www.matefilia.it SESSIONE SUPPLETIVA – 2015 - QUESTIONARIO QUESITO 1 π₯ Data la funzione integrale ∫1 ln(π‘) ππ‘, determinare per quali valori di π₯ il suo grafico incontra la retta di equazione π¦ = 2π₯ + 1 . Calcoliamo la funzione integrale determinando, per parti, una primitiva di ππ(π‘): ∫ ln(π‘) ππ‘ = ∫ 1 β ln(π‘) ππ‘ = ∫(π‘)′ β ln(π‘) ππ‘ = π‘ ln(π‘) − ∫ π‘ β Quindi: 1 ππ‘ = π‘ ln(π‘) − π‘ π‘ π₯ π¦ = π(π₯) = ∫ ln(π‘) ππ‘ = [π‘ ln(π‘) − π‘]1π₯ = π₯ ln(π₯) − π₯ − (0 − 1) = π₯ ln(π₯) − π₯ + 1 1 Intersechiamo le due curve (notiamo che deve essere x>0): { π¦ = π₯ ln(π₯) − π₯ + 1 βΉ π₯ ln(π₯) − π₯ + 1 = 2π₯ + 1 π¦ = 2π₯ + 1 βΉ π₯ ln(π₯) = 3π₯ βΉ ln(π₯) = 3 da cui π₯ = π 3 . QUESITO 2 Data la famiglia di funzioni π¦ = −π₯ 3 + 6ππ₯ + 33 trovare la funzione tangente nel punto di ascissa 3 ad una retta parallela alla bisettrice del primo quadrante. Determinare l'equazione di detta tangente. Deve essere π¦ ′ (3) = 1, quindi: π¦ ′ = −3π₯ 2 + 6π , π¦ ′ (3) = −27 + 6π = 1 βΉ 6π = 28 La funzione richiesta ha quindi equazione: βΉ π= 14 3 π¦ = −π₯ 3 + 28π₯ + 33 L’ordinata del punto di tangenza è: π¦(3) = −27 + 84 + 33 = 90 . La tangente è quindi: π¦ − 90 = 1 β (π₯ − 3) , Suppletiva 2015 - Questionario π¦ = π₯ + 87 1/ 9 www.matefilia.it QUESITO 3 Vengono lanciati due dadi. Dei due punteggi, viene considerato il maggiore; se sono uguali, viene considerato il punteggio comune dei due dadi. Detto X il punteggio registrato, riportare in una tabella la distribuzione di probabilità di X e mostrare che 5 π(π = 3) = 36 . Calcolare inoltre la media e la varianza di X. La variabile aleatoria X può assumere i valori 1, 2, 3, 4, 5, 6. Calcoliamo le probabilità di X, tenendo presente che nel lancio di due dadi i casi possibili sono 36 (6 possibilità per il primo dado e sei possibilità per il secondo). Indichiamo con (a,b) la coppia di un risultato con a relativo al primo dado e b al secondo. X=1 se si ha la coppia (1,1): p(X=1)=1/36. X=2 se si hanno le coppie (1,2), (2,1), (2,2): p(X=2)=3/36. X=3 se si hanno le coppie (1,3), (3,1), (2,3), (3,2), (3,3): p(X=3)=5/36. X=4 se si hanno le coppie (1,4), (4,1), (2,4), (4,2), (3,4), (4,3), (4,4): p(X=4)=7/36 X=5 se si hanno le coppie (1,5), (5,1), (2,5), (5,2), (3,5), (5,3), (4,5), (5,4), (5,5): p(X=5)=9/36 X=6 se si hanno le coppie (1,6), (6,1), (2,6), (6,2), (3,6), (6,3), (4,6), (6,4), (5,6), (6,5), (6,6): p(X=6)=11/36 Abbiamo quindi la seguente tabella di distribuzione delle probabilità di X: x p(X=x) 1 1/36 2 3/36 3 5/36 4 7/36 5 9/36 6 11/36 5 Notiamo che, in particolare, si ha π(π = 3) = 36 . La media di X è data da: π(π) = π₯1 π1 + π₯2 π2 + π₯3 π3 + π₯4 π4 + π₯5 π5 + π₯6 π6 π(π) = 1 β 1 3 5 7 9 11 161 +2β +3β +4β +5β +6β = ≅ 4.472 36 36 36 36 36 36 36 La varianza di X è data da: πππ(π) = π 2 = (π₯1 − π)2 β π1 + (π₯2 − π)2 β π2 + (π₯3 − π)2 β π3 + (π₯4 − π)2 β π4 + +(π₯5 − π)2 β π5 + (π₯6 − π)2 β π6 161 2 1 161 2 3 161 2 5 161 2 7 ) β + (2 − ) β + (3 − ) β + (4 − ) β + 36 36 36 36 36 36 36 36 161 2 9 161 2 11 2555 + (5 − ) β + (6 − ) β = ≅ 1.971 36 36 36 36 1296 π 2 = (1 − Suppletiva 2015 - Questionario 2/ 9 www.matefilia.it QUESITO 4 In un sistema di riferimento cartesiano nello spazio Oxyz sono dati i punti π΄ (−3, 4, 0) e πΆ (−2, 1, 2). I tre punti O, A e C giacciono su un piano E. Determinare l’equazione che descrive il piano E. Il generico piano ha equazione: ππ₯ + ππ¦ + ππ§ + π = 0 . Im ponendo il passaggio per i tre punti O, A e C abbiamo: π=0 { −3π + 4π + π = 0 ; −2π + π + 2π + π = 0 π=0 π=0 3 3 π=0 π= π π= π { −3π + 4π = 0 ; ; 4 ; 4 3 5 −2π + π + 2π = 0 −2π + π + 2π = 0 π= π { { 4 8 Quindi il piano E ha equazione: 3 5 ππ₯ + ππ¦ + ππ§ = 0 4 8 βΉ 8π₯ + 6π¦ + 5π§ = 0 QUESITO 5 Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione π₯ = 2 della parte di piano delimitata dalla parabola di equazione π¦ 2 = 8π₯ e dalla retta stessa. Trasliamo la retta e la parabola secondo il vettore π£β = (−2; 0); le equazioni di questa traslazione sono: { π =π₯−2 π=π¦ βΉ { π₯ =π+2 π¦=π L’equazione della retta π = 0 (ππ π π πππππ πππππππ‘π) La nuova parabola ha equazione: π 2 = 8(π + 2) , π 2 = 8π + 16 βΉ π= π 2 −16 8 La parte di piano compresa fra la retta e la parabola (segmento parabolico) deve ora ruotare intorno all’esse delle y, come indicato in figura. Il volume richiesto si può quindi ottenere mediante il calcolo del seguente integrale: 4 4 2 π 2 − 16 π 4 4 π = π ∫ π ππ = π ∫ ( ) ππ = ∫ (π − 32π 2 + 256) ππ = 8 64 −4 −4 −4 2 4 π 4 4 π π 5 16 3 π 45 32 3 = ∫ (π − 32π 2 + 256) ππ = [ − π + 256π] = ( − β 4 + 256 β 4) = 32 0 32 5 3 32 5 3 0 Suppletiva 2015 - Questionario 3/ 9 www.matefilia.it = π 8192 256π 3 β = π’ ≅ 53.617 π’3 = π(πππ‘ππ§ππππ) 32 15 15 QUESITO 6 Preso un punto C su una semicirconferenza di diametro AB=2r, sia M il punto medio dell’arco BC. Determinare il valore massimo che può assumere l’area del quadrilatero ABMC. π Posto π΅π΄ΜπΆ = π₯ risulta: 0 ≤ π₯ ≤ 2 Μ πΆ = π − π₯, essendo A ed M angoli opposti di un quadrilatero inscritto in una Inoltre π΅π circonferenza. Essendo uguali gli archi CM e BM sono anche uguali le corde CM e BM; perciò il triangolo BCM è isoscele sulla base BC. Inoltre: πΆπ΅Μ π = π − (π − π₯) π₯ = 2 2 Calcoliamo la misura del lato AC: π΄πΆ = 2π β cos(π₯); quindi l’area del triangolo ABC è: Suppletiva 2015 - Questionario 4/ 9 www.matefilia.it π΄πππ(π΄π΅πΆ) = π΄πΆ β π΄π΅ β π ππ(π₯) β 1 π ππ(π₯) = 2π β cos(π₯) β 2π β = 2π 2 β π ππ(π₯)cos(π₯) 2 2 Calcoliamo la misura dei segmenti BM e CM (uguali). Per il teorema della corda risulta: π₯ πΆπ = 2π β π ππ (2). L’area del triangolo BCM è quindi: 2 1 1 1 π₯ π΄πππ(π΅πΆπ) = β π΅π β πΆπ β π ππ(π − π₯) = β πΆπ2 β π ππ(π₯) = β (2π β π ππ ( )) β π ππ(π₯) = 2 2 2 2 π₯ 1 − cos(π₯) = 2π 2 β π ππ2 ( ) β π ππ(π₯) = 2π 2 β β π ππ(π₯) = π 2 β π ππ(π₯) β (1 − cos(π₯)) 2 2 L’area del quadrilatero ABMC è quindi: π΄πππ(π΄π΅ππΆ) = π΄πππ(π΄π΅πΆ) + π΄πππ(π΅πΆπ) = = 2π 2 β π ππ(π₯) cos(π₯) + π 2 β π ππ(π₯) β (1 − cos(π₯)) = π 2 β π ππ(π₯)πππ (π₯) + π 2 β π ππ(π₯) = = π 2 π ππ(π₯)(1 + cos(π₯)) Tale area è massima, per 0 ≤ π₯ ≤ π¦ = π(π₯) = π ππ(π₯)(1 + cos(π₯)) π 2 , se lo è la funzione: Si tratta di una funzione continua (e derivabile) in un intervallo chiuso e limitato, quindi, per il teorema di Weierstrass, ammette massimo e minimo assoluti, che sono da ricercarsi fra i valori assunti agli estremi dell’intervallo e fra i valori nei punti che annullano la derivata prima. Calcoliamo i valori agli estremi dell’intervallo: π π(0) = 0 , π ( ) = 1 2 π ′ (π₯) = cos(π₯) (1 + cos(π₯)) + π ππ(π₯)(−π ππ(π₯)) = cos(π₯) + cos 2 (π₯) − π ππ2 (π₯) = 0 π π: cos(π₯) + cos2 (π₯) − 1 + cos 2 (π₯) = 2 cos 2 (π₯) + cos(π₯) − 1 = 0; cos(π₯) = −1 ± 3 1 ππ ππ’π cos(π₯) = −1 π cos(π₯) = 4 2 Se cos(π₯) = −1 , π₯ = π: πππ πππππ‘π‘πππππ 1 π π Se cos(π₯) = 2 , π₯ = 3 . Per tale valore di x risulta: π ( 3 ) = π √3 2 1 3 β (1 + 2) = 4 β √3 ≅ 1.3 Il massimo valore si ha quindi per π₯ = 3 : per tale valore il quadrilatero ha area massima, che vale: 3 3 π΄πππ(π΄π΅ππΆ) = π 2 β π ππ(π₯) β (1 − cos(π₯)) = π 2 β β √3 = √3π 2 = π΄πππ πππ π πππ 4 4 Osserviamo che il quadrilatero di area massima è il semi-esagono regolare inscritto nella circonferenza. Suppletiva 2015 - Questionario 5/ 9 www.matefilia.it QUESITO 7 Una fabbrica produce mediamente il 3% di prodotti difettosi. Determinare la probabilità che in un campione di 100 prodotti ve ne siano 2 difettosi, usando: ο· la distribuzione binomiale; ο· la distribuzione di Poisson. La probabilità che un pezzo sia difettoso è pari a 0.03 = π; la probabilità che un pezzo non sia difettoso è quindi π = 1 − π = 0.97. Calcoliamo, nei due casi richiesti, la probabilità che su 100 prodotti ve ne siano 2 difettosi. Distribuzione binomiale. Ricordiamo che, secondo la distribuzione binomiale, la probabilità che su n prove si abbiamo x successi è data da: π 100 π(π, π₯) = ( ) π π₯ β π π−π₯ = π(100,2) = ( ) 0.032 β 0.9798 ≅ 0.225 ≅ 22.5 % π₯ 2 Distribuzione di Poisson. Ricordiamo che, secondo la distribuzione di Poisson, la probabilità che su n prove si abbiamo x successi è data da: ππ₯ β π −π π= π₯! Dove π, valor medio, è dato da: π = ππ = 100 β 0.03 = 3; quindi: ππ₯ β π −π 32 β π −3 9 π= = = 3 ≅ 0.224 ≅ 22.4 % π₯! 2! 2π Come si vede le due probabilità sono praticamente uguali. Suppletiva 2015 - Questionario 6/ 9 www.matefilia.it QUESITO 8 Provare che la funzione π¦ = π π₯ − π‘ππ₯ ha infiniti zeri, mentre la funzione π¦ = π π₯ − ππππ‘ππ₯ non ne ha alcuno. Rappresentiamo nello stesso piano cartesiano le funzioni di equazioni: π(π₯) = π π₯ π π(π₯) = π‘π(π₯) Data la periodicità della funzione tangente, che assume in ogni periodo ogni valore reale e dato il fatto che la funzione esponenziale è definita e continua su tutto l’asse reale (assumendo valori sempre positivi), i due grafici si intersecano infinite volte: ciò equivale a dire chela funzione π¦ = π π₯ − π‘ππ₯ ha infiniti zeri. Procediamo in modo analogo per la funzione π¦ = π π₯ − ππππ‘ππ₯. Rappresentiamo nello stesso piano cartesiano le funzioni di equazioni: π(π₯) = π π₯ π β(π₯) = ππππ‘π(π₯) . Osservando che la funzione h è π π compresa tra − 2 π 2 e che per x positivi è al di sotto della bisettrice del primo e terzo quadrante, da grafico delle due funzioni si deduce che non ci sono punti di intersezione: ciò equivale a dire chela funzione π¦ = π π₯ − ππππ‘ππ₯ non ammette zeri. Suppletiva 2015 - Questionario 7/ 9 www.matefilia.it QUESITO 9 Calcolare la derivata della funzione π(π₯) = π₯ β π π₯ , adoperando la definizione di derivata. In base alla definizione di derivata si ha: π(π₯ + β) − π(π₯) β→0 β π ′ (π₯) = lim π ′ (π₯) π(π₯ + β) − π(π₯) (π₯ + β) β π π₯+β − π₯ β π π₯ (π₯ + β) β π π₯+β − π₯ β π π₯ = lim = lim = lim = β→0 β→0 β→0 β β β π₯ β π π₯+β + β β π π₯+β − π₯ β π π₯ π₯ β π π₯+β − π₯ β π π₯ + β β π π₯+β = lim = lim = β→0 β→0 β β π₯ β π π₯ (π β − 1) + β β π π₯+β π₯ β π π₯ (π β − 1) β β π π₯+β = lim + lim = π₯ β π π₯ + π π₯ = π ′ (π₯) β→0 β→0 β→0 β β β = lim N.B. Abbiamo usato il limite notevole: πβ − 1 lim =1 β→0 β QUESITO 10 Sia la derivata seconda di una funzione reale π(π₯) data da π ′′ (π₯) = 3π₯ − 6 . Determinare l’espressione di π(π₯), sapendo che il grafico della funzione passa per il punto π (2, −7) e che l’angolo formato dalla tangente al grafico di π(π₯) con l’asse π¦ nel punto di ascissa π₯ = 0 vale 45°. Da π ′′ (π₯) = 3π₯ − 6 ricaviamo: 3 π ′ (π₯) = ∫(3π₯ − 6 ) ππ₯ = π₯ 2 − 6π₯ + π , πππ π πππππππ‘ππ πππππ 2 3 2 1 π(π₯) = ∫ ( π₯ − 6π₯ + π ) ππ₯ = π₯ 3 − 3π₯ 2 + ππ₯ + π , πππ π πππππππ‘ππ πππππ 2 2 Siccome il grafico della funzione passa per π (2, −7), risulta: −7 = 4 − 12 + 2π + π βΉ π = 1 − 2π Il coefficiente angolare della tangente al grafico di π(π₯) nel punto di ascissa π₯ = 0 è dato da: π = π ′ (0) = π Suppletiva 2015 - Questionario 8/ 9 www.matefilia.it La tangente al grafico della funzione nel punto ascissa π₯ = 0 forma con l’asse y un angolo di 45°, quindi formerà con l’asse x un angolo πΌ di 135° oppure 45° (si veda la figura seguente), perciò: π‘π(πΌ) = π = ±1 = π La tangente al grafico della funzione nel punto di ascissa nulla, dovendo formare un angolo di 45° con l’asse y, può avere una delle due possibili rappresentazioni: Si hanno quindi due soluzioni: Se π = 1 (tangente la retta r) risulta π = 1 − 2π = −1; in tal caso la funzione ha equazione: 1 1 π(π₯) = π₯ 3 − 3π₯ 2 + ππ₯ + π = π₯ 3 − 3π₯ 2 + π₯ − 1 = π(π₯) 2 2 Se π = −1 (tangente la retta s) risulta π = 1 − 2π = 3; in tal caso la funzione ha equazione: 1 1 π(π₯) = π₯ 3 − 3π₯ 2 + ππ₯ + π = π₯ 3 − 3π₯ 2 − π₯ + 3 = π(π₯) 2 2 N.B. Se l’angolo fra la tangente e l’asse y è considerato orientato, con la convenzione secondo cui gli angoli positivi sono quelli orientati in senso antiorario, abbiamo solo la prima soluzione (l’angolo che ha come primo lato la tangente e secondo lato l’asse y è +45° nel primo caso appunto, indicato nel grafico con la retta r in verde continuo). Con la collaborazione di Angela Santamaria Suppletiva 2015 - Questionario 9/ 9 www.matefilia.it