DOPPI BIPOLI RETI MULTIPORTA N-POLO N 2 N pari Mettiamo in evidenza coppie di terminali 1 N dispari N-1 N 2 1 Es: N/2 porte N 2 Es: M=N-1 porte 1 1 RETI MULTIPORTA (Cnt.) Le coppie di morsetti sono chiamate PORTE e ad esse si possono collegare solo bipoli In generale dato un M-porte: M+1≤N≤2M M 1 1’ M’ i1 consentito 1 i1 interdetto 2 2’ SI RITROVANO I TEOREMI DI THEVENIN E DI NORTON IN FORMA MATRICIALE Hp: componente definito su base corente I1 V1 I1j E k V2 I2 Per il principio di sovrapposizione degli effetti: Vi = Z i1 I1 + Z i 2 I 2 + ⋅ ⋅ + Z iM I M + I3 + ∑α k ik E k + ∑Z j ij A j Chiamando Ei la quantità tra parentesi e generalizzando: V 1 Z11 ⋅ ⋅ Z1M I 1 E 1 V = ⋅ = ⋅ ⋅⋅ ⋅ ⋅ ⋅ + ⋅ V M Z ⋅ ⋅ Z MM I M E M M1 [] V = Z I + E 2 Teorema di Thevenin generalizzato: E2 E1 V = [Z ]⋅ I + E Ei: tensione alla porta i-sima quando le porte sono lasciate aperte Passivo 1 [Z] [Z]: matrice di impedenza che caratterizza lo M-porte passivato E3 Teorema di Norton generalizzato: A1 Passivo 1 [Z] A2 I = [Y ]⋅ V + A Ai: corrente di corto circuito sulla porta i-sima [Y]: matrice di ammettenza che caratterizza lo M-porte passivato A3 1 [Z ]Thevenin = [Y ]−Norton CARATTERIZZAZIONE DEGLI M-PORTA INERTI Matrice di Impedenza Solo se il componente e’ definito su base corrente 3 Una rete a T in funzione dei parametri impedenza. Esempio L1 V1 I1 Z11 = R I2 C jϖ (L1 + L2 ) 1 − ϖ 2C (L1 + L2 ) Z 21 = Z12 = Z 22 = L2 (1 −ϖ V2 V1 = Z11 I1 + Z12 I 2 V2 = Z 21 I1 + Z 22 I 2 +R jϖL2 1 − ϖ C (L1 + L2 ) 2 2 ) L1C jϖL2 1 − ϖ 2 C (L1 + L2 ) 4 ESEMPIO Determinare i parametri Z m=2/3 Lasciamo aperta la porta 2 e alimentiamo la porta 1 con un generatore di corrente I1 I V2 I 1 − m ⋅ V2 = I V1 = 4 I1 + 5I ⇒ V = 3I 2 V V2 1 Z 21 = 2 = ⋅ + = + ⋅ V m V m V 2 2 I1 1 3 3 ⇒ V V = 4 I + 5V2 = 4 I + 5 I Z11 = 1 1 1 1 1 3 3 I1 I = 1Ω I 2 =0 = 2 =0 17 Ω 3 Matrice di ammettenza Solo se il componente e’ definito su base tensione Se il componente e’ definito su base tensione e su base corrente: [Z ] = [Y ]−1 5 Una rete a Π in funzione dei parametri ammettenza. Esempio [Z] non esiste 1 [Y ] = Z1 − Z Z Esempio 1 Z 1 Z − [Y] non esiste Z [Z ] = Z Z Z Z 6 Matrici Ibride 1. Base di definizione I1 V 2 V 1 h11 = I 2 h21 h12 I 1 ⋅ h22 V 2 Tipica dei transistori 2. Base di definizione V 1 I 2 I 1 g11 = V 2 g 21 g12 V 1 ⋅ g 22 I 2 Tipica dei tubi a vuoto I parametri [h] e [g] non hanno omogeneità dimensionale Doppio bipolo equivalente nella formulazione ibrida h. Doppio bipolo equivalente nella formulazione ibrida g. 7 TRANSISTOR Uso dei parametri h per descrivere un transistore. Un doppio bipolo equivalente Il doppio bipolo equivalente semplificato con hre = 0 and hoe = 0. Es: Amplificatore a transistor per piccoli segnali per garantire la corretta polarizzazione del transistor: 300 < Rc < 5000 Ω Av = v0 vin guadagno di piccolo segnale Un circuito equivalente dell’amplificatore a transistore Le schede tecniche del transistor lo caratterizzano specificando i parametri della matrice [h] 8 Matrici di Trasmissione Se il doppio bipolo e’ definito dalla conoscenza delle variabili a una sola porta si può caratterizzare con le metrici di trasmissione diretta T e inversa T’ 1. Diretta 2. Inversa V 1 V 2 A B V 2 = [T ]⋅ = ⋅ I 1 − I 2 C D − I 2 V 2 V 1 A' B' V 1 = [T ']⋅ = ⋅ I 2 − I 1 C ' D' − I 1 Quando esistono le relative basi di definizione si possono ricavare gli elementi di una matrice a partire dalla conoscenza di quelli di un’altra COLLEGAMENTO DI DOPPI BIPOLI 1. SERIE Stessa corrente alle porte V A = [Z A ]⋅ I A V B = [Z B ]⋅ I B V = V A +V A IA = IB = I V = [Z A ]⋅ I A + [Z B ]⋅ I B = ([Z A ] + [Z B ])I [Z ] = [Z A ] + [Z B ] SI SOMMANO I PARAMETRI Z DI CIASCUN DOPPIO BIPOLO 9 COLLEGAMENTO DI DOPPI BIPOLI 2. PARALLELO Stessa tensione alle porte I A = [Y A ]⋅ V A I B = [YB ]⋅ V B I = IA +IB I = [YA ]⋅ V A + [YB ]⋅ V B = ([YA ] + [YB ])V V A =V B =V [Y ] = [YA ] + [YB ] SI SOMMANO I PARAMETRI Y DI CIASCUN DOPPIO BIPOLO 3. Collegamento in Cascata La porta di uscita di un doppio bipolo e’ collegata con la porta di ingresso del successivo V 2A V 1 A = [T A ]⋅ I 1 A − I 2 A V 1B V 2B = [TB ]⋅ − I 2 B I 1B V 1 V 1 A V 2 B V 2 = ; = I 1 I 1 A − I 2 B − I 2 V 2 A V 1B = I 2 A − I 1B V 1 V2 = [T A ]⋅ [TB ]⋅ I 1 − I 2 [T ] = [TA ]⋅ [TB ] SI MOLTIPLICANO LE MATRICI DI TRASMISSIONE MANTENENDO L’ORDINE DELLA CASCATA 10 Equivalenza di doppi bipoli Due doppi bipoli sono equivalenti quando hanno gli stessi valori degli elementi delle rispettive matrici che li definiscono Trasformazione T- Π A ZA Triangolo-Stella B ZB ZC C A . . ZA = C B ZAB ZCA (o Stella – Triangolo) . . . ;ZB = . ZC = ; Z∆ . . . Z BC Z AB Z∆ ZBC C . Z AB Z CA . Z CA Z BC . ; Z∆ C . . . . Z ∆ = Z AB + Z BC + Z CA Stella - Triangolo . Y AB = . . Y AYB . Yo . ; Y BC = . . YBYC . Yo . ; Y CA = . . YC Y A . . . . . ;Y o = Y A + Y B + Y C Yo 11