• Struttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di bene venduto • Concorrenzialità del mercato: dipende dalla capacità delle imprese di influenzare il prezzo di mercato. Minore è il potere di una singola impresa di influenzare il prezzo vigente sul mercato in cui vende i propri prodotti, tanto maggiore è il grado di concorrenza del mercato • Quando il potere di fissare il prezzo è nullo si ha una struttura di mercato perfettamente concorrenziale, dove la capacità di vendere di un’impresa sarà indipendente dal comportamento delle altre imprese • Settore: le imprese che producono un bene o un insieme di beni strettamente legati tra loro Hp fondamentali del modello di concorrenza perfetta (potere di mercato nullo): • Tutte le imprese vendono un bene omogeneo • I consumatori conoscono sia il prezzo sia le caratteristiche del bene venduto sul mercato • Il livello di produzione di un’impresa quando produce in corrispondenza del punto minimo del suo costo medio totale di lungo periodo, è una piccola frazione della produzione complessiva del settore • L’impresa è price-taker, ovvero variazioni del suo livello produzione e di vendita non possono influenzare in modo significativo il prezzo di mercato • Il settore è caratterizzato da libertà di entrata e di uscita La curva di domanda fronteggiata da ciascuna impresa in un mercato perfettamente concorrenziale è orizzontale, poiché le variazioni del livello di produzione effettivamente attuabili dall’impresa non hanno effetti di rilievo sul prezzo La curva di domanda orizzontale mostra che le variazioni del livello di produzione attuabili per l’impresa in condizioni normali lasceranno il prezzo sostanzialmente immutato perché il loro effetto sul livello di produzione dell’intero settore sarà trascurabile (fig.10.1 pag. 177) • Ricavo totale (RT): l’ammontare totale di denaro ottenuto dall’impresa dalla vendita di un prodotto. Se q unità sono vendute ciascuna al prezzo p, allora RT= p x q • Ricavo medio (RM): ricavo a unità venduta • Ricavo marginale (R’):ricavo incrementale, è la variazione del ricavo totale dell’impresa derivante dalla vendita di una unità aggiuntiva (tab. 10.1 pag.177) • N.B. se il prezzo di mercato non è influenzato dalle variazioni della produzione dell’impresa, allora la curva di domanda, la curva di ricavo marginale e la curva di ricavo medio dell’impresa sono rappresentate dalla stessa retta orizzontale • Per un’impresa in un mercato perfettamente concorrenziale, il prezzo è uguale al ricavo marginale (fig. 10.2, pag.178), quindi il ricavo totale è direttamente proporzionale alla q.tà prodotta Equilibrio di breve periodo Regole generali per massimizzare i profitti: 1. Un’impresa dovrebbe decidere di non produrre se, per tutti i livelli di produzione, il costo totale variabile di produzione supera il ricavo totale derivante dalla vendita dei beni o, in modo equivalente, se il costo medio variabile di produzione è maggiore del prezzo di vendita Prezzo di chiusura: prezzo in corrispondenza del quale l’impresa riesce a coprire solo il suo costo medio variabile. Per cui sarà indifferente se produrre o non produrre 2. Assumendo che le convenga produrre, l’impresa dovrebbe scegliere il livello di produzione in corrispondenza del quale il ricavo marginale è pari al costo marginale (condizione necessaria ma non sufficiente fig.10.3 pag. 179) 3. Affinché un livello di produzione per il quale il ricavo marginale uguaglia il costo marginale massimizzi il profitto anziché minimizzarlo, è sufficiente che il costo marginale sia minore del ricavo marginale per livelli di produzione leggermente inferiori e maggiori per livelli di produzione leggermente superiori Il livello di produzione ottimale: • Il livello di produzione ottimale dell’impresa è pari a zero se il ricavo totale è minore del costo totale variabile in corrispondenza di tutti i livelli di produzione, è positivo se esiste un livello di produzione in corrispondenza del quale il ricavo totale è maggiore del costo totale variabile • Se il livello di produzione ottimale è positivo, il costo marginale è uguale al ricavo marginale • Se la produzione è ad un livello inferiore a quello ottimale, il costo marginale deve essere minore del ricavo marginale, mentre se è leggermente superiore, il costo marginale deve essere maggiore del ricavo marginale • Un’impresa operante in un mercato perfettamente concorrenziale sceglierà il livello di produzione che eguaglia il costo marginale al prezzo di mercato ( a condizione che il prezzo sia superiore al costo medio variabile) • In un mercato perfettamente concorrenziale ogni impresa è price-taker e fissa il suo livello di produzione. L’impresa persegue l’obiettivo della massimizzazione del profitto aumentando o diminuendo la produzione sino al punto in cui il suo costo marginale di breve periodo è uguale al prezzo di mercato (fig. 10.4 -10.5, pag. 180) Le curve di offerta di breve periodo In concorrenza perfetta: • la curva di offerta dell’impresa è la curva di costo marginale per quei livelli di produzione in corrispondenza dei quali il costo marginale è superiore al costo medio variabile • La curva di offerta di un settore è la somma orizzontale delle curve di costo marginale di tutte le imprese operanti nel settore, nel tratto al di sopra del costo medio variabile (fig.10.7) Prezzo di equilibrio di breve periodo: • Il prezzo di un prodotto venduto in un mercato perfettamente concorrenziale è determinato dall’interazione tra la curva di offerta di breve periodo del settore e la curva di domanda del mercato • Le azioni collettive di tutte le imprese presenti nel settore e le azioni collettive dei consumatori determinano congiuntamente il prezzo di equilibrio • Il prezzo è determinato dall’intersezione delle curve precedenti • Se un settore è nel suo punto di equilibrio di BP, ogni impresa massimizza il profitto, ma non possiamo definire a priori l’entità dello stesso (fig. 10.8 pag.182) • Un sistema economico in cui i mercati operano in regime di concorrenza perfetta porta ad un’allocazione efficiente delle risorse • L’efficienza allocativa si verifica quando la somma dei surplus del consumatore e del produttore è massimizzata • Surplus del consumatore: differenza tra il valore totale che i consumatori attribuiscono a tutte le unità consumate di un bene e il pagamento che sostengono per acquistare tali unità • Surplus del produttore: ammontare di denaro che i produttori ricevono per il loro prodotto meno il costo totale variabile di produzione (fig. 10.9 – 10.10 pag. 183) • La somma dei surplus del consumatore e del produttore è massimizzata quando un mercato perfettamente concorrenziale è in equilibrio, con la domanda che eguaglia l’offerta Equilibrio di lungo periodo • Nel BP un’impresa in concorrenza perfetta può operare in pareggio, ottenere profitti o subire perdite. Se ci sono profitti, nuove imprese entreranno nel settore;se si opera in pareggio le imprese già nel settore non hanno convenienza ad uscire dallo stesso e le altre non hanno incentivo ad entrarvi. In caso di perdita le imprese che operano in quel settore lo lasceranno perché altrove è possibile ottenere rendimenti migliori (fig.10.8 ii) • I profitti in un settore concorrenziale sono un segnale per l’entrata di nuove imprese; il settore si espanderà, riducendo il prezzo fino al punto in cui i profitti sono nulli • Le perdite in un settore concorrenziale sono un segnale per l’uscita delle imprese, il settore si contrarrà facendo aumentare il prezzo di mercato fino a che le imprese rimaste riescono a coprire il loro costo totale • L’equilibrio di lungo periodo in un settore perfettamente concorrenziale si realizza quando le imprese realizzano profitti nulli Quali imprese sono incentivate ad uscire dal settore? • Impresa marginale-impresa inframarginale • La tecnologia di ciascuna impresa influenza le curve di costo e quindi la decisione se rimanere o meno nel settore Un’impresa price-taker è in posizione di equilibrio di LP solo quando produce in corrispondenza del punto minimo della sua curva di CMLP Le reazioni di lungo periodo a variazioni della domanda: o Se la domanda di un bene aumenta: il prezzo aumenterà in modo tale da bilanciare la domanda con l’offerta di BP del settore. Ogni impresa aumenterà il livello di produzione sino al punto in cui il prezzo eguaglia nuovamente il costo marginale di BP. Poiché ci sono profitti nel settore, nuove imprese entreranno. La curva di offerta di BP del settore si sposta verso destra e si avrà una diminuzione del prezzo. Nuove imprese continueranno ad entrare fino a quando le imprese copriranno di nuovo solo il costo medio totale L’entrata di nuovo capitale in un settore redditizio può avvenire solamente ad una velocità pari a quella con cui possono essere costruiti e installati nuovi stabilimenti e impianti. L’uscita di capitali da un settore in perdita avviene molto rapidamente quando il prezzo è inferiore al costo medio variabile, e avviene a una velocità pari al tasso di obsolescenza degli stabilimenti e degli impianti quando il prezzo supera il costo medio variabile • La curva di offerta del settore di lungo periodo mostra la q.tà offerta nell’equilibrio di lungo periodo in corrispondenza di ogni livello di prezzo, ovvero, una volta avvenute tutte le variazioni indotte dalla domanda ed eliminati gli incentivi per l’entrata e l’uscita dal mercato (fig.10.13) • Una condizione necessaria per ottenere un equilibrio di lungo periodo perfettamente concorrenziale è che siano realizzate tutte le economie di scala interne all’impresa in corrispondenza di un livello di produzione modesto rispetto alle dimensioni dell’intero settore