepra?care: a) un prezzo intermedio (tra quelli più al? e quelli più bassi), che andrebbe a favoredeiPaesieconomicamentepiùfor?easfavorediquellipiùdeboli b)ilprezzopiùaltofaperdereinfaIilmercatodeiPaesieconomicamentepiù debolicheperilmonopolistaverràcompensatodaglial?profiIdeiPaesipiù ricchi,malapopolazionedelpaesepiùdebolenonaccederàalbene - Quindi,inquestocaso,lanondiscriminazionediprezzopotrebbedanneggiare l’integrazionedelmercatoenonavereunagius?ficazioneeconomica? 33