Dr. Sonaglia

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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
IL PEDIATRA DI FAMIGLIA COME
PUO’ RICONOSCERE LE
SITUAZIONI DI RISCHIO, QUALI
SEGNALI, QUALE APPROCCIO
I disturbi del comportamento
alimentare vengono da lontano
• Nessuno creda che sia
un paradosso pensare
che questa
problematica e’
presente in forma
conclamata già a 9-10
anni in prevalenza nelle
bambine. Il disturbo si
va strutturando fin dai
primi anni di vita e trova
giustificazioni in modelli
comportamenti sociali e
culturali già presenti nei
genitori, non dando mai
per scontato il fatto che
sono stati a loro volta
bambini.
• La prevenzione migliore
nel primo anno di vita e’
consigliare sempre
l’allattamento al seno
protratto.
Il latte materno
rappresenta una fonte
alimentare che ha un alto
potenziale educativo, sia
per quanto riguarda le
modalità di alimentazione,
per le emozioni afferenti e
per il riconoscimento del
senso di sazietà ottima
prevenzione dell’obesità e
del DCA infantile, oggi
molto diffusi.
• Sarebbe utile rispettare e
insegnare ai nostri figli a
comprendere il senso di
sazieta’ e non proporre cibo a
tutte le ore, nella costante
ossessione che hanno molte
madri, di non alimentare in
maniera adeguata e sufficiente
i propri figli. Responsabili
anche noi pediatri, non sempre
tranquillizzanti su tale
argomento.
• I pediatri dovrebbero, secondo
il mio parere, avviare i genitori
a comportamenti consapevoli
informandoli adeguatamente e
accorgersi in tempo di
comportamenti a rischio che
possono avere ripercussioni
future. Mi riferisco a tutto il
capitolo delle allergie e
intolleranze, trattate con regimi
dietetici labirintici, e nei quali
facilmente il bambino vive il
cibo non come nutrimento
piacevole,ma come qualcosa
che puo’ danneggiarlo
seriamente. Quindi proporre
diete restrittive con equilibrio e
con motivazioni validissime
che vadano a informare anche
il bambino, quando si puo’
fare.
I bambini e la pubblicità televisiva
• E’ arcinoto che ciò che
colpisce di più l’attenzione dei
bambini e ragazzi adolescenti
in televisione è la pubblicità.
Sono i programmi più studiati e
dove si impegnano grandi
investimenti per il ritorno che
ne consegue. Ritorno come
consumi globalizzati, come
stereotipi di comportamento
che a queste età rimangono
indelebili, ma forse a tutte le
età.
• In televisione vengono
promossi anche i giochi per i
bambini. Parliamo delle
famose bambole. Non più
paffutelle e col vestito a ruota
che ornavano il letto della
camerette e con le quale ogni
tanto si giocava. Questo
modello e’ stato da molti anni
sostituito da una serie infinita
di bambole i cui vestitini sono
microscopici e copiano il modo
di vestire degli adulti. Hanno
giro vita inesistente come seni
e fianchi di donna moderna
non atta alla procreazione.
QUALI LE CAUSE DELL’ INIZIO PRECOCE DEI
DCA
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Una pluralita’ di variabili,nessuna
delle quali e’ in grado da sola di
scatenare o modificare il corso e
l’esito della malattia,influiscono e
sono:
Perfezionismo
Bassa autostima
Incapacita’ al controllo delle
emozioni
Ascetismo
I’immagine corporea del nucleo
familiare e il loro vissuto
La paura di crescere.
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Le famiglie più esposte sono
quelle in cui essere belli e magri e’
considerato essenziale per essere
accettati.
Forti aspettative scolastiche e di
frequentazioni di ambienti sociali
in.
Perfezionismo caratteriale.
La preoccupazione maggiore è
solo se i figli hanno mangiato,
quindi cibo utilizzato come arma di
ricatto,mentre gli altri bisogni non
vengono presi in considerazione.
E’ comunque errato colpevolizzare
la mamma in particolare la
famiglia in generale. Piuttosto
porsi una condizione di ascolto.
SEGNI E SINTOMI TEMPI DI COMPARSA
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Esordio quasi sempre con una dieta
intrapresa da un normopeso.
Forte selettivita’ nella scelta degli
alimenti.
Distorsione dell’immagine corporea,
sentirsi grassi uguale a vedersi
grassi.
Dedicarsi ad una attivita’ sportiva in
maniera intensa: danza atletica ecc,
tutti sport nei quali il mantenimento
del peso corporeo è fondamentale
per competere agonisticamente e su
questo c’è forse pressione da parte
degli istruttori.
Ammirazione per lo stereotipo
televisivo magrezza = bellezza=
successo=soldi (TOP MODEL).
FATTORI DI RISCHIO CHE FANNO PARTE
DELLA STORIA DEL SOGGETTO
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Lutti o separazioni nella
famiglia, anche in epoca
pregressa.
Depressione materna.
Maltrattamenti o abusi/violenza
sessuale sia sulla propria
persona o vissuti di riflesso su
persone care.
Traumi infantili legati ad un
cattivo inserimento sociale
(prese in giro da parte di
coetanei o adulti sull’aspetto
fisico,isolamento dal gruppo).
Carattere rigido
integralista,intolleranza alle
frustrazioni.
Autolesionismo.
Tanto più precoce e’ l’inizio dei
sintomi tanto più difficile il
processo di guarigione
Non è importante andare alla
ricerca dei colpevoli,ma saper
individuare precocemente i
segni premonitori ed essere di
supporto alla bambina o
bambino e alla sua famiglia in
questa malattia il cui livello di
sofferenza è molto alto
Considerare che viene definita
la pandemia dei nostri giorni nei
paesi del benessere!!!!!!!!
COSA POSSONO FARE PEDEDIATRI DI FAMIGLIA IN
SIEME AGLI ALTRI OPERATORI DELL’ INFANZIA
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Fornire ai genitori cenni sulla
funzione degli alimenti(piramide
alimentare).
Parlare del rapporto cibo
emozioni.
Farli riflettere sul concetto fame
e sazietà, sfatare pregiudizi
molto radicati su magrezza e
obesità.
Incidere sui FATTORI SOCIO
CULTURALI
Non sbattere il mostro in prima
pagina,ma aiutare i genitori e i
bambini a costruire una armonia
tra CORPO, ANIMA E
ALIMENTAZIONE.
REGOLE DI COMPORTAMENTO ALIMENTARE
DA SUGGERIRE AI GENITORI E AI BAMBINI
• Consumare assolutamente
una prima colazione ricca ed
equilibrata
• Un piccolo spuntino a metà
mattinata.
• Pranzo consumato
possibilmente seduti e non a
tempo 0 comunque non
abbondante.
• Cena in tempi lunghi e
rilassanti, colloquiando con i
commensali se presenti,
possibilmente senza TV
accesa.
•
Non mangiare continuamente e
soprattutto non farlo per noia, in
alternativa meglio leggere un buon
libro o qualsiasi altra cosa.
Essere consapevoli che cambiare
i comportamenti alimentari con un
Competitor come la pubblicità
mediatica E’ COSA MOLTO
DIFFICILE MA NON
IMPOSSIBILE, CONVIENE
PROVARCI COME GESTO
D’AMORE VERSO I NOSTRI
FIGLI O COMUNQUE VERSO I
BAMBINI.
IN AFRICA SI MUORE DI FAME
PERCHE’ NON C’E’ CIBO QUI SI
MUORE PERCHE’ PER TROPPA
ABBONDANZA!!!!!!!!!!!!!
Portare i bambini a fare la spesa
• Ciò secondo alcuni
studiosi
accrescerebbe il
valore affettivo del
cibo nei piccoli in una
società nella quale si
sta sempre più
perdendo la
dimensione familiare
anche a tavola.
Una mia personale riflessione
•
• In questo problema esplodono
tutti i sensi di colpa dei genitori,
cerchiamo di non incentivare
tale situazione mettendo in moto •
meccanismi rapidi di presa in
carico della famiglia e non
favorire la diaspora verso servizi
disgregati.
• PER NOI E’ UTILE SAPERE
CHE ESISTE UN CENTRO DI
RIFERIMENTO AL QUALE
INDIRIZZARE LA FAMIGLIA.
Ricordiamoci che il livello di
sofferenza e’ alto e che occorrono
risposte rapide sia terapeutiche che
psicologiche.
Noi pediatri e tutti i colleghi di
medicina generale non sempre
siamo in grado di attivare in tempi
rapidi questa rete (termine usato e
abusato) e non commettiamo
l’errore di sostituirci, non
abbiamo professionalità adeguate
sull’argomento. Possiamo solo
indicare un percorso che sia
rapido e meno tortuoso possibile,
possibilmente pubblico e
soprattutto rispettoso della
privacy della famiglia.
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