NECROSI GASTRICA IN CORSO DI GDV: CHIRURGIA? QUALE CHIRURGIA? Sangion, F. DMV Clinica Veterinaria Strada Ovest, TREVISO <[email protected]> L’intervento chirurgico fa parte di un corretto approccio al Complesso DilatazioneTorsione Gastrica: medicina d’urgenza, chirurgia d’urgenza e terapia intensiva sono i capisaldi su cui si fonda la maggior parte dei successi in questo ambito. Attraverso la chirurgia potremo riposizionare lo stomaco, valutare le condizioni della parete gastrica e quelle della milza e infine fissare lo stomaco alla parete addominale. La valutazione dello stato della parete gastrica è un passo fondamentale nell’esecuzione dell’intervento chirurgico per GDV perché molto spesso essa è interessata da processi necrotici dovuti alle alterazioni vascolari che si creano durante le fasi di dilatazione e torsione dell’organo. I vasi interessati sono le AA. Gastriche brevi e l’A. Gastroepiploica sinistra derivanti dall’A. Splenica quindi, immancabilmente, le alterazioni interesseranno la regione del Corpo e del Fondo, iniziando dalla Grande Curvatura. L’estensione delle lesioni può arrivare fino al Cardia, molto più raramente l’Antro Pilorico. Questo andrà ad influire sulle conseguenze di un’eventuale asportazione di tessuto necrotico in quanto andremo ad alterare la funzionalità gastrica. Uno stomaco sano può essere diviso in due comparti: il Prossimale con funzioni di stoccaggio, rimescolamento del cibo e secrezione di acidi gastrici, e il Distale che macina le particelle di cibo, regola la produzione di acido cloridrico e svuota lo stomaco. Le Regioni del Corpo e Fondo compongono il Comparto Prossimale e sono quelle maggiormente interessate dai processi di necrosi, quindi l’asportazione eventuale di parti più meno consistenti di queste aree condizionerà in modo proporzionale la funzionalità di tale Comparto. Già nel 1999 presso la Pordue University, nell’ambito di un programma di studio che sta ancora producendo interessanti risultati scientifici, veniva messa in relazione la presenza di necrosi gastrica e la possibilità di decesso calcolando il Rischio Relativo di morte come 11 per cani con necrosi della parete gastrica rispetto a 1 per quelli senza. Questo lavoro fa comprendere quale attenzione si debba porre all’esplorazione chirurgica dello stomaco e alle metodiche per correggere tale problema. I mezzi offerti al Chirurgo Veterinario per la valutazione della presenza ed estensione della necrosi a carico della parete gastrica sono essenzialmente di tre tipi: una prima indicazione data da esami di laboratorio che si correlano all’integrità della parete gastrica, poi dall’evidenza di segni radiografici e infine un esame diretto in corso di celiotomia esplorativa. Nel primo caso si fa riferimento ad un articolo comparso nel 1999 in cui si indica la lattatemia come premonitore di necrosi della parete, dando come limite per una prognosi fausta < 6,0 mmol/L. I segni radiografici che ci possono indirizzare verso la presenza di necrosi gastrica sono di due tipi: • Pneumoaddome, indice di una perforazione • Pneumatosi della parete gastrica Gli esami diretti sullo stomaco per valutare la sua condizione comprendono: • Gastroscintigrafia: descritta nel 1991, ha un’accuratezza clinica del 90,28% • Esame con fluorosceina: descritta nel 1986, si incappa in molti falsi positivi, infatti l’accuratezza clinica scende al 58% • Esame clinico: si prendono in considerazione la colorazione della sierosa, la consistenza alla palpazione della parete, la presenza di trombosi o avulsione vascolare. Con questo metodo, che più rispetta le esigenze della chirurgia d’urgenza, si arriva, anche in base all’esperienza del chirurgo, ad un’accuratezza dell’ 85%, percentuale che può essere considerata soddisfacente Una volta che si sia individuata un’area necrotica dobbiamo rimuoverla (possiamo rimuovere il 70% dello stomaco), e per far questo sono a disposizione più tecniche, iniziando con quella che è la classica Gastrectomia Parziale. In un paio di studi vengono riportati alte percentuali di complicanze (90% e 75%) con rispettivamente il 63% e 59% di mortalità, specie nei casi in cui era già presente rottura della parete gastrica: certo è che si tratta di una tecnica abbastanza lenta in una situazione che invece prevede tempi rapidi e che richiede in genere la presenza di un aiuto ma, data la realtà in cui avvengono tali interventi, non sempre questo è disponibile. Una volta asportata l’area necrotica i margini vengono suturati su due piani di sutura introflettente, continua o a punti staccati, di Lembert o di Cushing Altra tecnica possibile è quella dell’invaginamento della parete. In questo caso si spinge verso il lume gastrico la parte necrotica, senza asportarla, e sui margini sani si pratica una sutura introflettente a doppio strato come appena descritto. La porzione di parete così invaginata verrà “autodigerita” dallo stomaco. I vantaggi di questa tecnica sono dati dalla velocità e semplicità di esecuzione che permette al chirurgo di non necessitare per forza di un aiuto. Le complicanze sono date da una maggiore dolorabilità nel postoperatorio con possibile presenza di melena ed ematemesi, alterazioni della motilità gastrica e con una guarigione dei margini di sutura ancora incompleta a due settimane. Non si conoscono ancora complicanze a lungo termine, l’esperienza personale porta a pensare che non ve ne siano di particolari. La terza tecnica chirurgica di gastrectomia si avvale di suturatici automatiche. Descritta nel 1991 comporta una drastica diminuzione del tempo di realizzazione. Le controindicazioni a questo tipo di approccio chirurgico sono essenzialmente legate all’alto costo della strumentazione. Le cure nell’immediato periodo postoperatorio di pazienti che hanno subito resezione gastrica non differiscono da quanto viene proposto per chi ha subito la sola gastropessi, se si è praticato l’invaginamento della parete è indicato l’uso di antidolorifici e protettori della mucosa gastrica per un tempo superiore. Va comunque spiegato al Proprietario il tipo di intervento eseguito e l’entità dell’asportazione per arrivare a una dieta ottimale