Liceo Classico Salesiano “San Giovanni Bosco”

Liceo Classico Salesiano “San Giovanni Bosco”
Scuola secondaria di II grado
Legalmente Riconosciuta (D.M. 09.05.1953)
Paritaria (D.D.G.R. 31.08.2001)
- Cagliari -
PROGRAMMA di SCIENZE
Classe Quinta * A.S. 2015/2016
Testi adottati
Processi e modelli di CHIMICA e BIOLOGIA C
per il quinto anno dei nuovi licei
Autori Borgioli, Borries, Matteucci
Editrice De Agostini
Processi e modelli di SCIENZE della TERRA C
Per il quinto anno dei nuovi licei
Autore Longhi, Bianucci
Editrice De Agostini
Premesse.
Gli argomenti svolti sono indicati, nel prospetto che segue, all’interno di ogni lezione (capitolo) con riferimento
alle pagine. Sono state svolte soltanto lezioni frontali. Le interrogazioni sono state effettuate con verifiche
scritte per tutti su alcuni capitoli per ogni prova, con domande aperte senza limite di righe nella risposta. Le
verifiche sono state 2 nel trimestre e 4 nel pentamestre. Ogni prova aveva 7 domande, delle quali due con
riposta obbligata e delle rimanenti tre a scelta. I voti conseguiti sono stati soddisfacenti nel complesso, tenendo
conto del numero limitato di argomenti per ogni prova.
Ho iniziato l’insegnamento di Scienze con gli studenti che affrontano l’esame di Stato dal terzo anno.
Argomenti svolti nel terzo anno.
Chimica: La struttura atomica e il sistema periodico. I legami chimici e le forze intermolecolari. La geometria
molecolare.
Biologia: La cellula e la divisione cellulare. L’ereditarietà dei caratteri. Il codice genetico
Argomenti svolti nel quarto anno.
Chimica: Le leggi dei gas. Le soluzioni e le loro proprietà. La spontaneità e la velocità delle reazioni.
L’equilibrio chimico.
Biologia: Il sistema scheletrico e muscolare. Gli apparati: digerente, respiratorio, circolatorio, escretore. Il
sistema nervoso.
È opportuno precisare che l’ordinamento prevede due ore settimanali per complessive 66 ore annuali.
Pertanto ogni anno, nell’ampio panorama delle “Indicazioni nazionali”, è stata fatta una scelta di
argomenti anche a seguito di testi adottati.
CHIMICA e BIOLOGIA C
UNITÀ D1 Gli idrocarburi
Sono stati presentati composti semplici con 7 e/o 8 atomi di carbonio
L’atomo di carbonio: configurazione elettronica, ibridazione degli orbitali, sp3 (alcani), sp2 (alcheni),
sp (alchini), relativa geometria molecolare. Legame σ (alcani), legame σ e π (alcheni), legame σ 2 π
(alchini). Classificazione degli idrocarburi (D6).
Istituto Salesiano Don Bosco
via S.Ignazio da Laconi, 64 - 09123 Cagliari -  070.658653  070.651682
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Gli alcani: nomenclatura tradizionale, isomeria di catena (D10). Le proprietà fisiche semplificate
(D10, D11). I più comuni radicali alchilici (D9). Le reazioni: combustione. alogenazione.
Meccanismo di clorurazione del metano (D12).
Alcheni: nomenclatura tradizionale, isomeria di posizione, di catena e stereoisomeria o isomeria
geometrica
(definizione, cis e trans, relativa al 2-butene) (D15, D16). Proprietà fisiche (D17).
Reazioni di addizione elettrofila: addizione di alogeni (D17), addizione di acido alogenidrico e
meccanismo della reazione , regola di Markovnicov, reazioni regioselettive (D17), idratazione (D17,
D18), idrogenazione o riduzione catalitica (D19).
Gli alchini: nomenclatura tradizionale, isomeria di posizione e di catena (D22, D23). Reazione di
addizione elettrofila: alogenazione, idrogenazione (D23).
Gli idrocarburi aromatici: il benzene. Kekulé e il benzene, la teoria della risonanza e la
delocalizzazione degli elettroni π e geometria della molecola (D25). Definizione di composto
aromatico (D26). Nomenclatura tradizionale di alcuni derivati del benzene (D26), isomeria di
posizione per i sostituenti sui derivati del benzene (una sola sostituzione) (D26). Reazione di
sostituzione elettrofila aromatica, schema del meccanismo della reazione (D27), alogenazione,
nitrazione, solfonazione (D27, D28). L’addizione di Friedel-Crafts cioè l’alchilazione e l’acilazione
(gruppo acetile). I gruppi sostituenti orto-para orientanti o meta orientanti (D28).
UNITÀ D2 Oltre gli idrocarburi
Sono stati presentati composti semplici con 6 e/o 7 atomi di carbonio
Gli alcoli. Gruppo funzionale (D38). Nomenclatura IUPAC e/o tradizionale. Isomeria di posizione
(D39). Alcol primario, secondario, terziario (D38). Proprietà fisiche (D39, D40), proprietà acide degli
alcoli (D40), Reazioni di Williamson per ottenere gli eteri (D40). Reazioni di sostituzione nucleofila,
sostituzione con un acido alogenidrico e schema del meccanismo della reazione (D40, D41).
Ossidazione degli alcoli. (D41)
Gli eteri, derivati dagli alcani per sostituzione di un H con un gruppo R—O— chiamato gruppo
alcossilico o alcossi. Nomenclatura tradizionale. Si ottengono con la reazione di Williamson.
Reazione di acidi alogenidrico e a partire da etere misto. (D42)
Composti carbonilici. Il gruppo funzionale carbonile, orbitali ibridi sp2 e legame π. Aldeidi e
chetoni: nomenclatura IUPAC e/o tradizionale. Isomeria di posizione dei chetoni (D43). Proprietà
fisiche (D44). L’ossidazione delle aldeidi (D45).
Acidi carbossilici e loro derivati. Gruppo funzionale carbossile, orbitali ibridi sp2 e legame π.
Nomenclatura IUPAC (D46). Proprietà fisiche (D47). Acidità del gruppo carbossile. Reazioni: con
basi forti (D47). Reazione di sostituzione nucleofila: solo lo schema della reazione (D48).
Gli esteri. Nomenclatura IUPAC (D48). Come si ottengono gli esteri: esterificazione di Fisher (D48,
D49). L’idrolisi alcalina. I trigliceridi e la reazione di saponificazione (D49).
Le anidridi. Cenno, l’anidride acetica (D50).
Le ammidi. Classificazione (D50). Come si ottengono le ammidi primarie (D50).
Le ammine. Gruppo funzionale e classificazione (D52). Nomenclatura, isomeria di posizione (D52).
Proprietà fisiche (D53). Basicità delle ammine (D53, D54).
I polimeri. Significato di polimero (D55). I polimeri di poliaddizione (PE, PVC, PS) (D56). I
polimeri di condensazione: le poliammidi (il nylon 6,6 e il nylon 6) (D57). I poliesteri (PET) (D57).
UNITÀ D3 Le biomolecole
Le biomolecole. (carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici) (D68). La chiralità: termini propri della
chiralità, proiezioni di Fischer, il tutto con la gliceraldeide, 2,3-diidrossipropanale (D69, D70).
I carboidrati. Caratteristiche generali (D70).
I monosaccaridi. Aldosi e chetosi. Proiezione di Fischer della gliceraldeide (le proiezioni D, L). La
proiezione di Fischer del glucosio (D70). La struttura ciclica dei monosaccaridi: la forma
furanosidica, piranosidica (D71). Le proiezioni di Haworth del glucosio (D72). Dal D-glucopiranosio
i due stereoisomeri (carbonio e l’OH anomerici) (D72).
I disaccaridi. Il saccarosio, il lattosio, il maltosio (D73, D74).
I lipidi. Classificazione, proprietà degli acidi grassi (D76). I trigliceridi (D76, D77). I fosfolipidi
(D78). I glicolipidi (D79).
Gli amminoacidi e le proteine. Caratteristiche generali. Struttura e proprietà degli amminoacidi
(D81). Forma L, D dell’amminoacido (D82). La reazione acido-base intramolecolare e lo ione
dipolare dell’amminoacido (D82, D83). Il legame peptidico, cenno (D83). Le proteine, caratteristiche
generali (D83). La struttura delle proteine (D84, D85, D86). Gli enzimi (D86).
Gli acidi nucleici. Senza le formule (D87).
SCIENZE della TERRA C
UNITÀ E1 la tettonica delle placche: una teoria unificante.
La deriva dei continenti e la teoria della tettonica delle placche.
L’ipotesi di Wegener (E4, E5, E6). La distribuzione delle placche e le deformazioni (E6, E7).
I margini divergenti.
I processi lungo i margini divergenti (E9, E10). La scala cronologica delle inversioni magnetiche
(E10, E11). Il magmatismo dei fondi oceanici e la separazione delle placche (E12, E13). La
profondità del fondo oceanico (E13). Le fosse tettoniche continentali (E13, E14).
I margini convergenti.
I margini convergenti (E15). La convergenza oceano - continente (E15, E16, E17). Le cause della
subduzione (E18). La convergenza oceano - oceano e continente - continente (E18, E19)
I margini trasformi.
Le zone di frattura (E20). La tettonica delle placche e i margini trasformi (E20, E21). La tettonica
delle placche e l’evoluzione della litosfera (E22, E23).
L’orogenesi e le regioni continentali stabili.
L’orogenesi nella zona di convergenza oceano - continente: la catena delle Ande (E24, E25, E26).
L’orogenesi nella zona di convergenza continente - continente: la catena dell’Himalaya (E26, E27).
La crosta continentale e le regioni interne (E27, E28, E29).
I punti caldi, i pennacchi e le forze che muovono la placche.
I punti caldi (E30). L’ipotesi dei pennacchi del mantello (E31, E32, E33). Le forze che muovono le
placche (E33, E34).
L’evoluzione dei continenti e la formazione dell’Italia.
L’evoluzione della regione mediterranea dal Triassico all’Oligocene (E36, E37). La formazione
dell’Italia (E37, E38, E39).
UNITÀ F1 I moti della Terra
La rotazione terrestre.
Le prove delle rotazione terrestre: Guglielmini, Foucault, forza di Coriolis (F4, F5, F6). Giorno
sidereo e giorno solare (F7). Aurora e crepuscolo (F8). Fusi orari (F8, F9).
La rivoluzione terrestre.
Prove della rivoluzione terrestre (F11, F12). Conseguenze della rivoluzione terrestre (F12).
L’alternarsi delle stagioni (F12, F13). La diversa durata del dì e della notte (F13). Le zone
astronomiche, elencazione (F13).
Gli altri movimenti della Terra.
Il moto di precessione (F15). Spostamento della linea degli apsidi (F16).
Il sistema Terra-Luna.
La Terra e il moto lunare (F18). Le caratteristiche della Luna (F18, F19). La fasi lunari (F19).
L’origine della Luna (F20). La rotazione della Luna (F20). Eclissi di Luna e di Sole (F20, F21).
Paesaggio lunare (L’esplorazione della Luna (F21, F22). Cenno sulle rocce lunari (F23).
OBIETTIVI e CRITERI di VALUTAZIONE
Conoscenze, abilità e competenze
I candidati sono in grado di
a) utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico fondamentale;
b) per la chimica organica passare dalle conoscenze semplici alle complesse;
c) interpretare i fenomeni studiati in maniera integrata, dando il massimo rilievo
all’identificazione delle reciproche connessioni.
Criteri di sufficienza / Livello accettabile
I candidati dimostrano di:
a) possedere le nozioni essenziali degli argomenti, seppure in maniera poco approfondita;
b) saper organizzare su ogni argomento un discorso organico e coerente;
c) sapersi esprimere in modo chiaro e con sufficiente proprietà lessicale;
d) orientarsi in modo autonomo, anche effettuando analisi superficiali dei fenomeni.
Il Docente
prof. Sauro Bertolozzi