Idrocarburi Saturi Reazioni Fonti ed usi • Gli alcani lineari, ramificati e ciclici si ottengono principalmente dalla lavorazione (frazionamento, cracking, etc.), del petrolio. Fonti ed usi • Gli alcani, soprattutto i più leggeri, vengono largamente impiegati come carburanti per via dell'elevata entalpia di combustione per unità di massa, della notevole inerzia chimica e dell'abbondante, ma non illimitata, disponibilità sulla Terra. • Un esempio comune di miscela complessa di alcani è la benzina, benzina che è costituita da diversi alcani contenenti generalmente 7-8-9 atomi di carbonio, ottenuta soprattutto dalla distillazione frazionata del petrolio, ma anche dal cracking catalitico. Proprietà chimiche • Gli alcani sono anche noti come paraffine (dal latino parum affinis) a causa della loro scarsa reattività in condizioni normali. La loro grande stabilità è dovuta ai legami covalenti puri della catena di carbonio, nei quali la coppia di elettroni che costituisce il legame σ è rigidamente localizzata e condivisa tra due atomi. • I legami C—H sono solo leggermente polarizzati, in quanto la differenza di elettronegatività tra C—H è molto bassa; inoltre, la disposizione simmetrica degli atomi di idrogeno intorno a ogni atomo di carbonio, ne annulla gli effetti e la molecola risulta essere stabile. Proprietà chimiche • In condizioni standard, gli alcani non danno alcuna reazione né con gli acidi, né con le basi, né con gli agenti ossidanti; reagiscono solo a temperatura molto elevata o sotto l’azione di raggi ultravioletti che forniscono energia sufficiente per rompere i legami. • Infatti, in particolari condizioni o in presenza di catalizzatori, gli alcani possono dare tre tipi di reazioni: la combustione, la sostituzione radicalica e il cracking. cracking Combustione o ossidazione • Gli alcani vengono utilizzati come combustibili e questa è la loro applicazione più importante. • Essi bruciano con un eccesso di ossigeno formando anidride carbonica ed acqua. • La reazione libera grandi quantità di calore, ma deve essere innescata. CH4 + 2 O2 → CO2 + 2 H2O + calore C4H10 + 13/2 O2 → 4 CO2 + 5 H2O + calore Combustione o ossidazione • La reazione è una reazione di ossidazione in quanto atomi di idrogeno vengono sostituiti con atomi di ossigeno. • L’atomo di carbonio passa da un numero di ossidazione -3(CH3), -2(CH2), -1(CH), 0(C) al numero di ossidazione +4(CO2). • La combustione incompleta (difetto di ossigeno) porta alla formazione di ossido di carbonio o di prodotti parzialmente ossidati come aldeidi(+1), chetoni(+2), acidi carbossilici(+3). 2 CH4 + 3 O2 → 2 CO + 4 H2O + calore 2 C2H6 + 3 O2 → 2 CH3COOH + 2 H2O + calore Alogenazione degli alcani • La reazione di alogenazione degli alcani è una reazione che porta alla sostituzione di un atomo di idrogeno dell’alcano con un atomo di alogeno. • Essa avviene solo in condizioni abbastanza drastiche, in presenza di calore o di luce. • Procede con un meccanismo radicalico in quanto il legame che si deve rompere (C-H) è poco polarizzato e quindi si rompe preferenzialmente in maniera omolitica. R-H + X2 → R-Cl + H-X Alogenazione degli alcani R-H + X2 → R-Cl + H-X • Sostituzione radicalica a catena • Iniziazione • Propagazione • Terminazione Clorurazione del metano CH4 + Cl2 → CH3Cl + HCl Cl2 hν o Δ Cl + H CH3 Cl CH3 + Cl2 Cl + 2 Cl Cl H + CH3 CH3 + CH3 propagazione CH3 + Cl Cl CH3 + Cl iniziazione Cl2 Cl CH3 H3C CH3 terminazione Iniziazione • Per azione della luce (fotolisi) fotolisi o del calore (termolisi) termolisi si ha la rottura omolitica del legame contenuto nella molecola di cloro (o di bromo) per formare due atomi di cloro che sono due radicali. hν o Δ Cl Cl 2 Cl Propagazione • L'atomo di cloro così formato, tende a stabilizzarsi e strappa un atomo di idrogeno da una molecola di alcano. Cl• + H• •CH3 H • •Cl + CH3• • Si forma così un nuovo radicale (metil radicale) che può reagire nuovamente con una molecola non radicalica per formare un nuovo radicale. Propagazione • Il metil radicale strappa un atomo di cloro da un’altra molecola di cloro, formando il prodotto di sostituzione (clorometano) e rigenerando un atomo di cloro, che può continuare la catena radicalica. Cl . .Cl + . CH3 Cl . + Cl . . CH3 Stadio di propagazione Cl + H CH3 . CH3 + Cl Cl Cl H + . CH3 CH3 Cl + Cl Lo stadio di propagazione consiste quindi in due successive reazioni di estrazione radicalica che propagano la catena. Bastano poche reazioni di iniziazione per trasformare tutto il reagente in prodotto Propagazione • Man mano che si consuma il reagente, diventa più probabile che l'atomo di cloro incontri anche delle molecole di prodotto (clorometano). • Si può avere quindi l'estrazione di un atomo di idrogeno da una molecola di prodotto per formare un alcano policlorurato. Cl + H CH2Cl CH2Cl + Cl2 Cl + H CHCl2 CHCl2 + Cl2 + Cl2 CH2Cl + Cl Cl H + CHCl2 Cl Cl Cl + H CCl3 CCl3 H + CH2Cl Cl CHCl2 + Cl Cl Cl H + CCl3 CCl3 + Cl Terminazione • La terminazione della reazione avviene quando diminuisce la concentrazione del substrato reattivo e aumenta la probabilità che due radicali si incontrino per formare un composto non radicalico. Cl + Cl CH3 + Cl CH3 + CH3 Cl2 Cl CH3 H3C CH3 Cracking • Il cracking è un processo attraverso il quale si ottengono idrocarburi paraffinici leggeri per rottura delle molecole di idrocarburi paraffinici pesanti. • È pertanto un processo adottato per la produzione di idrocarburi leggeri, quali le benzine, a partire dal petrolio greggio. • La reazione di cracking si ottiene per via catalitica o termica (steam cracking) e il risultato della reazione dipende fortemente dalle condizioni in cui la reazione avviene e dalla presenza o meno di catalizzatori. Cracking • Il meccanismo si basa su reazioni di scissione omolitica a catena. catena • I radicali che si formano subiscono rapidi processi di riarrangiamento, trasposizione, scissione in posizione β e trasferimenti intra- e inter-molecolari di atomi di idrogeno. Reazioni R-R → R• + H-CH2-CH2-R R• + R• → R-H + •CH2-CH3-R R-CH2-CH2• → R• + CH2=CH2 R R + R C C H H R R C C H H R