LIVIO ANDRONICO (4) - i nostri tempi supplementari

LIVIO ANDRONICO
Il primo scrittore latino: uno schiavo greco
Livio Andronico, di cui non conosciamo né la data di nascita né quella
di morte, fu considerato dagli antichi il primo scrittore della letteratura
latina.
Delle sue opere si sono conservati scarsi frammenti, ma significativi per
capire i caratteri della produzione letteraria delle origini.
Il nome Andronico è greco. Il poeta proveniva infatti da una fiorente
città greca dell'Italia meridionale, Taranto, conquistata dai Romani nel
272 a.C.
Venne a Roma al seguito di un personaggio romano di nome Livio
Salinatore, che lo adibì a precettore dei suoi figli. Andronico fu poi
affrancato e, come liberto, assunse il nome del suo patrono, Livio,
anteponendolo al proprio.
Fu dunque un greco che divenne romano, un letterato perfettamente
bilingue, il quale si fece mediatore di cultura greca, trasferendo in lingua
latina alcuni tra i testi più significativi della letteratura ellenica:
l'Odissea di Omero e una serie di tragedie e di commedie, portate sulla
scena a partire dal 240 a.C.
La traduzione dell'Odissea
La traduzione dell'Odissea nacque dall'esigenza di avere un testo poetico
latino da leggere e da commentare con gli allievi, confrontandolo con
l'originale greco.
Conservavamo dell'Odusìa una trentina di frammenti, quasi tutti costituiti da
un solo verso.
Essi testimoniano il carattere dotto della traduzione, intesa come libero
adattamento dell'originale greco, e rivelano l'intento di "romanizzare" il
testo cioè di farlo entrare nell'ambito della cultura romana non come
un'oggetto estraneo, ma come un prodotto in cui il destinatario
riconosca, accanto al nuovo, ciò che gli è già familiare.
Tale intento è dimostrato innanzitutto dalla scelta del saturnio, antico verso
italico, al posto dell'esametro greco, ma anche dall'adozione di alcuni
procedimenti stilistici che erano propri a Roma dei carmina religiosi,
del linguaggio giuridico e politico, delle formule magiche ecc.:
l'allitterazione, i parallelismo dei membri, la frequenza dei nessi
sinonimici, una certa ridondanza espressiva.
Questi tratti stilistici saranno tipici di tutta la poesia latina arcaica.
Le opere teatrali
Delle opere teatrali di Andronico, che fu probabilmente anche attore,
conserviamo solo alcuni titoli e una cinquantina di frammenti, quasi tutti
costituiti da un unico verso, spesso incompleto.
L'inno a Giunone
Sappiamo inoltre che nel 207 a.C. il poeta fu incaricato ufficialmente dai
pontefici di comporre un inno in onore di Giunone regina.