Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.1 di 30 PREFAZIONE Gentili amici di www.viaggincina.it, immaginiamo che, se state leggendo queste pagine è perché, anche voi come milioni di visitatori ogni anno, siete attratti dal misterioso fascino che a tutt’oggi la Cina suscita nell’immaginario del viaggiatore occidentale e non solo. Il viaggio nella Terra di Mezzo è un’esperienza incredibilmente entusiasmante dalla quale tornerete sicuramente arricchiti dal punto di vista culturale, perché sarete proiettati in una realtà totalmente diversa, ma ugualmente affascinante, che vi permetterà di ampliare la vostra visione del mondo. Conoscere la realtà che si sta per approcciare è la base per intraprendere in modo coscienzioso e responsabile ogni viaggio e, a maggior ragione, questa regola vale per la Cina, così diversa in ogni suo aspetto da ciò a cui si è abituati. Allo scopo di darvi la possibilità di calarvi al meglio nel “mondo Cina”, abbiamo creato questa guida nella quale abbiamo raccolto tutte le informazioni utili che possono servire sia nella fase di programmazione del vostro viaggio che una volta giunti nella Terra del Dragone. L’abbiamo voluto chiamare “Il Manuale di Sopravvivenza” perché l’esperienza di un viaggio in Cina rappresenta ancora, per certi aspetti, un’avventura e, come tale, va affrontato con l’ausilio di una buona guida che permetta di districarsi in ogni situazione nel migliore dei modi. Al suo interno abbiamo voluto includere il maggior numero di informazioni, spaziando dalla geografia alla storia, dalla cultura all’arte, dalla cucina agli usi e costumi e così via fino ad arrivare alle semplici curiosità. “Il Manuale di Sopravvivenza” non ha la pretesa di spiegare tutto, perché per far ciò non basterebbe forse nemmeno un’intera enciclopedia, ma con le informazioni in esso contenute ed un po’ di spirito di adattamento siamo sicuri che vi aiuterà a rendere il vostro viaggio in CINA indimenticabile! Se voleste ricevere chiarimenti e/o ulteriori informazioni, non esitate a contattarci ! Siamo sempre a vostra completa disposizione per qualsiasi necessità ! BUONA LETTURA !!! IL TEAM di www.viaggincina.it Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.2 di 30 Indice Dati generali Pag. 4 Geografia Pag. 5 Clima Pag. 6 Come vestirsi Pag. 7 Storia Pag. 8-15 Arte e cultura Pag. 16-26 Credenze e religioni Pag. 27-32 Usi e costumi Pag. 33-40 Visti e formalità d’ingresso Pag. 41-42 Indirizzi utili Pag. 43 Moneta, cambio, mance Pag. 44-46 Salute Pag. 47-55 Trasporti Pag. 56-62 Cucina Pag. 63-66 Informazioni utili Pag. 67-70 Festività Pag. 71 Da non perdere Pag. 72-73 Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.3 di 30 DATI GENERALI Capitale: Pechino (Beijing) Popolazione: 1.330.000.000 (2009) Superficie: 9.600.000 km² Lingue : il mandarino. Nell’area di Canton si parla il cantonese. Diffusi nelle varie province i dialetti locali. La conoscenza dell’inglese, seppure in crescita, è limitata ad alcune zone dei grandi centri urbani. Religione: ampiamente diffuso l’ateismo. Le principali religioni sono quella buddista e la taoista. Sono altresì presenti significative minoranze cristiane e islamiche. Misura: sistema metrico La bandiera nazionale della Repubblica Popolare Cinese è rossa con cinque stelle. La proporzione tra lunghezza e altezza è di 3:2. Il colore rosso simboleggia la rivoluzione. Le cinque stelle sono colorate di giallo in modo da risultare luminose sullo sfondo rosso; la più grande rappresenta il PCC e le altre 4 il popolo del paese. La struttura indica l’unità del popolo dell’intero paese sotto la direzione del PCC. L’emblema nazionale è di forma rotonda. Al centro è posta la Porta Tian An Men illuminata da 5 stelle a punte e circondata da spighe e da una ruota dentata, che simboleggiano la Repubblica Popolare Cinese basata sull’alleanza fra operai e contadini. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.4 di 30 GEOGRAFIA La Cina è il terzo paese più grande del mondo dopo Russia e Canada ed è quasi delle stesse dimensioni dell’Europa con un’area di 9.560.900 Kmq. un confine di 20.000 Km. I paesi confinanti sono: Corea del Nord, Mongolia, Russia, Kazakhistan, Kirgizistan, Tagikistan, Afganistan, Pakistan, India, Nepal, Sikkim, Bhutan, Myanmar, Laos e Vietnam. La distanza dalla città più a nord Mohe che si trova sul confine nord-orientale con la Russia, alla barriera corallina di Zhengmu sulle isole Nansha nel mare cinese meridionaleè di 5.500 Km. Da est a ovest, dal confine orientale del massiccio del Pamir alla confluenza dell’Heilong Jiang e del Wusuli Jiang e di 5.200 Km. Sulle isole del sud-est, l’inverno e si assaporano frutti tropicali, mentre allo stesso tempo il nord-est è paralizzato dai ghiacci siberianie dai venti gelidi. Alcune parti del Tibet resistono al ghiaccio perpetuo, mentre i raccolti durano tutto l’anno nel Guandong e nello Yunnan del sud. Questi dati danno solo una minima idea della vastità e della diversità geografica della Cina, ma sono sufficienti a far capire come sia difficile descrivere le bellezze che sono racchiuse all’interno del territorio cinese. La Cina è talvolta chiamata la terra delle montagne essendo il suo territorio per due terzi montagnoso, collinare o coperto da altipiani, il più alto dei quali è quello del Tibet con i suoi 4000 m sopra il livello del mare. Per quanto riguarda i fiumi, in termini storici, lo Huang He, o fiume Giallo, è indubbiamente il fiume più importante della Cina. È nella regione attorno alla confluenza dei fiumi Huang e Wei che si formò la culla della civiltà cinese. Nonostante ciò nei secoli, il fiume fu anche noto come “il dolore della Cina”, infatti a causa dei cambiamenti del suo corso e delle frequenti alluvioni, lo Hung He è stato fonte di preoccupazione per generazioni di contadini che hanno abitato lungo il fiume. Il fiume più lungo della Cina ed il terzo al mondo con una lunghezza di 6.300 Km è il Chang Jiang più comunemente noto in occidente con il nome di Yangze. Che sorge tra le montagne Tanggula nella provincia del Qinghai. Chang Jiang è il nome usato per il corso medio del fiume, mentre Yangze è come viene chiamato dai locali dalla parte inferiore sino all’estuario ed essendo questa la zona in cui si concentrarono i missionari ed i colonialisti fu la ragione per la quale divenne noto in Europa con il nome di Yangze. Lungo una striscia di 200Km. il fiume attraversa la Sanxia, nelle Tre Gole. Nella gola Qutang il fiume è largo solo 100 m e la differenza tra le acque profonde e acque basse può essere di 60 m. Nella gola Wu, le montagne raggiungono l’altezza di 500-1000 m. Il Chang Jiang, nei secoli passati, con le sue inondazioni, ha causato molti danni. Il più grave nella storia recente è l’alluvione del 1931, in cui morirono tre milioni di persone. La Cina ha realizzato un progetto colossale con cui controllare e sottomettere l’impetuosità del fiume ossia “La diga delle Tre Gole” la più grande al mondo con un’altezza di 180 m ed una lunghezza di 2.25 Km. Dietro ci sarà una riserva d’acqua di 640 km. e con un’area all’incirca delle dimensioni di Los Angeles. E produrrà un nono del fabbisogno elettrico cinese. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.5 di 30 CLIMA Il clima Cina è molto vario a causa della grande estensione del paese. In generale, possiamo affermare che le differenze climatiche possono raggiungere i 30° tra le regioni meridionali e quelle settentrionali. Allo stesso modo variano le temperature e le precipitazioni che raggiungono nel centro-sud 1.500 mm all'anno, mentre solo 50 mm all'anno nel Nord-Ovest. La varietà del clima Cina è dovuta anche alle diverse altitudini presenti nel paese e alla siccità delle zone desertiche. Inoltre il monsone asiatico è forse l’elemento che maggiormente influenza il clima in Cina. Gli inverni del clima Cina sono caratterizzati da venti freddi e secchi che spirano dalla Siberia centrale, caratterizzata da alta pressione, e portano freddo nelle aree a nord del fiume Yangtze e la siccità nel resto del paese. In estate il clima Cina è caratterizzato dall'aria calda umida proveniente dall'Oceano Pacifico e che soffia verso l'interno, provocando violente precipitazioni e cicloni. Le piogge diminuiscono nell’entroterra, mentre sono più frequenti sulle coste. In estate le temperature sono stranamente uniformi su tutto il paese, a differenza della stagione invernale. Il clima della Cina del Sud-Est, dalla foce dello Yangtze verso sud, presenta un clima subtropicale che diviene tropicale nelle aree più a sud. Le temperature estive del sud-est della Cina sono più alte lungo il fiume Yangtze. In questa zona si registrano circa otto tifoni l'anno, principalmente tra luglio e novembre. Il clima Cina a sud-ovest (zona di altopiani e bacini) è subtropicale. La maggiore altitudine porta estati più fresche e inverni miti. Le precipitazioni sono abbondanti durante la stagione estiva e superano i 990 mm annui in quasi tutte le regioni della Cina meridionale. La Cina del Nord è priva di catene montuose che la proteggono contro i flussi d'aria provenienti dalla Siberia e il clima in questa regione presenta inverni freddi e asciutti. Le piogge diminuiscono verso nord-ovest, e il clima Cina diviene più asciutto. Il clima Cina in Manciuria è simile a quello della Cina del Nord, ma più freddo. Il clima Cina in Mongolia interna e nella zona nord-occidentale è di tipo desertico. A causa dell'elevata altitudine l'Altopiano del Tibet presenta un clima artico, con scarse precipitazioni e temperature asciutte. E’ consigliabile visitare il Tibet tra Maggio ed Ottobre in quanto gli inverni possono essere molto rigidi. Ricordiamo inoltre che in queste zone l’escursione termica tra giorno e notte è sempre piuttosto forte anche in estate. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.6 di 30 COME VESTIRSI Gli indumenti dovranno essere rapportati alla stagione: contro il caldo d'estate, contro il freddo d'inverno, contro l'umidità nel caso di zone piovose o in particolari date dell'anno. Si consiglia la grande praticità del cotone, di colore chiaro per il grande caldo dell'estate, indumenti leggeri che consentano la traspirazione. Indispensabili i cappelli, specie per bambini e anziani. D'inverno nelle zone turistiche le temperature possono raggiungere lo zero e oltrepassarlo: quindi lane, piumini e in genere protezioni da freddo. Delle scarpe comode, meglio se chiuse, sono indicate in tutte le stagioni, accompagnate da calze adeguate. Nelle stagioni intermedie è facile trovare caldo al Sud e freddo al Nord. Contro la pioggia e l'umidità sono estremamente comodi gli impermeabili. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.7 di 30 STORIA Essendo così vasta e affondando le sue radici in tempi molto remoti, la storia della Cina occuperebbe volumi e volumi in qualsiasi enciclopedia. Qui di seguito troverete una sintesi divisa in sezioni: preistoria, periodo dinastico e Cina contemporanea. Preistoria Paleolitico. Molti siti archeologici sparsi per tutta la Cina hanno rivelato numerosi resti fossili umani, tra i quali non é possibile non citare quelli appartenenti al Synanthropus pekinensis, meglio noto come Uomo di Pechino. Appartengono a circa mezzo milione di anni fa, ma non sono certamente i più vecchi: l'Uomo di Yuanmou data 1.700.000 anni fa (piena Era Quaternaria, durante le grandi glaciazioni). Neolitico. I resti appartenenti a questa epoca provengono in larga parte da siti posti lungo il corso del Fiume Giallo e dello Yangtze. D'altro canto, essendo zone molto fertili, fu la scelta ovvia per lo stanziamento e lo sviluppo dell'agricoltura e l'allevamento di animali domestici. Si succedettero numerose culture, caratterizzate naturalmente da un livello tecnologico via via più elevato. Molto importanti, tra le altre, la Cultura di Longshan (uso di raffinati strumenti per lavorare la terra, allevamento del cavallo e di veicoli a ruota) e quella di Heumudu, per la coltivazione del riso. Periodo dinastico Xia (XXI secolo a.C.) E' la prima dinastia della storia cinese ma ancora non sono state ritrovate prove fisiche della sua esistenza. Le sue caratteristiche sarebbero l'uso del bronzo e la costruzione del palazzo regale circondato da mura. Shang (1800 - 1122 a.C.) Ha avuto origine nell'attuale provincia dell'Henan e si diffuse ben presto in altre province, creando una società schiavistica di tipo proto-feudale. Utilizzando attrezzi in legno e pietra o bronzo, si produsse per la gran parte miglio e si iniziò la coltivazione del frumento. Si allevavano animali e si praticava la pesca. Molto importante fu la nascita della scrittura, eseguita sulle cosiddette "ossa oracolari" (considerate la più grande fonte documentaria del periodo), oppure sul bronzo o sulla terracotta. Si praticavano sacrifici animali o umani (per accompagnare i resti mortali dei re nella tomba), l'astronomia, la tessitura e la lavorazione dell'avorio e della giada. Zhou Occidentali (1122 - 771 a.C.) Molto simili agli Shang (stessa etnia e lingua), gli Zhou differivano per la religione: credevano che il "Cielo" fosse l'entità superiore, quindi l'Imperatore si proclamò per la prima volta "Figlio del Cielo" e tale appellativo rimase fino alla fine dell'Impero. Fu abolita la schiavitù e il territorio fu organizzato secondo un feudalesimo di stile europeo. Come per la dinastia precedente, l'economia si basava sull'agricoltura: fu introdotto l'aratro a trazione animale, comparve il metodo di coltura a maggese e iniziò la Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.8 di 30 ARTE E CULTURA Scrittura cinese Secondo la leggenda, nell’antichità un tale chiamato Cang Jie, guardando in alto il sole, la luna e le stelle e in basso i monti, i fiumi, gli uccelli e gli animali, prese a raffigurarli, creando diverse forme: così nacquero i caratteri Han ed infine l’arte della calligrafia cinese. Nella sua lunga evoluzione, la calligrafia cinese si è sviluppata gradualmente da forme pittografiche a linee e strutture astratte. Anche la forma degli ideogrammi ha conosciuto numerosi cambiamenti: dai “Jia Gu Wen”, iscrizioni su ossa o corazze di tartaruga, ai “Jin Wen”, incisioni su bronzo, al “Da Zhuan”, grandi caratteri da sigillo, al “Xiao Zhuan”, piccoli caratteri da sigillo, al “Li Shu”, scrittura ufficiale, al “Kai Shu”, scrittura standard, e al “Xing Shu” e ” Cao Shu”, corsivo. I Jia Gu Wen, iscrizioni su ossa o corazze di tartaruga, la più antica forma di calligrafia cinese conservata fino ad oggi, risalgono ad oltre 3700 anni fa. I Jin Wen sono iscrizioni incise sulle campane e su recipienti di bronzo risalenti al tardo periodo Shang e all’epoca Zhou (dall’11° secolo al 256 a.C.). Si chiamano anche “Zhong Ding Wen”, ossia “caratteri delle campane e dei tripodi”. Il “Da Zhuan” nacque in epoca Zhou. Dopo l’unificazione della Cina nel 221 a.C. il primo imperatore Qin Shihuang unificò anche i caratteri, sostituendo i “Da Zhuan”, grandi caratteri da sigillo, con i “Xiao Zhuan”, piccoli caratteri da sigillo. La scrittura “Xiao Zhuan” derivata da “Da Zhuan” è squadrata, regolare e chiara. Li Shu, o scrittura ufficiale, nacque in epoca Qin. In epoca Han (206 a.C.– 220 d.C.) diventò la scrittura ufficiale del paese. Poichè allora la calligrafia era uno dei criteri di scelta dei funzionari, il suo studio diventò molto comune in tutta la società. La maturazione del Li Shu arrecò per la prima volta un cambiamento sostanziale degli ideogrammi cinesi, ponendo fine alla scrittura verticale e rettangolare e creando la scrittura orizzontale piatto-quadrangolare di oggi. Kai Shu, o scrittura standard, chiamata anche Zhen Shu, nacque nell’epoca Han Occidentale e maturò negli ultimi tempi degli Han Orientali. Ha già 2100 anni di storia. Ancora oggi il Li Shu è la scrittura standard degli ideogrammi cinesi Han. Il corsivo Xing Shu nacque nel tardo periodo degli Han Orientali. E’ una scrittura a metà strada tra il Kai Shu e il corsivo Jin Cao e ha assorbito i punti migliori del Kai Shu e del corsivo. I caratteri di questa scrittura sono chiari, facilmente comprensibili e si scrivono leggermente. Il corsivo Cao Shu, in genere, sin dalla nascita degli ideogrammi Han, venne compreso nei diversi tipi di scrittura. In epoca Han, il Cao Shu diventò un tipo speciale di scrittura. Esistono tre tipi di Cao Shu: Zhang Cao, Jin Cao e Kuang Cao. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.9 di 30 La scrittura cinese appare come un sistema di scrittura pienamente sviluppato nella seconda parte della dinastia Shang (14°-11° sec. a.C.). Da questo periodo abbiamo numerosi esempi di scrittura su ossa e gusci di tartaruga, per la maggior parte in forma di brevi testi divinatori. Dello stesso periodo esiste anche un certo numero di iscrizioni su recipienti di bronzo di vario tipo. Il primo tipo di scrittura è conosciuto come scrittura su ossa oracolari, il secondo come scrittura su bronzi. La scrittura di questo periodo è già pienamente sviluppata, capace di testimoniare la lingua cinese. La scrittura cinese venne adottata dalla Corea nel IV secolo d.C. e dal Giappone, dall’Annam nel VII secolo. Di questi stati, solo il Giappone la usa tuttora, ma come ideografica fonetica. Un carattere cinese hànzi, è costituito da ideogrammi della maggioranza cinese, ossia il popolo Han. È un sistema di scrittura antico di 3200 anni, e questo lo rende forse il più antico sistema di scrittura tra quelli ancora utilizzati. La quantità massima dei caratteri cinesi circa 47.035, In Cina la conoscenza di 2000 caratteri costituisce la soglia dell'alfabetizzazione. Il 96% è costituito dagli caratteri combinati da più elementi che ne indicano il significato, e dai caratteri composti da due elementi uno dei quali indica l'area semantica di appartenenza e l'altro la sua pronuncia. Il 4% circa dei caratteri cinesi deriva direttamente da singoli pittogrammi ( ) . Tradizionalmente in Cina ad ogni carattere corrisponde un'unica sillaba. Molte parole in tutte le moderne varietà della lingua cinese sono polisillabiche e richiedono quindi la scrittura di due o più caratteri. Proprio come le lettere dell'alfabeto latino hanno forme caratteristiche, i caratteri cinesi occupano più o meno un'area quadrata. I caratteri costituiti da più elementi schiacciano queste parti tra loro in modo da mantenere una forma e una dimensione uguale; questo è il caso soprattutto di caratteri scritti in stile Song ( ). Per questo motivo i principianti spesso si esercitano in fogli o per terra con celle quadrate e i cinesi usano a volte il termine "caratteri quadrati". La forma attuale di molti caratteri cinesi cambia in alcune culture. Nella Repubblica Popolare Cinese nel 1956 sono stati adottati i caratteri cinesi semplificati, ma i caratteri cinesi tradizionali sono ancora usati a Taiwan e Hong Kong. Il Giappone usa un insieme di caratteri meno drasticamente semplificati dal 1946. La calligrafia in Cina è considerata una forma d’arte: ogni calligrafo mira ad esprimere la propria personalità attraverso l’acquisizione progressiva della tecnica di utilizzo del pennello. Si dice infatti che attraverso la scrittura l’artista esprima il proprio qi, la propria "energia". Gli elementi essenziali nella calligrafia cinese ( shufa) sono la carta, il pennello, l’inchiostro e la pietra per inchiostro noti come "i quattro tesori dello studio". Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.10 di 30 CREDENZE E RELIGIONI Vento e acqua - IL FENGSHUI il vento e l’acqua In Cina, per Fengshui si intende tutto un insieme di prescrizioni geomantiche - innalzate a livello artistico, secondo Joseph Needham - che consentivano di determinare, un tempo, la scelta dell'ubicazione di qualsiasi costruzione: città, palazzi, templi, strade, ponti, abitazioni e tombe. I termini Feng e Shui significano "Vento e Acqua". I geomanti, convocati prima dell'inizio dei lavori, studiavano a lungo la direzione dominante dei venti, la loro periodicità, la loro forza, nonché quelle delle acque (fiumi, ruscelli, laghi, stagni...) che erano parte integrante della topografia. Ma intervenivano ben altri fattori, come l’orientamento delle pieghe del terreno, la disposizione e la localizzazione degli alberi e delle rocce, la presenza o meno di una pagoda, e le ricerche risalivano quasi fino all' "epoca di Matusalemme"! Siamo seri: tuttavia è vero che la data di nascita del futuro proprietario veniva presa in considerazione. Altro fattore determinante, i cinesi erano convinti dell'esistenza, in ogni luogo, di forze ctonie e di altre forze del sottosuolo, benefiche o malefiche, a seconda del caso. Stava al geomante prendere in considerazione tutti questi fattori - e ben altri ancora! prima di fissare il luogo e la data dei lavori. La fortuna o la sfortuna degli occupanti dipendeva da questo. Il mondo è visto come un’ unicum' il cui elemento principe è il Ch'i (energia vitale). IL Feng Shui studia i modelli secondo i quali questa energia fluisce con cicli stagionali, in base alle ubicazioni, agli orientamenti, alle frequenze, alle combinazioni. Il Ch'i infonde energie diverse alla terra, al fuoco, ai metalli, ai boschi e alle acque, alle diverse combinazioni di colori. Lo studio di tutte le manifestazioni energetiche del Ch'i permette di creare ambienti di soggiorno equilibrati e pieni di energia vitale oppure correggere gli squilibri ricreando l'armonia. Essa possiede uno spirito, un’anima, un corpo e un’energia vitale, il Qi Tellurico, il quale, allo stesso modo che nel nostro corpo, scorre in specifici meridiani in cui deve fluire liberamente. Come tutti gli organismi, essa ha un metabolismo proprio che, se è lasciato al suo fluire naturale, la rende rigogliosa altrimenti, come ogni essere vivente, si può ammalare nel qual caso occorre curarla. Un sito è benefico e reca prosperità a coloro che la abitano quando la terra è in salute altrimenti, diventa foriero di malattie o di “sfortuna”. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.11 di 30 Fare la scelta giusta Lo scopo della geomanzia era quindi quello di giudicare, valutare i luoghi proposti, oppure anche di ricercare, a richiesta, siti in cui le influenze favorevoli fossero il più possibile predominanti, oppure modificare la configurazione di determinati luoghi che non risultavano soddisfacenti. I cinesi pensano effettivamente che il sottosuolo sia abitato e percorso da forze misteriose, manifestazioni "invisibili come il vento, impalpabili e inafferrabili come l'acqua... Forze che giungono in forma di nubi e se ne vanno sotto forma di nebbia". Una fessura che crepa un muro, non si spiega con uno slittamento o un assestamento del terreno; in Cina si trova un'espressione immaginifica: è il soffio del drago. Ed è bene e preferibile avere questo drago "con" sé, dalla propria parte. Spetta all'esperto interpretare tutto ciò con la sua bussola geomantica. A dire il vero, come in tutto l'emisfero settentrionale, l'orientazione migliore, verso sud, protetti dal freddo e dal vento del nord, è ricercata anche in Cina, e fu e resta comunque la prima regola da seguire. Inoltre, quando è possibile, le abitazioni vengono addossate tradizionalmente a nord, contro un'altura, per aprirsi più decisamente a sud. Dal nord vengono - e sono sempre venuti - guai, geni malvagi, freddo, venti polari, tempeste di sabbia dal Gobi, e anche invasori mongoli e mancesi. La parola Yang (associata alla situazione: nord del fiume, sud della montagna) suscita l'idea di Calore e di luogo esposto al sole, quindi di versante soleggiato; invece sono di natura Yin i versanti in ombra (a nord della montagna e a sud del fiume) e anche le tombe. Quindi, viceversa, le abitazioni degli esseri viventi sono di natura yang. L'ideale per una tomba era avere davanti un fiume, una scogliera dietro e colline ai lati. Una scienza e un'arte al tempo stesso Quante domande vengono dunque poste al geomante, il cui intervento è un atto importante e completo! Sa che un errore da parte sua può far precipitare nella sfortuna e nella "iella" intere generazioni. Sul suo compasso astrologico e sulla bussola magnetica luopan, con cerchi concentrici (in alcune ci sono fino a 28 cerchi!) deve interpretare gli 8 trigrammi, i 64 esagrammi, i 12 rami terrestri, le 9 stelle, le 28 costellazioni, i 24 periodi climatici, le 72 direzioni, le 28 mansioni lunari, i 5 elementi e le 24 posizioni azimutali. Il 27° anello, per esempio, indica le orientazioni fauste e nefaste per le tombe. Sull'anello delle 72 direzioni (o draghi), un terzo (24) soltanto tra loro è favorevole. Intraprendere una costruzione significava dunque congiungerla, "collegarla" alla rete delle energie cosmiche, o all’energia vitale dell'universo (detto qi, in cinese). L'arte del geomante consiste dunque nel ricercare, individuare, misurare le energie del luogo, scoprirvi i nodi di concentrazione, punti favorevoli e propizi alle costruzioni, e quindi luogo di collegamento per eccellenza! Questa tradizione del Fengshui non è affatto morta. Attualmente, a Taiwan, si potranno contare circa 50.000 geomanti, molti dei quali sono, naturalmente, buffoni e ciarlatani. Non ci Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.12 di 30 si improvvisa geomante, l'abbiamo già detto. Recentemente, a Canton, con l'attuale liberalizzazione del regime, sembra sia stato fatto appello, a più riprese, a geomanti di Hong Kong. In passato sembra che il regime comunista li avesse eliminati del tutto. Erano ritenuti eccessivamente reazionari e legate alle superstizioni. Questi recenti interventi dei geomanti sul territorio della Cina comunista proverebbero la straordinaria forza delle tradizioni nel popolo cinese, e la solida capacità di resistenza del suo "inconscio collettivo". Tutta la fortuna e la sventura future dipendevano quindi totalmente da questa sapiente geomanzia e geomanzia, e quindi dalla ricerca della migliore armonia tra lo Yin e lo Yang. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.13 di 30 USI E COSTUMI I saluti Prima di tutto quello che bisogna sapere è come rivolgersi a una persona. Il cognome precede sempre il nome. Raramente ci si rivolge a qualcuno per nome, anche se è un conoscente, bisogna essere intimi o chiedere il permesso di utilizzare il nome, il che generalmente non viene rifiutato, ma è meglio aspettare di conoscere bene la persona per farlo, o che essa ve lo proponga di primo acchito. Da sapere: la donna non prende il nome del marito, quindi per non fare una gaffe è opportuno cercare di conoscere le relazioni tra le persone. Quando ci si rivolge a qualcuno che non sia un amico, si dice prima il suo cognome seguito dal titolo della persona o da un contrassegno di rispetto. Ad esempio, se il cognome è Ling: per una persona più matura di noi si dirà lao Ling ( lao vuol dire anziano) per sottolineare il rispetto nei confronti dei più anziani; ugualmente, xiao Ling ( xiao vuol dire piccolo o giovane) verso i più giovani; rivolgendosi a una giovane donna si dirà Ling xiaojie ( signorina) o nei ristoranti semplicemente xiaojie per chiamare la cameriera; signora ètaitai, sempre dopo il nome, mentre signore è xiansheng. Per coloro che praticano una professione, quale per esempio medico, professore, si deve pronunciare prima il cognome e poi il titolo e non “signore”: Ling laoshi per un insegnante, Ling daifu per un medico ecc. I saluti ufficiali Il miglior modo, quando si incontra qualcuno di alto rango, è di lasciare ad una terza persona il compito della presentazione e/o di presentare a questa persona una lettera ufficiale affinchè sappia chi voi siate. Se si sa parlare cinese, non lesinate sulle formule di cortesia quali “è un grande onore fare la vostra conoscenza…”, “incontrarvi mi riempie di felicità…” Invece, tra persone della stessa età, potete prendere l’iniziativa di presentarvi, ma rispettando sempre le regole: stringere la mano a lungo, chinare un po’ il capo… Ecco un buon sistema per “rompere il ghiaccio”: la persona cinese che riceve offrirà immediatamente del tè, a volte senza neppure chiedervelo, a volte chiedendovi se preferite il caffè (più raro). Quindi, poiché i Cinesi fumano molto, è usanza che questa persona offra una sigaretta prima di accendersene una. Se fumate, non dimenticate di fare altrettanto! Proponete a tutti una sigaretta prima di accendere la vostra. Attenzione, potete anche proporla ad una giovane donna presente, ma sappiate che verrà rifiutata sistematicamente, in quanto è decisamente disdicevole per una giovane fumare durante una riunione. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.14 di 30 I Cinesi non sono contrari al fatto che un’Occidentale fumi, anzi! Se sanno che una donna occidentale fuma molti Cinesi proporranno una sigaretta alla ragazza allo stesso tempo e si alzeranno tutti insieme per accendergliela. E ciò è abbastanza divertente da vedere. Solo che, poiché come già detto i Cinesi fumano molto, non offrono una sigaretta ogni tanto, ma ogni dieci minuti! E poiché non è cortese rifiutare, è meglio evitare di fumare sin da subito! Inoltre, molto importante, non chiedete mai a un Cinese di smettere di fumare, questa richiesta risulterà essere estremamente maleducata, stessa cosa dicasi se fate capire che il fumo vi dà fastidio, poiché non solamente il Cinese non smetterà ma, in più, rischiate di danneggiare l’impressione che questi ha di voi. Quando ci si scambia il biglietto da visita, da farsi generalmente all’inizio della riunione, bisogna tenderlo con due mani presentandolo in modo che la persona di fronte a voi possa vedere chi siete, il vostro titolo ecc. è usanza alzarsi per offrire il proprio biglietto e rimanere in piedi per il tempo necessario al vostro interlocutore di decidere di accettarlo. La numerologia I numeri in cinese hanno un significato speciale anche in virtù della loro omofonia. I numeri fortunati o sfortunati possono essere qualsiasi cosa: denaro, giorni dell’anno, il numero civico o dell’appartamento, un numero di telefono o di targa, persino i numeri di serie sulle banconote. La superstizione sui numeri è molto diffusa e, per questa ragione, dovrete sempre fare molta attenzione sia per affari di minore importanza, come l’acquisto dei regali, sia per questioni più importanti come per esempio il nome cinese del vostro prodotto, il numero di telefono per l’assistenza clienti e così via. Il numero due è un portafortuna, poiché compremde i due elementi essenziali maschile e femminile, lo yin e lo yang. Il numero cinque, wu, che ha una sua particolare rilevanza nella cultura e nella filosofia cinese. È un numero che secondo la tradizione suggerisce un senso di forza e di completezza. Cinque sono gli elementi di base - terra, acqua, fuoco, legno e metallo -, cinque i punti cardinali nord, sud, est, ovest e centro -, ma cinque sono anche i classici confuciani, cinque le stelle sulla bandiera cinese, ecc… Il numero sei, che si pronuncia liu, significa che “tutto sta filando liscio” Come ci hanno insegnato le recenti Olimpiadi il numero 8 è simbolo di prosperità e di fortuna, tanto è vero che molti Cinesi fanno di tutto per averlo nella targa della loro auto o nel numero di telefono. Questo è dovuto al fatto che in cinese la pronuncia del numero 8 ( bā) è simile a quella di fā, abbreviazione di fācái, arricchirsi. Il numero telefonico 8888-8888 è stato venduto, a Chengdu, per più di 270,000 USD. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.15 di 30 Il numero 9, che si pronuncia jiu, è omofono di “duraturo, eterno” numero che ad esempio si ritrova in numerose costruzioni, come il Tempio del Cielo, è il segno della forza e della longevità. Il numero quattro (“si” in cinese) è un segno di cattivo presagio in quanto omofono della parola morte, tant’é che in molti alberghi o in altri edifici non esiste il quarto piano o non c’è la porta numero quattro! Parimenti il numero sette, qi, è sfortunato perché significa “andare via, allontanarsi” e in certe zone erano sette i piatti serviti nei funerali. L’abitudine di sputare I cinesi sputano. Anche se quest’abitudine negli ultimi (pochi) anni ha cominciato ad essere scoraggiata dalle autorità, lo sputo in Cina ha una sua lunga storia e le sputacchiere, negli edifici e sulle strade, sono tuttora molto gettonate. Molti ancora considerano lo sputare una normale funzione corporea, anche se non molto fine. Per quanto molti occidentali considerino il gesto veramente spiacevole, mostrarsi sconvolti o scandalizzati o lamentarsene non aiuterà certo l’integrazione fra le due culture. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.16 di 30 VISTO E FORMALITÀ D’INGRESSO Il visto d’ingresso per la Cina deve essere ottenuto prima dell’arrivo facendo richiesta all’Ambasciata Cinese a Roma oppure al Consolato Generale della R.P. Cinese a Milano, che accetta le richieste dei visti per i cittadini italiani o stranieri con regolare permesso di soggiorno residenti in Regione Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna. Esistono differenti tipi di visto come di seguito elencati: Visto tipo L(Visto di Turismo): rilasciato agli stranieri che vengono in Cina per motivo di turismo, per visita ai parenti o per altri motivi privati. Il richiedente deve presentare il biglietto o la prenotazione del biglietto aereo di andata e ritorno per la Cina e la prenotazione dell'Hotel cinese. Visto tipo F: (Visto di affari) rilasciato a coloro vengono in Cina per business,studio, scambi scientifico-tecnologici o culturali ecc. Per richiedere il Visto F di singolo viaggio occorre una lettera d'invito da una ditta o un ufficio autorizzato dalla Cina. Visto tipo X: rilasciato agli stranieri che vengono in Cina per studio,corso di aggiornamento o formazione professionale per un periodo superiore di sei mesi. Per richiedere il Visto X occorrono del Modulo di Richiesta per gli Studenti Stranieri in Cina (Modulo JW201, o Modulo JW202), Lettera d'Ammissione e Certificato di Esame Medico per gli Stranieri. Visto tipo Z: rilasciato agli stranieri che sono assunti di lavoro in Cina e ai loro familiari. Per richiedere il Visto Z occorrono l'Autorizzazione di lavoro per gli Stranieri rilasciata dall'autorità provinciale di lavoro, o il Certificato dell'Esperto Straniero rilasciato del State Bureau of Foreign Experts, o una Lettera d'Invito per Impiegati Stranieri in Operazione Petroliera sul Mar, e una lettera di notificazione del visto dalla società o ente autorizzato. Visto tipo G: rilasciato agli stranieri che fanno transiti in Cina. I richiedenti devono dimostrare i visti validi e i biglietti aerei con il transito in Cina e la destinazione finale. Visto tipo J-1: rilasciato ai corrispondenti stranieri permanenti in Cina Visto tipo J-2: rilasciato ai giornalisti stranieri che va in Cina di motivo delle interviste per un breve periodo. I richiedenti per Visti J-1 e J-2 devono consegnare dei documenti rilasciati dalle autorità cinesi di competenza. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.17 di 30 MONETA La moneta cinese è chiamata Renminbi (moneta del popolo) e viene emessa dalla Banca Centrale (Bank of China, la Banca del Popolo della Cina). L'abbreviazione per Renminbi è RMB. Unità del Renminbi L'unità base del Renminbi è lo yuan. In base al sistema numerale cinese questo carattere ha due forme: una forma informale (元) ed una formale (圆) usata per prevenire alterazioni ed errori contabili. Uno yuan è diviso in 10 jiao (角). Uno jiao è diviso in 10 fen (分). Il taglio più grande del Renminbi è la banconota da 100 yuan. Il più piccolo taglio è la moneta o la banconota da 1 fen (un centesimo di yuan). La valuta è emessa in banconote da 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100 yuan. Lo yuan è anche in forma di moneta. Esistono poi banconote da 1, 2, 5 jiao e monete da 1 e 5 jiao. I fen sono in forma di moneta. Yuan in cinese significa letteralmente "tondo" o "moneta rotonda", quindi ha anche significato generico per "moneta", ma spesso è anche usato al posto del termine Renminbi. Nei negozi cinesi i prezzi sono solitamente esposti con la cifra e il simbolo 元. È anche comune l'utilizzo di una ¥ barrata seguita dalla cifra per segnalare un prezzo sebbene per il sistema di codifica unicode la ¥ barrata corrisponda allo yen giapponese. Denominazioni Il Renminbi è suddiviso in tre unità base: yuan, jiao e fen rispettivamente 1/1, 1/10 e 1/100. Tutte le denominazioni, dalla più piccola alla più grande, sono disponibili in banconote. La denominazione della banconota è indicata in cinese. La denominazione numeraria è indicata sia con i caratteri del sistema numerale finanziario cinese, sia con i numeri arabi. Alla base delle banconote da uno yuan la dicitura Banca Popolare della Cina è riportata anche in quattro lingue minori: mongolo, tibetano, uiguro e zhuang. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.18 di 30 SALUTE Assistenza sanitaria in Cina Medici, cliniche e ospedali In Cina l'assistenza sanitaria è ampiamente disponibile, con cliniche presenti in ogni villaggio, ma in molte aree le strutture sono attrezzate con il minimo indispensabile e in genere gli stranieri le evitano. Alcune cliniche in zone rurali possono perfino declinare ogni responsabilità nella cura degli stranieri. La Cina non offre più l'assistenza sanitaria gratuita per tutti i residenti e ora incoraggia, anzi, la popolazione a stipulare un'assicurazione sanitaria. Nelle città principali per gli immigrati è disponibile un'assistenza medica di buon livello, ma non si può dire altrettanto del pronto soccorso. Le ambulanze spesso scarseggiano e l'attrezzatura medica al loro interno non è avanzata. Ospedali in Cina Se intendete soggiornare in Cina per molto tempo, la ricerca di un buon ospedale quando siete in salute è una scelta che paga, poiché, in caso di cure mediche urgenti, non vi troverete costretti a prendere una decisione sotto pressione e senza disporre di informazioni adeguate. Ospedali a conduzione straniera in Cina In Cina esistono vari generi di ospedali: Gli ospedali e le cliniche a conduzione straniera (comprese le strutture partecipate da società imprenditoriali) rappresentano in genere le opzioni più costose nell'ambito dell'assistenza sanitaria, ma anche le più affidabili. Le strutture sono di livello occidentale e molti degli ospedali a gestione straniera impiegano personale internazionale. Tuttavia, tenete conto che l'assistenza in questi istituti sanitari può facilmente costare oltre dieci volte la parcella che paghereste in un ospedale pubblico (e non è in alcun modo meno costosa rispetto a quella occidentale) – dunque è importante accertarvi che le cure siano coperte dalla vostra assicurazione sanitaria. Fortunatamente, rispetto alle loro controparti cinesi, le case di cura internazionali sono molto più propense ad accettare polizze assicurative estere, ma, se non volete anticipare il pagamento e attendere poi l'eventuale rimborso, fareste bene a informarvi prima. Ospedali pubblici in Cina Pagando gli stessi importi dei cinesi, qualsiasi straniero può ricorrere alle cure di cliniche e ospedali pubblici. Ma per quanto tali importi rappresentino un affare – specialmente se confrontati con i costi medi occidentali – è possibile che non otteniate le cure a cui siete abituati. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.19 di 30 TRASPORTI Taxi I taxi ( "chu zu che" O " da di ") sono facilmente identificabili, numerosi ed in generale, sicuri e poco costosi. In Cina specialmente nelle grandi città, i taxi si trovano al volo, il taxi con la luce rossa accesa è considerato vuoto, quindi è sufficiente fare un gesto con la mano per farlo fermare. Porti sempre con lei il biglietto da visita dell’albergo dove soggiorna che riporterà anche il nome e l’indirizzo in cinese: le servirà per dare indicazioni al tassista. Negli aeroporti, alberghi, stazioni ferroviarie e luoghi turistici, le consigliamo di prendere i taxi nelle file designate. Tutti i taxi sono provvisti di tassametro: diffidi dunque se le viene proposto di negoziare il prezzo prima del viaggio. Comode e moderne berline costano 10 yuan per i primi 4 km, 2 yuan per ogni km supplementare. Le piccole berline costano 10,4 yuan per i primi 4 km e da 1,6 a 2,5 yuan per i km successivi. Tutti i taxi hanno una soprattassa per aspettare i clienti o durante la marcia a bassa velocità per traffico cittadino. Inoltre la tariffa notturna, dopo le 23.00 è tassata del 20%. Per viaggiare in taxi, le consigliamo di procurarsi un Taxi Book (libretto con tutti gli indirizzi utili in inglese e cinese), disponibile in molte librerie. E’ sufficiente mostrare al conducente la destinazione che si desidera raggiungere e, nel caso egli non sia in grado di leggere, provare a leggergliela nella versione in “pinyin” che si trova sulla stessa pagina. Metropolitana La metropolitana ("di tie") è un mezzo poco costoso, sicuro ed ecologico per muoversi in città. Nelle maggiori città, come a Pechino, c’è la metropolitana e funziona bene, è ben ventilata e merita una visita se si ha tempo. Il biglietto si acquista negli appositi chioschi prima di salire. Autobus La parte orientale del territorio cinese ha un’ottima rete stradale e una serie di autostrade che collega velocemente le principali città. La situazione cambia visibilmente se si percorrono le strade di altre zone della Cina, come l’altopiano tibetano o le zone desertiche occidentali. In queste e in altre provincie, a causa della particolare conformazione del territorio, vi sono molte strade sterrate e anche quelle che vengono chiamate autostrade sono spesso semplici strade asfaltate a due corsie. In Cina vi è anche una rete molto estesa di corriere e di bus a lunga percorrenza. Questi automezzi vi permetteranno di raggiungere le località che non sono servite da una stazione ferroviaria e sono l’ideale soprattutto quando è breve la distanza tra la città di partenza e quella d’arrivo. In alcune regioni, come lo Xinjiang, che ha due sole linee ferroviarie su un Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.20 di 30 ATTENZIONE: In Cina, ai pedoni, non viene mai concessa la precedenza per cui, per la propria sicurezza, è sempre consigliato utilizzare gli appositi soprapassi (quando disponibili), oppure di lasciar passare prima le auto quando uno deve attraversare la strada. Meglio aggregarsi ad un gruppo abbastanza consistente di persone e attraversare l’incrocio assieme. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.21 di 30 CUCINA La cucina cinese è una delle più antiche al mondo, fonda infatti le sue origini in un passato assolutamente storico e remoto, che la rende assolutamente affascinante ed interessante, perché legata ad usi e costumi di incredibile meraviglia, solitamente infatti le pietanze che oggi conosciamo come tipiche e tradizionali della Cina, venivano preparate per celebrare momenti ed eventi religiosi e storici particolarmente importante e per questo si costituiscono come una vera e propria sorta di identità nazionale che nel corso dei secoli ha mantenuto la sua rilevanza ed il suoi spirito. La Cina si costituisce come una nazione profondamente legata all’agricoltura, ragion per cui la maggior parte dei piatti della sua gastronomia hanno come elemento principe le verdure e gli ortaggi, simbolo per altro di una cucina sana e genuina, assolutamente leggera. Non mancano poi le carni, che rivestono un ruolo fondamentale nell’alimentazione della popolazione cinese, le preferite sono le carni di pollo, perché molto economiche, mentre il maiale, l’agnello ed il manzo vengono impiegate in quantità molto minori nelle preparazioni, a differenza dell’alimentazione occidentale poi, in Cina si fa uno scarso uso di latticini e di grassi animali, mentre non mancano sicuramente spezie ed erbe aromatiche; la cucina per i cinesi è una vera e propria arte, alla quale va dedicato rispetto, in Cina infatti si consumano mediamente dai 5 ai 6 pasti quotidiani, non mancano infatti,nelle grandi città, bancarelle e chiostri che vendono thè, pasticcini e piatti tradizionali, ragion per cui è assolutamente usuale vedere la gente che mangia a qualsiasi ora del giorno e della notte, quasi un rito sacro. Le pietanze cinesi si presentano agli occhi del visitatore e degli appassionati di questa cultura, come una vera e propria opera d’arte, curati e preparati con attenzione ad ogni minimo particolare, affinché il piatto possa soddisfare sia il palato che gli occhi, all’estetica viene quindi data la medesima importanza del gusto e del sapore, in modo tale che si possa portare sulla tavola un cibo che sia perfetto sotto ogni aspetto; anche il piatto più semplice diventa quindi un trionfo di colori, di sapori e di aromi, e saprà certamente colpire ed affascinare che lo assaggerà. I piatti tipici della cucina cinese sono conosciuti ed apprezzati internazionalmente, grazie in particolar modo alla straordinaria diffusione, in occidente, di ristoranti etnici, che propongono la cucina tipica di questa straordinaria terra orientale; vi offriamo quindi l’occasione di sperimentare ricette e preparazioni classiche della nazione cinese, con le ricette degli Involtini Primavera, particolari involtini di Verdura, i Ravioli al Vapore, preparati con carne e verdure, il Riso alla Cantonese, con verdure, prosciutto e uova, e per terminare la frutta caramellata. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.22 di 30 Preparare un piatto cinese è, per i cuochi della Cina, uno dei momenti sacri della giornata, ogni strumento, utensile e ingrediente viene infatti preparato con cura, le dimensioni degli alimenti sono tutte uguali, affinché sia l’armonia a dominare la ricetta, ogni pietanza ha infatti un proprio stile e deve essere presentata con il giusto equilibrio di sapori e di abbinamenti cromatici, di conseguenza anche la tavola dovrà essere decorata con motivi che si intonino ai piatti che verranno serviti. Anatra laccata, ravioli al vapore, riso alla cantonese, pollo alle mandorle, maiale in agrodolce, zuppa di gamberi, gelato fritto, mele caramellate, sono solo alcuni dei deliziosi piatti che potrete assaggiare durante il vostro soggiorno in Cina. Usanze cinesi: i colpetti in punta di dita a tavola In Cina dare dei colpettini con le punte dell'indice e del medio è un segno di ringraziamento: viene usato a tavola per esprimere gratitudine nei confronti della persona che ci sta versando da bere, verso il quale mostriamo in questo modo anche profondo rispetto. Chiunque abbia avuto esperienza di pranzi o cene in compagnia di cinesi avrà notato questa "strana abitudine", quando a loro viene servito da bere da uno degli ospiti conviviali, essi si impegnano per un momento a dare dei colpettini nei pressi del bicchiere con le dita. Ricordatevi di farlo la prossima volta che vi capita, vi guadagnerete la stima e il rispetto del vostro commensale cinese. Wei, è una delle usanze cinesi che si fanno tra uomini, non fatelo se invitate a cena una bella ragazza cinese... N.B.: nei menu turistici non sono mai serviti (a meno che non se ne faccia esplicita richiesta) quei piatti tanto temuti dell’immaginazione popolare come serpente, cane, topo, scimmia, etc. Se non ci si vuole cimentare con le bacchette, si possono chiedere le posate occidentali, ormai disponibili ovunque. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.23 di 30 ELETTRICITÀ La Cina è un paese talmente esteso che persino le prese elettriche cambiano di provincia in provincia. A volte si riesce ad utilizzare le spine italiane a due poli, ma è consigliabile munirsi di un adattatore universale. In Cina la corrente e' di 220 volt con frequenza di 50Hz. Qui di seguito vi proponiamo alcuni tipi di spine che potreste incontrare: FOTO E VIDEO E' possibile fotografare tutto tranne, naturalmente, quello espressamente vietato. In Cina gli abitanti sono molto gentili e disponibili ad essere fotografati e molto spesso saranno addirittura loro a chiedervi di essere fotografati in vostra compagnia; ad ogni modo e' sempre meglio, domandare prima il loro permesso. In Cina non si possono fotografare le postazioni militari, le fabbriche, gli aeroporti, le stazioni ferroviarie o i ponti, e se lo fate, spesso ci sono persone nei dintorni che vi bloccano e vi sequestrano la macchinetta fotografica. Per quanto riguarda le riprese filmate e' possibile usare videocamere. Sono espressamente vietate invece le riprese con apparecchiature professionali. TELEFONI Il prefisso di teleselezione internazionale per chiamare in Cina è lo 0086, cui segue l'indicativo urbano (10 per Pechino, 21 per Shanghai, 20 per Canton) senza lo 0 e il numero dell'abbonato telefonico. Per chiamare l'Italia dalla Cina occorre comporre il prefisso di teleselezione internazionale 0039 seguito dal numero dell'abbonato italiano che da diverso Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.24 di 30 tempo è comprensivo anche del prefisso indicativo di città. Il costo è calcolato a secondi o minuti ed è piuttosto elevato. Telefonare dalla Cina in Italia con addebito al chiamante si può componendo il numero 108390 cui risponde un operatore italiano. Ad oggi tuttavia conviene utilizzare i telefoni cellulari, preoccupandosi di verificare la propria tariffa di roaming internazionale. La copertura è piuttosto buona nelle più importanti città. Per risparmiare conviene utilizzare le carte prepagate di vari operatori telefonici, che si usano digitando una password prima del numero dell'abbonato. CELLULARI Una scheda SIM cinese pre-pagata inserita su un cellulare tri-band, con sistema GSM permette di utilizzare un numero locale durante il viaggio. Le schede SIM ( "sim Ka") sono disponibili all'arrivo in aeroporto oppure presso i negozi di cellulari specializzati nelle maggiori città. La scheda contiene un numero composto da 11 cifre. Per attivare questo numero, bisogna fare la ricarica attraverso il numero di servizio 13800138000, che serve anche per sapere il saldo e la validità residua della sim card. INTERNET L'accesso ad internet e' possibile nella maggior parte degli alberghi, oltre che negli Internet café. FUSO ORARIO Pur avendo un territorio cosi vasto, che abbraccia bene 5 fusi orari, in tutta la Cina vige l’orario della capitale: + 7 ore rispetto all’Italia, + 6 ore durante l’ora legale. ORARI IN CINA I pasti principali si svolgono prima che in Italia, in particolare la cena verso le 17,30/18,00, per cui in tante città i ristoranti chiudono presto e succede che dopo le 21:00 la maggior parte sia già chiusa. I negozi sono sempre aperti 7 giorni su 7 dalle 8.00 alle 20.00. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì. L’orario di lavoro per gli organi governativi va dalle 8:00 del mattino alle 17:00 del pomeriggio, ed è prevista un’ora di sosta per il pranzo a mezzogiorno. Le banche sono aperte dalle 9.00 alle 16.30, dal lunedì al venerdì, il sabato fino alle 12.30. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.25 di 30 GLI ALBERGHI IN CINA In genere la camera viene assegnata dopo le ore 13:00 e deve essere rilasciata entro le 12:00. La garanzia dell’assegnazione al di fuori degli orari indicati comporta il pagamento di una notte extra. Tutti gli alberghi in Cina richiedono di lasciare una cauzione al momento di check-in per le spese, fuori dalla tariffa della camera, di mini-bar, telefonate, lavanderia ecc. LA CONOSCENZA DELL’INGLESE La maggioranza dei cinesi parla il mandarino. Anche se la maggior parte degli hotel impiega personale che parla correntemente le lingue straniere, gli ospiti possono incontrare qualche difficoltà per farsi capire dalla gente nelle strade, infatti i cinesi hanno ancora molto poca dimestichezza con l’inglese, che è parlato solo nei grandi centri urbani. È buona norma, prima di uscire dall’albergo, o prima di prendere un prendere taxi, farsi scrivere in ideogrammi il nome della località che si desidera raggiungere. COSA COMPRARE L'artigianato cinese è assai ricco e presenta una tradizione varia secondo le regioni: i ricami, gli articoli in giada, quarzo e altre pietre preziose, i legni scolpiti e dorati, gli specchi dipinti, i tappeti pregiati di Pechino e di Tianjin, gli arazzi di Hangzhou ed infine i cosiddetti "scrolls", dei dipinti a tempera ed anche ad olio, su seta in rotolo, ve ne sono di bellissimi anche risalenti al XVIII secolo. Ricordiamo inoltre le famose porcellane cinesi, gli strumenti musicali tradizionali e i ricami su seta della città di Suzhou. Nelle grandi città si possono trovare numerosi negozi di antiquariato, ma anche molti mercatini offrono prodotti interessanti. Da visitare i mercatini liberi di Guilin e di Xi'an, il famoso "Bazar della giada" e la “Nanjing road” a Shanghai, che offrono inoltre una eccellente collezione di "scrolls", di oggetti in porcellana, i legni scolpiti, i gioielli e ovviamente le giade. A Canton vale la pena visitare il Qing Ping Market, vicino all'isoletta di Shamien. E' un mercato diviso in due zone: la prima ospita bancarelle che vendono prodotti dell' antica farmacopea cinese (erbe, infusi, radici, ecc.); la seconda vende tutto ciò che cucinano i cantonesi. I migliori maglioni di Kashmir si trovano a Pechino, a Shanghai ed a Canton nei Negozi dell'Amicizia; le migliori sete, seppur costose, a Shanghai, Suzhou e Hangzhou. Tra i prodotti della famosa medicina tradizionale cinese, ricordiamo il Ginseng, mentre tra i cosmetici non si può fare a meno di acquistare la crema di perle. Ad Hong Kong è particolarmente conveniente l’acquisto di materiale elettronico, ma fate attenzione ad acquistare solo nei negozi che espongono il marchio H.K.T.A. dell’ente nazionale per il turismo di Hong Kong e di controllare il funzionamento e la presenza di una garanzia internazionale (International warranty) prima di uscire dal negozio. Se invece il vostro intento è di acquistare a buon mercato, allora, da non mancare è la visita al famoso mercato notturno di “Temple steet” dove troverete merce contraffatta di ogni tipo. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.26 di 30 CONTRATTAZIONI Se siete già stati in oriente saprete che contrattare da queste parti è parte integrante di ogni acquisto. Anche la Cina non si sottrae a questa usanza, quindi ogni acquisto è preceduto da lunghe contrattazioni, che nella maggior parte dei casi si risolvono con l’incontro a metà strada tra la richiesta del commerciante e la proposta del Cliente con la reciproca soddisfazione di entrambe le parti. Il tutto si svolge con la massima serenità, quasi fosse un gioco e se non trovate un accordo è possibile declinare l’acquisto ma sempre con il sorriso sulle labbra. È bene notare che le contrattazioni si svolgono principalmente nei mercati rionali, nelle bancarelle o nei piccoli negozi, mentre nei grandi centri commerciali questa pratica non è consuetudine, ma è sempre comunque lecito chiedere uno sconto. Gli oggetti di antiquariato che non riportano un sigillo rosso delle competenti Autorità cinesi non possono essere esportati. SICUREZZA E CRIMINALITÀ La Cina è un Paese sostanzialmente sicuro. Il tasso di criminalità è basso e il turista non ha nulla da temere. Abbastanza tranquille sono tutte le grandi città, anche se può capitare di incappare in scippi e leggere aggressioni. Si sconsiglia pertanto la frequentazione di luoghi isolati durante le ore notturne. VOCABOLARIO ESSENZIALE Saluti ciao (quando ci si incontra) - ni hao ciao (quando ci si lascia) - zai jian come va? - ni hao ma? buongiorno - ni zao buonanotte - wan an come ti chiami? - ni jiao shen me ming zi? mi chiamo… - wo jiao grazie - xie xie mi scusi - bu hao yi si Come ti senti - Ni shen ti hao ma? Come si chiama - niv jiào shen me míng zi? Dove abita - niv zhù zài na liv? Termini utili hotel - fan dian colazione - zao fan pranzo - wu fan cena - wan fan prenotazione - yu yue stanza - fang jian Trasporti taxi - chu zu che auto - qi che bici - zi xing che autobus - gong gong qi che metrò - di tie aeroporto - ji chang aereo - fei ji stazione - che zhan treno - huo che Che ore sono - jí dianv zhòng le? Che cos'è questo - zhe shi shen me? Non capisco - wov bù míng bái. Frasi utili posso chiedere una cosa? - qing wen? quanto costa? - duo shao qian? dove è il bagno? - ce suo zai nar? vorrei un biglietto - wo mai yi zhang piao mi sono perso - wo mi lu le parli inglese? - hui shuo ying yu ma Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.27 di 30 FESTIVITÀ Festa di Primavera La Festa di Primavera o Festa per il nuovo anno è la più importante festività del calendario cinese. Si festeggia per le prime due settimane del nuovo anno lunare. Le case e i negozi interamente decorati, costumi, scritte, strumenti musicali a celebrare la ricorrenza, i cinesi intraprendono in questo periodo lunghi e faticosi viaggi. Le celebrazioni terminano con la Festa delle lanterne in cui le strade vengono tappezzate di lanterne multicolore, come dalla tradizione Han. Festa Qingming Il Festival Qingming è la festa dei morti, il tempo della visita alle tombe degli antenati e delle celebrazioni dei defunti. Festa delle barche in forma di drago Il quinto giorno del quinto mese lunare, in giugno o luglio, le gare delle barche in forma di drago vengono organizzate per celebrare il poeta Qu Yuan. Le celebrazioni più famose e spettacolari avvengono a Yueyang nell’Hunan e a Hong Kong. Durante la festa viene cucinato per accompagnare le celebrazioni lo Zongzi. Festa della Metà dell’Autunno Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese del calendario lunare, settembre o ottobre, i cinesi celebrano la luna in una festa nota anche con il nome di Festa della metà dell’autunno. E' tempo di riunioni familiari con fuochi d'artificio, lanterne e i celebri Dolci della luna, biscotti con zucchero, sesamo e nocciole consumati con l'accompagnamento di Moutai. Gli stessi dolci vengono preparati in modo leggermente diverso in Hong Kong. Festa del doppio 9 Il "9" e' il numero associato allo yang, principio dell'energia maschile. Il nono giorno del nono mese del calendario lunare vengono celebrate le qualità associate al principio, quelle dell'assertività e della forza, oltre che essere il tempo della distillazione delle bevande alcoliche. Festa di Confucio La nascita, il 28 settembre, di Confucio è celebrato in tutti i templi del confucianesimo. Di particolare interesse una visita a Qufu, nello Shandong, dove, nella patria di Confucio, vengono organizzate importanti ed elaborate cerimonie commemorative. Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.28 di 30 DA NON PERDERE A meno che non disponiate di un paio d’anni di tempo, è necessario individuare un itinerario di base da seguire che comprenda le attrattive che più vi interessa visitare. Indicare quale località in particolare risulta realmente difficile, perché moltissimi sarebbero i luoghi che meriterebbero una visita e molto dipende anche dalle proprie preferenze. Immaginate di essere catapultati all’indietro nel tempo quando ancora sono evidenti i segni di un sistema feudale, con imponenti vestigia dei ricchi alle quali si contrappongono le misere realtà dei quartieri poveri. E’ un’atmosfera da sogno incastonata da perle che lasciano a bocca aperta. Al fine di darvi solo un’idea della vastità del patrimonio storico, culturale e naturale tra cui scegliere vi riportiamo qui di seguito la lista dei siti protetti dall’UNESCO: - La Muraglia Cinese (1987) - Monte Taishan (1987) - Palazzo Imperiale delle dinastie Ming e Qing a Pechino e Shenyang (1987) - Grotte di Mogao (1987) - Mausoleo del primo imperatore Qin (1987) - Sito archeologico dell’ "Uomo di Pechino" a Zhoukoudian (1987) - Monte Huangshan (1990) - Area di interesse storico e panoramica della valle di Jiuzhaigou (1992) - Area di interesse storico e panoramica di Huanglong (1992) - Area di interesse storico e panoramica di Wulingyuan (1992) - La residenza di montagna della dinastia Qing e i templi circostanti a Chengde (1994) - Tempio e cimitero di Confucio e la case della famiglia Kong a Qufu (1994) - Antico complesso di edifice nelle montagne Wudang (1994) - Storico complesso del Palazzo Potala a Lhasa (1994, 2000, 2001) - Parco Nazionale Lushan (1996) - Monte Emei e il Buddha gigante di Leshan (1996) - Antica città di Lijiang (1997) - Antica città di Ping Yao (1997) - I giardini di Suzhou (1997, 2000) - Palazzo d’estate e giadini imperiali di Pechino (1998) - Tempio del Paradiso: un Altare Imperiale per i sacrifici a Pechino (1998) - Monte Wuyi (1999) - Sculture di pietra di Dazu (1999) - Monte Qincheng e il sistema d’irrigazione Dujiangyan (2000) - Antichi villaggi nel sud di Anhui – Xidi e Hongcun (2000) - Grotte di Longmen (2000) - Tombe Imperiali delle dinastie Ming e Qing (2000, 2003) Web site: www.viaggincina.it – e-mail: [email protected] Pag.29 di 30 - Grotte di Yungang (2001) - I tre fiumi paralleli nell’area protetta di Yunnan (2003) - Città principali e tombe dell’antico regno Koguryo (2004) - Centro storico di Macao (2005) - Santuario del Panda Gigante a Sichuan – Montagne Wolong, Siguniang e Jiajin (2006) - Sito archeologico di Yin Xu (2006) - Kaiping Diaolou e villaggi (2007) - Regione del South China Karst (2007) - Complesso di Fujian Tulou (2008) - Parco Nazionale Monte Sangingshan (2008) A VOI NON RESTA CHE L’IMBARAZZO DELLA SCELTA, A NOI IL PIACERE DI REALIZZARE I VOSTRI DESIDERI ! 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