A.A. 2010-11 Fisica Generale 10-02-12 ESERCIZIO 1 Due satelliti artificiali A e B sono in orbita circolare intorno alla terra. Il raggio dell'orbita di A è il doppio dell'orbita di B. Calcolare il rapporto tra: a) le rispettive accelerazioni centripete; b) i periodi; c) i moduli delle velocità. Soluzione a) È dunque rA = 2 rB . L’espressione dell’accelerazione centripeta è: ar = v 2 r . Dalla seconda legge di M m Newton si ottiene: F = G T2 = m ar , che va applicato a entrambi i satelliti. Si ottiene dunque: r M m ì ì MT T A F = G = m a A A Ar 2 ï ïG r 2 = a Ar rA a Ar rB2 rB2 1 ï ï A Þ Þ = = = í í 2 2 aBr rA ( 2rB ) 4 ï F = G M T mB = m a ïG M T = a B B Br Br 2 2 ïî ïî rB rB b) Dalla terza Legge di Keplero, nel caso di orbite circolari, dice T 2 = k r 3 , dove T è il periodo ed r il raggio dell’orbita. Otteniamo direttamente: 3 ìTA2 = k rB3 ( 2rB ) = 8 TA TA2 k rA3 Þ = = = í 2 2 3 3 TB TB k rB rB2 îTB = k rB c) Sempre dall’espressione ar = v 2 r otteniamo: ìv 2A = a Ar rA vA v A2 a Ar rA 1 1 Þ = = = 2= = 0.707 í 2 2 vB vB aBr rB 4 2 îvB = aBr rB ESERCIZIO 2 Una molla di costante elastica k si trova nella sua posizione di equilibrio su un piano orizzontale senza attrito. Un estremo della molla è vincolato ad una parete verticale, mentre all'altro estremo è collegata una pallina di massa 10 g. Un secondo corpo di uguale massa e di velocità di v = 4 m / s urta la pallina in modo completamente anelastico. Il sistema inizia ad oscillare ed in un intervallo di tempo di Dt = 10 s si contano otto oscillazioni complete. Determinare: a) la costante elastica della molla; b) l'energia meccanica del sistema dopo l’urto; c) l'ampiezza dell’oscillazione. Soluzione a) Se in un intervallo di tempo Dt si contano n oscillazioni, il periodo della singola oscillazione è T = Dt n = 10 s 8 = 1.25 s . La frequenza è quindi: n = 1 T = 0.8 Hz , che significa una pulsazione w = 2p n = 2p ( 0.8 Hz ) = 5.03 rad s -1 . In un oscillatore armonico la relazione tra massa, costante 2 elastica e pulsazione è w = k m , che fornisce: k = m w 2 = ( 2 ×10 -2 kg )( 5.03 rad s -1 ) = 0.51 N / m . b) La velocità delle due palline unite immediatamente dopo l’urto si può ricavare dalla conservazione m 2v v 4m / s = = = 2 m / s . L’energia meccanica del della quantità di moto, Pi = Pf , da cui v f = m 2 2 1 A.A. 2010-11 Fisica Generale 10-02-12 sistema, non essendoci forze conservative, è pari all’energia cinetica nella posizione in cui la molla è 2 2 -2 -2 all’equilibrio, ovvero: Em = Ek ,eq = 1 2 m v = 1 2 ( 2 ×10 kg ) ( 2 m / s ) = 4 ×10 J . c) L’ampiezza A di oscillazione è legata all’energia meccanica del sistema dalla relazione: Em = 1 2 k A2 , da cui si ottiene: A = 2 Em k = 2 ( 4 ×10-2 J ) 0.51 N / m = 0.39 m ESERCIZIO 3 Una lamina omogenea rettangolare, di massa pari a m = 5 kg è disposta in un piano verticale e il lato orizzontale misura a = 20 cm . Essa è vincolata a ruotare attorno un asse fisso privo di attrito passante per uno dei suoi bordi verticali, e inizialmente ruota con velocità angolare w = 5 rad s -1 . Ad un certo istante la lamina viene colpita da una forza impulsiva applicata al suo centro, perpendicolare ad essa, di impulso I = 50 N s , nello stesso verso della rotazione. Calcolare: a) la velocità angolare con la quale la lamina ruota subito dopo l’azione di I; b) la variazione di energia cinetica. Soluzione 2 a) Il momento d’inerzia della lamina è I = 1 3 m a 2 = 1 3 ( 5 kg )( 0.2 m ) = 6.67 ×10 -2 kg m2 . Il suo -2 2 -1 -1 2 -1 momento angolare prima dell’urto vale L = Iw = ( 6.67 ×10 kg m )( 5 rad s ) = 3.33 ×10 kg m s . L’impulso applicato fornisce un impulso angolare pari a I L = I a 2 = ( 50 N s )( 0.1 m ) = 5 N m s , che si aggiunge al momento angolare, portando quest’ultimo al valore 2 -1 2 -1 2 -1 L ' = L + I L = 0.333 kg m s + 5 kg m s = 5.33 kg m s . La nuova velocità angolare iniziale è perciò: 5.33 kg m 2 s -1 = 79.9 rad s -1 . 6.67 ×10-2 kg m 2 b) L’energia cinetica iniziale, prima dell’azione di I è: w ' = L' I = 2 Ek ,i = 1 2 I w 2 = 1 2 ( 6.67 ×10-2 kg m 2 )( 5 rad s -1 ) = 0.83 J ; quella finale invece è: 2 Ek , f = 1 2 I w '2 = 1 2 ( 6.67 ×10-2 kg m 2 )( 79.9 rad s -1 ) = 213.0 J . La variazione è quindi: DEk = Ek , f - Ek ,i = 213.0 J - 0.83 J = 212.1 J ESERCIZIO 4 (SOLO PER STUDENTI DI ING. MECCANICA - FISICA GENERALE 12CFU) Un gas alla temperatura t = 35 °C si espande isotermicamente e reversibilmente compiendo un lavoro W = 500 J . Calcolare la sua variazione di entropia Soluzione In una isoterma, dove la variazione di energia interna è nulla, il lavoro è dato da Vf Vf V nRT W = ò p dV = ò dV = nRT ln f . La variazione elementare di entropia si trova dalle relazioni V Vi Vi Vi 2 A.A. 2010-11 Fisica Generale 10-02-12 V V dV d Q dW p dV nRT dV dV D S = nR = nR ln f , che = = = = nR , mentre quella finita è: ò V Vi T T T V T V Vi W 500 J = 1.62 J K -1 . assieme alla espressione del lavoro trovata sopra fornisce: DS = = T 308.15 K dS = ESERCIZIO 5 Un condensatore piano possiede una carica Q = 0.2 mC . Il campo elettrico all'interno del condensatore ha modulo E = 400 V cm -1 , e la differenza di potenziale tra le armature è DV = 2 kV . Determinare: a) la distanza fra le armature; b) la capacità del condensatore; c) la superficie delle armature. Soluzione a) Prima di tutto convertiamo -1 il valore del campo in unità S.I.: E = 400 V cm = 400 V (10 m ) = 4 ×10 V m . La distanza tra le armature si può calcolare dalla -1 -2 4 -1 relazione tra campo e potenziale: DV = E d , da cui: d = DV E = 2 ×103V = 0.05 m . 4 ×104V m -1 dalla sua b) La capacità del condensatore deriva definizione: -7 3 -10 C = Q DV = 2 ×10 C 2 ×10 V = 10 F = 0.1 nF . c) La superficie delle armature è legata alla capacità di un condensatore piano: C = e 0S d Þ S = C d e 0 = (10-10 F )( 5 ×10-2 m ) ( 8.85 ×10-12 F m -1 ) = 0.565 m 2 . ESERCIZIO 6 Una bobina ha induttanza L = 5 H e resistenza R = 2 W . Essa viene connessa ad un generatore di tensione con f = 30 V e resistenza interna Ri = 0.5 W . Si calcoli: a) la costante di tempo del circuito; b) la corrente massima; c) l’energia magnetica accumulata nella bobina quando i = imax . Soluzione a) La costante di tempo di un circuito LR è t = L Rtot = L ( R + Ri ) = 5 H ( 2 + 0.5) W = 2 s b) La corrente massima che scorre nel circuito è imax = f Rtot = f ( R + Ri ) = 30V ( 2 + 0.5 ) W = 12 A c) L’energia magnetica accumulata nella bobina quando i = imax è 1 2 1 2 U m ( imax ) = L imax = ( 5 H )(12 A ) = 360 J 2 2 3