Lo Stato Si distingue da ogni altra specie di società umana per il fatto di esercitare nei riguardi dei consociati una illimitata autorità e di godere, correlativamente, di una assoluta indipendenza da ogni potestà esterna E’ un ordinamento politico • L’ordinamento statale assume come sua finalità quella di soddisfare tutte le necessità e gli interessi della collettività umana stanziata nel territorio dello stesso Elementi costitutivi • Popolo • Territorio • Sovranità Popolo • E’ l’insieme dei membri della “società politica”. Si può distinguere in due categorie: cittadinanza che è il complesso di coloro cui è riconosciuta la capacità di partecipare al governo dello stato e sudditanza che è il complesso di coloro cui è imposto solo di obbedire Territorio • E’ la sede comune del popolo e rappresenta l’ambito spaziale entro il quale lo Stato esercita la propria sovranità Sovranità • Potestà di governo suprema, esclusiva ed originaria che fa capo allo Stato e che viene esercitata sul suo territorio Forma di Stato (definizione) «Il modo in cui si atteggia il rapporto fra i cittadini e il potere politico, vale a dire il rapporto fra governanti e governati, governati nonché i fini ultimi che si pone l’ordinamento» ordinamento Forme di Stato • Nel ricercare la forma di Stato bisogna guardare al complesso di principi e regole fondamentali che reggono i rapporti tra le autorità statali dotate di potestà di imperio (cioè di esercitare legittimamente la coercizione) e la comunità dei cittadini, la società civile, nelle sue varie articolazioni (dal singolo individuo a formazioni sociali complesse) Stato assoluto (XV secolo) • In questo Stato la sovranità, concepita come il potere assoluto, supremo e indivisibile, si incarna nella Corona. Il Sovrano, legibus solutus (non sottoposto alla legge), accentra nelle sue mani il potere esecutivo e legislativo • La legittimazione del sovrano proviene direttamente da Dio • Tutto il potere pubblico è accentrato in capo al sovrano, senza distinzione fra le diverse funzioni • Esiste una rigida divisione in classi sociali, con il riconoscimento all’aristocrazia di una condizione particolare grazie a privilegi, immunità, franchigie NASCITA DELLO STATO MODERNO Trattato di Westfalia (1648) Gli stati si affermano allorché in varie parti d’Europa alcuni ordinamenti territoriali conquistano progressivamente autonomia e un’identità. Tale processo si svolge in una duplice direzione: • Autonomia esterna nei confronti dei poteri universali (Papato e Impero), con la fine della Guerra dei Trent’anni e il Trattato di Vestfalia del 1648 • Supremazia interna nei confronti degli ordinamenti particolari (feudali, corporativi, municipali), attraverso il consolidamento della monarchia assoluta Stato liberale (fine XVIII secolo) • Segna l’affermazione della borghesia • Ha una struttura essenzialmente monoclasse: i diritti politici (diritto di voto) sono riservati a una base sociale ristretta nella quale rientrano gli appartenenti a un determinato censo (è uno Stato oligarchico, non democratico) • Si inizia ad affermare il principio della separazione dei poteri (elaborato da Montesquieu) • Sono riconosciuti a tutti i cittadini i diritti di proprietà e di libertà, garantiti da norme generali e astratte, vincolanti anche per la pubblica amministrazione e tutelate da giudici indipendenti (stato di diritto) Stato democratico-pluralistico (XIX secolo) • Si passa a una struttura pluriclasse • Si delinea il cd. Welfare State (Stato sociale) che segna l’assunzione da parte dei pubblici poteri di un ruolo di redistribuzione della ricchezza, di “liberazione dal bisogno” e di erogazione di importanti prestazioni sociali • Si afferma una costituzione rigida che si articola sulla base di alcuni elementi portanti (tutela dei diritti civili, politici e sociali) … • Affermazione del principio democratico della sovranità popolare che garantisce la partecipazione politica dei cittadini • Il pluralismo, cioè il riconoscimento e la promozione delle autonomie delle collettività e delle formazioni sociali che si pongono a un livello intermedio tra individui e Stato • Nuovi diritti intesi come libertà positive Stato autoritario (Italia fascista e Germania nazionalsocialista) • Esaltazione della collettività nazionale e conseguente svalutazione dell’individuo • Ruolo centrale del partito unico di massa • Concentrazione di poteri nella figura del Capo • Soppressione delle libertà fondamentali Stato socialista • Collettivizzazione forzata dei mezzi di produzione • Ruolo centrale del partito unico espressione della classe operaia • I diritti e le libertà riconosciute ai cittadini sono funzionali agli interessi del socialismo (idea della lotta di classe e della dittatura del proletariato) Stato confessionale • Fusione tra sfera religiosa e sfera civile e preminenza della prima sulla seconda • I precetti religiosi sono riconosciuti dall’ordinamento idonei a produrre effetti giuridici (fonti del diritto) • Esempi: Iran degli ayatollah, regime dei talebani Stato democratico (oggi) • L’affermazione generalizzata dei principi liberisti nell’economia internazionale impone allo Stato di ridurre la pressione fiscale per evitare che capitali e imprese si spostino dal suo territorio per cercare altrove condizioni di investimento più remunerative • Si cerca di risolvere il dilemma di come ridurre la spesa pubblica continuando a garantire onerosi servizi, considerati ormai acquisiti dai cittadini (assistenza, pensione …) • Compiti propri dello Stato sono conferiti agli enti territoriali, affinchè siano gestiti in modo più efficiente e sotto il controllo diretto dei cittadini (sussidiarietà verticale) Forme di governo • Si intende l’insieme delle regole e delle modalità in base alle quali il potere supremo è distribuito fra gli organi dello Stato-apparato posti in posizione di pari sovranità e reciproca indipendenza (organi costituzionali) • Si può parlare di forma di governo solo quando il potere politico è distribuito fra diversi organi e quindi solo nell’ambito della forma di Stato liberale e di quella democratico-pluralistica Principio della separazione di poteri • Funzione legislativa (Parlamento) • Funzione esecutiva (Governo) • Funzione giudiziaria (Magistratura) Forme di governo • • • • Parlamentare Presidenziale Semipresidenziale Direttoriale Forma di governo parlamentare • Il Governo formula un indirizzo politico che si impegna a seguire e di cui è responsabile solo dinanzi al Parlamento il quale, a sua volta, può in ogni momento obbligarlo alle dimissioni, togliendogli la cd. fiducia • Si possono distinguere due grandi categorie: forma di governo parlamentare a prevalenza del Governo e forma di governo parlamentare a prevalenza del Parlamento Forma di governo parlamentare a prevalenza del Governo • E’ il cd. modello Westminster che caratterizza l’esperienza del Regno Unito e dei paesi di derivazione anglosassone • Si riscontra in società caratterizzate da una forte omogeneità socio-ideologica e in presenza di sistemi politici bipartitici o bipolari • Elementi caratterizzanti sono: una chiara maggioranza scaturita dalle elezioni, formazione di governi stabili ed omogenei, attribuzione al Governo di un ruolo direttivo dell’attività parlamentare, posizione preminente del Primo Ministro (leader del partito che ha vinto le elezioni) Forma di governo parlamentare a prevalenza del Parlamento (non maggioritaria) • Elementi caratterizzanti sono: maggioranze non chiare ed eterogenee, governi di coalizione instabili e poco efficienti, ruolo del Primo Ministro più di mediazione che di direzione politica Forma di governo presidenziale • Attribuzione del potere esecutivo ad un Presidente eletto dal popolo • Rigida separazione dei poteri (non è previsto il rapporto di fiducia) Forma di governo semipresidenziale • Prevede la compresenza di un elemento parlamentare (responsabilità politica del Governo verso il Parlamento) e l’altro presidenziale (elezione popolare di un Presidente titolare di importanti poteri) Forma di governo direttoriale • Il Governo (Direttorio) è nominato dal Parlamento – ma non può essere revocato attraverso un voto di sfiducia - e svolge le funzioni di governo e di Capo di Stato Diritto internazionale • Complesso di norme e principi che regolano i rapporti tra i soggetti della Comunità internazionale Ordinamento internazionale • E’ composto da enti sovrani • Ha una struttura paritaria non gerarchica • Le consuetudini internazionali vincolano tutti gli Stati mentre i trattati sono obbligatori solo per coloro che li hanno sottoscritti Organizzazioni internazionali • Possono creare, modificare ed estinguere norme dell’ordinamento internazionale autonomamente, cioè non attraverso i propri membri ma attraverso i propri organi Organizzazione delle Nazioni Unite • Istituita nel secondo dopoguerra • Suoi organi principali sono: Assemblea Generale, Consiglio di Sicurezza, Consiglio Economico e Sociale, Corte Internazionale di Giustizia, Segretariato presieduto dal Segretario generale (il più alto funzionario) Compiti dell’ONU • Mantenimento della pace tra le nazioni • Sviluppo di relazioni amichevoli tra gli Stati