comunicato giornata mondiale alzheimer 2014

Comunicato stampa del 19 settembre 2014
Domenica 21 settembre è in programma la Giornata Mondiale dell’Alzheimer
Alzheimer: a Poggibonsi presso la RSA un modulo attivo dal 2007
Un fulmine a ciel sereno incredibilmente dirompente. E’ l’Alzheimer, la malattia neurovegetativa
di cui soffrono oltre 18 milioni di malati al mondo. In occasione della Giornata Mondiale
dell’Alzheimer, in programma domenica 21 settembre, anche la Valdelsa si interroga sui servizi e le
metodologie più adeguate per sensibilizzare l’opinione pubblica, sradicare i pregiudizi, ma
soprattutto per sostenere pazienti e famiglie nel percorso della malattia.
In particolare ad intervenire è Franca Consortini, Direttore dei Servizi Residenziali per la FTSA, con
un nucleo specializzato per l’assistenza ai malati di Alzheimer all’interno della RSA “D.Gandini” di
Poggibonsi.
“Nel nostro territorio – afferma Consortini - assistiamo ogni anno ad un incremento di anziani
affetti da questa patologia, che diventa causa primaria di stress per il nucleo familiare e della
richiesta di ricovero in strutture residenziali. Laddove la soluzione residenziale non può essere
perseguita è la famiglia intera a essere immersa in una nuova realtà, fatta di abitudini stravolte,
rapporti affettivi difficili e logoranti. In questi casi i familiari hanno bisogno di qualche momento di
pausa, ma anche di confrontarsi con altre persone che stanno vivendo gli stessi problemi, di
trovare un consiglio o un suggerimento da parte di personale esperto, in uno spazio a loro
dedicato, magari davanti ad una tazza di thè, e qualche pasticcino, con i propri cari che nel
frattempo vengono coinvolti in giochi di memoria, musiche e balli. Per questo abbiamo pensato da
alcuni anni di organizzare, ogni primo venerdì del mese nella nostra struttura, l’Alzheimer Caffè e i
Gruppi di Auto Mutuo Aiuto”.
“Pian piano – prosegue il Direttore - il nucleo Alzheimer di Poggibonsi si è trasformato in un
rifugio protetto, una rete amica per i pazienti e per i loro familiari. Assistenza, ma anche cura e
attenzione di tutti il personale verso le emozioni, i tempi e le caratteristiche dei singoli ospiti.
Questa modalità di lavoro ha permesso, nel corso di questi anni, il consolidarsi di un approccio
qualificato ai bisogni del paziente e delle famiglie, sostenendoli per rendere meno gravoso il
vissuto quotidiano. L’Alzheimer, non tutti lo sanno, è una patologia che va a incidere molto anche
su chi si prende cura del malato, in quanto il familiare viene coinvolto non solo sotto l’aspetto
assistenziale ma anche e principalmente sotto quello emotivo”.
Responsabile Comunicazione e Ufficio stampa:
Annarita Aceto
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