Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare Marco Geppi Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale Università di Pisa [email protected] Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 NMR in soluzione vs. NMR di solidi Soluzione Larghezza di riga < 1 Hz 2 kHz Solidi Larghezza di riga ≈ 50 kHz 125 kHz Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 NMR a stato solido: timeline “Scoperta” dell’NMR: primo esperimento realizzato su una paraffina solida 1946 MAS FT CP 1958 1966 1972 Bassa Risoluzione Combinazione CP-MAS-HPD (nascita effettiva dell’NMR a stato solido in alta risoluzione) 1976 Alta Risoluzione Analisi di FID 1H Cristalli singoli Tecniche speciali che richiedono strumentazione dedicata Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 2011 L’equazione di Schrödinger Il modello “vettoriale”, basato sulla fisica classica, è utile per comprendere molti aspetti dell’NMR. In molti casi, tuttavia, esso si rivela inadeguato. Per questo, e per comprendere meglio a cosa corrisponde il fenomeno NMR in termini di energia degli stati di spin, è necessario far ricorso al modello quanto-meccanico. Occorre partire dalla descrizione dell’Hamiltoniano del sistema. Questo può sempre essere fattorizzato in una parte che dipende solo dalle coordinate spaziali e una solo dalle coordinate di spin. Solo la seconda è rilevante ai fini dell’NMR. In assenza di interazioni dipendenti dal tempo, gli autostati e le energie di un sistema di spin possono dunque essere trovati risolvendo l’equazione di Schrödinger indipendente dal tempo: Ĥ è l’Hamiltoniano di spin del sistema, Ĥψ = Eψ E sono le energie degli stati (autovalori) ψ sono le funzioni d’onda degli stati (autovettori) Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Hamiltoniano Zeeman Hamiltoniano Zeeman: descrive l’interazione tra lo spin nucleare e il campo magnetico esterno ( Iˆ = Iˆx , Iˆy , Iˆz ) ˆ Ĥ 0 = − µ̂ ⋅ B0 = −γ I ⋅ B0 = −γ B0 Iˆz → operatore momento angolare di spin B0 = ( 0, 0, B0 ) → campo magnetico esterno, diretto lungo l’asse z Soluzioni dell’equazione di Schrödinger Em = −γ B0 m m → numero quantico che assume 2I+1 valori, pari a -I, -I+1,… I I → numero quantico di spin nucleare Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Gli stati Zeeman Nel caso più semplice, quello di uno spin I=1/2, le due autofunzioni che risolvono l’equazione di Schrödinger (stati Zeeman), sono indicate con i simboli |α> e |β> m = -1/2 ΔEα → β = γ B0 = ω 0 ω0 = Frequenza di Larmor m = +1/2 € Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Le interazioni “interne” Gli spin nucleari non sono “isolati” e quindi non interagiscono solo con il campo magnetico esterno, ma anche con “l’ambiente” che li circonda. Queste interazioni sono dette “interne”, in quanto non coinvolgono nessun campo esterno, ed hanno luogo tra lo spin nucleare e i campi magnetici o elettrici locali, generati ad esempio da altri nuclei o dagli elettroni. L’Hamiltoniano totale (trascurando l’interazione con il campo di radiofrequenza, che ha luogo solo durante il breve periodo dell’impulso) può essere scritto come: Ĥ = Ĥ 0 + ∑ Ĥ int int dove Ĥint sono i vari Hamiltoniani “interni” Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Hamiltoniani interni: espressione generale I vari Hamiltoniani interni rappresentano l’interazione del momento magnetico nucleare con un campo locale ed hanno quindi la stessa formula generica, simile a quella dell'Hamiltoniano Zeeman Ĥ int dove ˆ = −γ I ⋅ Bloc Bloc = A loc ⋅ T Aloc è un tensore che descrive l’interazione T è un vettore che rappresenta l’origine del campo locale Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 La teoria delle perturbazioni Generalmente il termine Zeeman è di gran lunga quello più importante. E’ quindi possibile considerare i vari termini Ĥint come “perturbazioni” di Ĥ0. Gli autostati dell’Hamiltoniano perturbato sono gli stessi di Ĥ0. Teoria delle perturbazioni Le energie sono quelle “Zeeman” corrette dai termini perturbativi. Solo la parte secolare di Ĥint, cioè quella che commuta con Ĥ0, contribuisce alla correzione dell’energia. Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 La teoria delle perturbazioni Ĥ 0 ψ 0 = E0 ψ 0 Eq. di Schrödinger per l'Hamiltoniano Zeeman Ĥ ψ 0 = E ψ 0 Eq. di Schrödinger per l'Hamiltoniano totale (Zeeman + perturbazioni) Ĥ = Ĥ 0 + ∑ Ĥ int ≅ Ĥ 0 + ∑ Ĥ intsec = Ĥ 0 + Ĥ1 int int ⎡ Ĥ 0 , Ĥ intsec ⎤ = Ĥ 0 ⋅ Ĥ intsec − Ĥ intsec ⋅ Ĥ 0 = 0 ⎣ ⎦ E = E0 + E1 Ĥ1 ψ 0 = E1 ψ 0 Approssimazione secolare Definizione dei termini secolari (commutazione con l'Hamiltoniano Zeeman) Energia totale (somma dell'energia Zeeman e di quella dovuta alle perturbazioni) Eq. di Schrödinger per l'Hamiltoniano perturbativo Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazioni interne: schermo chimico (chemical shift) Interazione magnetica indiretta tra gli spin nucleari e il campo magnetico esterno attraverso gli elettroni Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazioni interne: dipolo-dipolo Diretta (dipolare) Interazione magnetica diretta tra spin nucleari Indiretta (scalare, J-coupling) Interazione magnetica indiretta tra spin nucleari, attraverso gli elettroni di legame Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazioni interne: quadrupolare Interazione elettrica tra nuclei con spin > 1/2 (“quadrupolari”) e i gradienti dei campi elettrici che li circondano Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 L’Hamiltoniano di schermo chimico ˆ Ĥ cs = γ I ⋅ σ ⋅ B0 σ è il tensore di schermo ⎛ σ σ xy σ xz xx ⎜ Iˆ ⋅ σ = Iˆx , Iˆy , Iˆz ⋅ ⎜ σ yx σ yy σ yz ⎜ ⎜⎝ σ zx σ zy σ zz ( ) ) σ xy σ xz ⎞ σ yy σ yz ⎟⎟ σ zy σ zz ⎟⎠ ⎞ ⎟ ⎟ = Iˆxσ xx + Iˆyσ yx + Iˆzσ zx , Iˆxσ xy + Iˆyσ yy + Iˆzσ zy , Iˆxσ xz + Iˆyσ yz + Iˆzσ zz ⎟ ⎟⎠ ( ⎛ σ σ xy σ xz xx ⎜ Iˆ ⋅ σ ⋅ B0 = Iˆx , Iˆy , Iˆz ⋅ ⎜ σ yx σ yy σ yz ⎜ ⎜⎝ σ zx σ zy σ zz ( ⎛ σ xx σ = ⎜⎜ σ yx ⎜⎝ σ zx ⎞⎛ ⎞ ⎟⎜ 0 ⎟ ⎟ ⎜ 0 ⎟ = Iˆxσ xz + Iˆyσ yz + Iˆzσ zz B0 ⎟⎜ B ⎟ ⎟⎠ ⎝ 0 ⎠ ( Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 ) ) ( ) ⎡ Iˆx , Iˆz ⎤ ≠ 0 ⎣ ⎦ Ĥ cs = γ Iˆxσ xz + Iˆyσ yz + Iˆzσ zz B0 La parte secolare di questo Hamiltoniano è: ⎡ Iˆy , Iˆz ⎤ ≠ 0 ⎣ ⎦ Ĥ cssec = γ σ zz B0 Iˆz Ĥ cssec = −σ zz Ĥ 0 1 Eβ = + γ B0 (1 − σ zz ) 2 1 Eα = − γ B0 (1 − σ zz ) 2 Zeeman Zeeman + c.s. Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 ⎡ Iˆz , Iˆz ⎤ = 0 ⎣ ⎦ Zeeman ΔEα → β = γ B0 ω = ω 0 = γ B0 Zeeman + schermo chimico ΔEα → β = γ B0 (1 − σ zz ) ω = ω 0 (1 − σ zz ) Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Il “Principal Axes Frame” σzz è un termine del tensore di schermo definito nel sistema di riferimento di laboratorio. In quanto tale è dipendente dall’orientazione della molecola in tale sistema di riferimento Molecole con una diversa orientazione spaziale hanno σzz diversi e quindi valori diversi della frequenza NMR E’ conveniente scrivere il tensore di schermo nel “sistema di riferimento degli assi principali” (Principal Axes Frame - PAF), cioè quello nel quale il tensore è diagonale Gli elementi diagonali di questo tensore prendono il nome di “componenti principali” zPAF yPAF B0 θ φ Per definire l’orientazione del PAF rispetto al sistema di laboratorio si usano gli angoli di Eulero (θ, φ) Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 xPAF Voglio scrivere σzz in funzione delle componenti principali, in quanto queste dipendono solo dalle proprietà della molecola ⎛ σ xxPAF σ zz = ( sin θ cos φ sin θ sin φ cosθ ) ⎜ 0 ⎜ ⎜⎝ 0 0 σ yyPAF 0 0 ⎞ ⎛ sin θ cos φ ⎞ 0 ⎟ ⎜ sin θ sin φ ⎟ ⎟ ⎜ ⎟ PAF ⎟ σ zz ⎠ ⎝ cosθ ⎠ ( ) ω = ω 0 (1 − σ zz ) = ω 0 ⎡⎣1 − σ xxPAF sin 2 θ cos 2 φ + σ yyPAF sin 2 θ sin 2 φ + σ zzPAF cos 2 θ ⎤⎦ Abbiamo trovato la dipendenza esplicita della frequenza NMR da θ e φ Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 La precedente equazione può essere riscritta nella seguente forma: 1 ⎡ ⎤ ω = ω 0 ⎢1 − σ iso − Δ ( 3cos 2 θ − 1 + η sin 2 θ cos 2φ ) ⎥ 2 ⎣ ⎦ 1 1 σ iso = Tr ( σ ) = σ xxPAF + σ yyPAF + σ zzPAF 3 3 ( ) Δ = σ zzPAF − σ iso η= σ xxPAF − σ yyPAF σ zzPAF SCHERMO ISOTROPO (media su tutte le orientazioni: l’unico termine che contribuisce allo spettro di un liquido) ANISOTROPIA DI SCHERMO ASIMMETRIA DI SCHERMO Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Lo “spettro di polvere” Normalmente i campioni solidi analizzati mediante NMR si trovano sotto forma di “polveri”, in cui tutte le orientazioni molecolari sono presenti in modo equiprobabile (solido isotropo). Di conseguenza, tutti i valori degli angoli θ e φ sono rappresentati. Lo spettro di ciascuna molecola (in assenza di moti molecolari) corrisponde ad una riga centrata ad una ben precisa frequenza, che dipende da θ e φ. Lo spettro dell’intero campione è dato dalla somma degli spettri delle singole molecole e la forma che assume prende il nome di “spettro di polvere”. Per predire la forma di questo spettro, che dipende dalla forma del tensore di schermo, occorre integrare l’espressione della frequenza di schermo su θ e φ. Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 η =0 (σxx = σyy) simmetria assiale η≠0 (σxx ≠ σyy) yPAF//B0 B0 B0 zPAF//B0 xPAF//B0 xPAF=yPAF//B0 zPAF//B0 ≈ 200 ppm per Le discontinuità nello spettro corrispondono all’allineamento dei tre assi principali con il campo magnetico esterno B0 Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 13C! In un campione reale sono presenti molti nuclei chimicamente non equivalenti. Ciascuno di essi contribuisce allo spettro totale con la sua forma di riga. Anche considerando la sola interazione di chemical shift lo spettro di polvere è normalmente privo di risoluzione spettrale. La forma di riga totale dovuta all’interazione di chemical shift è la risultante dei contributi indipendenti di tutte le molecole del campione di polvere che si trovano a diverse orientazioni rispetto al campo magnetico. E’ questo un esempio di contributo disomogeneo alla larghezza di riga. Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Lo spettro di un cristallo singolo Nel cristallo singolo tutte le molecole hanno la stessa orientazione rispetto al campo magnetico esterno. Grazie alla natura disomogenea dell’interazione di schermo chimico, lo spettro risulta estremamente semplificato: B0 Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 L’Hamiltoniano dipolare L’interazione diretta tra i momenti magnetici degli spin nucleari prende il nome di interazione dipolare. Anche l’interazione scalare (J-coupling) ha luogo tra i momenti magnetici degli spin nucleari, ma in questo caso l’interazione è indiretta, “mediata” dagli elettroni di legame. Hamiltoniano per l’accoppiamento dipolare tra due spin I e S in coordinate cartesiane: nel PAF: ⎛ d − ⎜ 2 ⎜ D = ⎜ 0 ⎜ ⎜ 0 ⎜ ⎝ 0 d 2 0 − ⎞ ⎟ ⎟ 0 ⎟ ⎟ d ⎟ ⎟ ⎠ H D = −2Iˆ ⋅ D ⋅ Ŝ 0 d= µ0 γ I γ S 4π r 3 r è la distanza internucleare Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 La forza dell’accoppiamento dipolare dipende dalla distanza tra i due nuclei (in particolare da 1/r3) e dall’orientazione relativa dei vettori I e S rispetto al campo magnetico esterno. Quest’ultima è contenuta implicitamente nella definizione di PAF per D. D è un tensore a traccia nulla, per cui la sua componente isotropa è nulla. Questo è il motivo per cui l’interazione dipolare non contribuisce allo spettro di liquidi. Gli accoppiamenti dipolari possono essere di due tipi: omonucleari eteronucleari gli spin I e S sono della stessa specie gli spin I e S sono diversi Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazione dipolare eteronucleare Se si considera una coppia di spin eteronucleare (I e S), le autofunzioni dell’Hamiltoniano Zeeman sono date dal prodotto degli stati Zeeman dei singoli spin: |αα> |αβ> |βα> |ββ> Le cui energie Zeeman sono date da EmI mS = −B0 ( mI γ I + mSγ S ) Se si “osserva” lo spin I, si hanno due transizioni degeneri: |αα> |αβ> |βα> |ββ> Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Zeeman se 3cos2 θ −1 > 0 Zeeman + Dipolare |ββ> |βα> Il termine dipolare differenzia l'energia delle due transizioni a cui dà luogo lo spin I |αβ> |αα> Il termine correttivo all’energia di questi stati in seguito a “perturbazione” dovuta all’accoppiamento dipolare è: ( ) ED = −mI mS 3cos 2 θ − 1 d Eβα − Eαα = Eββ − Eαβ = γ I B0 per mI=mS per mI≠mS ( ) ( ) 1 ED = − d 3cos2 θ −1 4 1 ED = + d 3cos2 θ −1 4 Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 La frequenza corrispondente alle due transizioni è dunque data da: 1 ω DI = ω 0I ± d ( 3cos 2 θ − 1) 2 Dove i segni + e - si riferiscono rispettivamente agli stati α e β dello spin S L'espressione della frequenza di transizione è estremamente simile a quella che avevamo trovato per l'interazione di schermo chimico nel caso η=0 1 ⎡ ⎤ ω = ω 0 ⎢1 − σ iso − Δ ( 3cos 2 θ − 1 + η sin 2 θ cos 2φ ) ⎥ 2 ⎣ ⎦ La frequenza di risonanza dipende dunque dall’orientazione del vettore internucleare rispetto a B0 (angolo θ). Integrando su tutte le possibili orientazioni e sommando il contributo delle due transizioni si ottiene il seguente spettro NMR “di polveri” Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazione dipolare omonucleare Se si considera una coppia di spin omonucleare (I1 e I2), le autofunzioni dell’Hamiltoniano Zeeman sono ancora date dal prodotto degli stati Zeeman dei singoli spin. Quando si considera l’effetto della perturbazione dovuta all’interazione dipolare la situazione è del tutto simile a quella del caso eteronucleare. Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 CaSO4·2H2O gipso Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Interazione dipolare omonucleare Quando si considerano interazioni dipolari tra più di due spin la situazione nel caso omonucleare è molto più complessa: gli stati si mescolano continuamente a causa di meccanismi di tipo “flip-flop” e l’effetto sulla riga NMR è un consistente allargamento della riga (decine di kHz), nella quale tuttavia non possono più essere individuati i contributi individuali delle varie orientazioni molecolari (interazione omogenea). Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Solidi vs. liquidi Chemical shift e J-coupling isotropi (uniche interazioni con tensore a traccia non nulla) Spettro “risolto” Molte informazioni perse a causa dei moti molecolari 2 kHz Chemical shift e J-coupling isotropi e anisotropi, interazione dipolare e quadrupolare Scarsa risoluzione spettrale Tutte le informazioni presenti 125 kHz Marco Geppi - “Le interazioni di spin a stato solido: chemical shift e interazione dipolare” - 26/09/2013 Riferimenti bibliografici NMR Generale Levitt, M.H. (2001) Spin Dynamics. John Wiley & Sons: Chichester, UK. Duer, M.J. (ed.) (2002) Solid-State NMR Spectroscopy—Principles and Applications. Blackwell Science: Oxford. McBrierty, V.J. and Packer, K.J. (1993) Nuclear Magnetic Resonance in Solid Polymers. Cambridge University Press: Cambridge. NMR a stato solido Schmidt-Rohr, K. and Spiess, H.W. 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