Relazione tra la V.A. di Poisson (discreta) e la V.A. Esponenziale (continua) Supponiamo di avere un processo poissoniano di nascite (il decadimento radioattivo di una sostanza ne è un esempio). La V.A. di Poisson è caratterizzata dal parametro λ che indica il numero di “avvenimenti” nell’unità di tempo scelta; per la precisione è λ = μt dove μ = numero di “avvenimenti” nel tempo dell’osservazione o della sperimentazione (che può essere diverso dall’unità di tempo) e t = unità di tempo scelta. Sappiamo che la probabilità che si verifichino k “avvenimenti” nell’unità di tempo è data dalla formula pk k k! e Sia T(t) la V.A. continua che conta gli intervalli di tempo tra un “avvenimento” (nascita/evento/transizione) e il successivo. Se T>t allora nell’intervallo [0;t] non si sono verificati “avvenimenti”, allora PT t p0 e La probabilità dell’evento complementare (“si è verificato almeno un avvenimento”) è PT t 1 p0 1 e 1 e t formula che fa venire in mente la V.A. esponenziale di parametro μ, che ha come densità f (t ) e t (ovviamente per t 0 ) e media ripartizione appunto la 1 e come funzione di F (t ) probT t 1 e t t L’area sottesa alla densità f (t ) e tra t1 e t2 rappresenta la probabilità che si sia verificato almeno un “avvenimento” tra t1 e t2 . Se dunque un fenomeno è descritto dalla Poisson di parametro λ (mediamente λ “avvenimenti” nell’unità di tempo), la V.A. che misura gli intervalli di tempo tra un “avvenimento” e il successivo è la V.A. esponenziale di parametro μ=λ (l’intervallo 1 medio tra un avvenimento e l’altro è .