Insegnamento Malattie Cardiovascolari CdL Medicina e Chirurgia Canale D – AA 2012-2013 Prof. Ines Monte 1 ! PATOLOGIE CARDIACHE ! Cardiopatia ischemica ! Pericardite ! PATOLOGIE VASCOLARI ! Dissezione aortica ! Embolia polmonare 1 Dissezione o Dissecazione dell’aorta ! Comunemente si intende un’emorragia intramurale che si estende per una distanza variabile lungo un’arteria. ! Origina, nella maggioranza dei casi, da rottura dell’intima con infiltrazione di sangue al di sotto della media che, esposta alla pressione del sangue circolante, si divide in due, con formazione di un canale extralume chiamato falso lume. 2 Dissecazione ! Sotto la spinta della pressione del sangue, il processo di dissecazione può estendersi a tutta l’aorta toraco-addominale progredendo in senso anterogrado e retrogrado. ! La pressione del sangue nel falso lume porterà a restringimento del lume vero, fino anche all’obliterazione 3 Fattori predisponenti ! Ipertensione arteriosa (75-90% dei casi) ! Valvulopatie aortiche congenite (bicuspidia) ! Sindrome di Marfan ! Collagenopatie ! Valvulopatie aortiche acquisite ! Forme iatrogene (cateterismo) ! Gravidanza (rara) ! Cocaina 4 PATOLOGIA DELL’AORTA: Aneurisma DEFINIZIONE: è una dilatazione della parete aortica, localizzata o diffusa, che interessa tutti gli strati Calibro dell’aorta almeno 1,5 volte rispetto ai valori di base Aorta ascendente: Dmax > 50 mm Aorta discendente: Dmax > 40 mm Aorta addominale: Dmax > 35 mm 5 10% 50% 40% Aneurisma AoT: Epidemiologia • Incidenza 6/100000 persone/ anno • età 65 (M), 77 (F) • rapporto 1.1:1 (M), 1.7:1 (F) 6 Aneurisma dell’aorta: eziologia Aterosclerosi: Causa più frequente di aneurisma dell’ aorta discendente e addominale. Inizia nell’a. addominale (maggiore stress parietale, ridotto contenuto in elastina e maggior presenza di fibre collagene) estendendosi in senso cranio-caudale. Presenza di fattori di rischio associati (ipertensione arteriosa). Medionecrosi cistica: 7 Necrosi delle cellule muscolari lisce, degenerazione delle fibre elastiche, comparsa nella media di spazi cistici con materiale mucoide, ad eziologia sconosciuta. Lesione tipica è l’aneurisma fusiforme dell’ aorta ascendente, a livello dei seni di Valsalva, con dilatazione dell’anello aortico e rigurgito valvolare. Marfan Syndrome 8 ! E’ una malattia genetica rara ! Prevalenza: 1:3000-5000 ! In Italia 12.000 - 20.000 persone Bicuspidia aortica 9 Aneurisma AOT: manifestazioni cliniche Pazienti asintomatici o pauci-sintomatici: 40% Pazienti sintomatici: 10 Insufficienza aortica da dilatazione della radice aortica Ischemia miocardica da parte dei seni di Valsalva dilatati Sintomi legati alla rottura di un seno di Valsalva in una cavità cardiaca Embolia di materiale trombizzato Sintomi da compressione meccanica: aorta ascendente e arco sulla vena cava superiore (edemi), aorta discendente su trachea o diramazioni bronchiali (tosse, dispnea), sull’esofago (disfagia), sul n.laringeo (disfonia), sul n. frenico (paralisi del diaframma) Dolore toracico anteriore e posteriore, precordiale (a.ascendente), al collo e alla mandibola (arco), alla regione interscapolo-vertebrale (a.discendente) Prognosi peggiore per Dmax > 60 mm Aneurisma AoT: diagnosi (RX torace) ! Slargamento del profilo aortico ! Spostamento della trachea dalla linea mediana 11 Aneurisma AoT: diagnosi Rx torace: slargamento del profilo aortico, spostamento della trachea dalla linea mediana Ecocardiografia: studio della radice aortica, dell’aorta ascendente, dell’arco e dell’aorta discendente (ETE) Angiografia: Aortografia e angiografia digitale per via venosa TAC: diagnosi differenziale, ricostruzione tridimensionale delle lesioni (TAC spirale con contrasto) RMN: analisi tridimensionale di tutta l’aorta, con elevata sensibilità sulla morfologia di parete e sui trombi all’interno della lesione 12 DIAGNOSTICA NON INVASIVA Ecografia: Ottima per l’ascendente 13 DIAGNOSTICA NON INVASIVA Angio Tac: richiede contrasto, non vede bene la radice, difficile la misurazione se aorta tortuosa 64-slice TC: gold standard attuale 14 MRI: non richiede contrasto Dissecazione aortica Classica: con lacerazione intimale Ulcera aterosclerotica penetrante Tipo-ematoma: per iniziale rottura dei vasa vasorum nella media, ematoma intramurale e successiva lacerazione intimale Lacerazione intimale circoscritta: senza progressione negli strati sottostanti, ma con diffuso indebolimento della lamina a livello della lesione 15 Dissecazione aortica: localizzazione Lacerazione intimale primaria Aorta ascendente 65% Aorta discendente toracica 20% Aorco aortico 10% Aorta addominale 5% 16 Dissecazione aortica: quadro clinico Dolore: presente nell’80% delle forme acute, meno frequente nelle croniche, ad insorgenza improvvisa, insopportabile, intenso, lacerante, trafittivo, migrante dalla sede di inizio, generalmente non associato a manifestazioni vagali localizzazione iniziale correlabile alla sede della lesione. Meno frequentemente: ipotensione e sincope, insufficienza cardiaca, deficit neurologici, paraplegia, deficit irrorativi degli arti superiori o inferiori, infarto del miocardio, arresto cardiaco e morte Obiettività: Iposfigmia, Soffio diastolico da rigurgito aortico …. 17 Dissecazione aortica: diagnostica Rx del torace: Aortografia: evidenzia il flap intimale e la presenza dei due lumi separati, la spiralizzazione della parete. RMN: ha sensibilità elevata TAC con contrasto: modifiche del profilo aortico Utilizzata in pazienti stabili, soprattutto per evidenziare il coinvolgimento di rami collaterali Ecocardiografia: (ETE) evidenzia il flap intimale, i due lumi differenziati; (ETT) segni secondari quali l’ectasia del bulbo aortico e dell’aorta ascendente, insufficienza aortica, versamento pericardico 18 Dissecazione aortica: diagnostica (RX-torace) ! Modifiche del profilo aortico 19 Dissecazione aortica: diagnostica (Eco) ! ETE: evidenzia il flap intimale, i due lumi differenziati; ! ETT: segni secondari quali l’ectasia del bulbo aortico e dell’aorta ascendente, insufficienza aortica, versamento pericardico 20 Dissecazione aortica: diagnostica (TAC, RMN) ! TAC con contrasto: ! evidenzia il flap intimale e la presenza dei due lumi separati, la spiralizzazione della parete. ! RMN: ! Utilizzata in pazienti stabili, soprattutto per evidenziare il coinvolgimento di rami collaterali 21 Dissecazione aortica: diagnostica (Aortografia) 22 ! PATOLOGIE CARDIACHE ! Cardiopatia ischemica ! Pericardite ! PATOLOGIE VASCOLARI ! Dissezione aortica ! Embolia polmonare 23 TROMBOEMBOLIA POLMONARE (TEP) 24 • Trombosi venosa profonda 70-90% femorali ed iliache • 10-20% VCS e VCI • 1-3% cavità cardiache di destra (cateteri) ! Gassosi (aria, azoto) • • Tromboflebite superficiale • ! Liquidi (amnios) ! Grassosi (adipe) Rari • Embolia polmonare paradossa ! Solidi (corpi estranei) da shunt S-D • in caso di FA, PFO 25 Deep Vein Thrombosis (DVT) Clot Formation in DVT Pulmonary Emboli ! Triade di Virchow: ! stasi ematica, trombofilia, danno della parete vascolare. ! Fattori di rischio: ! Età, obesità, immobilizzazione o allettamento gravidanza, puerperio, contraccezione orale, ! Chemioterapia, precedente MTV, varici, permanenza, traumi (incidenti stradali), ! Interventi chirurgici (protesi ortopediche), neoplasie, paralisi arti inferiori, stati infettivi, infiammazioni intestinali, ! LES, sindrome nefrosica, sindrome di Cushing, sindrome di Behcet, stroke, IMA, insufficienza cardiaca, mielomi, emopatie, trombocitopenia da eparina, trombofilia cateteri prolungato, venosi a 28 Fisiopatologia dell’embolia polmonare L’embolo distaccato dalla TVP segue il flusso ematico VCI –AD-VD-AP fino ad ostruire un vaso dello stesso calibro infarto del territorio polmonare corrispondente ! Ostruzione acuta del vasi arteriosi polmonari con conseguenze di tipo respiratorio e di tipo emodinamico. ! Alterazioni respiratorie: ! alterato rapporto ventilatorio-perfusorio, contrazione riflessa della muscolatura liscia, aumento dello spazio morto, riduzione dei volumi respiratori, formazione di shunt artero-venosi polmonari e raramente intracardiaci (PFO) ! Alterazioni emodinamiche: ! L’ostruzione di almeno il 40-50% del letto vascolare e l’aumento delle pressioni polmonari (PAP media > 40 mmHg) causano sovraccarico acuto del ventricolo destro ! dislocazione a sinistra del setto interventricolare, riduzione del riempimento del VS, riduzione della gittata cardiaca e ipotensione fino allo shock ! In alcuni casi è presente ischemia miocardica, sia per distress di parete del ventricolo destro e all’aumento del fabbisogno di O2, sia per l’ipotensione. ! Entrambe le alterazioni concorrono all’insorgenza dell’ipossia, con conseguente dispnea. 31 Pressure Backs Up (Pulmonary Hpertension) Conseguenze respiratorie TEP A. Modificazioni della dinamica respiratoria ! Iperventilazione Ipertensione polmonare, Ridotta compliance, Atelectasie ! Aumentate resistenze Ipocapnia locale, delle vie aeree Mediatori chimici B. Modificazioni della ventilazione alveolare ! Iperventilazione alveolare (ipocapnia, alcalosi) o ipoventilazione alveolare relativa C. Modificazioni della meccanica respiratoria ! Ridotta compliance dinamica Diminuzione del surfactante, Atelectasie, Broncocostrizione D. Modificazioni della capacità di diffusione ! Ridotto volume del sangue capillare e ridotta permeabilità di membrana locali E. Modificazioni del rapporto ventilazione/perfusione ! Ridotto nelle aree ipoperfuse o nei distretti atelectasici Conseguenze emodinamiche della TEP A. Modificazioni dell’emodinamica polmonare ! Ipertensione precapillare Ridotto letto vascolare, Broncocostrizione, Vasocostrizione arteriolare ! Sviluppo di vasi collaterali Anastomosi arteriose broncopolmonari, Shunt polmonari A-V ! Modificazioni del flusso sanguigno Ridistribuzione del flusso, Ripresa del flusso (lisi, ecc.) B. Modificazioni del circolo sistemico e della funzione cardiaca ! Ipotensione arteriosa ! Tachicardia ! Sovraccarico e dilatazione del ventricolo destro ! Aumento della pressione venosa centrale ! Modificazioni geometriche del ventricolo sinistro C. Modificazioni del circolo coronarico ! Ridotto gradiente pressorio transcoronarico ! Ipotensione aortica ! Flusso ridotto per unità miocardica ! Ipoperfusione relativa subendocardica del Vdx (ischemia, microinfarto aumento delle troponine) ! Alta (circa 90%) ! Almeno 1 dei tre sintomi pertinenti (dispnea improvvisa, dolore toracico, lipotimia) non diversamente spiegabili ! + almeno 1 alterazione Rx (amputazione arteria polmonare, oligoemia, segni di infarto polmonare) ! + presenza o assenza di segni ECG di sovraccarico dx acuto (BBD, S1Q3T3) ! Intermedia (circa 50%) ! Almeno 1 dei tre sintomi pertinenti (dispnea improvvisa, dolore toracico, lipotimia) non diversamente spiegabili ! + assenza di alterazione Rx (amputazione arteria polmonare, oligoemia, segni di infarto polmonare) ! + presenza di segni ECG di sovraccarico dx acuto (BBD, S1Q3T3) ! Bassa (circa 10%) ! Assenza dei tre sintomi o presenza di una condizione clinica che possa giustificarne la presenza 42 Score di Wells CARATTERISTICHE CLINICHE PUNTI Neoplasia 1 Recente ingessatura arti inferiori 1 Immobilizzazione > 3 gg 1 Chirurgia maggiore nelle ultime 4 settimane 1 Dolorabilità localizzata 1 Edema di un arto intero inferiore 1 Edema del polpaccio con circonferenza > 3 cm rispetto al controlaterale 1 Presenza di circoli collaterali superficiali 1 PROBABILITA’ CLINICA 0: BASSA 1-2: INTERMEDIA >3: ELEVATA 43 Deep Vein Thrombosis (DVT) TEP: diagnosi Esami di I° Livello: Elettrocardiogramma Rx-torace Emogasanalisi arteriosa D-Dimero ! Esami di II° Livello: ! Ecocardiogramma ECO Doppler venoso degli arti inferiori ! Scintigrafia polmonare ventilo/perfusoria ! TAC spirale ! Angiografia ! 45 TEP: diagnosi Esami di I° Livello: Elettrocardiogramma: poco sensibili le alterazioni ECG alterazioni aspecifiche, BBD, esclusione infarto spostamento a dx dell’asse QRS, onda P alta ed appuntita, modificazione del tratto ST-T: ST sopralivellato V1-V2, ST sottolivellato in sede inferiore, T negative V1-V3 46 S-I Q-III T-III 47 49 50 TEP: diagnosi Esami di I° Livello: Rx-torace: escludere altra patologia polmonare (pneumotorace, polmonare, focolaio broncopneumonico) RX del torace normale non permette di escludere una EP ! edema Segni RX: ! AUMENTO CALIBRO ARTERIA POLMONARE ! AMPUTAZIONE ARTERIA ILARE ! OLIGOEMIA ! OPACITA’ in base pleurica (infarto) ! SOLLEVAMENTO EMIDIAFRAMMA ! VERSAMENTO PLEURICO ! ATELETTASIA 51 53 TEP: diagnosi Esami di I° Livello: Emogasanalisi arteriosa • L' emogasanalisi evidenzia • ipossiemia (PaO2 < 80 mmHg) • ipocapnia (PaCO2 < 40 mmHg) • tendenza all' alcalosi respiratoria • L’ipossiemia è un reperto molto frequente in corso di TEP • circa il 20% dei soggetti con TEP (specie quelli giovani) presentano una normale pressione parziale di ossigeno. • L’ipocapnia è un reperto quasi costante. • L’ipossiemia-ipocapnia, di solito il segnale di allerta più evidente, è frequentissima negli stati infettivi o settici, nelle patologie a focolaio broncopolmonari, ma anche nelle disventilazioni postoperatorie. 54 TEP: diagnosi • Valore predittivo negativo: • Utile solo per escludere EP se è normale • Valori > 500 mcg/L • Sensibilità 99% • Specificità 10 - 40% • presente in molte altre affezioni (necrosi, infiammazioni, cancro) 55 TEP: diagnosi • Esami di II° Livello: ! Ecocardiogramma Probabilità clinica bassa-intermedia-alta ECOCARDIOGRAMMA 56 ! Eco non compatibile con EP in pz critico ! Shock ipovolemico ! Eco indicativo di altra patologia in pz critico ! Tamponamento cardiaco, infarto, miocardite, dissezione aortica ! Eco non diagnostico ! Preesistente ipertensione polmonare, infarto del VD, disfunzione del VS ! Eco diagnostico di EP ! Segni diretti e indiretti 57 Trombi in atrio destro (< 20% dei casi) ! Trombo di tipo A: ! ampiamente mobile, morfologia serpiginosa o a grappolo, di origine venosa periferica, (mortalità 40%, EP 98%); ! Trombo di tipo B: ! mobile, rotondeggiante, con adesione parietale, a genesi in situ o a cateteri, protesi valvolari, (mortalità 4%, EP 40%); 58 TEP: diagnosi • Esami di II° Livello: ! ECO Doppler venoso degli arti inferiori ! Ricerca della TVP (presente solo nel 50% dei pazienti con EP) 60 TEP: diagnosi 61 Esami di II° Livello: Angiografia ! Metodica diagnostica Gold Standard per elevata sensibilità (98%) e specificità (95-98%). ! Invasiva e dai costi elevati, diviene metodica di prima scelta in tutti i pazienti in cui i test diagnostici incruenti siano non conclusivi (discordanza tra clinica ed esami non invasivi ) o non applicabili. ! L’angiografia a sottrazione digitale (DSA) fornisce una visione cinematica che migliora l’interpretazione. ! I parametri emodinamici sono parte integrante dell’AngioGP. ! Sensibilità e specificità così elevate consentono di non iniziare terapia AO in pazienti che seppur con sintomi toracici, hanno un’AngioGP normale. L’affidabilità diminuisce con la diminuizione del calibro vasale. APG TEP: evoluzione Trattamento: Terapia intensiva, eparina, anticoagulanti, ossigenoterapia Risoluzione dopo terapia medica Residua insufficienza respiratoria ipertensione polmonare cronica e cuore polmonare cronico Risoluzione dopo embolectemia Exitus Prevenzione primaria nei pazienti con TVP o situazioni di rischio per TVP (eparina, dicumarolici) Prevenzione secondaria dopo TEP (dicumarolici, filtri) 71 ! EP con instabilità emodinamica ! Trombolisi seguita da eparina: ! Attiv. Tissutale plasminogeno (t-PA) 100 mg/2 ore OPPURE Streptochinasi 1.500.000 U/ 2 ore OPPURE Reteplasi (r-PA) bolo 10 U + 10 U dopo 30’ ! TVP con o senza EP ! Eparina non frazionata: ! bolo EV iniziale 5.000-10.000 unità SEGUITA DA Infusione almeno 30.000 unità/ 24 ore ! Eparine bpm: ! Enoxaparina 1,5 mg/kg/24 ore (esperienze cliniche limitate) ! Warfarin: ! Embricato a eparina bpm x 5-7 gg con INR 2,5-3.0 73 ! Filtri cavali ! Controindicazioni alla terapia anticoagulante ed EP documentata ! Emorragia in atto (es. gastrointestinale) ! Pericolo di sanguinamento grave (es. craniotomia postoperatoria) ! Complicanze dell’anticoagulante (es. trombocitopenia) ! Chemioterapia ! Anticoagulazione insufficiente nonostante terapia adeguata ! EP ricorrente ! Profilassi in pz ad alto rischio ! TVP estesa o progressiva ! Grave ipertensione polmonare 74 IVC Filter