COME LEGGERE UNA DIAGNOSI Cassina de' Pecchi, 23 marzo 2015 Relatori: Paola Ceschia – Insegnante scuola primaria Valeria Vergara – Insegnante scuola secondaria 2° grado Programma della giornata Bisogni educativi speciali Chi sono i dsa Ruoli nel percorso di una certificazione Criteri diagnostici Percorso di valutazione di base o La valutazione cognitiva o La valutazione scolastica Relazione tra indicazioni ed esiti Conclusioni 09/03/1 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Valeria Vergara) BES (classificazioni) BES: insieme di studenti con più problematiche, certificate ai sensi della 104/92, ai sensi della 170/10 e altre tipologie di disturbo ai limiti di certificazione (bordeline) o con disturbi differenti, compresi gli studenti con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. CHI SONO I DSA (Paola Ceschia) I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA I DSA costituiscono un gruppo variegato di difficoltà che riguardano gli apprendimenti scolastici, quali: l'acquisizione e l'uso della lettura (dislessia), la codifica scritta del codice verbale (disortografia), la realizzazione dei pattern motori della scrittura (disgrafia) il processamento numerico e il calcolo (discalculia). I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DSA Dislessia: lettura lenta e/o scorretta rispetto alla media per l’età Disortografia: Difficoltà nell’automatizzare le regole ortografiche Disgrafia: difficoltà a riprodurre segni alfabetici/numerici. Riguarda solo il grafismo. Discalculia: Difficoltà nel sistema dei numeri e nel sistema del calcolo Riferimenti internazionali Etichetta’ diagnostica associata ad un codice ICD 10: F 81(manuale dell’O.M.S.)- Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche (International Statistical Classification of Diseases, DSM IV TR: 315 (manuale A.P.A.) – Disturbi dell’apprendimento (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) ICD 10: F 81 Comprende: F.81.0 – Disturbo specifico della lettura (DISLESSIA) F.81.1 – Disturbo specifico della compitazione (DISORTOGRAFIA) F.81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (DISCALCULIA) F.81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche F.81.8 – La DISGRAFIA può rientrare in questo codice, segnalato come Altri Disturbi Evolutivi delle abilità scolastiche. Quali le caratteristiche che definiscono il disturbo specifico di apprendimento? Linee guida della CONSENSUS CONFERENCE E’ un comitato scientifico, formato dai più importanti esperti e dalle più importanti associazioni nell’ambito dei disturbi dell’apprendimento, che ha lo scopo di trarre delle linee-guida per la diagnosi e il trattamento dei DSA. Criteri che definiscono il DSA SPECIFICITA’ del disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il livello intellettivo. DISCREPANZA tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l’età e/o la classe frequentata) e l’intelligenza generale (adeguata per l’età cronologica). Difficoltà e disturbo di apprendimento La difficoltà di apprendimento non è di origine costituzionale, può essere legato: • a condizioni ambientali esterne • a variabili interne dell’alunno • a un ritardo di apprendimento I deficit migliorano sensibilmente in seguito ad interventi adeguati Difficoltà e disturbo di apprendimento Il disturbo d’apprendimento è di origine neurobiologica, caratterizzato da • Resistenza all’intervento • Deficit di automatizzazione RUOLI NEL PERCORSO DI UNA CERTIFICAZIONE (Valeria Vergara) Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281, art 4 Repertorio Atti n.140/CSR del 25 luglio 2012 Criteri qualitativi per l’individuazione dei soggetti accreditati per il rilascio della diagnosi Gli specialisti e le strutture, per poter essere accreditati ai sensi dell’art. 3 della legge n. 170/2010, devono dimostrare il possesso dei seguenti requisiti: 1) 2) documentata esperienza nell’attività diagnostica dei DSA; disponibilità di un’équipe multidisciplinare costituita da neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti eventualmente integrata da altri professionisti sanitari e modulabile in base alle fasce di età; 3) dichiarazione di impegno a rispettare le Raccomandazioni per la pratica clinica dei DSA (2007-2009) e il suo aggiornamento, nonché i risultati della Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità, in merito: a) alle procedure diagnostiche utilizzate, e più precisamente: alla ricerca dei criteri di inclusione e di esclusione; alla adeguata misurazione delle competenze cognitive; alla rilevazione delle competenze specifiche e delle competenze accessorie necessarie alla formulazione del profilo del disturbo; b) alla formulazione della diagnosi. La diagnosi clinica deve essere corredata dagli elementi che consentano di verificare il rispetto delle raccomandazioni della Consensus Conference (2007-2009) e del suo aggiornamento, nonché della Consensus Conference dell’ISS; c) alla multidisciplinarietà. La certificazione di DSA contiene le informazioni necessarie per stilare una programmazione educativa e didattica che tenga conto delle difficoltà del soggetto e preveda l’applicazione mirata delle misure previste dalla legge Il profilo di funzionamento è di norma aggiornato: – al passaggio da un ciclo scolastico all’altro e comunque, di norma, non prima di tre anni dal precedente; – ogni qualvolta sia necessario modificare l’applicazione degli strumenti didattici e valutativi necessari, su segnalazione della scuola alla famiglia o su iniziativa della famiglia. – in previsione degli Esami di Stato (4° superiore) Elenco dei soggetti autorizzati per l’anno scolastico 2013/14 ad effettuare ATTIVITÀ DI PRIMA CERTIFICAZIONE DIAGNOSTICA VALIDA AI FINI SCOLASTICI secondo quanto previsto dalla L.170/2010. http://www.cti6.it/index.php?option=com_content& view=article&id=13&Itemid=135 La valutazione deve essere redatta utilizzando esclusivamente il modulo trasmesso dalla Direzione Generale Sanità l'unico modulo che potrà essere accettato dalle scuole è quello trasmesso dalla Direzione Generale Sanità con nota del 21.11.2012 (prot. 1.2012.0033445 ) Diagnosi: chi la fa e quando CHI neuropsichiatra e/o psicologo con la collaborazione della logopedista somministrazione di opportuni test neuropsicologici. QUANDO La diagnosi di dislessia : fine della II elementare, di discalculia: dalla fine della III elementare. ( se ci sono sospetti è importante fare una valutazione anche prima) CRITERI DIAGNOSTICI (Paola Ceschia) IMPLICAZIONI derivate dal criterio di “discrepanza” Necessità di usare test standardizzati, (per misurare l’intelligenza e l’abilità specifica) escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati di questi test, A. menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva; B. situazioni ambientali di svantaggio socioculturale che possono interferire con un’adeguata istruzione. Situazioni etnico-culturali Parametri essenziali per la diagnosi di dsa Prestazioni inferiori a : • -2ds • • • -2z (sono equivalenti alle d.s.) 5° percentile fascia di R.I.I. QI non inferiore a 1ds (equivalente a un valore più o meno di 85 ) rispetto ai valori medi attesi per l’età. Criteri diagnostici Livello intellettivo nella norma (QIT ≥ 85) Compromissione significativa dell’abilità specifica, (inferiore a 2ds dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata) Assenza di disturbi neurologici o sensoriali Disturbo persistente Conseguenze su scolarizzazione Parametri statistici Valori numerici riportati nelle diagnosi: Deviazione standard (Ds) Percentili Fasce di prestazione Indicano il livello di efficienza dell’automatismo indagato Informazioni utili per la compilazione del Piano Didattico Personalizzato .. La curva di distribuzione normale Percentili Indicano la percentuale dei soggetti che possiede una prestazione inferiore e/o maggiore al bambino di riferimento. 1° percentile: il 99% dei soggetti presenta prestazioni maggiori 5° percentile: il 95% dei soggetti presenta prestazioni maggiori 50° percentile: la prestazione del soggetto è esattamente nella media 95° percentile: solo il 5% dei soggetti presenta prestazioni maggiori Fasce di prestazione o Richiesta Intervento Immediato o Richiesta di Attenzione o Prestazione Sufficiente o Criterio Pienamente Raggiunto PERCORSO DI VALUTAZIONE DI BASE Percorso di valutazione base (protocollo di valutazione) Valutazione neurologica Valutazione cognitiva Abilità scolastiche Eventuali approfondimenti LA VALUTAZIONE COGNITIVA (Valeria Vergara) EFFICIENZA INTELLETTIVA E’ possibile utilizzare un test monocomponenziale ( Leiter , Matrici….)per es. Leiter-R- : è un test di misura del QI e dell'abilità cognitiva completamente non verbale. E’ auspicabile l’uso di un test multicomponenziale ( WISC III, IV ) LA SCALA WISC III Ogni scala wisc è composta da diversi test, e ognuno di essi è progettato per misurare una specifica abilità. I subtest verbali e le abilità psicologiche a cui fanno riferimento sono: Informazione o Cultura generale: ampiezza delle conoscenze generali; Somiglianze o Analogie: pensiero astratto; Aritmetica: comprensione di istruzioni verbali e concentrazione; Vocabolario: livello e ampiezza del lessico; Comprensione: capacità di verbalizzazione, giudizio; Memoria di cifre: memoria uditiva , attenzione. I subtest di performance e le abilità psicologiche cui fanno riferimento sono: Completamento di figure: riconoscimento di oggetti, attenzione ai dettagli; Storie figurate: abilità di pianificazione; Disegno con cubi: percezione di forme, soluzione di problemi, integrazione visuomotoria; Ricostruzione di oggetti: analisi visiva, abilità di sintesi; Cifrario: abilità nell’apprendere un compito nuovo, coordinamento visuo-motorio; Labirinto: abilità prassiche, coordinamento visuo-motorio, capacità di controllo emotivo”. (Recensione di Simone Bentrovato) SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico: • Informazione o Cultura generale: posso fornire informazioni sul livello socio culturale delle famiglie. . 09/03/1 SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico • Somiglianze o Analogie: punteggi bassi possono indicare una difficoltà nella rielaborazione, nell'astrarre concetti e sviluppare temi. Per potenziare questa funzione cognitiva nell'ambito scolastico si potrebbero utilizzare delle strategie alternative come una comprensione del testo con delle scalette e tracce di svolgimento SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico • Aritmetica: difficoltà di calcolo orale, di ascolto e quindi di concentrazione nonché la capacità di ricordare formule, teoremi e tabelline. Analizza la capacità di risolvere problemi. 09/03/1 SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico • Vocabolario: permette di avere informazioni sulle conoscenze lessicali del ragazzo, la quale può essere dipesa sia dalla quantità di tempo dedicata alla lettura e sia agli stimoli culturali della famiglia di origine. Un punteggio basso può essere il risultato di una scarsa stimolazione da parte della famiglia, una situazione socialmente svantaggiata oppure una difficoltà più specifica legata alla memorizzazione di termini specifici e alla rielaborazione del discorso. 09/03/1 SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico • Comprensione: Comprende un elenco di 17 domande che vengono poste al soggetto. Il bambino/adolescente deve rispondere dicendo cosa farebbe nel caso in cui si trovasse in una particolare situazione o deve descrivere la situazione che gli è stata posta. Il risultato può dare indicazioni sulle capacità logiche in possesso in particolar modo di problem solving, infatti il soggetto deve riuscire a fornire indicazioni su come risolvere o affrontare delle particolari situazioni 09/03/1 SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico Memoria di cifre: questi test vanno ad analizzare la memoria uditiva e l'attenzione. Risultati non soddisfacenti possono indicare una scarsa capacità all'ascolto prolungato, e quindi come ricadute didattiche, disattenzione, scarsa motivazione al compito e in casi gravi, disturbo comportamentale. Sarebbero in tal caso preferibile svolgere attività didattiche laboratoriali, lavori di cooperative learning, piuttosto che una didattica tradizionale e lezioni frontali. 09/03/1 SUBTEST VERBALI da un punto di vista didattico • Memoria di cifre: questi test vanno ad analizzare la memoria uditiva e l'attenzione. Risultati non soddisfacenti possono indicare una scarsa capacità all'ascolto prolungato, e quindi come ricadute didattiche, disattenzione, scarsa motivazione al compito e in casi gravi, disturbo comportamentale. Sarebbero in tal caso preferibile svolgere attività didattiche laboratoriali, lavori di cooperative learning, piuttosto che una didattica tradizionale e lezioni frontali. 09/03/1 Subtest di performance e abilità psicologiche • Completamento di figure: con questo test si va ad analizzare la capacità di prestare attenzione ai dettagli. Un punteggio basso può avere come conseguenza la difficoltà a svolgere un riassunto e nello studio a ritrovare le nozioni più importanti nella lettura di un brano. Quindi una didattica con anticipatori e mappe concettuali può risultare una risorsa positiva per sopperire a tale mancanza. 09/03/1 Subtest di performance e abilità psicologiche • Storie figurate: questo test serve a testare l'abilità di pianificazione di attività e l'orientamento spazio- temporale che il soggetto possiede. Per sopperire in caso di punteggio basso a questa abilità può essere utile fornire prima di una spiegazione un percorso, una scaletta dell'attività che si intende svolgere. Subtest di performance e abilità psicologiche • Disegno con cubi: percezione di forme, soluzione di problemi, integrazione visuomotoria e anche di percepire una parte con il tutto; possono evidenziare difficoltà visivo spaziali come riconoscere l'alto e il basso, la destra e la sinistra. In matematica confondere i segni, in storia e in geografia difficoltà di orientamento nello spazio e nel tempo; difficoltà a cogliere i collegamenti interdisciplinari e a cogliere parti di un discorso nella loro totalità; importante sarebbe potenziare l'inferenza nei soggetti tra i vari saperi e riprendere sempre gli argomenti precedenti come base di partenza di ogni lezione. 09/03/1 Subtest di performance e abilità psicologiche • Ricostruzione di oggetti: testa le abilita’ di sintesi; un punteggio basso evince difficoltà nello studio. Si potrebbe sopperire con uno studio guidato o uno studio con supporti multimediali, immagini, filmati. 09/03/1 Subtest di performance e abilità psicologiche • Cifrario: abilita’ nell’apprendere un compito nuovo, coordinamento visuo-motorio; • Labirinto: abilita’ prassiche, coordinamento visuomotorio, capacita’ di controllo emotivo. Per sopperire a tali difficoltà si potrebbe preferire compiti nei quali non viene richiesta una abilità prassica o che coinvolge la motricità fine. Vanno preferiti in materie come il disegno, degli strumenti informatici, ma anche in matematica strumenti di tipo compensativo, formulari e calcolatrici. 09/03/1 09/03/1 Spesso le diagnosi non contengono i risultati di tutti i subtest, ma soltanto le medie ponderate che rappresentano i totali dei QI, QIV, QIP (quoziente globale, quoziente verbale e di performance). La scala si rivela particolarmente utile nella valutazione di possibili sindromi cerebrali organiche che compromettano il rendimento scolastico e generale di un bambino o nei casi di disturbo specifico dell’apprendimento. Di particolare importanza per l’insegnante è il fatto di potere usare tutto l’insieme dei punteggi ponderati e dei QI per creare un profilo complessivo delle abilità cognitive del soggetto: un tale profilo generale, più ancora del singolo QI globale è di grande utilità nell’impostare un trattamento educativo mirato e focalizzato. DISCREPANZE TRA QIP-QIV Se il quoziente di performance è minore del quoziente verbale potrebbe essere indice di disturbi legati all’attenzione. Anche l’ansia può alterare questi risultati. Se il quoziente verbale è minore del quoziente di performance può essere indice di disturbi del linguaggio. Anche fattori linguistici, culturali o socio-educativi potrebbero spiegare un basso QI verbale LA SCALA WISC IV Con la WISC-IV si possono calcolare 5 punteggi compositi: Quoziente Intellettivo Totale (QIT) per rappresentare le capacità cognitive complessive del bambino, 4 punteggi aggiuntivi : • Indice di Comprensione verbale (ICV) • Indice di Ragionamento visuo-percettivo (IRP) • Indice di Memoria di lavoro (IML) • Indice di Velocità di elaborazione (IVE) Indice di Comprensione verbale È una misura della formazione del concetto verbale. Valuta l’abilità dei bambini di ascoltare una domanda, attingere informazioni dall’educazione sia formale sia informale ricevuta, ragionare, dare una risposta ed esprimere i pensieri ad alta voce. Consente di tenere sotto controllo le preferenze per le informazioni verbali, la difficoltà in situazioni nuove o inaspettate, o la necessità di avere più tempo a disposizione per elaborare le informazioni piuttosto che decidere “sul posto”. È un buon predittore di preparazione nel campo scolastico e di orientamento al successo, ma può essere influenzato dal background, dall’educazione e dalle condizioni culturali. Indice di Ragionamento visuo-percettivo Misura di ragionamento non verbale e fluido, sostituisce l’Indice di Organizzazione percettiva della WISC-III. Valuta la capacità dei bambini di esaminare un problema, sfruttare abilità visivomotorie e visuo-spaziali, organizzare i pensieri, creare soluzioni e verificarle. È inoltre possibile, attraverso questo indice, rilevare le preferenze per le informazioni visive, il sentirsi a proprio agio nelle situazioni nuove e inaspettate, o la preferenza ad imparare attraverso l’azione (learn by doing). Indice di Memoria di lavoro Migliorata attraverso alcune modifiche e l’aggiunta di un nuovo subtest, sostituisce la Libertà dalla distraibilità della WISC-III. Valuta la capacità dei bambini di memorizzare nuove informazioni, immagazzinarle nella memoria a breve termine, di concentrarsi e di manipolare tali informazioni per arrivare a dei risultati e per stimolare il ragionamento. Consente di tenere sotto controllo la concentrazione, la capacità di pianificazione, la flessibilità cognitiva e la sequenzialità delle abilità. Tale indice risulta essere sensibile all’ansia. È collegato all’apprendimento, alla realizzazione e alla capacità di auto-monitoraggio. Indice di Velocità di elaborazione Valuta l’abilità dei bambini di focalizzare l’attenzione, la rapidità di analisi, la capacità di discriminazione e la capacità di ordinare sequenzialmente le informazioni visive. Richiede persistenza e capacità di pianificazione, ma è sensibile alla motivazione, alla difficoltà di lavorare sotto la pressione del tempo e anche alla coordinazione motoria. I fattori culturali sembrano avere uno scarso impatto su quest’indice. La Velocità di elaborazione è legata alla Memoria di lavoro: una maggiore velocità di elaborazione può ridurre il carico di memoria, mentre una ridotta velocità di elaborazione può danneggiarne l’efficacia. Esempio Esempio Cadute in Aritmetica, Memoria di Cifre, Cifrario e Disegno coi Cubi Esempio CRITERI DIAGNOSTICI PER FORMULARE LA DIAGNOSI DI DSA • Si raccomanda una maggiore flessibilità rispetto alla discrepanza e rispetto al QI: nel caso di QI di fascia limite ( 70 – 85 ) il ricorso a test multidimensionali e la attenzione alle caratteristiche del profilo cognitivo generale piuttosto che al semplice livello enfatizzare il criterio della discrepanza della singola prova rispetto alla prestazione attesa ( piuttosto che rispetto al QI ) Nella diagnosi……(pag 3/4) LA VALUTAZIONE SCOLASTICA (Paola Ceschia) ABILITA’ SCOLASTICHE Lettura ad alta voce (rapidità e correttezza): prove DDE (lettura di parole e non parole); prova MT (brano) a mente (comprensione): prova MT (brano) Scrittura ortografia: prove DDE (dettato di parole e non parole) ; dettato di frasi omofone ; prova di dettato (Cornoldi Tressoldi) grafia: prove di velocità di scrittura (Cornoldi Tressoldi) Sistema dei numeri Transcodifica, linea dei numeri , codifica semantica (BDE) Sistema del calcolo Fatti aritmetici, calcolo mentale, calcolo scritto (BDE) ABILITA’ SCOLASTICHE LETTURA ad alta voce (rapidità e correttezza): prove DDE (lettura di parole e non parole); prova MT (brano) a mente (comprensione): prova MT (brano) Lettura di parole: accesso diretto (lettura lessicale) alla lettura Registrare : TEMPO DI LETTURA (rapidità sill/sec. ) ERRORI DI LETTURA (correttezza n.errori). Lettura di non parole: accesso indiretto (lettura fonologica) alla parola Registrare : TEMPO DI LETTURA (rapidità sill/sec. ) ERRORI DI LETTURA (correttezza n.errori). Nella diagnosi……(pag 7) LETTURA DDE-2 Batteria per la valutazione della Dislessia e della disortografia evolutiva: Prova 2 (lettura parole) sill/sec. 2,57 -0,8 ds errori 6 -1,0 ds Prova 3 (lettura non parole) sill/sec. 1,44 errori 15 -0,9 ds -2,5 ds Difficoltà maggiore a leggere le parole fuori dal contesto, se non supportate dal significato Come si ottengono le ds Prestazione del soggetto - Media Deviazione standard Come si ottengono le ds 2,57 - 3,20 0,80 = - 0,79 (arrotondato a - 0,80) Esempio Prova lettura MT classe 1^ - finale (correttezza e rapidità ) Calcolo della velocità di lettura Il brano MT viene fatto leggere per un tempo massimo di 4’. Se il bambino non termina entro 4’ si interrompe. Al termine della lettura si calcola il tempo in secondi: Velocità = sillabe / secondi La siglatura degli errori Errori da 1 punto inesatta lettura della sillaba omissione di sillaba, parola o riga aggiunta di sillaba, di parola, e rilettura di una stessa riga pausa per più di 5 secondi Errori da ½ punto spostamento di accento grossa esitazione (ar… armadio) autocorrezione per errore grave (non vanno penalizzate le autocorrezioni per gli errori da ½ punto) Nella diagnosi…. (pag 7) Prove M.T. per la V classe della scuola primaria Brano V primaria ‘Vecchi proverbi’ Rapidità sill./sec 3,24 Correttezza errori 12 -0,4ds Richiesta attenzione (15°) Il contesto facilita la decodifica: lettura più rapida, ma non corretta Esempio. Prova MT classe 3° ingresso Comprensione Nella diagnosi…. Comprensione Brano V Primaria ‘Il viaggio delle anguille’ Comprensione corrette 9/10 criterio raggiunto La prova di comprensione di un brano non è indispensabile per la diagnosi, ma è utile ai fini della valutazione della compromissione funzionale del disturbo. ABILITA’ SCOLASTICHE SCRITTURA ortografia: prove DDE (dettato di parole e non parole); dettato di frasi omofone; prova di dettato (Cornoldi Tressoldi) grafia: prove di velocità di scrittura (Cornoldi Tressoldi) Scrittura di parole e non parole Dettato frasi omofone non omografe Nella diagnosi…. SCRITTURA DDE-2 Batteria per la valutazione della Dislessia e della disortografia evolutiva: dati riferiti alla terza secondaria di primo grado Prova 6 (scrittura parole) errori 11 Prova 7 (scrittura non parole) errori 10 -10,0 ds -2,3 ds Come si ottengono le ds Prova 6 Prova 7 11 – 1 10 - 3 1 3 = - 10 = - 2,3 ESEMPIO GLI ERRORI IN UN DETTATO DI BRANO IL LEONE E IL GALLO - 3°ELEM./ INIZIO 4° Esempio Errori ortografici dettato di brano 1° elem. Inizio 2° Categorie di errori ortografici Errori fonologici: in cui non è rispettata la corrispondenza fonema-grafema Errori non fonologici: di rappresentazione ortografica (visiva) delle parole, senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi Fonetici: Raddoppiamenti e Accenti Esempi di errori fonologici Scambi di grafemi –Prima / Brima…Volpe / Folpe Omissioni o aggiunte di lettere –Tavolo / Taolo / Tavolovo Inversione –Bambola / Bamlabo Grafema inesatto –Pesce / Pese …. Aghi / Agi Errori non fonologici Separazione illegale –Insieme / In sieme Fusione illegale –Il cane / ilcane Scambio grafema omofono –Cucina / Qucina …Quadro / Cuadro Omissione o aggiunta di h –A casa / ha casa….Ha mangiato / a mangiato Esempi di errori fonetici Aggiunta o omissione di accenti –Perché / perche…….Fa / fà Aggiunta o omissione di doppie –Palla / pala…….Libro / Libbro Nella diagnosi…. Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica di C. Cornoldi Dettato V primaria ‘Indiani e bisonti’ errori 43 -9,3ds < 5°percentile distinti in fonologici 35 non fonologici 2 altro (fonetici) 6 Presenza significativa di errori fonologici di conversione fonema – grafema Esempio Valutazione competenze grafo-motorie e fluenza PROVE DI VELOCITÁ DI SCRITTURA le Uno numeri in parola NUMERI DI GRAFEMI RICONOSCIBILI PRODOTTI IN 1 MINUTO Esempio Gli errori nelle prove di velocità Nella diagnosi…… (pag 8) Prove di velocità di scrittura – Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica di C. Cornoldi ‘lelelele’ totale 50 -2.0ds ‘uno’ totale 54 -2,2ds ‘numeri’ totale 84 -1,0ds Difficoltà nel parametro della fluenza e nei processi grafomotori Numero e Calcolo AC-MT ( Cornoldi, Lucangeli, Bellina)Test di valutazione delle abilità di calcolo (NON utilizzabile ai fini diagnostici) BDE (Batteria per la Discalculia Evolutiva di Biancardi e Nicoletti) Esempio (BDE) Semantica numerica per quoziente numerico (QN) Esempio (BDE) Lessico numerico per quoziente numerico (QN) Esempio (BDE) Calcolo mentale per quoziente di calcolo (QC) Esempio (BDE) Fatti aritmetici – moltiplicazioni per quoziente di calcolo (QC) Esempio (BDE) Calcolo scritto per quoziente di calcolo (QC) Esempio Profilo BDE Nella diagnosi…. MATEMATICA BDE-Batteria per la Discalculia Evolutiva Quoziente numerico Quoziente di calcolo Quoziente di numero e di calcolo punteggio 27 punteggio 44 punteggio 71 Diagnosi: ≤ 50 ma c’ è molta variabilità QN<50 QC 83 QNC 53 PROVE DI APPROFONDIMENTO CLINICO (non indispensabili per la diagnosi) PROVE LINGUISTICHE: METAFONOLOGICHE: - test CMF: valuta le abilità metafonologiche (es. sintesi/segmentazione sillabica e fonemica) RECETTIVE: - lessicali (Peabody- PPVT): misura il vocabolario recettivo (in comprensione), cioè il “patrimonio lessicale” in entrata del bambino; - morfosintattiche (TCGB e TROG-2): valutano la comprensione grammaticale; ESPRESSIVE: - lessicali (Brizzolara) per la valutazione del lessico attivo del bambino (produzione); - morfosintattiche (Zardini) : test di ripetizione di frasi; - programmazione fonologica (Cossu) ripetizione di parole e non parole complesse. RELAZIONE TRA INDICAZIONI RIPORTATE NELLA DIAGNOSI E RELATIVI ESITI (Paola Ceschia) Relazione tra indicazioni riportate nella diagnosi e relativi esiti Pag.1 • DIAGNOSI MULTIASSIALE E RELATIVI CODICI ICI-10 DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA (Disturbo Specifico dell’apprendimento a carico della scrittura) di grado severo. Manuale ICD 10: F81.1 DISGRAFIA nelle componenti di fluenza e morfologia del tratto grafico. Manuale ICD 10: F81.8 (Disturbo evolutivo espressivo della scrittura) Relazione tra indicazioni riportate nella diagnosi e relativi esiti DISORTOGRAFIA EVOLUTIVA •Prova 6 (scrittura parole) errori 11 -10,0 ds Prova 7 (scrittura non parole) errori 10 -2,3 ds •Dettato V primaria ‘Indiani e bisonti’ errori 43 distinti in fonologici 35 non fonologici 2 -9,3ds < 5°percentile altro (fonetici) 6 Relazione tra indicazioni riportate nella diagnosi e relativi esiti DISGRAFIA Prove di velocità di scrittura – Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica di C. Cornoldi ‘lelelele’ totale 50 -2.0ds ‘uno’ totale 54 -2,2ds ‘numeri’ totale 84 -1,0ds Relazione tra indicazioni riportate nella diagnosi e relativi esiti • Pag 1 • Altri elementi significativi livello cognitivo nella media inferiore difficoltà nell’espressione linguistica e negli automatismi della lettura Difficoltà area matematica a carico del sistema del numero Relazione tra indicazioni riportate nella diagnosi e relativi esiti difficoltà nell’espressione linguistica (pag 7 FLUIDITA’ VERBALE: fluenza fonemica -1,2ds negli automatismi della lettura (pag 7, in particolare lettura di non parole: -2,5ds Difficoltà area matematica a carico del sistema del numero (pag 8: quoziente numerico QN <50 • Sintesi Abilità scolastiche a pag 4 CONCLUSIONI (Valeria Vergara) QUESTIONARIO PER I DOCENTI Lo studente è in grado di comprendere i concetti spiegati e di cogliere metafore? Riesce a rielaborare le cose appena spiegate in classe? Riesce a mantenere la concentrazione durate le attività svolte? Per quanto tempo? Ha un buon vocabolario di base? Riesce ad articolare un discorso o un dibattito anche su argomenti vari? Si ritiene che la sua memoria sia adeguata? Se si svolgono attività laboratoriali o in gruppo, si ha l'impressione che i risultati siano più soddisfacenti? Nel caso in cui si lascino da svolgere lavori di riassunti, è in grado di cogliere l'essenziale? Ha una buona comprensione del testo? Si ritiene che sia in grado di pianificare e organizzare il suo lavoro scolastico e domestico? Si osservano difficoltà motorie o di grafia disordinata o inversione di destra e sinistra? Nelle scienze motorie come risponde alle attività proposte? QUESTIONARIO PER STUDENTI Che strumenti di studio utilizzi? Utilizzi ausili digitali nel tuo lavoro domestico? Distinta per ogni materia o area disciplinare, riesci ad evidenziare quali metodologie didattiche ritieni più adatte alle tue esigenze? (didattica frontale, lavori di gruppo, ascolto e visione di filmati, mappe concettuali, schemi eccetera). Ritieni che tu possa trovare degli aiuti dai tuoi compagni di classe? Se si in che termini? Modalità Operative per i Consigli di Classe con DSA/BES Per compilare il Piano didattico Personalizzato si deve: Leggere la diagnosi in possesso della scuola Raccogliere le informazioni dalla famiglia Fissare un incontro con eventuali specialisti coinvolti Fare delle osservazioni sistematiche Individuare per ciascuna disciplina le eventuali modifiche al piano di lavoro e agli obiettivi curricolari. Stabilire le strategie metodologiche e didattiche Condividere con la famiglia quanto adottato Firmare il PDP dal C.d.C., Dirigente, Famiglia, Alunno, Referente DSA e allegare copia al verbale e copia al fascicolo personale. Grazie per l’attenzione