16 STANDAGE ultimo.qxd 3-02-2010 11:12 Pagina iii Tom Standage Una storia commestibile dell’umanità Traduzione di Susanna Bourlot EDIZIONI 16 STANDAGE ultimo.qxd 3-02-2010 11:12 Pagina iv Tom Standage Una storia commestibile dell’umanità Progetto grafico: studiofluo srl Impaginazione: Maria Beatrice Zampieri Redazione: Maria Romanazzo Coordinamento produttivo: Enrico Casadei Tom Standage An Edible History of Humanity Copyright © 2009 by Tom Standage © 2010 Codice edizioni,Torino Tutti i diritti sono riservati ISBN 978-88-7578-140-8 16 STANDAGE ultimo.qxd 3-02-2010 11:12 Pagina v Indice Introduzione VII 3 Ingredienti del passato Parte I. I fondamenti commestibili della civiltà Capitolo 1 5 L’invenzione dell’agricoltura Capitolo 2 17 Le radici della modernità 29 Parte II. Il cibo e la struttura sociale Capitolo 3 31 Cibo, ricchezza e potere Capitolo 4 47 Segui il cibo… 57 Parte III. Le vie del cibo Capitolo 5 59 Schegge di paradiso Capitolo 6 79 I semi dell’impero 16 STANDAGE ultimo.qxd 97 3-02-2010 11:12 Pagina vi Parte IV. Cibo, energia e industrializzazione Capitolo 7 99 Nuovo mondo, nuovi cibi Capitolo 8 119 La macchina a vapore e la patata 131 Parte V. Il cibo come arma Capitolo 9 133 Il carburante della guerra Capitolo 10 157 La guerra del cibo 181 Parte VI. Cibo, popolazione e sviluppo Capitolo 11 183 Nutrire il mondo Capitolo 12 203 I paradossi dell’abbondanza Epilogo 219 Ingredienti del futuro 223 225 229 235 Ringraziamenti Note Bibliografia Indice analitico 16 STANDAGE ultimo.qxd 3-02-2010 11:12 Pagina vii Introduzione Ingredienti del passato Non c’è alcuna storia del genere umano, c’è soltanto un numero indefinito di storie dei diversi aspetti della vita umana. Karl Popper Il destino delle nazioni dipende dal modo in cui si nutrono. Jean-Anthelme Brillat-Savarin Ci sono molti modi di considerare il passato: come un elenco di date importanti, una sfilata di re e regine, un susseguirsi di imperi che sorgono e tramontano, un resoconto del progresso politico, filosofico e tecnologico. Questo libro guarda alla storia in un modo ancora diverso: come a una serie di trasformazioni causate, permesse o influenzate dal cibo. Lungo i secoli, il cibo ha fatto ben di più che nutrire: è stato un catalizzatore della trasformazione sociale, dell’organizzazione della società, della competizione geopolitica, dello sviluppo industriale, del conflitto militare e dell’espansione economica. Dalla preistoria ai giorni nostri, le storie di queste trasformazioni formano un affresco che racchiude tutta la storia umana. Prima di tutto, il cibo determinò la nascita di intere civiltà. L’adozione dell’agricoltura rese possibili nuovi stili di vita stanziali e avviò l’umanità al mondo moderno. Ma le colture fondamentali che nutrirono le prime civiltà – orzo e grano nel Vicino Oriente, miglio e riso in Asia, granoturco e patate nelle Americhe – non furono una scoperta casuale. Emersero grazie a un complesso processo di coevoluzione, in cui i tratti desiderabili furono selezionati e propagati dai primi agricoltori. Queste colture sono, di fatto, delle invenzioni: tecnologie sviluppate intenzionalmente che devono la loro comparsa all’intervento umano. La storia dell’adozione dell’agricoltura racconta di come antichi ingegneri genetici svilupparono nuovi, potenti strumenti che resero possibile la civilizzazione stessa. In questo processo il genere umano cambiò le piante, e quelle piante a loro volta trasformarono il genere umano. 16 STANDAGE ultimo.qxd VIII 3-02-2010 11:12 Pagina viii Una storia commestibile dell’umanità Dopo aver fornito le fondamenta alle civiltà, il cibo diventò uno strumento di organizzazione sociale, che contribuì a dar forma e struttura a nuove e complesse società. Le strutture politiche, economiche e religiose delle società antiche, dai cacciatori-raccoglitori alle prime civiltà, si basavano sui sistemi di produzione e distribuzione alimentare. Le eccedenze agrarie, la nascita di magazzini comuni per la conservazione del cibo e lo sviluppo di sistemi d’irrigazione incoraggiarono la concentrazione del potere politico; i riti per la fertilità della terra si tramutarono in religioni di stato; il cibo diventò un mezzo di pagamento e di tassazione; i banchetti servivano ad acquisire influenza e a mostrare il proprio status; le distribuzioni gratuite di beni alimentari erano usate per definire e rafforzare le strutture del potere. In tutto il mondo antico, molto prima dell’invenzione del denaro, la ricchezza era il cibo, e il controllo del cibo era potere. Quando in varie parti del mondo sorsero le civiltà, il cibo contribuì a collegarle tra loro. Le strade per il trasporto degli alimenti funsero da rete di comunicazione internazionale che favorì non solo gli scambi commerciali, ma anche quelli culturali e religiosi. Le vie delle spezie che si estendevano nel Vecchio mondo consentirono un fecondo dialogo interculturale in ambiti diversissimi tra loro, come l’architettura, la scienza e la religione. I geografi cominciarono a interessarsi ai costumi e ai popoli di terre lontane e tracciarono quelle che furono le prime mappe del mondo. Ma la più grande trasformazione causata dal commercio alimentare è legata all’ambizione europea di eludere il monopolio arabo delle spezie. Questa portò alla scoperta del Nuovo mondo, all’apertura di rotte marittime commerciali tra l’Europa, l’America e l’Asia e alla creazione dei primi avamposti coloniali da parte delle nazioni europee. Nel contempo, venne alla luce la vera forma del mondo. Mentre gli stati europei lottavano per costruire imperi globali, il cibo contribuì a determinare un altro grande cambiamento nella storia umana: un’accelerazione nello sviluppo economico tramite l’industrializzazione. Lo zucchero e le patate sostennero la Rivoluzione industriale quanto la macchina a vapore. La produzione di zucchero nelle piantagioni delle Indie Occidentali fu probabilmente il primo prototipo di processo industriale, sebbene facesse affidamento su una manodopera ridotta in schiavitù. Le patate intanto avevano vinto l’iniziale diffidenza degli europei ed erano diventate un alimento che, a parità di superficie coltivata, produceva più calorie dei cereali. Insieme, lo zucchero e le patate fornirono una dieta economica agli ope- 16 STANDAGE ultimo.qxd 3-02-2010 Ingredienti del passato 11:12 Pagina ix IX rai delle nuove fabbriche dell’era industriale. In Gran Bretagna, dove questo processo ebbe inizio, la spinosa questione se il futuro del paese risiedesse nell’agricoltura o nell’industria giunse a una conclusione inaspettata nel 1845, con la Grande Carestia irlandese. L’uso del cibo come arma bellica risale certamente alla notte dei tempi, ma fu a partire dai grandi conflitti militari del Settecento e dell’Ottocento che si intensificò. Il cibo contribuì enormemente a determinare l’esito delle due guerre che definirono gli Stati Uniti d’America: la guerra d’Indipendenza del 1775-1883 e la guerra di Secessione del 1861-1865. Nel frattempo, in Europa, l’ascesa e la caduta di Napoleone furono decise in larga parte dalla sua capacità di nutrire i suoi immensi eserciti. Nel Novecento, la meccanizzazione della guerra fece sì che, per la prima volta nella storia, alimentare le macchine con carburante e munizioni fosse più importante che sfamare i soldati. In seguito il cibo assunse un nuovo ruolo, quello di arma ideologica durante la Guerra fredda tra capitalismo e comunismo, e finì per influenzare l’esito del conflitto. Infine in tempi più recenti è diventato un terreno di scontro che vede la contrapposizione di altri fattori, come il commercio, lo sviluppo e la globalizzazione. Nel Novecento l’applicazione di metodi scientifici e industriali all’agricoltura portò a un radicale incremento della produzione e a un conseguente aumento della popolazione mondiale. La cosiddetta “rivoluzione verde” causò problemi ambientali e sociali, ma è probabile che senza di essa il mondo in via di sviluppo avrebbe conosciuto negli anni Settanta una diffusa carestia. E consentendo alle risorse alimentari di crescere più rapidamente della popolazione, la rivoluzione verde aprì la strada all’industrializzazione – sorprendentemente rapida – dell’Asia verso la fine del secolo scorso. Poiché, inoltre, nelle società industrializzate le famiglie tendono ad avere meno figli rispetto a quelle delle società rurali, il picco demografico umano, previsto per la fine del XXI secolo, è ormai alle porte. Di molti alimenti si è già scritto, e così di costumi e tradizioni legati al cibo, e dello sviluppo delle cucine nazionali. La questione dell’impatto storico e universale del cibo ha invece ricevuto meno attenzione. Questo libro non sostiene però che ogni singolo cibo racchiuda in sé la chiave per capire la storia umana, né cerca di riassumere l’intera storia del cibo, o l’intera storia del mondo. Si concentra piuttosto, rifacendosi a svariate discipline (comprese la genetica, l’archeologia, l’antropologia, l’etnobotanica e l’economia), sui punti di contatto tra la storia del cibo e quella del mondo, per porre una semplice domanda: 16 STANDAGE ultimo.qxd X 3-02-2010 11:12 Pagina x Una storia commestibile dell’umanità quali sono i cibi che più hanno contribuito a forgiare il mondo moderno, e in che modo? Questa prospettiva storica a lungo termine fornisce anche un nuovo modo di affrontare i moderni dibattiti sull’alimentazione, come la controversia sugli organismi geneticamente modificati, la relazione tra cibo e povertà, la nascita del movimento alimentare “locale”, l’uso delle colture per produrre biocarburanti, l’efficacia del cibo come mezzo di mobilitazione e il modo migliore di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura moderna. Nel libro La ricchezza delle nazioni, pubblicato nel 1776, Adam Smith paragonò l’influenza delle forze di mercato, che agiscono sull’individuo intento a cercare il proprio guadagno, a una mano invisibile. Analogamente, l’influenza del cibo sulla storia può essere paragonata a una forchetta invisibile che, in alcuni momenti decisivi, ha pungolato l’umanità e ne ha mutato il destino, seppure quasi nessuno ne fosse al tempo consapevole. Molte scelte alimentari del passato hanno avuto conseguenze di ampia portata e hanno contribuito in modi inaspettati a rendere il mondo quello che è.A un occhio attento non sfuggirà che l’influenza storica del cibo è tutt’intorno a noi, e non solo in cucina, sul tavolo da pranzo o al supermercato. Che il cibo sia potuto essere un ingrediente così importante delle vicende umane sembrerà forse strano, ma lo sarebbe ancor di più se non lo fosse stato: in fin dei conti, tutto quello che abbiamo fatto nel corso della storia è stato letteralmente alimentato dal cibo.