Lo Stato - sciunisannio.it

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Lo Stato
Si distingue da ogni altra specie di società
umana per il fatto di esercitare nei riguardi dei
consociati una illimitata autorità e di godere,
correlativamente, di una assoluta
indipendenza da ogni potestà esterna
E’ un ordinamento politico
• L’ordinamento statale assume come sua
finalità quella di soddisfare tutte le
necessità e gli interessi della collettività
umana stanziata nel territorio dello stesso
Elementi costitutivi
• Popolo
• Territorio
• Sovranità
Popolo
• E’ l’insieme dei membri della “società
politica”. Si può distinguere in due
categorie: cittadinanza che è il complesso
di coloro cui è riconosciuta la capacità di
partecipare al governo dello stato e
sudditanza che è il complesso di coloro cui
è imposto solo di obbedire
Territorio
• E’ la sede comune del popolo e
rappresenta l’ambito spaziale entro il
quale lo Stato esercita la propria sovranità
Sovranità
• Potestà di governo suprema, esclusiva ed
originaria che fa capo allo Stato e che
viene esercitata sul suo territorio
Forma di Stato (definizione)
«Il modo in cui si atteggia il rapporto fra i
cittadini e il potere politico, vale a dire il
rapporto fra governanti e governati,
governati
nonché i fini ultimi che si pone
l’ordinamento»
ordinamento
Forme di Stato
• Nel ricercare la forma di Stato bisogna
guardare al complesso di principi e regole
fondamentali che reggono i rapporti tra le
autorità statali dotate di potestà di imperio
(cioè di esercitare legittimamente la
coercizione) e la comunità dei cittadini, la
società civile, nelle sue varie articolazioni
(dal singolo individuo a formazioni sociali
complesse)
Stato assoluto
(XV secolo)
• In questo Stato la sovranità, concepita come il potere assoluto,
supremo e indivisibile, si incarna nella Corona. Il Sovrano,
legibus solutus (non sottoposto alla legge), accentra nelle sue
mani il potere esecutivo e legislativo
• La legittimazione del sovrano proviene direttamente da Dio
• Tutto il potere pubblico è accentrato in capo al sovrano, senza
distinzione fra le diverse funzioni
• Esiste una rigida divisione in classi sociali, con il
riconoscimento all’aristocrazia di una condizione particolare
grazie a privilegi, immunità, franchigie
NASCITA DELLO STATO MODERNO
Trattato di Westfalia (1648)
Gli stati si affermano allorché in varie parti d’Europa alcuni ordinamenti
territoriali conquistano progressivamente autonomia e un’identità.
Tale processo si svolge in una duplice direzione:
• Autonomia esterna nei confronti dei poteri
universali (Papato e Impero), con la fine della Guerra
dei Trent’anni e il Trattato di Vestfalia del 1648
• Supremazia interna nei confronti degli ordinamenti
particolari (feudali, corporativi, municipali), attraverso il
consolidamento della monarchia assoluta
Stato liberale
(fine XVIII secolo)
• Segna l’affermazione della borghesia
• Ha una struttura essenzialmente monoclasse: i diritti
politici (diritto di voto) sono riservati a una base
sociale ristretta nella quale rientrano gli appartenenti
a un determinato censo (è uno Stato oligarchico, non
democratico)
• Si inizia ad affermare il principio della separazione
dei poteri (elaborato da Montesquieu)
• Sono riconosciuti a tutti i cittadini i diritti di proprietà
e di libertà, garantiti da norme generali e astratte,
vincolanti anche per la pubblica amministrazione e
tutelate da giudici indipendenti (stato di diritto)
Stato democratico-pluralistico
(XIX secolo)
• Si passa a una struttura pluriclasse
• Si delinea il cd. Welfare State (Stato sociale)
che segna l’assunzione da parte dei pubblici
poteri di un ruolo di redistribuzione della
ricchezza, di “liberazione dal bisogno” e di
erogazione di importanti prestazioni sociali
• Si afferma una costituzione rigida che si
articola sulla base di alcuni elementi portanti
(tutela dei diritti civili, politici e sociali)
…
• Affermazione del principio democratico
della sovranità popolare che garantisce la
partecipazione politica dei cittadini
• Il pluralismo, cioè il riconoscimento e la
promozione delle autonomie delle
collettività e delle formazioni sociali che si
pongono a un livello intermedio tra
individui e Stato
• Nuovi diritti intesi come libertà positive
Stato autoritario (Italia fascista e
Germania nazionalsocialista)
• Esaltazione della collettività nazionale e
conseguente svalutazione dell’individuo
• Ruolo centrale del partito unico di massa
• Concentrazione di poteri nella figura del
Capo
• Soppressione delle libertà fondamentali
Stato socialista
• Collettivizzazione forzata dei mezzi di
produzione
• Ruolo centrale del partito unico
espressione della classe operaia
• I diritti e le libertà riconosciute ai cittadini
sono funzionali agli interessi del
socialismo (idea della lotta di classe e
della dittatura del proletariato)
Stato confessionale
• Fusione tra sfera religiosa e sfera civile e
preminenza della prima sulla seconda
• I precetti religiosi sono riconosciuti
dall’ordinamento idonei a produrre effetti
giuridici (fonti del diritto)
• Esempi: Iran degli ayatollah, regime dei
talebani
Stato democratico
(oggi)
• L’affermazione generalizzata dei principi liberisti
nell’economia internazionale impone allo Stato di ridurre la
pressione fiscale per evitare che capitali e imprese si spostino
dal suo territorio per cercare altrove condizioni di investimento
più remunerative
• Si cerca di risolvere il dilemma di come ridurre la spesa
pubblica continuando a garantire onerosi servizi, considerati
ormai acquisiti dai cittadini (assistenza, pensione …)
• Compiti propri dello Stato sono conferiti agli enti territoriali,
affinchè siano gestiti in modo più efficiente e sotto il controllo
diretto dei cittadini (sussidiarietà verticale)
Forme di governo
• Si intende l’insieme delle regole e delle modalità
in base alle quali il potere supremo è distribuito
fra gli organi dello Stato-apparato posti in
posizione di pari sovranità e reciproca
indipendenza (organi costituzionali)
• Si può parlare di forma di governo solo quando il
potere politico è distribuito fra diversi organi e
quindi solo nell’ambito della forma di Stato
liberale e di quella democratico-pluralistica
Principio della separazione di poteri
• Funzione legislativa (Parlamento)
• Funzione esecutiva (Governo)
• Funzione giudiziaria (Magistratura)
Forme di governo
•
•
•
•
Parlamentare
Presidenziale
Semipresidenziale
Direttoriale
Forma di governo parlamentare
• Il Governo formula un indirizzo politico che si
impegna a seguire e di cui è responsabile solo
dinanzi al Parlamento il quale, a sua volta, può
in ogni momento obbligarlo alle dimissioni,
togliendogli la cd. fiducia
• Si possono distinguere due grandi categorie:
forma di governo parlamentare a prevalenza del
Governo e forma di governo parlamentare a
prevalenza del Parlamento
Forma di governo parlamentare a
prevalenza del Governo
• E’ il cd. modello Westminster che caratterizza
l’esperienza del Regno Unito e dei paesi di derivazione
anglosassone
• Si riscontra in società caratterizzate da una forte
omogeneità socio-ideologica e in presenza di sistemi
politici bipartitici o bipolari
• Elementi caratterizzanti sono: una chiara maggioranza
scaturita dalle elezioni, formazione di governi stabili ed
omogenei, attribuzione al Governo di un ruolo direttivo
dell’attività parlamentare, posizione preminente del
Primo Ministro (leader del partito che ha vinto le elezioni)
Forma di governo parlamentare a prevalenza del
Parlamento (non maggioritaria)
• Elementi caratterizzanti sono:
maggioranze non chiare ed eterogenee,
governi di coalizione instabili e poco
efficienti, ruolo del Primo Ministro più di
mediazione che di direzione politica
Forma di governo presidenziale
• Attribuzione del potere esecutivo ad un
Presidente eletto dal popolo
• Rigida separazione dei poteri (non è
previsto il rapporto di fiducia)
Forma di governo
semipresidenziale
• Prevede la compresenza di un elemento
parlamentare (responsabilità politica del
Governo verso il Parlamento) e l’altro
presidenziale (elezione popolare di un
Presidente titolare di importanti poteri)
Forma di governo direttoriale
• Il Governo (Direttorio) è nominato dal
Parlamento – ma non può essere revocato
attraverso un voto di sfiducia - e svolge le
funzioni di governo e di Capo di Stato
Diritto internazionale
• Complesso di norme e principi che
regolano i rapporti tra i soggetti della
Comunità internazionale
Ordinamento internazionale
• E’ composto da enti sovrani
• Ha una struttura paritaria non gerarchica
• Le consuetudini internazionali vincolano
tutti gli Stati mentre i trattati sono
obbligatori solo per coloro che li hanno
sottoscritti
Organizzazioni internazionali
• Possono creare, modificare ed estinguere
norme dell’ordinamento internazionale
autonomamente, cioè non attraverso i
propri membri ma attraverso i propri organi
Organizzazione delle Nazioni Unite
• Istituita nel secondo dopoguerra
• Suoi organi principali sono: Assemblea
Generale, Consiglio di Sicurezza,
Consiglio Economico e Sociale, Corte
Internazionale di Giustizia, Segretariato
presieduto dal Segretario generale (il più
alto funzionario)
Compiti dell’ONU
• Mantenimento della pace tra le nazioni
• Sviluppo di relazioni amichevoli tra gli Stati
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