Dr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER La Malattia di Alzheimer 1906 – Tubinga: Congresso della Società degli Psichiatri Tedeschi del sud-ovest “Una caratteristica malattia della corteccia cerebrale” Descrisse il caso di una donna di 51 anni con progressivo declino cognitivo e deliri. All’esame autoptico: •atrofia cerebrale •“presenza di neurofibrille aggrovigliate” •“su tutta la corteccia di un gran numero di foci di deposito di una peculiare sostanza” I cardini anatomo-patologici della Malattia di Alzheimer: le Placche Amiloidi e i Fusi Neurofibrillari Placche Amiloidi Fusi Neurofibrillari Placche Amiloidi Le placche Amiloidi sono depositi extracellulari di β-Amiloide. I depositi sono associati alla degenerazione neuronale. Fusi Neurofibrillari I fusi Neurofibrillari sono aggregati intracellulari di proteine patologiche. Essi sono composti da proteina tau iperfosforilata che risulta essere neurotossica. La patologica fosforilazione della proteina tau è indotta dalla β-Amiloide. La cascata dell’amiloide La Malattia di Alzheimer Modello di progressione della malattia Decorso clinico Lieve Stadio Medio Grave Sintomi Disturbi: • Memoria (BT) • Fluenza verbale • Funzioni esecutive Deficit: • Memoria (LT) • Visuo-spaziali • Pratto-gnosici Deficit andatura Confinato a letto Incontinenza Totale dipendenza nelle ADL Non riconosce i familiari Turbe dell’umore Disturbi personalità Deficit di giudizio Agitazione Disturbi psicotici Aggressività Disorientamento temporale Disorientamento spaziale Necessità assistenza nella ADL La sfida diagnostica •La diagnosi differenziale delle demenze degenerative primarie Malattia di Alzheimer Le Demenze con Parkinsonismo La Degenerazione lobare fronto-temporali • Le presentazioni “atipiche” • Le forme miste •Il Mild Cognitive Impairment 1984 I criteri NINCDS-ADRDA regole La diagnosi di AD è clinico-patologico: essa non può essere dimostrata clinicamente e ha bisogno di una conferma istologica post mortem La diagnosi di AD può essere solo 'probabile' La diagnosi di AD può essere fatta solo quando la malattia è avanzata e raggiunge la soglia di demenza MCI CLINICA [ POSTMORTEM demenza probabile/possibil e AD neuropatologia CT or MRI: Test Cognitivi: proposti per escludere ictus tumori… non specifici per la memoria Nessun riferimento ai biomarkers nei criteri NINCDS – ADRDA (1984) CSF: FDG-PET proposto per escludere menigiti etc… non menzionati PIB non noto Limiti dei criteri NINCDS-ADRDA Basso grado di precisione diagnostica (60- 80%) perché non tengono conto delle caratteristiche specifiche della malattia Diagnosi tardiva solo quando viene raggiunta la soglia di demenza!! Due requisiti necessari: 1) precocità 2) specificità La Malattia di Alzheimer Una lunga storia di malattia DIAGNOSI PRECOCE DI MALATTIA DI ALZHEIMER IN ASSENZA DI TERAPIE IN GRADO DI MODIFICARNE LA STORIA NATURALE: VANTAGGI •IL PAZIENTE RICEVE ANTICIPATEMENTE CONSIGLI MEDICI •I DISTURBI BENIGNI DI MEMORIA POSSONO ESSERE DIFFERENZIATI DA AD •I PROBLEMI DI MEMORIA POSSONO ESSERE ATTRIBUITI AD ALTRA CAUSA N DI UA TERAPIA OTTIMALEN IN PRESENZA DI U PAZIENTE H CE E’ • INIZIO ANCORA IN GRADO DI DECIDERE Research criteria for the diagnosis of Alzheimer’s disease: revising the NINCS ADRDA criteria B.Dubois et al- Lanc.Neurol.2007 • Insufficiente specificità diagnostica • Incapacità a riconoscere le forme di demenza non-AD • Incapacità ad identificare specifici fenotipi • Necessità di poter testare l’efficacia di interventi precoci • Problemi nella definizione ed identificazione del MCI e del MCI-amnestico anche rispetto ad AD • Nuovi biomarcatori per AD •Pazienti con MCI (non altrimenti spiegato) •Sindromi atipiche •Demenze progressive atipiche ad esordio giovanile NUOVI criteri proposti per la ricercaB.Dubois 2007 “AD Probabile” (Core diagnostico + 1 o più criteri supportivi) • Core diagnostico (A): presenza di disordine di memoria episodica precoce e severo • Criteri Supportivi (B): presenza di atrofia temporale mesiale (C): alterazioni dei biomarkers CSF (D): specifici pattern al neuroimaging funzionale (PET) (E): riscontro di mutazioni autosomiche dominanti “AD Definita” entrambi: storia clinica (criteri per AD Probabile) + riscontro istopatologico (bioptico/autoptico) entrambi storia clinica (criteri per AD Probabile) + evidenza di alterazione genetica (mutazioni cromosoma 1;14; 21) La Malattia di Alzheimer Revising the definition of Alzheimer’s Disease: a new lexicon B.Dubois et al- Lanc.Neurol.2010 AD PRECLINICA: Indicatori del processo amiloido-genico PET-Amiloide e CSF-abeta Indicatori di neurodegenrazione PET-FDG, CSF-tau, MRI-atrofia ippocampale, AD PRODROMICA: Disordini Cognitivi AD CON DEMENZA: Disturbi Funzionali Presentazioni “non-amnestiche” • Deficit linguistici Logopenic primary progressive aphasia (PNFA e LPA) • Deficit visuo-spaziali Posterior cortical atrophy (PCA) • Disfunzioni esecutive/ sintomi comportamentali Frontal variant of Alzheimer’s Disease (FvAD) NIH Public Access Author Manuscript Curr Neurol Neurosci Rep. Author manuscript; available in PMC 2014 December 01. N IH -P A A u tho r M a nu script Published in final edited form as: Curr Neurol Neurosci Rep. 2013 December ; 13(12): . doi:10.1007/s11910-013-0412-x. Amyloid Imaging in Atypical Presentations of Alzheimer’s Disease David A. Wolk1,2 1Department of Neurology, University of Pennsylvania, Philadelphia, PA, USA 2Penn Memory Center, University of Pennsylvania, Philadelphia, PA, USA La Malattia di Alzheimer La Malattia di Alzheimer Grazie per l’attenzione Dimmi, dove nasce l’amore: nel cervello o nel cuore? (W. Shakespeare: Il Mercante di Venezia, Atto III, Scena 2) Icarus (H. Matisse)