Mercati concorrenziali:
applicazioni
Sommario del Capitolo 10
1.Introduzione
2.La mano invisibile
3.Tasse sul consumo (accise)
4.Sussidi
5.La regolamentazione del prezzo: il prezzo
massimo
6.La regolamentazione del prezzo: il prezzo
minimo
7.Quote di produzione
8.Il sostegno ai prezzi nel settore agricolo
9.Quote di importazione e tariffe doganali
2
Introduzione
Lo Stato interviene nei mercati con una serie di
strumenti: imposizione di prezzi massimi e minimi,
tassazione dei consumi o della produzione di beni, ecc.
Vedremo gli effetti di questi interventi su mercati che,
altrimenti, sarebbero perfettamente concorrenziali.
L’approccio che useremo è di “equilibrio parziale” e
non di “equilibrio generale”.
Studieremo interventi motivati da intenti diversi dalla
correzione di “esternalità” e dalla tutela dei
consumatori.
L’efficienza economica in un mercato concorrenziale
4
L’efficienza economica in un mercato concorrenziale
In corrispondenza dell’equilibrio concorrenziale,
R (6,8), il surplus totale è massimo.
Surplus dei consumatori: AVR (€36 milioni)
Surplus dei produttori: AWR (€18 milioni)
Surplus totale: VRW (€54 milioni)
5
La mano invisibile
Definizione: Si ha efficienza economica quando il
beneficio economico netto (somma dei surplus) è
massimizzato.
“Ogni consumatore disposto a pagare un prezzo
superiore al costo necessario a produrre un’unità
addizionale può farlo; ogni consumatore non disposto
a pagare almeno il costo di produzione non compra.“
“In corrispondenza dell’equilibrio perfettamente
concorrenziale, i benefici derivanti dallo scambio (tra
consumatori e produttori) sono massimizzati."
L’equilibrio perfettamente concorrenziale conduce
all’efficienza economica.
6
Tasse sul consumo (accise)
Un’accisa è una tassa applicata su uno specifico prodotto
(benzina, alcol, tabacco , biglietti aerei ...)
Il prezzo pagato dai consumatori eccede il prezzo ricevuto
dai produttori dell’ammontare della tassa T
La perdita secca è la riduzione del beneficio economico
netto risultante da un’inefficiente allocazione delle
risorse.
7
Gli effetti di un’accisa
Prezzo (euro per unità)
20
L’intersezione tra la curva di domanda D
e la curva S + €6 determina la quantità di
equilibrio (4). I consumatori pagano un
prezzo di €12 (punto M), mentre i
produttori incassano un prezzo di €6
(punto N)
Se il Governo impone una tassa di €6 per unità,
la curva S + €6 indica la quantità che i produttori
offriranno quando il prezzo applicato al
consumatore è pari al costo marginale di
produzione più l’importo della tassa.
S+€6
A
Prima dell’introduzione della tassa,
il surplus del consumatore è pari
all’area A+B+C+E …
M
12
B
S
C
E
8
F
G
6
… mentre il surplus del produttore è
pari all’area F+G+H
N
H
2
4
6
Dopo l’introduzione della tassa,
…Quindi,
…mentre
il surplus
lal’area
perdita
delB+C+G
produttore
seccamisura
è data
si il
D
il surplus del consumatore
si
riduce
gettito
dall’area
all’area
fiscale
E+FH…
riduce all’area A …
10
Quantità (milioni di unità all’anno)
8
Gli effetti di un’accisa
Riassumendo, gli effetti di un’accisa sono:
1. Il mercato sottoproduce rispetto al livello di
produzione efficiente
2. Il surplus del consumatore e del produttore
saranno inferiori a quelli senza l’accisa
3. Ci sarà un effetto positivo sul bilancio pubblico
4. Ci sarà una riduzione del beneficio economico
netto, cioè ci sarà una perdita secca
Gli effetti di un’accisa
Tali effetti sono indipendenti
amministrativamente la tassa.
da
chi
paga
L’esempio precedente si basa sul fatto che la tassa la
paga il produttore (la domanda non cambia a seguito
dell’intoduzione dell’accisa).
Il medesimo equilibrio e i medesimi effetti si avrebbero
se la tassa la pagasse il consumatore (in tal caso
l’offerta non cambierebbe a seguito dell’accisa)
Gli effetti di un’accisa
20
Prezzo (euro per unità)
S+€6
M
12
S
8
6
N
2
D-€6
4
6
D
10
Quantità (milioni di unità all’anno)
11
Gli effetti di un’accisa (Es. svolto 10.1)
Sia: Qd = 10 - 0,5 Pd
Qs = -2 + Ps
se Ps >= 2
= 0
se Ps < 2
a) In assenza di tassa quali sono il prezzo e la quantità di
equilibrio?
b) Supponete che il Governo imponga una tassa di 6 euro per
unità. Quale sarà la nuova quantità di equilibrio? Quale
prezzo pagheranno i consumatori? Quale prezzo riceveranno
i venditori?
Gli effetti di un’accisa (Es. svolto 10.1)
Sia:
a) In assenza di tassa:
Pd = Ps
Qs = Qd
da cui:
10 - 0,5 P = -2 + P => 12 = 1,5 P => P = 8
Sostituendo 8 in 10 - 0,5 P = Q si ottiene: Q = 10 - 0,5 x 8 = 6
b) Con una tassa di 6 euro per unità
Pd = Ps + 6
Qs = Qd
da cui:
10 - 0,5 Pd = -2 + Ps => 10 - 0,5 (Ps + 6) = -2 + Ps
=> 9 = 1,5 Ps => Ps = 6
=> Pd = Ps + 6 = 12
=> Q = - 2 + Ps = - 2 + 6 = 4
L’incidenza di una tassa
Domanda: chi paga effettivamente l’imposta?
NB: questa domanda è diversa da chi paga
amministrativamente l’imposta.
L’incidenza di una tassa è la misura
dell’impatto di una tassa sui prezzi che i
consumatori pagano e che i venditori ricevono
in un mercato.
La tassa inciderà di più su quella, fra domanda
e offerta, che è più rigida (cioè meno elastica).
14
L’incidenza di una tassa
15
L’incidenza di una tassa
La relazione tra l’incidenza di una tassa e le elasticità
dell’offerta e della domanda è:
∆Pd/∆Ps = εQs,P /εQd,P
εQs,P = l’elasticità dell’offerta
εQd,P = l’elasticità al prezzo della domanda
Si consideri l’effetto di una piccola tassa in un mercato
in equilibrio (Q*,P*).
εQd,P = (∆Q/Q*)/(∆Pd/P*)
εQs,P = (∆Q/Q*)/(∆Ps/P*)
∆Q/Q* = (∆Pd/P*) εQd,P
∆Q/Q* = (∆Ps/P*) εQs,P
ma poichè il mercato sarà in equilibrio, ∆Q/Q* deve
avere lo stesso valore in entrambi i casi, quindi
(∆Pd/P*) εQd,P = (∆Ps/P*) εQs,P
16
Esempio: L’incidenza di una tassa
Sia εQd,P = - 0,5 e εQs,P = 2. Allora
∆Pd/∆Ps = 2/(-0,5) = - 4
Interpretazione: “l’aumento del prezzo pagato dai
consumatori sarà pari a quattro volte la
diminuzione del prezzo ricevuto dai produttori. Se
viene imposta una tassa di €1, il prezzo pagato dai
consumatori aumenterà di €0,80, mentre il prezzo
ricevuto dai produttori diminuirà di €0,20”
17
Sussidi (o sovvenzioni)
Il sussidio può essere considerato come una tassa
negativa.
Il prezzo pagato dai consumatori è minore del prezzo
ricevuto dai produttori di un ammontare pari al sussidio T
Gli effetti di un sussidio sono:
1. Il mercato sovraproduce rispetto al livello di
produzione efficiente
2. Il surplus del consumatore e del produttore saranno
maggiori a quelli senza l’accisa
3. Ci sarà un effetto negativo sul bilancio pubblico
4. Ci sarà una riduzione del beneficio economico netto,
cioè ci sarà una perdita secca
18
Gli effetti di un sussidio
20
Prezzo (euro per unità)
Prima dell’introduzione della tassa,
il surplus del consumatore è pari
all’area A+B …
Se il Governo offre un sussidio di €3 per unità, la
curva S - €3 indica la quantità che i produttori
offriranno quando il prezzo applicato al
consumatore è pari al costo marginale di
produzione meno l’importo del sussidio.
A
S
Ps = 9
P* = 8
B
E
C
J
S - €3
G K
Pd = 6
F
2
… mentre il surplus del produttore è
pari all’area E+F
Sussidio
di € 3 per unità
prodotta
L’intersezione tra la curva di domanda D e la
curva S - €3 determina la quantità di equilibrio
(7). I consumatori pagano un prezzo di €6,
mentre i produttori incassano un prezzo di €9
D
Q* = 6
Q1 = 7
10
Quantità (milioni di unità all’anno)
19
Gli effetti di un sussidio
20
Prezzo (euro per unità)
… il surplus del produttore
aumenta dell’area B + C ….
A
… mentre l’uscita del governo è
pari all’area B+C+E+G+K+J
S
Ps = 9
P* = 8
B
E
C
J
S - €3
G K
Pd = 6
F
Dopo l’introduzione del
sussidio, il surplus del
consumatore aumenta dell’area
E+G+K …
2
L’effetto netto complessivo è
quello di una perdita secca pari
all’area J
Sussidio
di € 3 per unità
prodotta
D
Q* = 6
Q1 = 7
10
Quantità (milioni di unità all’anno)
20
Gli effetti di un sussidio (Es. svolto 10.2)
Sia: Qd = 10 - 0,5 Pd
Qs = -2 + Ps
se Ps >= 2
= 0
se Ps < 2
NB: stesse curve di domanda e di offerta dell’esercizio svolto
10.1
a) Supponete che il Governo stabilisca un sussidio di 3 euro per
unità. Trovate la quantità di equilibrio, il prezzo che
pagheranno i compratori e il prezzo che riceveranno i
venditori?
Gli effetti di un sussidio (Es. svolto 10.2)
Con un sussidio pari a 3 euro per unità
Pd + 3 = Ps
Qs = Qd
da cui:
10 – 0,5 Pd = – 2 + Ps => 10 – 0,5 (Ps – 3) = – 2 + Ps
=> 13,5 = 1,5 Ps => Ps = 9
=> Pd = Ps – 3 = 9 – 3 = 6
=> Q = - 2 + Ps = - 2 + 9 = 7
Il prezzo massimo
Un governo, in un mercato, può definire un
prezzo massimo ammissibile.
Esempio: equo canone.
Il prezzo massimo ha effetto solo se è inferiore
al prezzo di equilibrio.
23
Il prezzo massimo
Gli effetti di un prezzo massimo sono:
1. Il mercato non sarà in equilibrio e ci sarà un eccesso di
domanda per il bene
2. Il mercato sottoproduce rispetto alla quantità
efficiente
3. Il surplus del produttore sarà minore a quello senza
prezzo massimo
4. Parte del surplus del produttore sarà trasferito al
consumatore
5. Il surplus del consumatore può aumentare o diminuire
a seconda di quali consumatori acquisteranno il bene
6. Ci sarà una riduzione del beneficio economico netto,
cioè ci sarà una perdita secca
Il prezzo massimo
Gli effetti di un prezzo massimo (Es. svolto 10.3)
Sia: Qd = 10 - 0,5 Pd
Qs = -2 + Ps
se Ps >= 2
= 0
se Ps < 2
NB: stesse curve di domanda e di offerta degli esercizi svolti 10.1-10.2
Supponete che il Governo stabilisca un prezzo massimo di 6 euro.
a)
Qual è la dimensione della carenza (o scarsità) del bene scambiato nel
mercato in presenza del prezzo massimo? E qual è il surplus del
produttore?
b) Nell’ipotesi che ad acquistare il bene siano gli acquirenti con la più alta
disponibilità a pagare, qual è il massimo surplus del consumatore? Qual è
il beneficio economico netto? A quanto ammonta la perdita di beneficio
sociale netto (perdita secca)?
c) Nell’ipotesi che ad acquistare il bene siano gli acquirenti con la minima
disponibilità a pagare, qual è il minimo surplus del consumatore? Qual è il
beneficio economico netto? A quanto ammonta la perdita di beneficio
sociale netto (perdita secca)?
Gli effetti di un prezzo massimo (Es. svolto 10.3)
27
Il prezzo minimo
I governi talvolta stabiliscono prezzi minimi
per determinati beni e servizi.
Esempio: salario minimo.
Un prezzo minimo ha effetto solo se è
superiore al prezzo di equilibrio.
28
Il prezzo minimo
Gli effetti di un prezzo minimo sono:
1. Il mercato non sarà in equilibrio e ci sarà un eccesso di
offerta per il bene
2. I consumatori acquisteranno una quantità inferiore
rispetto alla quantità efficiente
3. Il surplus del consumatore sarà inferiore a quello senza
prezzo minimo
4. Parte del surplus del consumatore sarà trasferito al
produttore
5. Il surplus del produttore può aumentare o diminuire a
seconda di quali produttori venderanno il bene
6. Ci sarà una riduzione del beneficio economico netto,
cioè ci sarà una perdita secca
Il salario minimo
Gli effetti di un prezzo minimo (Es. svolto 10.4)
Sia: Qd = 10 - 0,5 Pd
Qs = -2 + Ps
se Ps >= 2
= 0
se Ps < 2
NB: stesse curve di domanda e di offerta degli esercizi svolti 10.1-10.3
Supponete che il Governo stabilisca un prezzo minimo di 12 euro.
a)
A quanto ammonta l’eccesso di offerta nel mercato in cui vige il prezzo
minimo? Qual è il surplus del consumatore?
b) Qual è il valore massimo del surplus del produttore se si ipotizza che siano
i produttori con costi inferiori a vendere il bene? Qual è il beneficio
economico netto? A quanto ammonta la perdita di beneficio sociale netto
(perdita secca)?
c) Qual è il valore minimo del surplus del produttore se si ipotizza che siano i
produttori con i costi più elevati a vendere il bene? Qual è il beneficio
economico netto? A quanto ammonta la perdita di beneficio sociale netto
(perdita secca)?
Gli effetti di un prezzo minimo (Es. svolto 10.4)
32
Quote di produzione
Una quota di produzione rappresenta un limite posto
al numero dei produttori presenti sul mercato oppure
all’ammontare che ogni produttore può vendere.
Esempio: Licenze di taxi.
La quota ha lo scopo di limitare la quantità che i
produttori possono offrire.
33
Quote di produzione
Gli effetti delle quote di produzione sono:
1. Il mercato non sarà in equilibrio e ci sarà un eccesso di
offerta per il bene
2. I consumatori acquisteranno una quantità inferiore
rispetto alla quantità efficiente
3. Il surplus del consumatore sarà inferiore a quello senza
prezzo minimo
4. Parte del surplus del consumatore sarà trasferito al
produttore
5. Il surplus del produttore può aumentare o diminuire a
seconda di quali produttori venderanno il bene
6. Ci sarà una riduzione del beneficio economico netto,
cioè ci sarà una perdita secca
Quote di produzione
35
Confronto tra tassa, prezzo minimo e quota (Es. svolto 10.5)
Negli esercizi precedenti i prezzi per il consumatore aumentano a
12 euro nelle seguenti modalità di intervento:
1. Una tassa di 6 euro
2. Un prezzo minimo di 12 euro
3. Una quota di produzione di 4 milioni di unità
a) Quanto saranno differenti i surplus dei consumatori nei 3
casi?
b) Con quali forme di intervento è lecito aspettarsi che i
produttori presenti nel mercato siano quelli più effcienti (cioè
quelli che si trovano nella parte più bassa della curva di
offerta)?
c) Quale (o quali) delle tipologie di intervento sarà preferita dai
produttori?
d) Quale (o quali) delle tipologie di intervento pubblico causerà
la minore perdita secca?
Confronto tra tassa, prezzo minimo e quota (Es. svolto 10.5)
a) I surplus dei consumatori nei 3 casi saranno uguali, pagando
loro in ogni caso 12 euro
b) La tassa non crea disequilibrio, per cui saranno certamente i
produttori con i minori costi quelli che produrranno il bene.
Le quote dovrebbero garantire meglio del prezzo minimo che
i produttori con minori costi producano il bene, anche se
dipende dall’esistenza di un mercato per le quote.
c) I produttori non gradiscono la tassa, perché certamente
diminuisce il loro surplus mentre gradiscono il prezzo minimo
e le quote
d) Prezzo e quantità sono uguali nei tre casi. Dipende quindi
tutto dal surplus del produttore, e quindi da quali produttori
alla fine producono il bene (punto b).
Sostegno dei prezzi nel settore agricolo
1. Programmi di limitazione delle superfici
coltivate.
2. Programmi di acquisto governativo (per
sostenere un prezzo superiore a quello di
equilibrio in un mercato).
38
Programmi di limitazione delle superfici coltivate
39
Programmi di acquisto governativo
40
Quote di importazione e tariffe doganali
Una quota di importazione (o contingentamento) è
un limite posto alla quantità complessiva di un certo
bene che può essere importata.
Una tariffa doganale è una tassa imposta su un bene
importato.
C’è una differenza? Le quote di importazione non
generano entrate per lo Stato.
Quindi, sebbene i surplus dei consumatori e dei
produttori nazionali coincidano nei due casi, la
perdita di benessere sociale netto risulta inferiore
con la tariffa rispetto alla quota.
41
Quote di importazione
42
Tariffe doganali
43
Gli effetti di una tariffa sulle importazioni (Es. svolto 10.6)
Siano Qd = 100 – P e Qs = P la domanda e l’offerta nazionale di
DVD. Le quantità sono in migliaia di unità. I lettori di DVD
possono essere importati al prezzo mondiale di 20 euro. Il
governo sta pianificando di imporre una tariffa unitaria di 10 euro
per ogni DVD importato.
a) Con l’imposizione della tariffa, quanti lettori saranno
importati? Di quanto cambierebbe il surplus dei consumatori
nazionali se il governo introducesse un dazio di 10 euro per
ogni lettore di DVD importato? Quali entrate potrebbe
ricavare il governo dalle importazioni di lettori DVD?
Gli effetti di una tariffa sulle importazioni (Es. svolto 10.6)
Intervento dello Stato: vincitori & vinti
Tipo di
intervento
Effetto sulla
quantità
(interna)
Effetto sul
surplus dei
consumatori
(nazionali)
Effetto sul
surplus dei
produttori
(nazionali)
Effetto sul
bilancio
pubblico
(nazionale)
Perdita secca
(interna)?
Tasse sul
consumo
Diminuisce
Diminuisce
Diminuisce
Positivo
Si
Sussidi
Aumenta
Aumenta
Aumenta
Negativo
Si
Diminuisce:
eccesso di
domanda
Diminuisce:
eccesso di
offerta
Diminuisce:
eccesso di
offerta
Aumenta o
diminuisce
Diminuisce
Zero
Si
Diminuisce
Aumenta o
diminuisce
Zero
Si
Diminuisce
Aumenta o
diminuisce
Zero
Si
Quote di
importazione
Diminuisce
Diminuisce
Aumenta
Zero
Si
Tariffe doganali
Diminuisce
Diminuisce
Aumenta
Positivo
Si
Prezzo massimo
Prezzo minimo
Quote di
produzione
46