Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Eleonora Pierucci [email protected] Decisioni di produzione Tecnologia e produzione Input e Output • Input: materiali, manodopera, terreno, macchinari etc. che un’impresa utilizza per produrre beni e servizi di output • Output: prodotti o servizi che un’impresa produce Tecnologia di produzione • La prima cosa che il proprietario o un manager di un’impresa deve sapere è come produrre i prodotti che vuole vendere • Sapere ciò implica conoscere e comprendere la tecnologia di produzione Tecnologia di produzione • La tecnologia di produzione di un’impresa descrive tutti i metodi di produzione attraverso si realizza l’ output (= beni o servizi prodotti) attraverso l’impiego di input (= fattori produttivi) • Tecnologie di produzione differenti possono portare a realizzare una quantità differente di output, a parità di impiego di input • Un metodo di produzione è detto efficiente se,a parità di impiego di input, non è possibile realizzare una produzione superiore attraverso il ricorso a metodi alternativi. Non è possibile produrre più output impiegando lo stesso quantitativo di input Insieme delle possibilità produttive l l l L’ insieme delle possibilità produttive contiene tutte le combinazioni possibili di input e output, data la tecnologia in dotazione La frontiera efficiente di produzione di un’impresa mostra le combinazioni input-output corrispondenti ai metodi di produzione efficienti La frontiera individua il più alto livello nell’insieme delle possibilità produttive per ogni dato livello di input. Insieme delle possibilità produ8ve Insieme delle possibilità produ8ve La fron(era individua il più alto livello nell’insieme delle possibilità produ7ve per ogni dato livello di input. l Un’analisi grafica FIGURA 6.2 La Funzione di Produzione l l l Indica il massimo output che un’impresa può produrre per ogni data combinazione di inputs dato lo stato della tecnologia. Mostra ciò che è tecnicamente fattibile quando l’impresa opera in modo efficiente. Una funzione di produzione descrive, in termini matematici, la frontiera efficiente di produzione di un’impresa La Funzione di Produzione • Output=f(input) • Descrive il totale di output che un’impresa può produrre a partire da un dato quantitativo di input usando metodi di produzione efficienti. • Es. se il solo input è il lavoro una funzione di produzione potrebbe essere: • Q=F(L)=10L • Q: quantitativo di output prodotto • L: quantitativo di lavoro (input) impiegato • Se L=1 allora Q=10; L=2 allora Q=20; L=3 allora Q=30 La Funzione di Produzione • Nella figura 6.2 la fron(era efficiente di produzione è descriHa dalla seguente funzione di produzione • Q=-­‐2L3+10L2+25L • Se sos(tuiamo L=1 ed L=2 oHeniamo: • Q=(-­‐2x1)+(10x1)+(25x1)=33 (Punto A) • Q=(-­‐2x8)+(10x4)+(25x2)=74 (Punto D) La Funzione di Produzione • Quanto un’impresa utilizza più di un input il concetto di funzione di produzione è lo stesso, ma il quantitativo di output prodotto dipende dall’uso che l’impresa fa di questi input • Si vedrà ad esempio la funzione di produzione di un’impresa che utilizzi I due input Capitale e Lavoro • Q=f(L,K) • Q=10L1/2• K1/2 Produzione di breve e di lungo periodo • Un input è: • fisso quando la sua quantità non può essere modificata se non facendo passare un certo lasso di tempo • variabile se può essere aggiustato nell’immediato 6-14 Produzione di breve e di lungo periodo • Breve periodo: periodo di tempo nel quale uno o più dei fattori di produzione risulta fisso • Lungo periodo: periodo di tempo nel quale tutti i fattori produttivi sono variabili • La durata temporale del breve periodo dipende dalle caratteristiche del processo produttivo La Funzione di Produzione a un solo input variabile l Q = F(L) Q è la quantità di output, L è la quantità di lavoro; l l l Esempio: Q = 10L L’output non si riduce mai all’aumentare della quantità di L OSS: Nelle nostre applicazioni: sarà la funzione di produzione di breve periodo (es. Contratti di lavoro a termine) Prodotto medio (Average Productivity, AP) • Misura la produzione o output prodotto da ciascun lavoratore: Q F (L) APL = = L L 6-17 Prodotto marginale (Marginal Productivity, MP) • Misura la produzione addizionale quando l’impresa aumenta, al margine, la quantità di lavoro utilizzata: ΔQ F ( L ) − F ( L − ΔL ) MPL = = ΔL ΔL • Il prodotto marginale di un input coglie il valore di quanto output extra possiamo ottenere per ogni unità aggiuntiva di input 6-18 Legge dei rendimenti marginali decrescenti • Aumenti successivi nell’impiego di un input producono aumenti sempre minori dell’output, oltre una data quantità di input impiegata, • In termini analitici: • MPL diminuisce 6-19 Legge dei rendimenti marginali decrescenti: Un esempio numerico ΔQ MPL = ΔL Q APL = L 6-20 • L’andamento della curva di MP • Quando l’impiego di lavoro è piccolo, al crescere di L, MPL cresce per un effetto di specializzazione. • Quando l’impiego di lavoro è grande, al crescere di L, MPL cala per un effetto di inefficienza. 6-21 Le curve del prodotto medio (AP) e del prodotto marginale (MP) • In ogni punto della funzione di produzione di breve periodo: • APL = inclinazione della retta che congiunge il punto sulla funzione di produzione con l’origine • MPL = inclinazione della retta tangente alla funzione di produzione in un dato punto della funzione di produzione 6-22 AP E MP e la funzione di produzione a un solo input AP E MP e la funzione di produzione a un solo input 6-24 Le curve del prodotto medio (AP) e del prodotto marginale (MP) • La curva AP: • è crescente quando giace al di sotto della curva MP • è decrescente quando giace al di sopra di MP • r a g g i u n g e i l s u o massimo nel punto in cui le curve di AP e MP si intersecano 6-25 Le curve del prodotto medio (AP) e prodotto marginale (MP) Riassumendo: l l l l Quando MPL = 0, PT è massimo Quando MPL > APL, APL è crescente Quando MPL < APL, APL è decrescente Quando MPL = APL, APL è massimo La Funzione di Produzione con due input variabili La Funzione di Produzione con due input variabili l Q = F(K,L) Q = Output, K = Capitale, L = Lavoro per una data tecnologia l l L’output non si riduce mai all’aumentare della quantità di K e/o L OSS: Nelle nostre applicazioni, sarà la funzione di produzione di lungo periodo (quando sia il lavoro che il capitale sono variabili) Produzione con due input variabili • Nel lungo periodo sia K che L sono variabili. • Principio della produttività dei fattori: • incrementando la quantità di tutti i fattori, aumenta strettamente il livello di output che è possibile raggiungere utilizzando metodi di produzione efficienti 6-29 L’Isoquanto di Produzione • U n i s o q u a n t o i n d i v i d u a t u t t e l e combinazioni di input efficienti per produrre un dato ammontare di output. • L’isoquanto descrive tutte le combinazioni di K, L che producono un livello costante di output • La famiglia degli isoquanti è data da tutti gli isoquanti tracciabili in corrispondenza dei possibili livelli di output 6-30 L’Isoquanto di Produzione L’isoquanto di produzione di 140 panchine da giardino alla settimana Nel lungo periodo sia il lavoro che il capitale sono variabili ed entrambi hanno rendimen? decrescen? Gli isoquan? sono inclina? nega?vamente e convessi come le curve di indifferenza. 6-32 L’Isoquanto di Produzione Proprietà degli isoquanti • Gli isoquanti sono “sottili” • Gli isoquanti hanno pendenza negativa 7-34 Proprietà degli isoquanti • Gli isoquanti relativi alla stessa tecnologia di produzione non possono intersecarsi • Gli isoquanti riferiti ad un livello di output maggiore si collocano più lontani dall’origine 7-35 La sostituzione tra gli input SMST • Gli inputs sono sostituibili: K e L possono essere sostituiti per mantenere costante il livello di produzione • Il trade-off tra inputs è descritto dalla pendenza di ciascun isoquanto • La pendenza dell’isoquanto indica in che misura occorre aumentare un input a fronte di una riduzione unitaria dell’altro per mantenere costante il prodotto totale 6-36 Il saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST) • Il SMST è la pendenza dell’isoquanto (in valore assoluto) • In termini analitici: • SMST = - ΔK/ΔL • (Per un dato livello di Q) Il saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST) • SMST tra un input x ed un input y (SMSTxy) è il rapporto –(ΔY/ΔX) al quale un’impresa deve sostituire unità di X con unità di Y per mantenere l’output invariato a partire da una data combinazione di input, quando le variazioni sono minime. Esso è pari alla pendenza dell’isoquanto dell’impresa per questa combinazione di input moltiplicata per -1. Saggio marginale di sostituzione tecnica SMST • I faHori di produzione capitale e lavoro sono tra loro sos(tuibili: lungo un isoquanto di produzione se si riducono le unità di lavoro aumentano le unità di capitale e viceversa. • La pendenza degli isoquan( indica il grado di sos#tuibilità tra capitale e lavoro mantenendo costante il livello di produzione. • Il saggio marginale di sos(tuzione tecnica (SMST) indica la pendenza degli isoquan( e misura di quanto si può ridurre l’input capitale quando aumenta di un unità l’input lavoro e la produzione non varia. Saggio marginale di sostituzione tecnica SMST Capitale 5 Come le curve di indifferenza, gli isoquan? hanno pendenza nega?va e sono convessi. ΔK 4 3 2 SMST = - ΔK/ΔL 1 ΔL 1 1 2 Q3 =90 2/3 1 1/3 1 1 1 2 3 4 Q2 =75 Q1 =55 5 Lavoro Sostituzione fra lavoro e capitale lungo un isoquanto e il saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST) 6-41 SMST La relazione tra SMST e il prodotto marginale • Il cambiamento dell’output che risulta da un cambiamento del lavoro pari a ΔL è • ΔQ = MPL ΔL • Il cambiamento dell’output che risulta da un cambiamento del capitale pari a ΔK è • ΔQ = MPK ΔK • Se l’output è costante e il lavoro aumenta, • MPK ΔK + MPL ΔL = 0 • MPL/ MPK = - ΔK / ΔL = SMST La relazione tra SMST e il prodotto marginale La relazione tra il SMST ed il prodotto marginale è analoga al rapporto tra il SMS e l’utilità marginale • SMSTLK MPL = MPK • • Interpretazione • Più produttivo è il lavoro in relazione al capitale, maggiore è la quantità di capitale necessaria per compensare una riduzione dell’input di lavoro e maggiore è il valore del SMST 6-44 SMST • Il SMST viene assunto decrescente • Muovendosi lungo l’isoquanto, se l’input K aumenta, l’input L si riduce. Isoquan? per input perfe8 sos?tu? • Due input sono perfetti sostituti se gli input sono scambiati secondo un rapporto fisso. • Ogni isoquanto è rappresentato da una retta e il SMST è costante 7-46 Isoquanti per input in proporzioni fisse • Due input sono perfetti complementi quando devono essere usati in proporzioni fisse • Ogni isoquanto assume una forma a L 6-47 Un caso particolare: La funzione Cobb-Douglas • Forma generale: Q = F (L, K ) = AL K α β • A, α, e β sono parametri che assumono valori specifici a seconda dell’impresa considerata. • A = livello generale di produttività dell’impresa • α e β = la produttività relativa di lavoro e capitale 6-48 SMST della Funzione di produzione Cobb-Douglas α −1 MPL = αAL K MPK = β AL K α β β −1 • Applicando la formula del SMST come rapporto tra MPL e MPK SMSTLK ⎛ α ⎞⎛ K ⎞ = ⎜⎜ ⎟⎟⎜ ⎟ ⎝ β ⎠⎝ L ⎠ Isoquanti per due funzioni di produzione Cobb-Douglas 6-50 Rendimenti di scala • I rendimenti di scala misurano la relazione tra la scala (dimensione) di una impresa e la produzione • 1) Rendimenti crescenti di scala: raddoppiando tutti gli inputs l’output più che raddoppia • Una produzione maggiore comporta costi minori (auto) • Una sola impresa è più efficiente di tante (energia elettrica) • Per uguali incrementi di produzione gli isoquanti diventano via via più vicini Rendimenti di scala crescenti K A Rendimen? crescen?: gli isoquan? diventano via via più vicini 4 30 2 20 10 0 5 10 Lavoro (ore per anno) L Rendimenti di scala 2) Rendimenti costanti di scala: quando tutti gli inputs raddoppiano l’output raddoppia • La dimensione non ha influenza sulla produttività • Ci può essere un grande numero di produttori • Per uguali incrementi di produzione gli isoquanti sono equidistanti Rendimenti di scala costanti Capitale (ore K macchina per anno) 6 A 30 4 20 Rendimen? costan?: gli isoquan? sono equidistan? 2 10 0 5 10 Lavoro (ore per anno) 15 L Rendimenti di scala 3) Rendimenti decrescenti di scala: raddoppiando tutti gli inputs il prodotto meno che raddoppia • Le imprese più piccole sono più efficienti • Gli isoquanti sono via via più lontani per uguali incrementi del prodotto Rendimenti di scala decrescenti Capitale (ore macchina per anno) K A Rendimen? decrescen?: gli isoquan? diventano via via più lontani 4 30 2 10 0 5 10 20 L Differenze di produttività e cambiamento tecnologico • Un’impresa è più produttiva (o ha una maggiore produttività) quando è in grado di produrre più output utilizzando lo stesso ammontare di input – La sua funzione di produzione si sposta quindi verso l’alto, in corrispondenza di ogni combinazione dei fattori – Tale cambiamento può derivare da un cambiamento generale nella produttività o può essere specificatamente legato all’impiego di un certo fattore • I miglioramenti della produttività che lasciano invariato il SMST sono detti neutrali 6-57 Differenze di produttività e cambiamento tecnologico L’effetto di un miglioramento della tecnologia C Output mensile B 100 La produ8vità del lavoro può c r e s c e r e s e c i s o n o miglioramen? della tecnologia, ma ogni dato processo di produzione ha rendimen? decrescen? del lavoro O3 A 50 O2 O1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Lavoro mensile Differenze di produ8vità • La produ7vità di due imprese (o di una data impresa in due momen( diversi) può presentare delle differenze. Queste differenze possono riguardare ad esempio: • Leggi sul lavoro; accordi sindacali; restrizioni sugli orari di lavoro. • Le imprese potrebbero avere diversi livelli di competenza tecnica e organizza(va Differenze di produ8vità • Aumen( di produ7vità di una singola impresa sono faHori chiave per la crescita della produ7vità dell’intera economia • Ques( risulta( si oHengono grazie ad inves(men( in Ricerca e Sviluppo (R&S) oltre che con il processo di learning by doing • La R&S e la proprietà intelleHuale che essa genera stanno giocando un ruolo sempre più importante nell’economia Differenze di produ8vità • Le poli(che che s(molano le imprese a intraprendere inves(men( in R&S giocano un ruolo importante nel favorire la crescita con(nua. • Protezione proprietà intelleHuale (es. Diri7 di breveHo) può fornire incen(vo alle imprese ad intraprendere inves(men( in R&S • TuHavia l’uso esclusivo di un’innovazione p o s s o n o c r e a r e m o n o p o l i ( p e r d i t e monopolis(che) • Equilibrio tra ques( aspe7 Produ8vità in Italia Produ8vità in Italia