Stadio di uscita o finale È l'ultimo stadio di una cascata di stadi amplificatori e costituisce l'interfaccia con il carico quindi è generalmente un buffer con funzione di adattamento di impedenza. Considerato che in questo stadio: • l'ampiezza del segnale di ingresso è quella massima nella cascata; • si deve erogare al carico la potenza necessaria per il suo funzionamento; • la potenza da dissipare è quella più elevata e quindi la temperatura è massima; le prestazioni richieste sono radicalmente diverse da quelle degli altri stadi. Prestazioni richieste allo stadio di uscita: ➢ potenza da erogare al carico e non ampiezza del segnale di uscita (spesso conta di più massimizzare il trasferimento di potenza che realizzare un generatore ideale); ➢ distorsione armonica totale (THD), cioè il rapporto (espresso in %) fra il valore efficace delle componenti armoniche e quello della fondamentale nel segnale di uscita in risposta ad un segnale sinusoidale in ingresso. ➢ efficienza di conversione di potenza. ➢ protezioni contro i guasti derivanti da condizioni di carico improprie e accidentali (ad esempio cortocircuito e circuito aperto). G. Martines 1 Efficienza di conversione di potenza Si definisce il rapporto (η) fra la potenza media erogata al carico (PL) e quella assorbita PL dalla alimentazione (PS): η= . PS ( ) 2 2 V L/ √2 1 VL Per un segnale sinusoidale di ampiezza VL si ha P L = = RL 2 RL Per una tensione di alimentazione VDC si ha P S =V DC I se con I si indica la corrente media negli alimentatori. La potenza dissipata nel circuito sotto forma di calore (PD) è la differenza P D= P S P L PD =1η ovvero PS Per migliorare il rendimento di un amplificatore è necessario ridurre la potenza media dissipata ovvero l'angolo di conduzione (ϑC), cioè la percentuale di periodo di un segnale sinusoidale in cui la corrente del transistore è diversa da zero. G. Martines 2 Classificazione degli stadi finali Sulla base dell'angolo di conduzione ϑC: ➢ Un amplificatore si dice in classe A se l'angolo di conduzione è θC =2 π come in tutti gli stadi amplificatori finora esaminati. ➢ Un amplificatore si dice in classe B se l'angolo di conduzione è θC =π come nello stadio push-pull. ➢ Un amplificatore si dice in classe AB se l'angolo di conduzione è π<θC ≤2 π ma in generale prossimo a 180°. ➢ Per θC <π la corrente può considerarsi una forma d'onda impulsiva ed a seconda del metodo utilizzato per codificare il segnale si hanno le classi C, D, E etc. G. Martines 3 Stadio di uscita in classe A: inseguitore di source È la normale configurazione CS, generalmente con un generatore di corrente per la polarizzazione. A vuoto la trans-caratteristica è caratterizzata da 2ISS v O=v I V GS =v I V TN ( ) essendo I D = I SS e quinKN di VGS una costante è una retta a pendenza unitaria. √ I limiti per vI e vO derivano dal funzionamento in saturazione sia di M1 che del generatore di corrente costante. G. Martines 4 Stadio di uscita in classe A: inseguitore di source In presenza del carico RL la corrente nel transistore varia con vI: vo i S = I SS + RL e si annulla per v O=v MIN =I SS R L Rendimento dello stadio: Assumendo un segnale di uscita sinusoidale di ampiezza VO, la 2 potenza erogata al carico è P L =V O / 2R L mentre quella assorbita dall'alimentazione è 1 T V O sin (ω t) P S = I SS (V DD +V SS )+ ∫ V DD dt=I SS (V DD +V SS ) poiché il valore medio T0 RL della corrente sinusoidale vale 0; assumendo V DD =V SS , il rendimento vale 2 2 V O /2R L V DD 1 1 . Il massimo si ha per v O=V DD e vale η= = cioè il 25%. η= 2R L 2I SS V DD 4 2I SS V DD ( G. Martines ) 5 Stadio di uscita in classe B: stadio push-pull È costituito da due inseguitori di tensione realizzati con transistori complementari polarizzati a I D =0 . Rendimento dello stadio: Per un segnale di uscita sinusoidale di ampiezza VO, la potenza 2 erogata al carico è P L =V O / 2R L mentre la potenza media assorbita da ciascuno degli T /2 VO V DD V O 1 2π alimentatori vale P S = ∫ V DD . Il rendimento è quindi sin ( t ) dt= T 0 RL T π RL 2 ( ) V O /2R L V dato da η= = π O e per V O =V DD è massimo e vale π / 4 cioè 78,5%. 2V DD V O /π R L 4 V DD G. Martines 6 Stadio di uscita in classe B: stadio push-pull Le equazioni di progetto Per dimensionare lo stadio bisogna definire oltre la potenza che l'alimentazione deve fornire anche quella che i transistori devono essere in grado di dissipare. La potenza media dissipata in ciascun transistore varia con VO secondo la relazione: 2 P P L V DD V O V O P D= S = 2 π RL 4R L Il massimo si ha per V O =2V DD / π cui corrisponde un rendimento del 50% ed una 2 V DD potenza dissipata su ciascun transistore P Dmax = 2 π RL G. Martines 7 Distorsione da cross-over In realtà la trans-caratteristica dello stadio con MOS ad arricchimento non è una retta perché per V TP ≤V GS ≤V TN entrambi i transistori sono interdetti (zona di cross-over). Il segnale di uscita risulta quindi distorto. La distorsione può essere accettabile se VO è molto maggiore della zona di crossover o può essere ridotta con una opportuna reazione negativa. G. Martines 8 Stadio push-pull con controreazione un esempio +VDD vI + Q1 vO - Q2 RL -VSS L'effetto della controreazione è quello di ridurre la zona di cross-over praticamente del guadagno ad anello aperto dell'amplificatore (in questo caso un operazionale); nella regione di cross-over infatti il guadagno dello stadio finale è nullo e l'anello di reazione risulta aperto. G. Martines 9 Stadio di uscita in classe AB Principio di funzionamento La distorsione di cross-over può essere eliminata polarizzando i due inseguitori di tensione al limite della regione di interdizione cioè con una corrente di drain a riposo piccola rispetto alla corrente massima sul carico. Uno schema circuitale di principio. La trans-caratteristica non presenta più la regione di attraversamento ed è una retta a pendenza circa unitaria passante per l'origine. G. Martines 10 Stadio di uscita in classe AB Ipotesi: i transistori sono uguali cioè K P = K N e V TN =V TP . Per v I =0 allora: le ID sono uguali essendo V GS1 =V GS2 =V G G /2 2 K N V GG V TN e pari a I D = 2 2 e quindi la corrente sul carico è nulla e nulla è la tensione di uscita. ( ) Per v I >0 allora V GS1>V G G /2 e i D1> I D , contemporaneamente V GS2 >V G G /2 e i D2< I D e quindi i L =i D1i D2>0 e vO cresce. La corrente in M2 si annulla per V GS2 ≥V TP e quindi i L =i D1 come nel normale inseguitore di tensione in classe A. Analogo ragionamento per v I <0 . G. Martines 11 Stadio di uscita in classe AB Circuito di polarizzazione con resistenza e generatore di corrente Il circuito funziona come quello di principio perché le correnti di gate sono nulle ma la transcaratteristica non passa per l'origine ma per v I =V G G / 2 . G. Martines 12 Stadio di uscita in classe AB Circuito di polarizzazione con diodi e generatore di corrente I transistori Q1 e Q2 sono connessi a diodo e quindi generano una tensione V GG 2I BIAS =V TN + . 2 KN √ Il circuito può anche essere letto come due specchi di corrente. G. Martines 13 Esempio di amplificatore operazionale elementare non sono esplicitati i circuiti che realizzano i generatori di corrente di polarizzazione. G. Martines 14 Stadio finale: protezione da cortocircuito Quando il transistore M2 entra in conduzione, sottrae corrente alla resistenza RG deviandola sul carico e impedendo l'incremento di VGS1. G. Martines 15 G. Martines 16